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o CARCINOMA MAMMARIO MASCHILE

o CARCINOMA MAMMARIO IN DONNE MOLTO GIOVANI

Tutti questi sottotipi rari, che appaiono in netto incremento nella pratica clinica corrente in Campania, pongono problematiche diagnostico-terapeutiche particolari che possono essere affrontate adeguatamente solo nell’ambito di centri ad elevatissima specializzazione.

In Campania, il Dipartimento di Senologia dell’Istituto Nazionale Tumori “Fondazione G. Pascale” (di seguito indicato semplicemente come Dipartimento) rappresenta il centro di riferimento principale per la diagnosi e cura del carcinoma della mammella. Intermini quantitativi e qualitativi, è unanimemente considerato uno dei principali centri italiani. Per questi motivi, il Dipartimento è stato designato con la Legge Regionale n.20, del 9 Novembre 2005 Centro Coordinatore della rete di Breast Units Campane.

Il Dipartimento di Senologia, inoltre, coopera attivamente nelle sue attività cliniche e di ricerca con un altro Centro di Eccellenza Campano, costituito dall’Oncologia Medica dell’Università Federico II, sede del Centro Regionale per la Prevenzione Oncologica (CRPO) e del Centro di Riferimento regionale per i Tumori Rari (CRTR).

Fabbisogno

I sottotipi rari del tumore della mammella comportano particolari problematiche diagnostico-terapeutiche. La conoscenza di tali problematiche è, generalmente, scarsa, proprio per la rarità con cui questi sottotipi si presentano all’osservazione del clinico e, di conseguenza, queste neoplasie vengono normalmente ed

erroneamente assimilate in termini di gestione clinica ai sottotipi comuni. Ciò comporta per le pazienti affette il rischio di trattamento sub-ottimale, sia nel senso di un eccesso di trattamento (per i sottotipi a buona prognosi), sia, al contrario, per un difetto di trattamento (per i sottotipi a cattiva prognosi), sia infine per una ‘perdita di chance’ per i soggetti di età particolarmente giovane, che pongono problematiche molto complesse in termini di counseling e preservazione della fertilità.

Le competenze cliniche per la gestione di questi tumori rari non sono reperibili con facilità dalla persona malata, in quanto i centri che ne dispongono sono pochi e dispersi geograficamente. Inoltre, il trattamento dei tumori rari richiede spesso approcci multidisciplinari, e dunque la dispersione geografica delle competenze risulta ancora più frequente. Molto spesso, manca proprio la consapevolezza, sia nei malati, che negli operatori sanitari, della necessità di un approccio ultraspecialistico a questi tipi tumorali rari, erroneamente assimilati al tumore della mammella comune. Anche in quei casi in cui la consapevolezza esista, questa si traduce spesso in una migrazione sanitaria, verso l'esterno della regione o del Paese, aumentando a dismisura i costi sociali del problema. Anche i costi sanitari vengono impattati dai tumori rari. Infatti, sono frequenti delle prestazioni improprie al di fuori dei centri di riferimento. Esse possono incidere sfavorevolmente sulla prognosi dei Pazienti, e questo costituisce il principale problema etico. Ma, anche qualora la prognosi possa essere mantenuta invariata attraverso successivi interventi "di salvataggio", rimane una moltiplicazione dei costi.

Dunque, la collaborazione è vitale nell'assistenza ai pazienti con questi sottotipi tumorali rari. Anche la ricerca clinica trae beneficio dalla collaborazione, perché solo dalla collaborazione possono originare casistiche di sufficiente numerosità. Paradossalmente, le competenze necessarie per la gestione di questi sottotipi rari del tumore mammario non sono normalmente reperibili nell’ambito della Rete Nazionale Tumori Rari, più orientata alla gestione dei sarcomi in genere o dei tumori originantesi in altri organi, ma solo presso le strutture di eccellenza per la cura del tumore della mammella. Questo è, in parte, ovvio, visto che la gestione del tumore mammario (anche quello comune) è già di per sè cosiderata di pertinenza ultraspecialistica e l’orientamento della comunità scientifica internazionale è quello di concentrarlo in strutture ad alta specializzazione, le cosidette Breast Unit.

Il Dipartimento, in quanto centro di coordinamento regionale delle Breast Unit, propone, pertanto, la creazione di una Rete tra i centri di eccellenza campani per la gestione del tumore mammario e i centri più periferici, dedicata alla presa in carico dei sottotipi rari del tumore della mammella.

Obiettivi qualitativi e quantitativi che si intendono conseguire

Il modello organizzativo che si intende replicare è quello della Rete Tumori Rari già in essere in Campania e in Italia, intesa come rete collaborativa permanente tra centri oncologici su tutto il territorio regionale, finalizzata al miglioramento dell'assistenza ai pazienti con sottotipi rari, attraverso l’elaborazione e la condivisione di linee guida di trattamento, condivisione a distanza di casi clinici, il razionale accesso dei pazienti alle risorse di diagnosi e cura, la collaborazione scientifica, la riduzione dei flussi migratori extra-regionali.

Obiettivi Qualitativi:

Assimilare la diagnosi e il trattamento nei centri partecipanti secondo criteri comuni codificati attraverso l’elaborazione di specifiche linee guida

Realizzare la condivisione a distanza di casi clinici fra i centri partecipanti attraverso strumenti informatici di teleconsulto e condivisione dati.

Promuovere un razionale accesso alle risorse di diagnosi e cura, limitando se e quanto possibile la migrazione del paziente.

Facilitare la ricerca su questi sottotipi rari attraverso la condivisione di dati, materiale biologico e tecnologie di caratterizzazione molecolare

Contribuire alla diffusione della conoscenza e della consapevolezza delle problematiche relative ai tipi rari di tumore mammario attraverso l’implementazione di corsi di formazione rivolti agli operatori sanitari dei centri aderenti alla rete e ai Medici di Medicina Generale (MMG);

Obbiettivi Quantitativi:

>80% dei sottotipi rari del tumore mammario insorti in Campania con dati registrati nella Rete

>80% dei sottotipi rari del tumore mammario insorti in Campania trattati in maniera ottimale

>80% dei MMG consapevoli della necessità di avviare i pazienti affetti da tali sottotipi tumorali verso un percoso ultraspecialistico garantito all’interno dei centri aderenti alla Rete

Descrizione attività previste

Elaborazione da parte del centro coordinatore (Dip. Senologia, Istituto Pascale) in collaborazione con l’Università Federico II, di Linee Guida dettagliate per la diagnosi e cura dei sottotipi rari del tumore mammario

Implementazione di una rete telematica cloud-based per la registrazione e condivisione dei dati clinico-biologici di tali tumori

Implementazione di un sistema di teleconsulto telematico tra i centri aderenti alla rete e i centri di eccellenza (Pascale/Università Federico II), anche attraverso lo scambio di immagini strumentali (Mammografia, TC, PRT, RMN, etc.) e istopatologiche.

Implementazione presso il centro di coordinamento (Istituto Pascale) di un servizio dedicato alla revisione istopatologica e alla caratterizzazione immunoistochimica dei casi diagnosticati nei centri periferici con percorso dedicato a tutti i centri aderenti alla rete e senza aggravio di spesa per i centri periferici e/o i rispettivi pazienti

Implementazione di un percorso diagnostico-terapeutico dedicato per pazienti che, nell’ambito della Rete, vengano inviati al centro coordinatore per la diagnosi e cura di situazioni particolari

Implementazione di una bio-banca di materiale biologico dei sottotipi rari del tumore della mammella che insorgano sul territorio regionale da impiegare a scopi di ricerca scientifica d’avanguardia

Invito ai centri periferici affinché aderiscano alla rete. L’accettazione dei centri nell’ambito della rete sarà regolata da apposita convenzione con il centro di coordinamento e sarà subordinata all’impegno di ciascun centro ad adottare le Linee Guida comuni e gli strumenti di condivisione dati e materiale biologico realizzati per la Rete.

Implementazione di corsi di formazione dedicati al personale sanitario e parasanitario dei centri aderenti alla rete;

Implementazione di corsi di formazione rivolti ai MMG affinché aumenti la loro conoscenza e consapevolezza su tali sottotipi rari e orientino l’afferenza delle pazienti affette da sottotipi rari verso i centri di eccellenza o verso centri aderenti alla rete;

Implementazione di tecnologie di ‘deep profiling’ per la caratterizzazione molecolare di tali tumori, incluso ‘next generation sequencing’, ‘proteomics’, ‘liquid biopsy technologies’, etc.etc., da mettere a disposizione di tutti i centri aderenti alla rete.

Tempi di attuazione

(cronoprogramma) entro i quali tali obiettivi si ritengono raggiungibili

Il presente progetto è biennale e verrà implementato secondo il seguente crono-programma

attività

Elaborazione di Linee Guida Diagnostico_teraputiche 4-6 mesi implementazione

piattaforma telematica e teleconsulto 6-8 mesi Inivto per l’adesione ai centri periferici e

loro feedback 6 mesi

Convenzione centri aderenti e costituzione rete 10-12 mesi

Corso di formazione centri di rete 12-16 mesi

Corso di formazione MMG 12-16 mesi

Implementazione servizio revisione istopatologica presso centro coordinatore 12-16 mesi Implementazione PDT dedicato presso centro coordinatore 12-16 mesi

Implementazione Biobanca Dedicata 12-16 mesi

Implementazione tecnologie di ‘Deep Profiling’ molecolare 16-24 mesi

Tipologia di referente

aziendale e Target beneficiari

Referenti:

Prof. Michelino De Laurentiis, Prof. Giuseppe D’Aiuto, Dipartimento di Senologia e Centro di Coordinamento Breast Unit Campane, Istituto Nazionale Tumori “Fondazione G. Pascale” Napoli

Beneficiari:

Oncologia Medica, CRPO e CRTR, A.O.U. Federico II –Napoli (in qualità di collaboratori al progetto)

Centri Periferici di Senologia (Breast Units) che aderiranno alla rete

Tutti i pazienti campani affetti da Sottotipi Rari del Tumore Mammario

Indicatori di realizzazione

n.1 piattaforma telematica di rete

n.1 linee Guida diagnostico-terapeutiche regionali

n.1-3 Centri periferici aderenti alla Rete per ciascuna provincia

n.1 bio-banca materiale biologico dedicata

dedicato

di processo

n.1-2 corsi di formazione per personale della Rete

n.1-2 corsi di formazione per MMG

n.1-3 convezioni tra Centro Coordinatore e Centri periferici per ciascuna provincia

di risultato

Identificazione di > 80% dei sottotipi rari di tumore della mammella che insorgono in Campania

Riduzione > 50% della migrazione extraregionale per la diagnosi e cura di tali tumori

> 60% MMG con cognizioni e consapevolezza sui tumori mammari rari

> 60% dei tumori mammari rari curati nell’ambito della rete

Indicare se l’intervento è collegato al POCS/ piani attuativi / LEA Non applicabile Indicare se l’impatto dell’intervento è correlabile ad azioni FSE o FESR

Non applicabile Percentuale di Costo per annualità TIPOLOGIA SPESA SOMMA DA IMPEGNARE DESCRIZIONE

Personale a contratto € 60.000,00 Isorisorse, cantierabilità risorse umane

Missioni € 10.000,00 formazione "on site", avviamento all start up dei centri periferici

Attrezzature € 330.000,00 software digitalizzazione e gestione di laboratorio. upgrade e nuove acquisizioni strumenti di laboratorio. Cloud serve + dominio. PCs kit centri. PCs. Monitors. Tablets. Stampanti.

Pubblicazioni/Conv gni, etc.

€ 50.000,00 Formazione degli “operatari di rete”, Formazione MMG, pubblicazione della reportistica e dei risultati

Elaborazione dati € 50.000,00 software di gestione dei dati clinici, analisi statistica, manutenzione e gestion dei dati, collegamento alla Rete Tumori Rari Nazionale.

Spese generali (Overhead)

€ 50.000,00

spese generali adeguamento infrastrutturale

TOTALE x anno €550.000,00

Sostenibilità La maggior parte dei costi sono necessari per la realizzazione dell’infrastruttura di Rete. I successivi costi di gestione saranno relativamente contenuti e sostenibili. Attuabilità

Il progetto è stato redatto con la collaborazione dell’Oncologia Medica dell’Università “Federico II”, del Centro Regionale Prevenzione Oncologica (CRPO) e del Centro di Riferimento regionale Tumori Rari (CRTR)

Terzo Settore

Il progetto è stato redatto tenendo conto delle indicazioni pervenute dall’associazione Onlus “Underforty Breast Care”, del Consorzio Oncotech e del Gruppo Italiano Mammella (GIM)