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Referenti operativi e amministrativi: U.O.D. 04 – Assistenza territoriale U.O.D. 5 Interventi socio-sanitari –06 Assistenza ospedaliera

Importo assegnato: € 2.183.134 Durata del progetto: 12 mesi

Titolo del progetto: Percorsi riabilitativi unici integrati per le persone con ictus e per le persone

sottoposte a chirurgia protesica dell’anca e del ginocchio e per frattura del femore

Criteri di riparto

Le risorse destinate a questa linea progettuale sono ripartite alle Aziende Sanitarie Locali, alle Aziende Ospedaliere ed alle Aziende Ospedaliere Universitarie, sulla base del numero di posti letto di reparti ospedalieri nei quali si manifestano con maggiore frequenza bisogni riabilitativi la cui presa in carico deve avvenire già in fase acuta, così come riportato nella sottostante tabella.

Linea progettuale 3 " Implementazione del Piano di indirizzo per la riabilitazione di cui all’Accordo Stato-Regioni del 10 febbraio 2011"

TOTALE FINANZIAMENTO € 2.183.134 COD. AZIENDA AZIENDA POSTI LETTO al 1.1.2013 Discipline 21-26-30-32-36-49-56-60-75 QUOTA FINANZIAMENTO 201 ASL AVELLINO 227 145.499,54 202 ASL BENEVENTO 39 24.997,72 203 ASL CASERTA 258 165.369,52

204 ASL NAPOLI 1 CENTRO 352 225.620,44

205 ASL NAPOLI 2 NORD 203 130.116,32

206 ASL NAPOLI 3 SUD 262 167.933,38

207 ASL SALERNO 570 365.351,26

150901 A.O. CARDARELLI 310 198.699,81

150903 AO DEI COLLI 204 130.757,29

150904 A.O. S.GIOVANNI DI DIO E RUGGI D`ARAGONA 301 192.931,10

150905 A.O. S.G. MOSCATI 144 92.299,26

150906 A.O. G.RUMMO 145 92.940,23

150907 A.O. SANT'ANNA E SAN SEBASTIANO 144 92.299,26 150908 AOU SECONDA UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI NAPOLI 106 67.942,51

TOTALE 3.406 2.183.134

Premessa:

Il DPCM 29 novembre 2001 "Definizione dei livelli essenziali di assistenza" colloca l’attività riabilitativa sia nella macroarea “Assistenza distrettuale” che nell’ “Assistenza ospedaliera” indicando la necessità di incrementare il grado di appropriatezza attraverso percorsi diagnostico terapeutici e di favorire una dimensione di coerente collegamento in rete tra presidi ospedalieri e tra questi e le strutture territoriali.

Il Piano Sanitario Nazionale 2006-2008 promuove la costituzione di un sistema di interrelazioni tra servizi e operatori volto a garantire in maniera coordinata e continuativa la presa in carico del paziente e definisce il governo clinico quale strumento per il miglioramento della qualità delle cure per i pazienti e per lo sviluppo delle capacità complessive del SSN.

Il miglioramento della qualità richiede un approccio di sistema in un modello di sviluppo complessivo da realizzare attraverso l’integrazione di numerosi determinanti tra di loro interconnessi e complementari, tra i quali vi sono la formazione continua, la gestione del rischio clinico, l’audit, la medicina basata sull’Evidenza (EBM ed EBHC), le linee guida cliniche e i percorsi assistenziali, la valutazione degli esiti, la collaborazione multidisciplinare, il coinvolgimento dei pazienti, l’informazione corretta e trasparente.

Il Piano di indirizzo per la riabilitazione, di cui all’Accordo sancito in Conferenza Stato-Regioni

nella seduta del 10 febbraio 2011 e recepito dalla Regione Campania con Decreto del Commissario ad Acta per il Piano di rientro n. 142 del 13/11/2012, nell’ambito di un approccio globale alla gestione dei servizi sanitari garantito dal "governo clinico", fornisce indicazioni sui criteri ed i requisiti dei vari setting riabilitativi per stabilirne l'appropriatezza d'uso.

Il Piano promuove l’utilizzo di un percorso riabilitativo unico integrato basato sui criteri di accessibilità, tempestività degli interventi, continuità ed appropriatezza delle cure, efficacia, coinvolgimento attivo dell’utente, empowerment, valutazione dell’efficacia e dell’efficienza della presa in carico.

Il Percorso riabilitativo unico rende sinergiche le componenti sanitarie e non sanitarie dell'intervento riabilitativo nei vari setting terapeutici e garantisce l’erogazione di interventi secondo definiti programmi riabilitativi all’interno del Progetto Riabilitativo Individuale.

L’utilizzo del percorso riabilitativo unico integrato richiede l’implementazione delle procedure operative e organizzative per il raccordo dei diversi setting assistenziali, e dei protocolli standardizzati per patologia.

Destinatari:

Persone con ictus e persone sottoposte a chirurgia protesica dell’anca e del ginocchio e per frattura del femore in fase acuta e post acuta

Descrizione

Ictus cerebrale, interventi di chirurgia ortopedica protesica e frattura di femore sono fra le principali cause di disabilità. La presa in carico precoce e specifica in relazione all’evento acuto, che garantisca l’inizio di un percorso riabilitativo unico attraverso tutte le fasi utili al suo processo di

recupero, è fondamentale per cercare di ridurre la disabilità, migliorare la qualità di vita e favorire il reinserimento sociale.

E’ indispensabile, pertanto, che all’interno delle organizzazioni ospedaliere venga svolta precocemente la funzione di valutazione del bisogno riabilitativo al fine di identificare il possibile sviluppo di una disabilità e fornire l’indicazione per la presa in carico.

Allo scopo di garantire un percorso riabilitativo unico integrato basato sui criteri di accessibilità, tempestività degli interventi, continuità ed appropriatezza delle cure, coinvolgimento attivo dell’utente, empowerment, valutazione dell’efficacia e dell’efficienza della presa in carico, risulta indispensabile che siano definite procedure operative e organizzative volte ad assicurare la continuità tra la fase acuta e quella post-acuta, sulla base di protocolli standardizzati per patologia con la definizione di indicatori di processo e di risultato.

Obiettivo principale:

Ridefinizione modello organizzativo di assistenza riabilitativa ospedaliera per l’attuazione del percorso riabilitativo unico integrato per le persone con ictus e per le persone sottoposte a chirurgia protesica dell’anca e del ginocchio e per frattura del femore

Obiettivi specifici:

- Realizzazione del percorso riabilitativo nei diversi setting assistenziali ospedalieri;

- Miglioramento della tempestività e dell’appropriatezza della presa in carico riabilitativa dalla fase acuta

- Coinvolgimento del cittadino nel percorso riabilitativo in termini di informazione e partecipazione

- Implementazione del sistema di verifica dell’appropriatezza ed efficacia degli interventi.

Azioni:

- Iniziative di comunicazione, formazione e condivisione dei contenuti del Piano i indirizzo per la riabilitazione con i responsabili dei servizi e gli operatori del settore;

- Definizione del percorso riabilitativo nei diversi settino assistenziali

- Implementazione delle procedure operative e organizzative dei reparti di riabilitazione

- Utilizzo del progetto riabilitativo come strumento di presa in carico dalla fase acuta

- Integrazione del percorso riabilitativo nei diversi setting assistenziali ospedalieri

- Adozione di strumenti di monitoraggio delle nuove procedure e di verifica degli esiti in termini di appropriatezza, di efficacia e di efficienza delle singole prese in carico.

Indicatori

Di risultato e di processo:

2. iniziative di comunicazione, formazione e condivisione del Piano di indirizzo per la riabilitazione;

3. numero casi per cui è stato predisposto il progetto riabilitativo nella fase acuta, 4. numero di personale coinvolto nella formazione/aggiornamento,

5. numero attività di informazione ai cittadini.

6. numero di casi per i quali sia verificata l’appropriatezza, l’efficacia e l’efficienza dell’intervento riabilitativo in fase acuta.

Risultati attesi

1. tempestività della presa in carico dalla fase acuta e miglioramento della continuità assistenziale