Linea Progettuale 2.6
4. SCENARIO REGIONALE
I soggetti affetti da patologie croniche, com’è noto, necessitano di continuità assistenziale, di follow-up sistematici più o meno intensi a seconda della gravità clinica, di informazione e sostegno al fine di raggiungere la massima autogestione possibile.
Da ciò nasce l’esigenza di nuovi modelli organizzativi assistenziali, basati su di un approccio sistemico e integrato che implichi un’azione coordinata tra tutti gli attori del sistema assistenziale (medici ospedalieri e specialisti ambulatoriali, MMG, personale infermieristico), che con responsabilità diverse sono chiamati a sviluppare interventi mirati verso comuni obiettivi su un “patto di cura” condiviso con il cittadino e i suoi eventuali, e auspicati, caregivers.
La programmazione della Regione, in questi anni di gestione commissariale, ha dedicato ampio spazio alla predisposizione di soluzioni organizzative che individuano i presidi secondo il modello Hub & Spoke, utilizzando la logica dell’intensità delle cure. Tali soluzioni sono state ampiamente dettagliate nel Decreto 49/2010 col quale si sono predisposte azioni di riorganizzazione della rete emergenza-urgenza, in particolare per le patologie complesse tempo dipendenti quali le reti cardiologica, ictus e trauma.
Il Decreto n. 82 del 05/07/2013 “Adeguamento programmi operativi 2013 / 2015 agli indirizzi ministeriali” della Regione Campania, prevede al paragrafo sul Programma 13 l’adesione alle linee di indirizzo ministeriali, che prevedono la realizzazione del seguente obiettivo:
■ individuazione dei presidi secondo il modello Hub & Spoke secondo la logica dell’intensità delle cure e relativa individuazione dei Centri di riferimento.
Fonte: Decreto n. 82 del 05/07/2013 “Adeguamento programmi operativi 2013 / 2015 agli indirizzi
ministeriali” – Regione Campania
Nella programmazione regionale sebbene non vi sia un chiaro riferimento ai Centri SM, è chiaro però l’intento di pervenire a nuove modalità organizzative dei Centri di riferimento per varie patologie, che contemplino un’integrazione tra ospedale e territorio in un’ottica di compensazione. I Centri per la SM, attualmente, presenti in Regione Campania sono n. 13:
1. Centro Regionale per la Sclerosi Multipla (1) – AOU Federico II – Napoli; 2. Centro Regionale per la Sclerosi Multipla (2) – AOU Federico II – Napoli;
3. Centro Regionale per la Sclerosi Multipla – I Clinica Neurologica, II Università degli Studi – Napoli;
4. Centro Regionale per la Sclerosi Multipla – II Clinica Neurologica, II Università degli Studi – Napoli;
5. Centro Regionale per la Sclerosi Multipla – Divisione di Neurologia, A.O.R.N. Cardarelli – Napoli;
6. Centro per la Sclerosi Multipla – Ospedale San Paolo – Napoli;
7. Centro per la Sclerosi Multipla - A.O.R.N. - Ospedali dei Colli – Napoli;
8. Centro Provinciale per la Sclerosi Multipla – A.O. S. Anna e S. Sebastiano – Caserta; 9. Centro per la Sclerosi Multipla – ASL Caserta c/o Presidio Ospedaliero S. G. Moscati –
Aversa (CE)
10. Centro per la Sclerosi Multipla – Divisione Neurologica, A.O. San Giovanni di Dio – Salerno;
11. Centro per la Sclerosi Multipla – ASL Salerno c/o U.O. di Neurologia, Presidio Ospedaliero Maria SS. Addolorata – Salerno;
12. Centro per la Sclerosi Multipla – Reparto di Neurologia – A.O.G. Rummo – Benevento; 13. Centro per la Sclerosi Multipla – U.O. di Neurologia, A.O. San Giuseppe Moscati – Avellino.
5. DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO
Il progetto si pone l’obiettivo di sviluppare nuove modalità assistenziali basate sulla integrazione dei professionisti e dei servizi nella definizione e gestione di percorsi diagnostico terapeutici condivisi e centrati sui bisogni della persona.
Si tratta di definire modalità organizzative del lavoro in rete che superino l’impropria contrapposizione tra Ospedale e Territorio, individuando metodologie e strumenti per favorire al massimo le loro potenzialità.
La rete che si va a creare deve tener conto delle realtà locali con l’integrazione dei medici di medicina generale, dei neurologi nonché degli altri specialisti fondamentali nel percorso quali infermieri, fisioterapisti, psicologi, etc.. Tale integrazione agevola il processo di condivisione di scelte terapeutiche basate sulla evidence based medicine (EBM) tra i diversi professionisti coinvolti nonché un maggiore coinvolgimento del paziente e quindi una miglior adesione alla terapia.
La rete va costruita senza dimenticare il contributo delle associazioni di volontariato e delle famiglie che possono collaborare in modo significativo nella corretta informazione e al supporto ai pazienti.
L’applicazione di un PDTA passa attraverso quindi l’ottimizzazione della distribuzione territoriale dei centri prescrittori e come già ribadito la loro messa in rete.
La condivisione dei PDTA da parte di tutti gli attori coinvolti nella presa in carico del paziente, nonché il coinvolgimento finalizzato ad avviare un sistema di raccolta dei dati clinici che possa generare indicatori di processo ed esito necessari per avviare il miglioramento della qualità del processo stesso, necessita un miglioramento delle conoscenze dei neurologi tutti e di quelli dei centri di riferimento nonché dei farmacisti e dei medici di medicina generale e pediatri di libera scelta e degli altri specialisti coinvolti nella problematica. Si rende necessario quindi attivare un percorso formativo in materia di farmaco economia, di gestione e management, oltre che di epidemiologia e statistica.
6. OBIETTIVI
In considerazione degli scenari sopra esposti, della rilevanza socio sanitaria della SM e, dunque, dell’importanza assunta dalla efficiente ed efficace gestione dei centri di SM, il progetto ha come
obiettivi generali i seguenti:
1. Promuovere la costruzione di un percorso diagnostico terapeutico assistenziale (PDTA) per la sclerosi multipla finalizzata all’ottimizzazione del trattamento e delle risorse e condivisa con le associazioni di volontariato
2. Gestire l’ingresso di ogni paziente con patologia cronica nel PDTA al quale partecipano tutti gli attori coinvolti nella rete valorizzando le specifiche competenze
3. Identificazione di un modello organizzativo ottimale per la gestione dei Centri di Sclerosi Multipla della Regione Campania;
4. Definizione del Livelli Essenziali di Assistenza per la Sclerosi Multipla, sia in ambito riabilitativo che di assistenza domiciliare;
5. Costruire una rete informatica tra i centri SM per il monitoraggio di dati ed indicatori e per il collegamento con la rete della Medicina Generale.
6. Costruire un cruscotto direzionale per i centri SM
7. Costruire una banca dati in cui confluiscono dati amministrativi e clinici per la valutazione della qualità dell’assistenza
8. Migliorare la qualità dell’assistenza ai pazienti facilitando l’accesso alle cure.
9. Razionalizzare la possibilità di accesso alle cure mediante l’ottimizzazione della rete dei centri prescrittori in base alla territorialità.
10. Individuare criteri di accreditamento dei centri prescrittori sul territorio campano a garanzia e tutela della salute del paziente
11. Ottimizzare la spesa sanitaria regionale mediante il potenziamento dell’appropriatezza organizzativa
12. Ridurre l’erratismo sanitario e facilitare la presa in carico del paziente; 13. Supportare i Centri per la SM con un percorso formativo manageriale;
14. Valorizzare le peculiarità di ciascun centro SM;
15. Stimolare il dialogo tra la Direzione Aziendale, Farmacia e Centro SM, all’interno dell’azienda;
16. Fornire un contributo al contenimento della spesa regionale, attraverso il miglioramento dell’appropriatezza delle prestazioni e la razionalizzazione delle risorse assorbite nella gestione della Sclerosi Multipla;
17. Adozione di un Modello Organizzativo regionale dei Centri SM e l’istituzione di un Registro Regionale per la SM.
18. Promuovere un percorso formativo manageriale rivolto ai neurologi tutti, ai responsabili dei centri prescrittori ed ai medici di medicina generale (MMG) e agli altri specialisti per un loro coinvolgimento attivo.
19. Garantire la continuità delle cure mediante una gestione integrata del paziente da parte dei servizi territoriali ed ospedalieri nonché sociali e tramite il coordinamento dell’attività dei MMG, degli specialisti neurologi e degli altri specialisti finalizzato anche alla riduzione degli accessi impropri al ricovero ospedaliero
7. PROMOTORI
La progettazione e la realizzazione del progetto è a cura del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Università “Federico II” di Napoli (Direttore: Prof.ssa Maria Triassi), in collaborazione con la Scuola di Dottorato in Economia e Management delle Aziende e delle Organizzazioni Sanitarie. Coordinatore Scientifico del progetto è la Prof.ssa Maria TRIASSI
Il soggetto proponente può altresì avvalersi di forme di collaborazione con altri enti pubblici, privati o singoli professionisti del settore, per la fornitura di servizi e/o per la realizzazione di specifiche attività necessarie alla completa realizzazione del progetto. In ogni caso la responsabilità della gestione dell’intervento ricade esclusivamente sull’ente proponente.
Di supporto ai docenti ove necessario sarà garantita la presenza di tutor neolaureati e/o diplomati per le attività teorico-pratiche e di collaboratori tecnici e diplomati esperti del settore.
8. TARGET
Il progetto è rivolto a tutti gli stakeholder che gravitano intorno ai processi di gestione dei pazienti con Sclerosi Multipla. In particolare:
• Referenti dell’Assessorato alla Sanità della Regione Campania, ARSAN e SORESA;
• Direzioni generali sanitarie ed amministrative delle aziende della Regione Campania
• Neurologi responsabili dei centri SM campani e loro collaboratori
• Fisiatri, oculisti, psicologi, terapisti, infermieri
• MMG, epidemiologi, statistici, ingegneri, igienisti ed esperti di organizzazione sanitaria, economisti sanitari, medici legali
• Farmacisti delle ASL/AO dove insistono i centri SM
Il progetto sarà realizzato in 24 mesi, necessari per la costruzione del PDTA, del modello organizzativo, degli indicatori, per la messa in rete dei centri SM e la costruzione di una banca dati e per lo svolgimento della formazione
INDICATORI
Gli indicatori considerati sono:
• Messa in rete di almeno il 60% dei centri SM
• Elaborazione e condivisione di un PDTA sulla SM con gli esperti della materia
• Elaborazione e condivisione di almeno 20 indicatori sintetici di efficienza ed efficacia da monitorare dai vari centri SM attraverso la messa in rete
• Costruzione di una banca dati (database) con inserimento di almeno il 75% dei dati amministrativi e clinici
• Formazione e coinvolgimento attivo di almeno il 70% dei Centri SM
COSTO
Il costo del progetto è pari ad euro 500.000 di cui:
• spese per risorse umane 35%
• spese generali e amministrative 10%
• spese per segreteria organizzativa e comunicazione 15%
• spese per tecnologia con banca dati e rete ed eventuale ammodernamento strutturale 30%