L’ EFFETTO DEI PRINCIPI IAS/IFRS SULL ’ INFORMATIVA DI BILANCIO
2.1 I L PROCESSO DI ARMONIZZAZIONE DEI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI Uno degli obiettivi dell’Unione Europea riguarda la formazione di un mercato de
capitali efficiente ed integrato. Per il raggiungimento di tale obiettivo sono necessari un settore finanziario adeguato, che permetta un efficace ed efficiente allocazione dei capitali, un sistema di tassazione degli investimenti omogeneo e, infine, un quadro normativo chiaro ed uniforme relativo alla disciplina della predisposizione dei bilanci delle società operanti nel mercato e, in generale, il contenuto e le modalità dell’informativa societaria destinata al mercato62.
Con riguardo a quest’ultimo profilo, in un moderno mercato dei capitali uno degli elementi che determina le scelte di investimento degli operatori riguarda proprio la qualità dell’informativa societaria. Bilanci non trasparenti, o non comparabili tra di loro, in quanto redatti secondo principi contabili differenti, determinano un’inefficiente allocazione dei capitali e, di conseguenza un maggior costo della raccolta finanziaria. Infatti, non è sufficiente che i bilanci delle società siano redatte secondo regole omogenee, ma occorre che tali regole siano condivise e approvate mediante una procedura che assicuri un adeguato dibattito da parte di professionisti contabili, degli investitori, degli analisti finanziari, e delle società alle quali tali principi sono destinati. Inoltre, è necessario che tali bilanci siano sottoposti ad un’adeguata verifica da parte di auditors indipendenti, che seguono i principi di revisione contabile di elevata qualità, nonché dall’esercizio di una costante attività di controllo da parte dell’autorità preposta al funzionamento del mercato data l’esistenza di un’adeguata informativa societaria.
Riguardo all’armonizzazione contabile a livello internazionale, un primo ed importante passo è stato preso a suo tempo dall’approvazione della IV e VII Direttiva, relative alla predisposizione del bilancio d’esercizio e consolidato delle società operanti in Europa. La IV e VII Direttiva, tuttavia, prevedono regole per la presentazione dei
62 Per un approfondimento sull’argomento si consulti M. C
ASÒ Le operazioni di gestione straordinaria. La rilevazione contabile secondo i principi IAS, Giuffrè Editore, Milano, 2002.
bilanci, e per la rilevazione contabile di attività, passività, costi e ricavi, molto diversi tra di loro, in quanto tengono in considerazione le differenze esistenti, al tempo della loro approvazione, nella legislazione vigente dei paesi membri dell’unione Europea. Tali documenti, disciplinano solo il contenuto minimo del bilancio d’esercizio e consolidato di una società, garantendo un limitato livello di armonizzazione contabile. Contenuto minimo che è attualmente integrato, nella maggior parte dei paesi dell’Unione Europea, dai principi contabili nazionali, sovente differenti tra loro. Infine, la IV e la VII Direttiva si sono rivelate però inadeguate a fornire una completa rappresentazione contabile di circostanze ed eventi ai quali, gli investitori e gli analisti finanziari rivolgono crescente attenzione, quali, ad esempio, l’informativa settoriale, ovvero l’esistenza ed il valore di attività e passività rappresentate da strumenti finanziari quali i derivati.
Risulta pertanto evidente, da una parte, l’inadeguatezza di una procedura di armonizzazione contabile che debba comunque tenere conto delle differenze esistenti nella legislazione dei paesi membri dell’Unione Europea, senza poter imporre quindi un unico corpo di norme per la predisposizione dei bilanci, e, dall’altra parte, la necessità di procedere ad una approfondita e radicale revisione delle norme per la predisposizione dei bilanci attualmente vigenti in Europa.
In tale contesto, la Commissione Europea con l’emanazione del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del luglio 2002, relativo all’adozione dei principi contabili internazionali dello IASB63 -i principi IAS/IFRS- ha portato un mutamento nella nuova “grammatica” contabile internazionale, raggiungendo dei risultati davvero sorprendenti nella
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Lo IASB (International Accounting Standards Board) è l’organismo costituito il 1° aprile 2001 dalla “IASC Foundation” e proposto ad elaborare, pubblicare e diffondere i principi contabili internazionali allo scopo di contribuire al processo di armonizzazione delle modalità di redazione e di comunicazione delle informazioni economiche d’impresa. Con l’istituzione dello IASB, che ha sostituito lo IASC (International Accounting Standards Committee), i principi internazionali hanno cambiato la loro denominazione da IAS (International Accounding Standards) a IFRS (International Financial Reporting Standards). Allo stesso modo, l’organismo che emana le Interpretations ad integrazione dei singoli principi ha modificato il proprio nome da SIC (Standing Interpretations Committee) a IFRIC (International Financial Reporting Interpretations Committee). Di conseguenza, ad oggi l’acronimo IAS si riferisce ai principi emanati prima dell’aprile 2001, mentre la sigla IFRS fa riferimento ai principi pubblicati o revisionati dallo IASB successivamente all’aprile del 2001, i quali sostituiranno gradualmente i principi IAS. L’acronimo SIC identifica invece le Interpretations promulgate prima dell’aprile 2001, mentre la sigla IFRIC identifica le Interpretations successive a tale data. Per tal motivo, in questo lavoro si impiegherà la denominazione IASB per identificare l’organismo preposto ad emanare i principi internazionali, al posto della precedente IASC; per indicare i principi contabili internazionali si farà riferimento ai principi “IAS/IFRS”; per identificare le Interpretations si parlerà dell’acronimo “SIC/IFRIC”.
comunicazione economica-finanziaria d’impresa a livello internazionale e segnando un altro importante passo avanti verso l’armonizzazione contabile.
Tale regolamento obbliga tutte le società appartenenti ai Paesi dell’Unione Europea quotate in un mercato regolamentato a redigere il bilancio consolidato secondo i principi emanati dallo IASB a partire dagli esercizi con decorrenza da 1° gennaio 200564.
Inoltre, secondo il Regolamento, gli standards internazionali applicabili dalle società europee devono essere previamente omologati, allo scopo di verificare la loro compatibilità con le direttive comunitarie in materia contabile. A tal proposito, è stato attivato un “meccanismo di omologazione”, il cosiddetto endorsement mechanism, che postula il recepimento di ciascun principio a livello europeo nel seguente modo:
• a livello politico dall’ARC (Accounting Regulatory Committee), organismo presieduto dalla commissione Europea e composto da rappresentanti degli stati membri dell’Unione Europea, che avrà la responsabilità di approvare l’adozione dei principi contabili internazionali in Europa;
• a livello tecnico dall’EFRAG (European Financial Reporting Advisory Group, organizzazione privata sostenuta dagli standards setters nazionali, associazioni di categoria e di regolamentazione dei mercati borsistici, ecc.) con il compito di: 1. effettuare una valutazione tecnica degli IFRS e delle interpretazioni dello IASB
per conformità ai principi della IV e VII direttiva;
2. presentare proposte di variazione alle direttive contabili UE, al fine di modificare la normativa comunitaria ed evitare divergenze con gli IFRS.
I principi omologati dagli organi a ciò preposti sono successivamente promulgati con Regolamento e pubblicati nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea (GUUE) in ciascuna delle lingue ufficiali dell’Unione65.
A seguito di tale meccanismo, la Commissione Europea ha emanato i seguenti sette Regolamenti:
64 In realtà, le società obbligate all’applicazione dei principi IAS/IFRS per tale data dovranno avere già
adottato i principi internazionali a partire dal 1° gennaio 2004, per poter predisporre i valori di confronto per la redazione dei bilanci consolidati che avranno estensione nel 2005.
65 A proposito, si ricorda che il Regolamento è direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri e, a
– Il Regolamento (CE) n. 1725/2003 – pubblicato nella GUUE il 13 ottobre 2003 – che ha adottato i 32 principi contabili internazionali esistenti alla data del 14 settembre 2002 (ad esclusione degli standards che all’epoca erano ancora in corso di revisione da parte dello IASB), insieme alle relative Interpretations emanate ad integrazione dei singoli principi;
– Il Regolamento (CE) n. 707/2004 – pubblicato nella GUUE il 17 aprile 2004 – con il quale è stato adottato l’IFRS 1, Prima applicazione degli International Financial Reporting Standards, che ha sostituito il SIC 8 recepito con il precedente Regolamento66;
– Il Regolamento (CE) n. 2086/2004 – pubblicato nella GUUE il 9 dicembre 2004 – con il quale è stato introdotto lo IAS 39, Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione67;
– Il Regolamento (CE) n. 2236/2004 – pubblicato nella GUUE il 31 dicembre 2004 – con il quale sono stati recepiti l’IFRS 3, Aggregazioni aziendali, l’IFRS 4, Contratti assicurativi, l’IFRS 5, Attività non correnti possedute per la vendita e le attività operative cessate; Inoltre, con il medesimo regolamento sono state altresì omologate le nuove formulazioni dello IAS 36, Riduzione durevole di valore delle attività, e dello IAS 38, Attività immateriali, già precedentemente adottati con il Regolamento (CE) n. 1725/200368;
– Il Regolamento (CE) n. 2237/2004 – pubblicato nella GUUE il 31 dicembre 2004 – con il quale sono stati adottati lo IAS 32, Strumenti finanziari: esposizione nel
66 Si segnala che l’IFRS 1 era stato approvato dallo IASB il 19 giugno 2003.
67 Lo IAS 39 è stato oggetto di un processo di revisione in parte completato dallo IASB mediante
l’approvazione, il 17 dicembre 2003, di una nuova versione ampiamente rivisitata del principio, il quale è stato successivamente modificato prima nel marzo e poi nel dicembre 2004. Con il Regolamento (CE) n. 2086/2004, lo IAS 39 è stato recepito dall’Unione Europea in una versione “leggera”. Infatti, considerato che alcune disposizioni dello IAS 39 sono ancora oggetto di discussione sia in ambito IASB che a livello Europeo, nel recepire lo IAS 39, la Commissione ha escluso l’applicazione di alcune disposizioni sull’uso dell’opzione del fair value e sulla contabilizzazione delle operazioni di copertura.
68 Gli IFRS 3, 4 e 5 sono stati promulgati dallo IASB il 31 marzo 2004. Tuttavia, mentre l’IFRS 4 è di nuova
formulazione, l’IFRS 3 sostituisce il precedente IAS 22 mentre l’IFRS 5 surroga il precedente IAS 35. Quindi gli IAS 22 e 35 precedentemente omologati dal Regolamento (CE) 1725/2003 sono stati ora soppressi. Per quanto riguarda invece gli IAS 36 e 38, lo IASB sempre il 31 marzo 2004 approva la loro revisione: entrambi i principi erano stati già formulati nel luglio del 1998, nonché omologati con il Regolamento (CE) 1725/2003. Le nuove versioni dello IAS 36 e 38 sostituiscono dunque le precedenti.
bilancio e informazioni integrative, e l’IFRIC 1, Cambiamenti nelle passività iscritte per smantellamenti, ripristini e passività similari69;
– Il Regolamento (CE) n. 2238/2004 – pubblicato nella GUUE il 31 dicembre 2004 – con il quale sono stati adottati i principi contabili e le relative interpretazioni rivisitati dallo IASB in seguito al progetto Improvements to International Accounting Standards70;
– Il Regolamento (CE) n. 211/2005 – pubblicato nella GUUE il 4 febbraio 2004 – con il quale è stato recepito l’IFRS 2, Pagamento basati su azioni71.
In definitiva, grazie ai suddetti Regolamenti l’Unione Europea ha finora recepito 36 principi contabili internazionali e 12 Interpretations: essi costituiscono il “sistema di principi” attualmente applicabili dalle imprese dell’Unione Europea per la redazione dei bilanci in conformità degli standards internazionali72.