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6.3 La competenza fonologica

6.4.4 Produzione orale: Monologo

Questa tecnica prevede che lo studente produca un testo orale più o meno lungo partendo da una traccia data, facente riferimento a una macrofunzione, come la narrazione, la descrizione ecc.417

La produzione orale condivide alcuni aspetti con quella scritta, in quanto anch'essa prevede diverse fasi di elaborazione, da un reperimento delle idee alla loro organizzazione, ma, rispetto alla scrittura non permette una revisione e correzione successiva di quanto prodotto. L'attività può essere più o meno guidata a seconda delle sue finalità, si possono ad esempio fornire i contenuti o una scaletta da seguire, se si vuole ovviare il problema del contenuto della produzione, oppure del lessico o delle espressioni da utilizzare, qualora si miri all'acquisizione di tali strutture. Solitamente viene fornito allo studente un certo quantitativo di tempo, che può variare da qualche minuto a periodi ben più lunghi, per organizzare il discorso e identificare ciò di cui andrà a parlare.

Pertinenza

Questa tecnica permette di esercitare o verificare l'abilità di produzione orale, lavorando sulla correttezza del testo prodotto e sulla sua “coerenza logico-formale”418. In accordo con

Coonan419, se si fornisce allo studente un tempo sufficiente per prepararsi, esso avrà la

possibilità di utilizzare strutture e lessico più complesso, di cui potrebbe non avere ancora la piena padronanza e che tenderebbe altrimenti ad evitare.

Comparabilità

Trattandosi di una tecnica la cui valutazione dipende fortemente dall'insegnante la comparabilità è bassa. Si può prevedere l'elaborazione di una griglia che faciliti la valutazione

416 Ibid, 39, trad. nostra.

417 Vedi Hughes, Testing,113-114. Vedi anche Louma, Assessing, 31-35. 418 Balboni, Tecniche, 167.

e permetta una comparazione più oggettiva. In accordo con Hughes420, anche per la

produzione orale si possono utilizzare due modelli di attribuzione del punteggio, olistico o analitico421.

Si sottolinea che, in accordo con Underhill422, a livello di testing si dovrebbe preferire non

limitare l'esame all'utilizzo di una sola tecnica, ma si dovrebbe tentare di usare di tecniche differenti, per stimolare un utilizzo più ampio della lingua. Inoltre questo permette agli studenti che abbiano una difficoltà in un determinato campo di compensare la loro prestazione con un'altra migliore, ad esempio studenti che non siano particolarmente portati per l'organizzazione di lunghi discorsi complessi e coesi, come un monologo richiede, potrebbero dare il meglio di se in un dialogo, esibendo padronanza e scioltezza nell'interazione.

Economicità

Questa tecnica richiede un certo tempo per essere eseguita. Infatti, oltre al tempo concesso per la preparazione, che può essere più o meno lungo, bisogna considerare il tempo per l'esecuzione. Esso è notevole in quanto, sebbene l'esecuzione del singolo studente può essere abbastanza breve, specialmente nei primi livelli, bisogna considerare il tempo richiesto perché ogni studente abbia la possibilità di esprimersi. Se si utilizza la tecnica in classe, senza prevedere una valutazione, si potrebbe svolgere l'attività a coppie o piccoli gruppi, riducendo il tempo di esecuzione in modo considerevole.

Flessibilità

L'esecuzione di questa tecnica non necessita di condizioni particolari, l'unico aspetto da considerare è la possibilità che a seconda della posizione degli studenti risulti difficile sentire quello che il parlante dice. Ad esempio, se chi parla è seduto ai primi banchi, è possibile che gli studenti seduti dietro abbiano difficoltà nel sentire. Una soluzione potrebbe essere chiedere allo studente che parla di alzarsi in piedi, o di posizionarsi vicino alla cattedra, ma, secondo la mia esperienza, questo può portare lo studente a sentirsi esposto e in imbarazzo. Probabilmente la soluzione migliore consiste nel posizionare gli studenti a cerchio di modo che sia possibile per tutti ascoltare ciò che viene detto, senza per questo costringere il parlante

420 Hughes, Testing, 127. 421 Vedi 5.3.9

a una esposizione eccessiva.

Relazionalità

Lo studente esegue la tecnica individualmente, ma si può ipotizzare un lavoro condiviso nel reperimento dei materiali e organizzazione delle idee. Nel qual caso viene richiesta una collaborazione tra gli allievi.

Sebbene l'esecuzione venga effettuata dal singolo, esso si esprime di fronte alla classe e all'insegnante, che interagiscono con lo studente, ad esempio attraverso espressioni del volto, cenni, segni di attenzione o di disinteresse ecc. In accordo con Balboni423, questa tecnica, che

porta lo studente ad esporsi di fronte ai colleghi, può risultare nell'introduzione di un filtro affettivo, specialmente negli studenti più timidi.

Autonomia

Lo studente è molto autonomo in quanto deve preparare il discorso ed eseguirlo in maniera indipendente. Ad esempio deve scegliere i contenuti, organizzare la struttura del discorso, decidere il registro più adatto, identificare il lessico da utilizzare.

La correzione può essere svolta in maniera autonoma se si registra la prestazione e si permette allo studente di riascoltare/rivedere quanto ha prodotto.

Tecnologia

Questa tecnica non richiede solitamente l'uso di tecnologia. Si potrebbe prevedere però la possibilità per gli studenti di accedere al web nella fase di preparazione, per la ricerca dei contenuti. Inoltre, se si decidesse di registrare la prestazione per facilitare l'autovalutazione o per migliorare il livello di affidabilità della correzione, sarà necessario disporre di un registratore video o audio.

Esempi dal testo

Questa tecnica è presente in tutte le unità in due formati principali. Infatti sono presenti dei monologhi guidati, in cui ad esempio vengono fornite le espressioni da utilizzare, o una scaletta per organizzare i contenuti, e dei monologhi liberi, in cui viene fornita solamente una traccia. La prima tipologia permette di focalizzare l'attenzione dello studente su degli aspetti

specifici, ad esempio le espressioni che si sono studiate nell'unità, o l'organizzazione del discorso. Ad esempio, nella prima unità è presente un esercizio che richiede di presentarsi, la scaletta indica:

“Il nome Il cognome La nazionalità Il paese”424.

La quinta unità propone un esercizio più elaborato che richiede “Immagino: scelgo un vestito perché andrò a (lavoro/un matrimonio/una festa) e descrivo i miei vestiti: (il vestito- il tessuto- il colore – la forma)”425. Inoltre vengono forniti un elenco di termini connessi con

l'argomento (tipologie di tessuti, colori, forme ecc.) a cui lo studente può ricorrere per la produzione. Questa cornice permette allo studente di organizzare in maniera coerente il discorso e lo spinge ad utilizzare il nuovo lessico e le nuove forme apprese, con lo scopo di migliorare la sua produzione.

Il secondo tipo di attività proposta si limita a fornire una traccia su cui lo studente deve organizzare un discorso, senza limitazioni di contenuti (purché si rimanga in tema) o forme. Questo tipo di traccia può essere più o meno comunicativa a seconda che sia presente o meno un referente del discorso. Un esempio del primo tipo di attività può essere “Descrivo caratterialmente una persona a cui voglio bene”426 oppure, “Descrivo il tempo attuale nel mio

paese”427. Esempio del secondo tipo potrebbe essere: “Sei in una famiglia tunisina e chiedi

alla madre di prepararti diversi piatti tunisini. Cosa chiedi?”428, “Presento la mia famiglia a un

mio amico”429, oppure “Un tuo amico desidera venirti a trovare a casa tua per cui ve lo

indirizzi”430. La presenza di un referente preciso, sebbene ipotetico, permette allo studente di

424 Vedi Maǧmūʿa min al-asātiḏa, al-ʿarabīya al muʿāṣira 1: Fahm al-Masmūʿ, 10. 425 Ibid, 139. 426 Ibid, 171. 427 Ibid, 198. 428 Ibid, 102. 429 Ibid, 50. 430 Ibid, 87.

scegliere un registro appropriato alla conversazione, e di immaginare un contesto in cui si inserisce la sua produzione.