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Proposta n. 3: Le fantasticherie del passeggiatore solitario 206

DI CHE SI TRATTA?

La proposta permette ai bambini di prendersi un tempo quieto per scegliere e fotografare un oggetto o una porzione di spazio che suscita interesse ed attira l’attenzione. Si intende pertanto educare allo “sguardo lento”, contemplativo che mette a fuoco e coglie tutte le cose, che si impossessa e rende protagonista lo spazio; che stimola la facoltà di giudizio, che abitua alla critica costruttiva e all’autocritica, che affina la sensibilità207.

FINALITÀ La proposta intende promuovere la possibilità di fare esperienza attraverso un medium: la macchina fotografica. I bambini possono servirsi dell’attrezzatura più congeniale e che le famiglie metteranno loro a disposizione.

L’esperienza diretta con il corpo rappresenta sicuramente la prima fonte di

apprendimento per il bambino, ma non si può trascurare l’importanza dei media e la proposta può essere occasione per farne un uso consapevole e orientato.

ETA’

MATERIALI  Macchina fotografica, tablet…

 Testo di I. Calvino

A Olinda, chi ci va con una lente e cerca con attenzione può trovare da qualche parte un punto non più grande d'una capocchia di spillo che a guardarlo un po' ingrandito ci si vede dentro i tetti le antenne i lucernari i giardini le vasche, gli striscioni attraverso le vie, i chioschi nelle piazze, il campo per le corse dei cavalli. Quel punto non resta lì: dopo un anno lo si trova grande come un mezzo limone, poi come un fungo porcino, poi come un piatto da minestra. Ed ecco che diventa una città a grandezza naturale, racchiusa dentro la città di prima: una nuova città che si fa largo in mezzo alla città di prima e la spinge verso il fuori. Olinda non è certo la sola città a crescere in cerchi concentrici, come i tronchi degli alberi che ogni anno aumentano d'un giro. Ma alle altre città resta nel mezzo la vecchia cerchia delle mura stretta stretta, da cui spuntano rinsecchiti i campanili le torri i tetti d'embrici le cupole, mentre i quartieri nuovi si spanciano intorno come da una cintura che si slaccia. A Olinda no: le vecchie mura si dilatano portandosi con sé i quartieri antichi, ingranditi mantenendo le proporzioni su un più largo orizzonte ai confini della città; essi

206 o “Girovago” di Ungaretti

207 Gabriele Basilico, Architetture, città, visioni, p. 131.

Punti di forza:

 Interdisciplinarietà…

 Lavoro sulle dimensioni temporali del presente, del passato e del futuro

 Conoscenza attraverso i media

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circondano i quartieri un po' meno vecchi, pure cresciuti di perimetro e assottigliati per far posto a quelli più recenti che premono da dentro; e così via fino al cuore della città:

un'Olinda tutta nuova che nelle sue dimensioni ridotte conserva i tratti e il flusso di linfa della prima Olinda e di tutte le Olinde che sono spuntate una dall'altra; e dentro a questo cerchio più interno già spuntano - ma è difficile distinguerle - l'Olinda ventura e quelle che cresceranno in seguito». ….

L’alunno riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita.

Riconosce e esplora in modo via via più approfondito le tracce storiche presenti nel territorio e comprende l’importanza del patrimonio artistico e culturale.

Usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni.

Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali.

Usa carte geo-storiche, anche con l’ausilio di strumenti informatici.

Geografia

Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie digitali, fotografiche, artistico-letterarie).

Coglie nei paesaggi mondiali della storia le progressive trasformazioni operate dall’uomo sul paesaggio naturale.

Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e

antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza.

SVOLGIME NTO ATTIVITA’

Il primo passo della proposta è la città vista “dal basso”, fotografata e raccontata dai bambini

La seconda fase è la città vista dall’alto. Condurre i bambini in posti elevati per fotografare le stesse zone riprese precedentemente dal basso. Cambiando prospettiva si vede il mondo con altri occhi. “Estendendo la visione dello spazio si ampliano anche le capacità percettive”208.

Confronto in gruppo rispetto alle immagini fotografate e sul perché: cosa volevo fotografare, perché ho scelto quello, ecc,

Un altro momento della proposta consiste nel confronto tra i luoghi di oggi e i luoghi della memoria. Chiedere a persone anziane o ad archivi fotografie della zona e poi confrontare le fotografie scattate oggi con quelle storiche. Soffermarsi a riflettere sul cosa è cambiato, cosa è rimasto. Non si propone un irrealistico ritorno alla città precedente ma chiedere ai bambini come vorrebbero ulteriormente modificare quello spazio (tre dimensioni della temporalità).

Assemblaggio con cartelloni o libri: narrazione e sequenza delle immagini: cercare dialettica interna e articolazione logica.

Avvicinarsi ai concetti di spazio e di distribuzione in architettura. Lavorare in classe sulle fotografie

Attaccare alle fotografie materiali per sottolineare, coprire, aggiungere alla materia

208 Gabriele Basilico, Architetture, città, visioni, p. 130.

121 fotografata altra percepibile al tatto.

Realizzazione di nuove cartoline plastificate delle zone fotografate. Queste possono diventare anche un libricino-guida da utilizzare con i bambini che l’anno successivo parteciperanno alla proposta oppure ai bambini della scuola dell’infanzia, una sorta di patrimonio collettivo da trasmettere.

I nuovi bambini possono continuare il gioco partendo dalle immagini. Si propone un’uscita didattica guidata dai bambini che per orientarsi fanno riferimento a codici di lettura e di riconoscimento appartenenti al vissuto personale.

(Le dimensioni degli edifici, a differenza delle dimensioni della fotografia lunghezza, larghezza, altezza.

Un elemento è riconoscibile da dimensioni, forma, insegne, posizione, materiali, funzioni).

PER BAMBINI E BAMBINE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA COMPETEN

ZE ATTESE:

Competenze Il sé e l’altro

Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle piccole comunità e della città.

Il corpo e il movimento

Immagini, suoni, colori Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente.

I discorsi e le parole Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati.

Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative.

La conoscenza del mondo

Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti.

Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro, sopra/

sotto, destra/sinistra, ecc.; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali.

122 IN

FAMIGLIA

 VALUTAZIO NE:

….. Che tipo di acquisizioni fanno i bambini?

L’esperienza genera in loro nuovo sapere? Di che tipo?

La rappresentazione dello spazio, ripensando al prima e dopo l’esperienza, si è modificata?

Proposta n. 4:

La memoria del vento209

L’ambiente costruito rappresenta luogo di educazione e apprendimento permanente.

DI CHE SI TRATTA?

La proposta vuol far vivere una esperienza nei luoghi costruiti e storici, che i bambini attraversano per gli spostamenti ma di cui non ne conoscono spesso la storia.

Dare vita ad un oggetto, ad uno spazio o ad un fatto storico fino a trasformarli in realtà, coinvolgendo attivamente i partecipanti, inducendoli ad indagare e stimolandoli a rielaborare in modo personale l’esperienza. Il metodo privilegia il coinvolgimento nelle attività attraverso elementi di forte presa emotiva che consente alla cultura di diventare attività ludica.

Di ogni periodo storico conoscere le caratteristiche socio-economiche e culturali attraverso la lettura e l’analisi di differenti fonti scritte, iconografiche, dei reperti archeologici e monumentali

ETA’

MATERIALI  ….

 ….

 ….

SPAZI TEMPI

PER BAMBINI E BAMBINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

209 Rousseau 1929 M.T. Mustian

Punti di forza:

 Lavoro sulle dimensioni temporali del presente e del passato

 Interdisciplinarietà

 Utilizzo di fonti diversificate

123 COMPETEN

ZE ATTESE:

Competenze Italiano

oa Ricercare informazioni in testi di diversa natura e provenienza (compresi moduli, orari, grafici, mappe, ecc.) per scopi pratici o conoscitivi, applicando tecniche di supporto alla comprensione (quali, ad esempio, sottolineare, annotare informazioni, costruire mappe e schemi, ecc.).

Storia

L’alunno riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita.

Riconosce e esplora in modo via via più approfondito le tracce storiche presenti nel territorio e comprende l’importanza del patrimonio artistico e culturale.

Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti.

Oa Individuare le tracce e usarle come fonti per produrre conoscenze sul proprio passato, della generazione degli adulti e della comunità di appartenenza.

Ricavare da fonti di tipo diverso informazioni e conoscenze su aspetti del passato.

Seguire e comprendere vicende storiche attraverso l’ascolto o lettura di testi dell’antichità, di storie, racconti, biografie di grandi del passato.

Individuare analogie e differenze attraverso il confronto tra quadri storico-sociali diversi, lontani nello spazio e nel tempo.

Rappresentare, in un quadro storico-sociale, le informazioni che scaturiscono dalle tracce del passato presenti sul territorio vissuto.

Usare cronologie e carte storico-geografiche per rappresentare le conoscenze.

Confrontare aspetti caratterizzanti le diverse società studiate anche in rapporto al presente.

Ricavare e produrre informazioni da grafici, tabelle, carte storiche, reperti iconografici e consultare testi di genere diverso, manualistici e non, cartacei e digitali.

Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza.

Oa Rappresentare in prospettiva verticale oggetti e ambienti noti (pianta dell’aula, ecc.) e tracciare percorsi effettuati nello spazio circostante.

Arte e immagine

Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio e manifesta sensibilità e rispetto per la loro salvaguardia.

Familiarizzare con alcune forme di arte e di produzione artigianale appartenenti alla propria e ad altre culture.

Riconoscere e apprezzare nel proprio territorio gli aspetti più caratteristici del patrimonio ambientale e urbanistico e i principali monumenti storico-artistici. (continua seguendo l’ordine presentato negli Annali) (continua seguendo l’ordine presentato negli Annali) SVOLGIME

NTO ATTIVITA’

Attività In aula

Scegliere un oggetto d’uso quotidiano e capire che oggetto si utilizzava nel passato con la medesima funzione. Questo oggetto può accompagnare i bambini lungo tutto il percorso proposto. In questa prima fase i bambini possono fare ipotesi rispetto al collegamento tra oggetto nel passato e oggetto nel presente e sulla loro funzione. In questa fase si deve portare i bambini a ragionare costruendo un pensiero alla fine condiviso e non assumendo un atteggiamento giudicante nei confronti dei compagni. L’attività proposta infatti può scatenare la fantasia e quindi possono emergere riflessioni sul possibile uso degli oggetti anche divergenti.

Nello spazio esterno

Scegliere una zona in cui con relativa facilità i bambini possano riconoscere le stratificazioni storiche. Sollecitare i bambini ad osservare la realtà circostante e riflettere sulle informazioni già possedute e sulle esperienze personali, accompagnare nella

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conoscenza, sollevare curiosità. L’uscita didattica può essere svolta con un esperto, ad esempio un architetto che aiuti nella conoscenza del territorio, che agevoli l’emersione di un pensiero critico e interrogante nei bambini, di condurre ricerche e di acquisire nozioni, di valutare cause, fatti e conseguenze. Il tutto dovrebbe essere piacevole per i bambini, quasi si trattasse di un’avventura (suggerimenti es. caccia al particolare).

PER BAMBINI E BAMBINE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA COMPETEN

ZE ATTESE:

Il sé e l’altro

Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle piccole comunità e della città.

Il corpo e il movimento

Immagini, suoni, colori Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente.

I discorsi e le parole Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati.

Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative.

La conoscenza del mondo

Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti.

Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra, ecc.; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali.

SVOLGIME NTO ATTIVITA’

L’oggetto guida per i bambini della scuola dell’infanzia deve essere scelto prima dalle insegnanti e deve essere un oggetto che susciti curiosità. Con i bambini si può nel Circle Time riflettere sulle caratteristiche dello stesso: forma, colori, dimensioni…, e sulla possibile funzione.

….. Che tipo di acquisizioni fanno i bambini?

L’esperienza genera in loro nuovo sapere? Di che tipo?

La rappresentazione dello spazio, ripensando al prima e dopo l’esperienza, si è modificata?

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