Le considerazioni svolte inducono allora a ritenere urgente una riforma radicale del “Sistema Dublino” non solo in ragione della sua inefficienza e incapacità di perseguire gli obiettivi per i quali è stato realizzato, come si è cercato di evidenziare nel secondo capitolo, ma anche alla luce dei rilevati difetti di compatibilità con la tutela dei diritti fondamentali garantita dal sistema costruito intorno alla Convenzione europea, specialmente in relazione al principio di non-refoulement in essa ormai incorporato.
In merito alla possibili strade da intraprendere nel procedere ad una riforma organica della normativa vigente, le prospettive avanzate appaiono tutte rivolte all’attribuzione di un maggior peso nella procedura per la determinazione della competenza alla condizione personale del richiedente protezione e alla sua volontà.
Tali elementi non solo condurrebbero a facilitare l’inserimento dei richiedenti asilo nelle società di accoglienza ma porrebbero anche fine alle logiche dei trasferimenti forzati che sono alla base dell’incompatibilità, alle condizioni attuali, con il principio di non-refoulement.
L’obiettivo cui tendere, come la stessa Commissione ha affermato, è un sistema fondato sull’attribuzione della libera scelta dello Stato nel quale presentare domanda di asilo, per la realizzazione del quale, tuttavia, è comunque necessaria l’uniformazione dei criteri in base ai quali riconoscere la protezione, per evitare di incentivare forme di “asylum
shopping”.
Tra le ipotesi considerate vi è anche quella della “esternalizzazione”195
delle domande, consistente nella presentazione delle stesse presso le
195 Adinolfi A. ”Il riconoscimento dello status di rifugiato e della protezione sussidiaria: verso un sistema comune di europeo?”, cit., p. 692 e ss.
rappresentanze diplomatiche degli Stati europei presenti in Stati terzi o in zone fuori dall’Europa specificatamente individuate per la ricezione delle stesse.
Tali soluzioni oltre a presupporre la realizzazione di accordi con gli Stati terzi porrebbero comunque problemi in merito al trattamento riservato ai richiedenti asilo e per tale motivo sono state valutate negativamente da parte dell’ECRE.196
In conclusione è opportuno tuttavia prendere atto che la concreta possibilità di pervenire ad un’effettiva riforma del sistema in esame sembra ostacolata dal disinteresse all’adozione di regole che realmente consentano la realizzazione di una piena condivisione tra tutti gli Stati membri della responsabilità nella gestione dei richiedenti asilo nonchè di una piena tutela dei loro diritti fondamentali, apparendo ancora come primario l’obiettivo di contenere il più possibile un fenomeno in concreto difficilmente contenibile.
Al di là delle possibili soluzioni per sostituire efficacemente il “Sistema
Dublino” è evidente poi come la vera sfida europea riguardi attualmente
l’intero sistema di asilo che si auspica possa divenire “comune” non solo nelle intenzioni e nei principi ma anche nelle regole e nella prassi.
Nell’attesa che la politica in materia di asilo possa realmente entrare in una nuova stagione e che si proceda alla revisione del “Sistema Dublino”, in relazione a ciò che ha costituto il filo conduttore di tale elaborato e cioè, il principio di non-refoulement come ricavato dal testo della Convenzione europea, si può comunque immaginare che le modifiche apportate
196 Rapporto dell’European council on refugees and exiles (ECRE) “Sharing responsability for refugee protection in Europe: Dublin reconsidered” marzo 2008, p. 25
mediante il regolamento “Dublino III” saranno valutate positivamente dalla Corte di Strasburgo e che nella prospettiva dell’adesione dell’Unione alla Convenzione sarebbero almeno sufficienti ad impedire una condanna esplicita dell’Europa e della normativa in essa attualmente vigente, rispetto alla quale la Corte sarebbe a quel punto legittimata a pronunciarsi direttamente.
Bibliografia
Adinolfi A. ”Il riconoscimento dello status di rifugiato e della protezione sussidiaria: verso un sistema comune di europeo?” in Rivista di diritto
internazionale 3/2009, pp. 669-696;
Allain J. “The jus cogens nature of non-refoulement” in International
journal of refugee law vol. 15 n°1 2002, pp. 533-538;
Basilien-Gainche M.L. “Derniers éclairages sur la détermination de l’Etat membre responsable d’une démande d’asile” in Lettre « Actualités Droits-Libertés » du CREDOF, 22 juin 2013 e in La revue des droits de l’homme on line all’indirizzo http://revdh.org/2013/06/22/derniers- eclairages-determination-etat-membre-responsable-demande-asile/;
Barontini G. “Sulla competenza per l’esame delle domande di asilo secondo le Convenzioni di Shengen e di Dublino” in Rivista di diritto
internazionale 2/1992, pp. 335-347;
Battjes H. “The Soering treshold: why only fundamental values prohibit refoulement in ECHR case law” in European journal of migration and law
(11) 2009, pp. 205-219;
Battjes H. ”In search of a fair balance: tha absolute character of the prohibition of refoulement under article 3 ECHR reassessed” in Leiden
Benvenuti P. “In attesa di una nuova stagione per la politica europea in materia di asilo” in Diritto pubblico comparato ed europeo vol. 4 2004,
pp. XXIII-XXVIII;
Borelli. S. “Allontanamento degli stranieri dal territotio e norme internazionali per la tutela dei diritti umani” in Verso una disciplina
comune europea del diritto di asilo a cura di Zagato L. 2006, pp. 99-122;
Brandl U. “Distribution of asylum seekers in Europe? Dublin II Regulation determining the responsability for examining an asylum application” in The emergence of a european asylum policy a cura di C.
Urbano de Sousa e De Bruycker P. 2003, pp. 33-69;
Brouwer E. ”Mutual trust and the Dublin Regulation: protection of fundamental rights in the EU and the burden of proof” in Utrecht law
review vol.9/1 2013, pp. 135-147, on line all’indirizzo https:// www.utrechtlawreview.org/index.php/ulr/article/view/218/215;
Bruin R. e Wouters K. “Terrorism and the non-derogability of non- refoulement” in International journal of refugee law vol. 15 n°1 2003, pp.
5-29;
Calamia A.M. “Ammissione e allontanamento degli stranieri” 1980;
Calamia A.M., Di Filippo M., Gestri M. “Immigrazione, Diritto e Diritti: profili internazionalistici ed europei” 2012;
Callewaert J.“La Cour européenne des droits de l’homme et l’urgence”
in Revue trimestrelle des droits de l’homme 1994, pp. 391-403;
Cannizzaro E. “L’armonizzazione delle politiche di asilo in sede comunitaria e la Convenzione di Ginevra sui rifugiati del 1951” in Rivista
di diritto internazionale 2001, pp. 440-443;
Carlier J.Y “Le développement d’une politique commune en matiére d’asile” in The emergence of european asylum policy a cura di C. Urbano
de Sousa e De Bruycker P. 2003, pp. 1-14;
Chetail V. “Les droits des rérugiés à l’épreuve des droits de l’homme: bilan de la jurisprudence de la Cour européenene des droits de l’homme sur l’interdiction du renvoi des étrangers menacés de torture et de traitements inhumains ou dégradants” in Revue belge de droit
international vol.37 n°1 2004, pp. 155-210;
Chetail V. “Le principe de non-refoulement et le statut de réfugié en droit
international ” La Convention de Genève du 28 juillet 1951 relative au
statut des réfugiés 50 ans après: bilan et perspectives di Chetail V. e Flauss J.F. 2001, pp. 3-6;
Chetail V. ”Are refugee rights human rights? An unorthodox questioning of the relations between refugee law and human rights law” in Human
rights and immigration, collected courses of the Academy of European Law a cura di Rubio-Marin 2014, 2012, pp. 19-72;
Den Heijer M. “Whose rights and which rights? The continuing story of non-refoulement under the European Convention on Human Rights” in
European Journal of migration and law (10) 2008, pp. 277-314;
Den Heijer M. “Reflections on refoulement and collective expulsion in the Hirsi case” in International journal of refugee law Vol. 25 n°2 2013, pp.
265-290;
Dubolino D. “L’identificazione dello Stato competente all’esame della domanda di asilo: dalla Convenzione di Dublino al nuovo Regolamento“
in Diritto dell’Unione europea 4/2004, pp. 811-845;
Duffy A. “Expulsion to face torture? Non-refoulement in international law” in International journal of refugee law 2008, pp. 373-390;
Feraci O.“Il nuovo Regolamento Dublino III e la tutela dei diritti fondamentali dei richiedenti asilo” in Osservatorio sulle fonti on line
all’indirizzo www.osservatoriosullefonti.it fasc. 2/2013, pp. 1-37 ;
Ferri E. “Ecco il nuovo regolamento Dublino III” in Progetto Melting Pot
on line all’indirizzo http://www.meltingpot.org/Asilo-Ecco-il-nuovo-
Regolamento-Dublino-III.html#.VA8qylZK54Q, 2013;
Fiorini A. “La Corte europea dei diritti dell’uomo riapre a possibili rimpatri a Mogadiscio”
in Progetto Melting pot Europa on line all’indirizzo http:// www.meltingpot.org/La-Corte-europea-dei-diritti-dell-uomo-riapre-a- possibili.html#.VA36SVZK54Q, 2012;
Fornerod A. “L’article 3 de la Convention européenne des droits de l’homme et l’éloignement forcé des étrangers: illustrations récentes” in
Revue trimestrelle des droits de l’homme (82) 2010, pp. 315-339;
Goodwin-Gill G.S. e McAdam J “The refugee in international law”
2007;
Garcia de Enteria E. “De la légitimité des mesures provisoires prises par la Commission et la Cour européennes des droits de l’homme” in Revue
trimestrelle des droits de l’homme (11) 1992, pp. 251-280;
Grasso L. “Presunzioni in materia di rispetto dei diritti fondamentali dei richiedenti asilo ed operatività della sovereignty clause disposta dal regolamento Dublino II: alcune importanti precisazioni della Corte di giustizia” in Rivista di diritto pubblico comparato ed europeo 2/2012 , pp.
733-739;
Guild E. “Jurisprudence of the European Court of human rights: lessons for the EU asylum policy” in The emergence of a european asylum policy