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Quadro dei costi intermedi ai prezzi di acquisto – Anno 2000 (milioni di euro)

Susanna Mantegazza, Livia Mastrantonio, Claudio Pascarella *

Tavola 1 Quadro dei costi intermedi ai prezzi di acquisto – Anno 2000 (milioni di euro)

Branche di attività economica (Nace-Rev1.1) PRODOTTI (Cpa)

Agricoltura Industria Servizi Impieghi intermedi

Agricoltura 6.422 32.268 8.021 46.712

Industria 9.395 516.988 176.625 703.007

Servizi 1.911 141.777 357.044 500.732

Costi intermedi 17.728 691.032 541.690 1.250.451

Il quadro dei costi intermedi descritto nella tavola 1 rappresenta, quindi, la struttura di costi per branca necessaria per soddisfare le produzioni principali e secondarie stimate nella matrice di produzione, riportata, per memoria, nella tavola 2.

Tavola 2 – Matrice della produzione ai prezzi base - Anno 2000 (milioni di euro)

Branche di attività economica (Nace-Rev1.1) Produzione ai prezzi base

PRODOTTI (Cpa)

Agricoltura Industria Servizi Totale

Agricoltura 46.459 0 674 47.133

Industria 636 950.206 39.280 990.122

Servizi 391 43.292 1.233.549 1.277.232

Totale 47.485 993.498 1.273.504 2.314.487

L’approccio Supply and Use risulta maggiormente in linea con i dati amministrativi delle imprese, che non hanno, generalmente, un’analisi dei loro costi distinti per linee produttive, e dovrebbe quindi migliorare la qualità dei risultati, anche se la stima del quadro dei costi è, tradizionalmente, la parte più complessa di uno schema intersettoriale45.

Come ogni anno di benchmark, anche in questo caso la stima è partita dall’elaborazione di un’indagine diretta.

Per la prima volta, l’indagine sulla struttura dei costi intermedi delle imprese ha riguardato tutti i settori di attività economica eccettuato l’agricoltura, la pesca e i servizi della Pubblica Amministrazione.

I dati richiesti hanno riguardato i beni, i servizi e le fonti energetiche impiegati dalle imprese per realizzare la propria attività produttiva corrente con riferimento all’anno solare 2001. L’indagine ha coinvolto tutte le imprese con più di 250 addetti ed un campione di quelle con un numero di addetti inferiore, per un totale di circa 20.000 imprese. Alle imprese di maggiori dimensioni, che svolgono processi produttivi articolati e diversificati, sono stati inviati più questionari, ciascuno dei quali recava, attraverso la descrizione dell’attività economica, l’indicazione dell’unità funzionale di riferimento. Le imprese di minori dimensioni, la cui attività produttiva è generalmente esclusiva o prevalente, hanno, invece, ricevuto un unico questionario nel quale sono state invitate a riportare le informazioni richieste facendo riferimento all’attività dell’impresa nel suo complesso.

La rilevazione della struttura dei costi intermedi richiede, da parte di compila il questionario, un’osservazione particolarmente analitica dei singoli input, in particolare per quanto riguarda i beni materiali, rappresenta un notevole onere statistico per le imprese ed ha, in genere, un bassissimo tasso di risposta. Per venire incontro ad un’esigenza di semplificazione, si è ridotto il dettaglio informativo nella massima misura compatibile con le specifiche finalità conoscitive dell’indagine. Si è, quindi, richiesto alle imprese un dettaglio di 62 raggruppamenti di beni e 72 raggruppamenti di servizi riconducibili ai 101 settori di attività economica sulla base dei quali vengono stimati gli aggregati di Contabilità nazionale.

Nonostante tale impostazione, il grado di copertura dell’indagine, calcolato in termini di addetti, neanche questa volta è risultato particolarmente elevato né omogeneo per tutti i settori di attività economica; le imprese rispondenti sono state solo 7.077 (Tavola 3).

45 In questo lavoro la metodologia di costruzione della matrice dei costi è illustrata seguendo le sue linee principali, per una descrizione

Le informazioni ricavate dall’indagine sono state, quindi, come al solito, fortemente integrate sebbene un’integrazione sarebbe stata comunque necessaria anche se si fosse registrato il massimo grado di copertura.

Infatti, è stato necessario, prima di tutto, arrivare ad un universo compatibile con quello di Contabilità nazionale e cioè stimare il livello dei costi di quei settori non coperti dall’indagine (agricoltura, pesca, Pubblica Amministrazione e servizi non di mercato). Per il settore agricolo è stata effettuata una profonda revisione che ha interessato gran parte delle componenti dei costi e, particolarmente, le spese per servizi e le spese varie46. Per le nuove stime, accanto al tradizionale approccio quantità per prezzo, sono stati utilizzati i risultati della rilevazione diretta di costi e ricavi (indagine Istat sui risultati economici delle aziende agricole, Rea) al fine di migliorarne la coerenza e il livello di affidabilità. Per la PA e i settori non market la stima si è avvalsa delle informazioni desumibili dalla tavola degli acquisti dell’Amministrazione pubblica fornita dalla Ragioneria Generale dello Stato e di altre informazioni puntuali fornite dai nostri esperti di finanza pubblica.

Inoltre, si sono dovute aggiungere alcune voci di costo non previste dall’indagine (spese per il ricorso al lavoro interinale e a prestazioni coordinate e continuative - spesa per i servizi di intermediazione finanziaria non direttamente misurati).

Infine, per il settore energetico è stata costruita una matrice dell’energia per prodotto47 la cui aggregazione ha costituito le righe degli impieghi intermedi di energia.

Dopo una prima verifica di coerenza con la matrice di produzione, la matrice dei costi è stata confrontata con la matrice degli impieghi di importazione. In particolare, è stato verificato che:

• la matrice dei costi non presentasse “celle” vuote in presenza di impieghi intermedi importati;

• il livello di ogni cella della matrice dei costi fosse sempre maggiore o uguale delle corrispondenti celle della matrice di importazione.

Si sono poi analizzate tutte le “celle”, il cui valore superava gli 0,5 milioni di euro, in cui una di queste due condizioni non era soddisfatta, si sono verificati i dati di base e, dove è stato possibile, si è corretta la matrice che risultava sbagliata. Dove invece non sono stati trovati errori apparenti, si è imposto che la matrice dei costi assumesse un valore almeno uguale alla matrice di importazione.

La matrice dei costi intermedi è stata, quindi, posta in relazione con una serie di stime indipendenti che possono essere sintetizzate con:

1. il vettore del totale degli impieghi intermedi di beni; 2. il vettore del totale dei costi intermedi;

3. stime puntuali sul totale degli impieghi intermedi di alcuni servizi.

46 Istat (2006)

Schema 1 – Fonti indipendenti utilizzate per la stima della matrice dei costi costi intermedi im p ieg hi int e rm ed i d i b e ni matrice dei costi servizi d a ti p untua li beni

Il vettore del totale degli impieghi intermedi di beni è stimato con il metodo della disponibilità che consiste nel calcolare il valore dei beni potenzialmente disponibili per gli usi intermedi e finali48.

Il vettore del totale dei costi intermedi, è stimato, invece sulla base delle indagini sui conti delle imprese.

Inoltre, sono state fornite, dai nostri esperti di settore, informazioni puntuali sul totale degli impieghi intermedi delle spese per:

• manutenzioni ordinarie; • assicurazioni;

• credito; • fitti effettivi.

L’analisi simultanea di tutte queste fonti informative ha permesso di evidenziare errori e incompatibilità che sono state, in parte, eliminate tornando, ancora una volta, alle stime iniziali, ricontrollando tutte le basi di dati disponibili e riproducendo nuove stime della matrice dei costi e delle sue cornici.

I risultati ottenuti sono stati bilanciati ottenendo delle stime iniziali sia per la matrice dei costi ma anche per i vettori dei costi e degli impieghi intermedi che sono, poi entrate nel sistema generale.

Il bilanciamento della matrice dei costi è una novità rispetto alle precedenti metodologie di stima in cui la discrepanza fra la matrice dei costi, stimata a partire da un’indagine diretta, e il totale costi, proveniente dalle indagini sulle imprese, veniva risolta riproporzionando la matrice sul totale dei costi intermedi. Tale riproporzionamento era giustificato dal fatto che le informazioni provenienti dall’indagine sui costi venivano elaborate in modo da fornire soltanto una composizione percentuale che poi veniva utilizzata per disaggregare un totale. Per i lavori di questo benchmark, grazie all’utilizzo dello schema Supply and Use si sono potute utilizzare per la prima volta anche tutte le informazioni indipendenti disponibili per prodotto e, quindi, la riconciliazione fra tutte le fonti disponibili attraverso un semplice riproporzionamento non era più possibile.

Tavola 3 – Coefficienti di copertura dell’indagine sui costi per branca di attività economica – Anno 2001

BRANCHE n. impreserilevate indagine addetti Ula di coperturapercentuale

1 Agricoltura, caccia e silvicoltura 0 0 0 0,00

2 Pesca, piscicoltura e servizi connessi 0 0 0 0,00

3 Estrazione di minerali energetici 8 5.940 9.398 63,21

4 Estrazione di minerali non energetici 50 1.786 32.062 5,57

5 Industrie alimentari, delle bevande e del tabacco 296 106.118 470.058 22,58

6 Industrie tessili e dell'abbigliamento 323 90.065 740.146 12,17

7 Industrie conciarie, prodotti in cuoio, pelle e similari 104 17.822 210.893 8,45

8 Industria del legno e dei prodotti in legno 77 6.666 196.601 3,39

9 Fabbricazione della carta e dei prodotti di carta; stampa ed editoria 184 61.603 300.846 20,48

10 Fabbricazione di coke, raffinerie di petrolio, combustibili nucleari 15 17.664 25.389 69,57

11 Fabbricazione di prodotti chimici e di fibre sintetiche e artificiali 258 116.248 238.119 48,82

12 Fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche 128 43.358 206.097 21,04

13 Fabbricazione di prodotti della lavorazione di minerali

non metalliferi 199 60.169 337.083 17,85

14 Produzione di metalli e fabbricazione di prodotti in metallo 364 119.058 771.033 15,44

15 Fabbricazione di macchine ed apparecchi meccanici 391 179.159 564.725 31,73

16 Fabbricazione di macchine e di apparecchiature elettriche ed ottiche 501 159.799 488.659 32,70

17 Fabbricazione di mezzi di trasporto 202 186.134 284.950 65,32

18 Altre industrie manifatturiere 202 31.552 305.032 10,34

19 Produzione e distribuzione di energia elettrica, gas, acqua calda 99 109.204 141.747 77,04

20 Costruzioni 192 51.182 1.671.179 3,06

21 Commercio all'ingrosso, al dettaglio e riparazioni 804 291.452 3.636.439 8,02

22 Alberghi e pubblici esercizi 158 99.723 1.383.735 7,21

23 Trasporti e comunicazioni 517 611.024 1.480.847 41,26

24 Intermediazione monetaria e finanziaria 240 275.715 650.186 42,41

25 Attività immobiliari, noleggio, attività professionali ed imprenditoriali 1.146 428.647 2.426.975 17,66

26 Pubblica amministrazione e difesa; assicurazione

sociale obbligatoria 0 0 0 0,00

27 Istruzione 65 1.875 1.584.905 0,12

28 Sanità e altri servizi sociali 258 65.201 1.371.496 4,75

29 Altri servizi pubblici, sociali e personali 296 78.585 891.315 8,82

30 Servizi domestici presso famiglie e convivenze 0 0 0 0,00