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Quantificazione del risparmio con la fusione

Nel documento Le fusioni tra Comuni (pagine 183-187)

NUOVI PROGETTI IN ITALIA 4.1 Panoramica generale nella nostra Penisola

AMBITI TERRITORIALI Imprese

4.4.4 Quantificazione del risparmio con la fusione

Procedendo ora con l’osservazione del risparmio stimato nello studio di fattibilità in caso di fusione, si può partire guardando innanzitutto i costi per i servizi istituzionali riportati in tabella 4.11 dato che la prima cosa a cui si pensa quando si parla di fusione tra Comuni è proprio l’unificazione degli organi amministrativi e dei processi di revisione.

Si può quindi vedere che il risparmio stimato per la composizione e i costi degli organi comunali ammonterebbe a 65.007 euro, un valore che deriva dalla riduzione di quasi il 50% della spesa per gli organi e la revisione dei 4 Comuni coinvolti, questo alla luce anche dei limiti per la numerosità e costi dei consigli comunali in caso di fusione, si passa così da 129.007 euro a un costo in caso di fusione di 64.000.

Tabella 4.11: Risparmi sui costi per servizi istituzionali in caso di fusione

1.1) Organi istituzionali,

partecipazione e decentramento Totale Fusione Risparmio

Organi e revisione 125.196,66 60.000,00

Servizi e trasferimenti 3.810,34 4.000,00

Totale 129.007,00 64.000,00 -65.007,00

Totale spese istituz. Procapite 13,64 6,76 -6,87

Fonte: Studio per la fusione dei Comuni di Barbona, Boara Pisani, Stanghella, Vescovana, a cura di Società BS consulting di Bido G. & C. snc, 2013, tabella XVIII, p. 32 analisi economico-finanziaria

Ugualmente anche la parte amministrativa verrà accorpata, quindi anche in questa area si possono quantificare importanti risparmi ma solo dopo il periodo utile per

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implementare l’armonizzazione operativa che comporterà inizialmente un aumento del carico di lavoro, ma al cui termine poi permetterà di incaricare almeno 3 persone per specializzarle in altri servizi per la cittadinanza. In questo modo si avrà la possibilità di concentrare le parti relative alla segreteria, il protocollo, l’albo pretorio, la ragioneria e tutti gli uffici municipali.

Una cosa che può essere evitata nel caso di questi 4 Comuni riguarda l’armonizzazione dei sistemi software comunali, in quanto attualmente già in tutti i 4 Comuni si fa uso del sistema informatico “Halley”, rappresentando così una prima agevolazione che permette di evitare di fare investimenti di 40.000-50.000 euro su questo aspetto. In questo modo la fusione permetterà sin dai primi momenti il trasferimento delle pratiche realizzate con supporto informatico per via telematica tra i Comuni, ottenendo una riduzione sul costo delle pratiche amministrative, infatti il costo alla voce 1.3 in tabella 4.12 per le consulenze, assistenza e software preventivato in caso di fusione si riduce di circa il 50% rispetto a quelli attuali dei 4 Comuni arrivando a raggiungere i 25.000 euro e non più i 52.783,40 euro. Anche alla voce 1.4 della tabella 4.12 le spese per le consulenze fiscali possono essere ridotte, in tal caso anche in una misura maggiore del 50% grazie al minor impiego di personale e alla loro specializzazione. Si ipotizza, per esempio, che impiegando solo 2 addetti si possa passare da un’attuale spesa di 22.492,40 euro a 8.000 euro, un risparmio del 65% circa, probabilmente perché trattandosi di spese relative alla riscossione dei tributi comunali, in caso di fusione si potrebbe procedere con lo svolgimento dell’attività di bollettazione all’interno del Comune unico senza pagare una persona esterna che provveda a farlo.

Inoltre, secondo l’ipotesi assunta che si tengano aperte le 4 sedi Comunali per non modificare l’accessibilità ai servizi, i costi riconducibili all’energia, il riscaldamento, il telefono ecc, non comportano rilevanti risparmi. Ovviamente se si procedesse con l’utilizzo di un solo Comune la situazione di queste spese si potrebbe evolvere diversamente, oppure mantenendo le 4 sedi aperte a giorni alterni secondo delle fasce orarie ridotte, in questo modo qualche risultato in termini di risparmio sui loro costi di funzionamento potrebbero diventare significativi. Quindi ai fini dell’ottenimento di risparmi il fatto di mantenere le 4 sedi aperte non sembra essere la soluzione ottimale perché vi sono almeno altre 2 alternative che si presentano più convenienti.

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Per quanto riguarda il personale amministrativo si ipotizza una riduzione di circa 45.000 euro dal valore attuale di 1.480.695,60 euro ossia circa il 3%, grazie alla riduzione delle posizioni e delle indennità di responsabilità.

Nella tabella 4.12 viene rappresentato nel dettaglio il risparmio totale preventivato sul lato dei costi per la parte amministrativa e del personale, rilevando così 146.505,26 euro, una cifra che aggiunta a quella riscontrata per i servizi istituzionali supera la soglia dei 200.000 iniziando così ad essere considerevole per dei piccoli Comuni.

Tabella 4.12: Risparmi sui costi per servizi amministrativi in caso di fusione

Totale attuale Fusione Risparmio

1.2/8 Segreteria generale, personale e organizzazione

/ altri serv. generali

Consumi 14.879,92 14.879,92 Funzionamento netto 159.349,61 159.349,61 Altri servizi 123.715,56 123.715,56 Trasferimenti 7.263,06 7.263,06 Totale 305.208,15 305.208,15 -

1.3) Gestione economica, finanziaria, programmazione, provveditorato e controllo di gestione

Consumi 3.860,64 3.860,64 -

Consulenze, assistenza, software 52.783,40 25.000,00 -27.783,40

Altri servizi 1.237,29 1.237,29 -

Totale 57.881,33 30.097,93 -27.783,40

1.4) Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali

Consulenze, riscossione, tesoreria 22.492,40 8.000,00 -14.492,40

Altri servizi 58.499,74 - -58.499,74

Totale 80.992,14 8.000,00 -72.992,14

1.5) Gestione dei beni demaniali e patrimoniali

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Manutenzione finanziata con oneri urb. 51.001,21 51.001,21 -

Imposte 30.825,85 30.825,85 -

entrate da locazioni e riaddebiti -116.083,83 -116.083,83 -

Totale 87.818,56 87.818,56 -

1.7) Anagrafe, stato civile, elettorale, leva e servizio statistico

Consumi e servizi 9.676,32 9.676,32 -

Servizio elettorale 517,60 517,60

Totale 10.193,92 10.193,92 -

RIASSUNTO:

Totale spese amministrazione e

anagrafe Totale Fusione Risparmio

Funzionamento 159.349,61 159.349,61 -

Altri consumi e servizi 460.739,41 359.963,87 -100.775,54

Trasferimenti 7.263,06 7.263,06 -

Imposte 30.825,85 30.825,85 -

Riaddebiti e entrate varie -116.083,83 -116.083,83 -

Totale spese di amministrazione ed

anagrafe 542.094,10 441.318,56 -100.775,54

Personale amministrativo 1.480.695,60 1.434.965,88 -45.729,72

Totale spese di amministrazione ed

anagrafe 57,30 46,65 -10,65

Personale amministrativo 156,51 151,67 -4,83 Fonte: Studio per la fusione dei Comuni di Barbona, Boara Pisani, Stanghella, Vescovana, a cura di Società BS consulting di Bido G. & C. snc, 2013, tabella XIX, p. 34 analisi economico-finanziaria

Per i costi di polizia locale attualmente solo i Comuni di Stanghella e Boara Pisani hanno il comando di polizia locale, con rispettivamente 2 vigili a Stanghella e 1 a Boara Pisani. Mentre a Barbona e Vescovana la vigilanza nell’area viene condotta dal comando dei carabinieri di Vescovana, la cui area di competenza comprende anche Barbona. In caso di fusione non si sono previsti nello studio cambiamenti delle spese per la polizia locale rispetto alla situazione attuale, grazie al mantenimento del medesimo personale attualmente in servizio, anche se è plausibile che nella realtà si potrebbero registrare lievi aumenti di spese per trasferimenti e ore di attività. Alla luce

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di quanto rilevato nello studio per questa voce resta quindi da evidenziare solo il fatto che aumentando il territorio di competenza dei 3 vigili, per l’inclusione dei Comuni di Barbona e Vescovana, questo permetterebbe un aumento delle entrate quantificato in 5.288,66 euro, ossia di circa il 2,50% in più.

Dal lato dell’istruzione pubblica non sono stati riscontrati risparmi eclatanti e la cosa crea un po’ di perplessità dato che il risparmio di soli 8.982,03 euro deriva solo dal servizio di mensa. Se si pensasse invece di mantenere all’interno del nuovo Comune 2 istituti, rispettivamente uno per la scuola primaria e uno per la secondaria di primo grado anziché 6 come sono attualmente, senza contare gli asili, i risparmi aumenterebbero notevolmente perché si riducono per esempio i costi di manutenzione di tutte queste strutture, oppure sempre in riferimento alla mensa, si potrebbe abbattere maggiormente il costo relativo al trasporto dei pasti caldi e al personale della ditta Serenissima adibito alla distribuzione ai bambini. Grazie a tali risparmi si ha così la possibilità di potenziare i servizi offerti ai bambini, come per esempio il trasporto, in modo da coprire tutte le 4 aree anche quelle più periferiche di Barbona e Vescovana, oppure garantire a un maggior numero di famiglie in difficoltà la possibilità di acquisto dei libri da parte del Comune, oppure migliorare la dotazione delle aule informatiche messe a disposizione degli studenti con tecnologie più moderne, oppure riadattare i locali. Queste sono tutte soluzioni che non rappresentano una semplice utopia, ma qualcosa che può concretamente realizzarsi perché si tratta di considerevoli cifre che potrebbero essere risparmiate.

Tabella 4.13: Risparmi sui costi per l’istruzione scolastica in caso di fusione

Nel documento Le fusioni tra Comuni (pagine 183-187)