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Rapporto tra famiglia e Università: la figura del tutor e del profesor gjía

UNIVERSITA TRADIZIONALE

REVOLUCIONARIO – PERSONALIDAD – SOCIALISTA

2.5 La frammentazione della famiglia e la moltiplicazione dei valor

2.5.1 Rapporto tra famiglia e Università: la figura del tutor e del profesor gjía

Per gli studenti becados (con borsa di studio), l‟Università diventa una sorta di “nuova famiglia” visto che passano lì non solo il tempo dello studio ma anche quello di svago. Nell‟intervista a Carlo, rappresentante della Federazione studenti universitari (FEU) ho appreso che vi sono tanti corsi extrauniversitari a disposizione degli studenti: gruppi di danza, lezioni di chitarra o altri strumenti musicali, cinema, animazione delle feste o delle attività del fine settimana. In tutte queste iniziative non manca mai qualche responsabile della FEU o del Comitato giovani comunisti, in modo che anche nel tempo libero vengano rispettate le regole del vivere sociale e che vi sia sempre un‟unità dei vari messaggi di carattere educativo e politico-sociale.

100 I maestri e i professori, nel loro lavoro quotidiano, devono tener presente che i valori non sono stabiliti

esternamente, dato che sono una formazione del soggetto, alla quale arriva per un processo che si sviluppa nel sistema sociale dato. Pertanto la formazione e l‟appropriazione di questi è un risultato essenzialmente educativo, nel quale si manifesta l‟ideologia come forma della coscienza sociale, perciò dobbiamo assimilarli e consolidarli in corrispondenza con le esigenze del sistema socialista.

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A conferma di quanto espresso riporto la parte dell‟intervista rilasciatami dal vice- direttore dell‟Università di Pinar del Rio in cui egli spiega l‟importanza del tutor, la sua azione formativa ed educativa, le condizioni che la rendono efficace e indispensabile.

Nell‟intervista emerge che la figura del tutor e del professore “guida” non è solo un aiuto per la carriera professionale dello studente ma anche una sorta di sostituto della famiglia soprattutto per gli studenti becados che risiedono all‟Università. Per questo motivo l‟obiettivo dell‟Università è che ogni tutor possa seguire pochi studenti in modo da creare una relazione più profonda e di conoscenza reciproca.

Mi ha sorpresa la confidenza con la quale alcuni studenti hanno parlato con il vicedirettore: abituata a vivere qui in Italia, ho notato che il rapporto tra professore e studente, è completamente diverso da quello cubano che definirei di fratellanza e amicizia. In alcuni casi gli studenti mi hanno detto di avere una sorta di tutor o meglio, di persona di riferimento, spesso fuori dall‟Università e di qualche anno più vecchia di loro, con la quale vi è un legame “paternalistico o maternalistico”: non a caso lo/la chiamano padrino o madrina.

Il tutor è una specie di sostituto della famiglia quando i genitori sono assenti o perchè sono in missione all‟estero o perchè gli studenti risiedono stabilmente all‟Università; e quindi spetta al tutor il compito di trasmettere i valori che lo Stato considera fondamentali per formare un buon cittadino. L‟educazione ai valori avviene attraverso un accompagnamento costante e a lungo termine in cui il tutor vigila anche sulle relazioni amicali dello studente, perchè, come mi ha detto il vicedirettore: “i giovani si relazionano più con i coetanei che non con la generazione dei loro genitori” e ciò può condurli ad acquisire valori diversi e non sempre positivi.

Riporto la parte dell‟intervista in cui si percepisce il distacco tra il giovane e la famiglia nel quale interviene il tutor.

Los jóvenes, a veces pierden la comunicación con la familia, y no es que la pierdan porque no le hablen, sino porque el contacto con la familia es poco, el mayor contacto los jóvenes en la universidad lo tienen con sus compañeros, con sus profesores; ve a sus padres por la noche si no es becado: si está viviendo en la beca los ve el fin de semana un ratito, porque cuando llegan a casa, suelen lo justo, un besito a mamá y papá y luego con los amigos a la calle, o sea el tiempo con su familia es muy poco. El becado donde tiene la mayor interacción es en la universidad, y entonces el profesor tiene que hacer el papel de padre, de familia, lo hace a través del tutor.

El se relaciona con su familia, conoce sus gustos, sabe como reacciona porque lo tienes frente a ti, cuando hay una buena labor del tutor, se garantiza que aunque no esté la familia cerca para guiar, bueno existe una persona que lo puede guiar y formar

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valores, como tú decías, a partir de que atienda adecuadamente a los estudiantes que tiene “atutoriados”101

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Nelle interviste agli studenti come al vice direttore ho sempre chiesto se il tutor o il professore guida conosce coloro che segue e che tipo di rapporto stabilisce con loro.

C: ¿El tutor conoce a su familia?

V: claro, se relaciona con su familia, conoce sus gustos, sabe como reacciona porque lo tienes frente a ti, cuando hay una buena labor del tutor, se garantiza que aunque no esté la familia cerca para guiar, bueno existe una persona que lo puede guiar y formar valores, como tu decías, a partir de que atienda adecuadamente a los estudiantes que tiene atutoriados. Eso es algo que tiene su basamento teórico y práctico muy encaminado hacia no perder la actitud del joven. El tutor debe estar presente siempre, debe lograr la comunicación con él, para que le cuente que le sucede en la vida, para identificar cuando están sucediendo cambios en el joven que lo tienen desorientado, y eso se logra con un tutor cerca, pero con el menor numero posible de estudiantes por tutores, para que pueda ser más efectiva la obra del tutor, eso es lo que se quiere con el tutor, que evidentemente es muy positivo, tener alguien cerca que pueda orientar al joven en esa etapa de la vida, que es cuando define muchas cosas, y tiene que confiarse con no solo sus compañeros que la piensan de manera muy similar como él, porque hay un dicho: “que los jóvenes se parecen más a su generación que a sus padres”, y éso es verdad, es muy cierto, nosotros quisiéramos que nuestros hijos se parecieran a nosotros, pero no es así, se parecen a su generación, a los padres se parecen por casualidad, no por naturalidad, pero el ejemplo que tienen cerca siempre es el de sus compañeros, de su propia generación. Creo que el tutor es una savia decisión y que favorece muchísimo el trabajo de formación de valores en los jóvenes102.

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I giovani a volte perdono la comunicazione con la famiglia. Ciò non succede perchè non si parlano ma perchè il contatto con la famiglia è scarso. All‟Università i giovani hanno maggiori rapporti e contatti con i loro compagni e con i professori. Con i genitori si vedono la sera se non sono studenti becado (con borsa di studio), che vivono in università in modo residenziale. Costoro di solito vedono i familiari nel fine settimana, brevemente, quando vanno a casa: si salutano appena, un bacio alla mamma e al papà e vanno in giro con qualche amico; ossia, il tempo trascorso con la propria famiglia è poco. Il becado ha la maggior parte delle sue relazioni all‟Università. Di fatto è quindi il professore che svolge il ruolo del padre, della famiglia, e ciò avviene attraverso la figura del tutor. Egli si relaziona con la famiglia dello studente, conosce i suoi gusti, sa come reagisce perchè ce l‟ha davanti a sé. Quando vi è un buon lavoro del tutor, vi è una garanzia per guidare il giovane: anche se non c‟è la famiglia vicina vi è una persona che può formare il giovane ai valori, può guidarlo, come hai detto, a partire dal fatto che si prende adeguatamente cura degli studenti che sono sotto la sua tutela.

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Il tutor deve essere sempre presente e deve curare la comunicazione con lui (il/la giovane), in modo che gli racconti ciò che accade nella sua vita, per capire i cambiamenti che avvengono nel giovane, ciò che lo disorienta. E questo c‟è con un tutor vicino, però con il minor numero possibile di studenti per ogni tutore, affinchè possa essere più efficace l‟azione del tutor. Questo è ciò che si desidera con il tutor. Evidentemente è molto positivo aver qualcuno vicino che possa orientare il giovane nella sua tappa di vita, che lo aiuti in molte cose, con cui possa confidarsi, non solo con i suoi compagni che la pensano in modo simile a lui. Vi è un detto “i giovani somigliano più alla propria generazione che ai loro genitori”. Questa verità è certa: noi desideriamo che i nostri figli somiglino a noi, ma non è così, somigliano alla loro generazione; somigliano ai loro genitori per casualità, non naturalmente, perchè il riferimento per loro sono i loro compagni, quelli della loro generazione. Credo che il tutor sia una saggia decisione e che favorisca moltissimo il lavoro di formazione dei valori dei giovani.

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Le interviste semi-strutturate (la griglia delle domande è in appendice, allegato n. 6) che ho svolto presso l‟Università di Pinar del Rio avevano come oggetto principale la figura del tutor e del professore guida proprio per l‟importanza che tale ruolo assume nella trasmissione dei valori.

Agli studenti chiedevo quindi non solo quali erano i valori in cui loro credevano ma quali valori trasmette loro il tutor e il professore guida.

Nell‟intervista a Manuel ed Anna (allegato n. 5), ho chiesto di spiegarmi bene la differenza tra il professore guida e il tutor. Riporto questa parte già trascritta in italiano per maggior facilità di lettura data la lunghezza del testo.

Manuel e Anna.

C.: Posso chiedervi come è la figura del tutor?

M.: molto bene, il tutor si preoccupa abbastanza per lo studente. C.: ma ogni studente ha un tutore?

M.: sì per esempio il mio tutore ha 3 studenti. Il tutore è un laureato, è colui che ti può preparare. È lo studente che deve stare accanto al tutore, sei tu che devi dimostrare di fronte a lui l‟interesse verso ciò che lui ti può insegnare. Il mio è molto preparato però penso che siano tutti così.

C.: il tutor è la figura che ti aiuta professionalmente o nella tua vita?

M.: uh… come studente per prepararti professionalmente perché quando finisci la laurea non dipendi più da questo tutore. Tu devi avere le tue proprie idee, prospettive, devi leggere, studiare, ricercare, tutte queste cose.

A.: questa è parte della preparazione della carriera.

C.: non conosce la vita personale, la famiglia dello studente?

M.: la famiglia no, forse un po‟ la parte personale, un po‟, ma è più legato alla parte universitaria.

C.: ma non c‟è la figura del professore guida? Voi ce l‟avete? M.: sì ce l‟abbiamo. È lei che si occupa di tutte le particolarità. C.: ha la tua età o è più grande?

M.: no, è più grande, è una signora. È il mio tutore quello che è più giovane di me. La prof.ssa guida è attenta che lo studente non trascuri l‟Università …

C.: come è la relazione con lei? Tutti nella vostra classe avete la stessa prof.ssa guida? M.: bene. Sì.

C.: lei è per tutti i 5 o 6 anni?

M.: sì però fino al terzo e quarto anno abbiamo avuto la stessa ma poi ha dovuto prendere un altro incarico più importante. È venuta un‟altra.

C.: è il tutor che ti aiuta nella carriera professionale o anche la professoressa guida? A.: il tutore è quello che ti aiuta nella carriera professionale.

M.: la prof.ssa guida è quella che ti guida nell‟orientamento della scuola, quando hai riunioni, corsi in cui hai un debito, problemi familiari, se vuoi chiedere una licencia (sospensione) per un anno, è lei quella che ti deve fare tutte le pratiche e firmarle. C.: che cosa è una licencia?

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M.: per esempio stai studiando, sei al terzo anno, vuoi ritirarti un anno per diversi problemi, problema di salute, sei rimasta incinta, devi fare un viaggio all‟estero, problemi familiari, e dopo questo anno tu puoi riprendere gli studi.

C.: e non cambia nulla?

M.: sì, lo studente cambia in tanti aspetti. In primo posto la classe, se tu avevi buone relazioni cambi classe con altri studenti, molte cose non sono uguali.

Sonia, studentessa diTrabajador social.

C: ¿Según tú como debería ser la relación con esa tutora, y qué valores piensas que es capaz de transmitirte con el trabajo que práctica contigo?

S: ¿qué valores me transmite? Valores... a qué valores te refieres?

C: a los que piensas que ella te puede transmitir... o puede ser nada, puedes sentir que ella no te ayuda a desarrollar alguna habilidad.

S: bueno, ella me ayuda a desarrollarme como universitaria porque ella me apoya en todos los problemas referentes a la universidad que yo tenga. Siempre busco la ayuda de ella que es mi tutora, siempre busco la ayuda de ella para los problemas de la universidad. Valores... sí pienso que sí, que transmite valores y mucho apoyo103. Yanisleidys, studentessa di Trabajador social (l‟intervista completa è in appendice, allegato n. 7).

C: y ¿cómo es el tutor? ¿cuál es su papel?

Y: la relación que hay entre yo y él es muy fuerte, él siempre esta preocupado por mí, lo ves siempre me llama al centro de trabajo o le llamo yo a él, mira para las pruebas me imprimió en un CD todos los resúmenes todo lo que me podría servir para la prueba para que yo lo estudiara, se ve que es una persona preocupada, él me dice que cualquier problema yo cuente con él, por ejemplo yo un sábado que no entré a la universidad y él buscó la posibilidad que yo pueda volver a entrar a esa clase que perdí, él es muy bueno.

C: te ayuda mucho, es más grande… ¿qué edad tiene?

Y: él tiene treinta siete, treinta ocho años debe tener, trabaja en el mismo municipio C: y te ayuda con tu profesión o conoce también tu vida que esta fuera de la universidad, o sea si tú tienes algún problema él te ayuda.

Y: sí, sí él se preocupa por todos, fuera de la universidad sí. C: ¿él fue a tu casa también?

Y: él nunca ha ido a mi casa porque yo vivo muy lejos del pueblo, él vive en corso Gamarra y yo vivo en _ son muchos kilómetros pero me llama por teléfono, es una persona preocupada, si yo falto un sábado y él lo sabe, lo ves llamándome me visita al centro de trabajo para saber que es lo que pasa conmigo, si no me ve en el centro de

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C.: come dovrebbe essere la relazione con la tua tutor e quali valori tu pensi che lei ti possa trasmettere con il lavoro che svolge con te?

S.: che valori mi trasmette? Valori... a quali valori ti riferisci?

C.: quelli che pensi lei ti trasmette o possono non esservi, può essere che lei non ti aiuta a sviluppare alcuna capacità.

S.: bene, lei mi aiuta a svilupparmi come universitaria perchè lei mi aiuta in tutti i problemi che io ho relativi all‟Università. Valori... sì penso che mi trasmette valori e molto appoggio.

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trabajo me llama a mi casa preocupado por saber que es lo que me paso en que me puede ayudar y todo eso104.

Alessandro, 22 anni, studente di economia del 3° anno.

A.: los profesores son muchos atentos a los estudiante para su tesis. Es muy bueno para el estudiante en Cuba contar con eso.

C. : ¿Cómo es tu relación con profesor gjía o tutor?

A.: Durante el cuarto año tú tienes que pensar en tu tesis. El tutor es el profesor que te ayuda por eso. Yo ahora tengo un profesor gjía.

C. ¿Cuántos años tienes tu profesor gjía? A: es mi compañero.

C.: ¿Cuáles son los valores que te transmite?

A.: la responsabilidad, la seguridad en hacer las cosas, honestidad. Tienes un compromiso moral con esta persona. Primero es la relación con él105.

Loriana, 21 anni, studentessa di radiologia. C.: Hai anche tu un professore guida?

L.: no, ce l'avevo nel primo anno di carriera e anche ora c‟è, ma uno studente si vede meno con questo professore guida, circa una volta a settimana, mi capisci? Non è come essere a scuola a tempo pieno, dove sei tutti i giorni a scuola ti relazioni di più con il professore guida.

C.: per te il professore guida è anche tutor o rappresenta altro? L.: no, è il professor guida.

C.: e che ruolo ha?

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C.: come è il tutor e qual è il suo ruolo?

Y.: la relazione che c‟è tra lui e me è molto forte, lui sempre è preoccupato per me, lo vedi che sempre mi chiama al centro dove lavoro o io chiamo lui. Guarda, per le verifiche mi fece una copia su un CD di tutti i riassunti, tutto ciò che mi poteva servire per la prova, affinchè io avessi potuto studiare. Si vede che è una persona che si preoccupa per me, lui mi dice che qualsiasi problema io abbia posso contare su di lui. Per esempio un sabato se non vado all‟Università e lui cerca / fa in modo che io possa recuperare la lezione che ho perso, lui è molto buono.

C.: ti aiuta molto, è più grande... che età ha?

Y.: ha 36 anni, 38 anni deve avere, lavora nel mio stesso Comune.

C.: lui ti aiuta con la tua professione o conosce anche la tua vita fuori dall‟Università, ossia se tu hai qualche problema lui ti aiuta?

Y.: sì, sì lui si preoccupa per tutto, fuori dall‟Università sì. C.: ed è stato anche a casa tua?

Y.: no non è mai venuto a casa mia perché vivo molto distante dal paese, egli vive in corso Gamarra e io vivo in .... sono molti chilometri, ma mi telefona, è una persona che si prende cura di me. Io salto un sabato da scuola e lui lo viene a sapere, a volte viene a trovarmi al centro dove lavoro per saper ciò che mi accade, se non mi vede al centro dove lavoro mi chiama a casa preoccupato, per sapere cosa mi accade, come mi può aiutare e cose simili.

105 A.: I professori sono molto attenti agli studenti per quanto riguarda le tesi. È molto bello per lo studente di

Cuba poter contare su questo.

C.: come è la tua relazione con il professore guida o tutor?

A.: nel quarto anno tu hai da pensare alla tesi. Il tutor è il professore che ti aiuta per questo. Io ora ho un professore guida.

C.: quanti anni ha il tuo professore guida o tutor? A.: è mio compagno.

C.: quali sono i valori che ti trasmette?

A.: la responsabilità, la sicurezza nel fare le cose, l‟onestà. Hai un impegno morale con questa persona. Il primo è la relazione con lui.

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L.: realizza tutto, lui ha il dovere di sapere tutto degli studenti che segue, dove vivono, se si relazionano bene, come è la relazione in casa e nella scuola, come sono i loro risultati, con quali materie hanno difficoltà.

C.: e il tutor ti aiuta nella tua professione? Il tutor ha un lavoro diverso dal professor guida?

L.: quasi sempre il professor guida, per esempio nel politecnico dove io studio, te lo assegnano in base alla tua specializzazione. Se è “radiologia” ti assegnano un professor guida che sia di questa specializzazione, se è laboratorio è il professor guida di questo settore specialistico.

C.: e ti aiuta nella tesi finale?

L.: per questo no, per questo devi cercare qualcuno che ti aiuti, un tutor. C.: tu ora ce l‟hai un tutor?

L.: no.

C.: e il professor guida? L.: sì.

C.: nell‟ultimo anno hai bisogno di un tutor per la tua tesi. L.: uno deve cercare il tutor.

C.: te lo cerchi tu? Non te lo assegna l‟Università? L.: no.

C.: lo cerchi in base al tema del tuo lavoro? L.: sì, in base al mio lavoro.

C.: ci sono molte cose che non conosco dell‟Università. Per te la figura del tutor è necessaria?

L.: chiaro, perchè per esempio noi non abbiamo mai fatto una tesi, è importante un tutor che ti aiuti in ciò che devi fare, perchè una persona che va progredendo ha bisogno di qualcuno che la guidi.

C.: e conosce anche la tua vita fuori dall‟Università? Conosce la tua famiglia?

L.: si, però poco. Lui conosce meglio quelli più piccoli che sono in prima e in seconda.