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Le realizzazioni editoriali

Nel documento Un modello di eBook per la lingua latina (pagine 69-73)

Capitolo 2. Lo statuto editoriale dei libri di testo

2.1. Le realizzazioni editoriali

In risposta alle modifiche apportate nel 2008 alla normativa relativa ai libri di te-sto, gli editori appartenenti all’Associazione Italiana Editori (AIE) nel 2010 hanno ri-tenuto doveroso e necessario rinnovare il Codice di autoregolamentazione del settore educativo scolastico che era entrato in vigore dal 2000. Del nuovo Codice76 si ripor-tano alcune interessanti definizioni, precisando in via preliminare che in esso non si trova alcuna definizione dedicata al libro di testo digitale:

A) IL LIBRO

1. Il libro in qualsiasi forma e modo sia realizzato e diffuso, è veicolo di trasmissione e di acquisizione di informazioni, idee, cultura e valori, in evidente analogia con la stampa quotidiana e le altre forme di comunica-zione.

[...]

B) IL LIBRO DI TESTO

7. La peculiarità del libro di testo, in qualsiasi forma e modo sia realizza-to e diffuso, e dei materiali correlati, consiste essenzialmente nell’essere destinato a soggetti in età scolare che ne fanno uso sotto la guida di

fessionisti responsabili della loro istruzione e formazione e quindi anche della adozione degli strumenti didattici e dei supporti più appropriati, sia pure senza escludere la opportunità che si acquisiscano indicazioni e pa-reri dalle altre componenti scolastiche (cfr. Statuto delle studentesse e degli studenti).

8. I docenti hanno piena libertà di valutazione della funzionalità dei testi proposti dagli editori rispetto non solo alla qualità scientifica e didattica, ma anche allo specifico tipo di percorso che ciascun docente intende se-guire per portare gli alunni a raggiungere i risultati voluti, nel quadro della libertà d’insegnamento e dell’autonomia scolastica.

9. Ne consegue una prevalenza delle caratteristiche qualitative del libro di testo, commisurate allo specifico contesto in cui verrà usato, anche in-dipendentemente da altre connotazioni che il libro di testo in esame pos-siede.

[...]

C) I MATERIALI DIGITALI EDUCATIVI

14. I materiali digitali educativi costituiscono e/o contengono opere intel-lettuali di uno o più tipi, sono costruiti e coordinati in modo da costituire strumenti di apprendimento e insegnamento e sono correlati o meno a li-bri di testo tradizionali.

Libro misto è il complesso coordinato di uno o più libri di testo con mate-riali digitali educativi.

[...]

45. L’editore garantisce la conformità agli standard tecnologici mag-giormente diffusi al momento dell’offerta e si impegna a indicare in modo chiaro ed evidente nei materiali di informazione quali siano le dotazioni strumentali indispensabili nonché le competenze tecniche e i requisiti tec-nologici necessari per un corretto uso dei contenuti stessi.

I vari articoli del Codice riprendono sostanzialmente aspetti affrontati nella nor-mativa, secondo quanto è emerso dall’analisi affrontata nel capitolo precedente: tra questi, il valore eminentemente culturale del libro di testo; la preponderanza dell’aspetto qualitativo dei contenuti; l’idea che la scelta dei libri pertiene alla libertà professionale dei docenti ed è una delle competenze delle scuole autonome. Nel Codi-ce si sottolinea altresì che la casa editriCodi-ce è il luogo imprenditoriale dove il “bene li-bro” si progetta e si produce, e dove si sviluppa anche una continua attività di ricerca, in sintonia con le evoluzioni sociali, con le innovazioni scolastiche e su sollecitazione degli stessi docenti, per dar vita a un’offerta che sia il più possibile variegata, in

ri-sposta ai bisogni formativi sempre più individualizzati. Perciò, a fronte della vaghez-za della normativa sulla fisionomia del libro di testo digitale, e in linea con i principi dichiarati nel Codice, le case editrici hanno trovato risposte, nel breve tempo che era loro imposto, piuttosto uniformi fra loro. Dall’analisi comparativa dei loro siti e cata-loghi on-line nel segmento scolastica risulta, infatti, che la filosofia generale di ri-strutturazione si basa sulla concezione diffusa e condivisa dell’eBook quale «libro in formato digitale che può essere scaricato e sfogliato tramite un computer, uno smart-phone o tramite gli appositi lettori, gli eBook reader»77. Quindi si tratta sempre di li-bri di testo con la strutturazione dei contenuti consolidata, e con le medesime fun-zionalità di lettura, trasferite però su supporto digitale.

In assenza di dati ufficiali complessivi riguardanti specificamente il settore dei li-bri di testo78, dall’esplorazione effettuata sull’offerta delle case editrici più affermate in esso, si evince che a partire dal 2008 si è proceduto per tutte le discipline di studio a mettere a norma i cataloghi esistenti rendendo disponibili o le versioni PDF dei li-bri cartacei, o i contenuti integrativi digitali (“i lili-bri misti” dell’ordinanza), o com-piendo entrambe le operazioni. Attualmente, dunque, manca un modello univoco di libro digitale anche solo inteso come prodotto commerciale. Per commercializzare i PDF, quasi tutte le case editrici si affidano a piattaforme di e-commerce; solo alcune vendono in proprio gli eBook scolastici oppure li offrono in formato interamente sca-ricabile a chi sia in possesso di un codice di attivazione che si trova nel cartaceo che, dunque, va acquistato precedentemente.79

Per quanto riguarda i “libri misti”,80 i materiali integrativi digitali e multimediali sono stati riversati nei CD-ROM e DVD allegati ai libri cartacei, come già avveniva in

77Questa definizione è così formalizzata sul sito della RCS: http://www.auladigitale.rcs.it/template/menu_aiutoFaq.shtml.

78 Alcuni dati interessanti sulle cifre dell’editoria in genere, si trovano disponibili sul sito dell’Associazione Italiana Editori, http://www.aie.it/.

79 Solo pochi editori vendono in proprio gli eBook scolastici prodotti. «Il sito Web riveste oggi per qua-lunque azienda un’importanza fondamentale per la promozione della propria attività. Per l’editore co-stituisce un’ulteriore possibilità di proporsi come creatore e diffusore di contenuti, appropriati ai set-tori ediset-toriali ricoperti e alle aree di specializzazione che lo riguardano. Di certo non ci si può permet-tere di improvvisare un sito senza un’attenta pianificazione: anche questo strumento deve essere pro-gettato con cura, in modo da rispecchiare l’identità dell’editore nella maniera più efficace», Letizia Se-chi, Editoria Digitale, cit., 109.

80 In alcuni casi la dizione “libro misto” è stata sostituita con altre, come ad esempio “DigiLibro” o “Libro+Web”.

precedenza,81 e nei siti allestiti dalle stesse case editrici, in aree riservate alle quali è possibile accedere tramite un codice stampato sul libro cartaceo. Il materiale integra-tivo che vi si trova è disomogeneo e spesso privo di un’organizzazione strutturata: si va da esercizi interattivi a schede di approfondimento in PDF o .doc, a presentazioni in PowerPoint, fino a contenuti per la Lavagna Interattiva Multimediale (LIM), a vi-deo di presentazione dei libri o vivi-deo-lezioni di approfondimento registrate dagli au-tori. La fruizione di questi materiali integrativi richiede dunque di collegarsi ai siti delle case editrici di appartenenza, con la conseguenza che questi stanno assumendo sempre più la connotazione di vere e proprie piattaforme di e-learning ed e-training, nelle quali viene dato spazio anche alla dimensione sociale di condivisione tipica del Web 2.o attraverso servizi quali blog, formazione e assistenza.82 Nella loro home page, oltre al catalogo di accesso ai testi e una vetrina destinata alle novità editoriali, i siti ospitano spazi informativi in cui sono offerti aggiornamenti sul mondo della scuola, e in generale dell’editoria, collegamenti a siti di interesse; blog e social network, in cui gli insegnanti sono invitati a partecipare con commenti o proposte.

Partendo dal catalogo dei libri, navigabile per titolo e autore o per materia d’insegnamento, è possibile accedere, con maggiore o minore facilità a seconda dei casi, alla scheda informativa del libro di testo; solitamente è possibile anche visualiz-zare un’anteprima, e procedere all’acquisto del libro nel formato disponibile e deside-rato o dal sito stesso oppure, come già si è detto, tramite il collegamento al sito della libreria on-line di riferimento.83

Restringendo ulteriormente l’analisi ai singoli manuali, merita di essere osservato che essi presentano una fisionomia tendenzialmente uniforme fra loro sia nella scelta dei contenuti (com’è ovvio che sia, visto che i libri di testo si devono adeguare alle di-rettive dei piani di studio nazionali) sia nell’articolazione interna (con piccole varia-zioni che possono riguardare la metodologia prescelta) sia nelle funzionalità. Come emergerà evidente nel paragrafo successivo, la transizione al digitale richiesta dalla

81 Cd-rom e DVD sono definiti propriamente come estensioni off-line, per distinguerle dai mate-riali digitali on-line che si fruiscono direttamente sui siti, quindi in stato di connessione.

82 Distintiva è a questo proposito l’offerta di Auladigitale: http://www.auladigitale.rcs.it/template/menu_ProgettoAulaDigitale.shtml

83 La piattaforma utilizzata dalla maggior parte delle case editrici è Scuolabook (www.scuolabook.it/); da essa è possibile acquistare on-line i manuali cartacei e quelli digitali.

normativa è stata interpretata nelle seguenti modalità: versione PDF scaricabile del cartaceo già esistente, al limite aggiornato, o integrazione di materiali didattici digita-li al cartaceo, o il più delle volte in entrambe queste modadigita-lità. Per quanto riguarda le “novità” editoriali, vale a dire i manuali èditi nel 2012, non ci sono reali novità: sem-pre la stessa articolazione del corso in uno o più volumi, con la stessa tavola degli ar-gomenti, la stessa sequenza; presenza di materiali aggiuntivi integrativi di impreve-dibile natura (a volte interattivi a volte no; a volta multimediali, a volte no), e dispo-nibilità non sempre garantita del PDF. Per quanto riguarda specificamente le funzio-nalità degli attuali libri scolastici digitali si rimane nel complesso molto delusi. Questi garantiscono sì la portabilità, l’accessibilità (compresi leggerezza e costi) e l’adattamento visivo al proprio eBook reader, ma mancano di funzionalità di ricerca sofisticate, mancano molto spesso di collegamenti ipertestuali (ad esempio quelli fra indici e contenuto), e offrono scarse possibilità di personalizzazione dei percorsi di-dattici (aldilà delle funzionalità “segnalibro” e “annotazione” consentite dai software per la lettura di eBook più diffusi, quali a esempio GoodReader per iPad).

Ne consegue quindi che a fronte di un panorama piuttosto avanzato di piattaforme e portali per l’acquisto e la fruizione di eBook scolastici sul Web, questi non sembra-no possedere quel valore aggiunto che ci si aspetterebbe e che è prospettato dalla normativa, seppur in maniera non organica e dettagliata: le caratteristiche distintive, quali appunto multimedialità, ipertestualità e interattività, sono ancora poco sfrutta-te e dunque la modalità di fruizione dei libri digitali è attualmensfrutta-te corrispondensfrutta-te a quella dei libri cartacei, se non maggiormente complicata dal punto di vista della ge-stione logistica: dal PDF alla stampa, dalla carta al Web, dal PDF al Web, e così via.

Nel documento Un modello di eBook per la lingua latina (pagine 69-73)