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Relaz III.1.7 Il PUP Uniss

Nel documento Università degli Studi di Sassari (pagine 144-146)

Emmanuele Farris

Delegato del Rettore per il Polo Universitario Penitenziario, Università di Sassari delegato.pup@uniss.it

Valentina Guido

Addetta stampa dell’Università di Sassari ufficiostampa@uniss.it

Il Polo Universitario Penitenziario dell'Università di Sassari (PUP Uniss) può essere definito come una infrastruttura immateriale del territorio, in quanto genera dei servizi speciali per studenti in regime di detenzione derivanti dall'interazione tra istituzioni (in particolare tra Università degli Studi di Sassari e Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria del Ministero della Giustizia – DAP, Dipartimento della Giustizia Minorile e di Comunità del Ministero della Giustizia – DGMC, Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria – PRAP, Tribunale di Sorveglianza di Sassari, ERSU Sassari).

Con tutti questi enti l’Università di Sassari ha stipulato protocolli d’intesa volti alla definizione dei rispettivi ruoli per facilitare lo studio universitario alle persone ristrette negli istituti penitenziari italiani ed in particolare nella Casa di Reclusione di Alghero, Casa Circondariale di Nuoro, Casa Circondariale di Sassari e Casa di Reclusione di Tempio-Pausania, come definito dal protocollo tra Uniss e PRAP del 26 Marzo 2014 che di fatto istituisce il Polo Universitario Penitenziario.

Tuttavia, l’inizio delle attività didattiche negli istituti penitenziari risale almeno agli anni ’90 (Babudieri, Deriu, Suffritti et al., com. pers.). L’Università di Sassari ha un delegato rettorale per i rapporti con l’Amministrazione penitenziaria ininterrottamente dal 9 Aprile 2013, mentre la segreteria del PUP è in fase di costituzione (Giugno 2019).

Il PUP Uniss è una delle 30 realtà italiane aderenti alla Conferenza Nazionale Universitaria dei Poli Penitenziari (CNUPP): tra le realtà nazionali, quella di Sassari è l'unica insulare oltre a Cagliari e l'unica in cui una università eroga servizi didattici a studenti detenuti in quattro diversi istituti penitenziari (Alghero, Sassari-Bancali, Tempio-Nuchis, Nuoro). A questi si aggiungono spesso studenti trasferiti dalla Sardegna verso altri istituti nazionali, che decidono di continuare a studiare all’Università di Sassari: ciò ha portato nell’anno accademico 2018-19 ad avere studenti in regime di detenzione in 8 diversi istituti italiani (come Roma Tre; media nazionale 3 istituti penitenziari). Sassari è risultata la settima realtà italiana per numero di iscritti (51 nel 2018-19, con un incremento del +47% rispetto al 2017-18), ma quarta per incidenza sulla popolazione carceraria locale (6,2% contro una media nazionale dell'1% nel 2018-19). Gli studenti in regime di detenzione iscritti all’Università di Sassari studiano in 16 corsi di laurea differenti, ripartiti in 5 dipartimenti. Alcuni hanno profitto talmente elevato da risultare vincitori di borse di studio erogate da ERSU Sassari. La didattica universitaria carceraria viene erogata con modalità diverse ad una platea di studenti che vanno da quelli in regime di detenzione comune, a quelli in alta sicurezza fino ad alcuni detenuti in regime 41bis. Una particolarità del PUP Uniss è la prevalenza degli studenti detenuti in circuiti di

145 alta sicurezza (AS1 – uno studente; AS2 – uno studente; AS3 – 22 studenti; 41bis – 8 studenti) rispetto a quelli in media sicurezza, rispettivamente 62,7% AS e 41bis e 37,3% in media sicurezza. Da Maggio 2017 il PUP Uniss si è dotato di un nuovo regolamento all’avanguardia in campo nazionale, in cui le tutele previste sono riconosciute non solo ai carcerati ma anche a tutte le persone con qualunque limitazione alla libertà personale (arresti domiciliari, libertà vigilata) e per tutta la durata del corso di studi, anche qualora fosse conclusa la pena. Dall’estate 2017 è stata allestita e resa fruibile una pagina web dedicata https://www.uniss.it/polo-penitenziario che viene implementata continuamente.

Per meglio radicare la presenza nelle quattro carceri in cui il PUP Uniss opera, dal 2017-18 è la prima realtà italiana ad avere istituzionalizzato attività di public engagement in carcere, con un ciclo seminariale annuale tematico, concepito con i detenuti e la direzione penitenziaria di Alghero sul tema della “Ruralità: criticità e opportunità” nel 2017-18 e sul “Comparto Ittico” nel 2018-19. L’accesso ai materiali di studio viene sempre migliorato grazie alle sinergie con il Sistema Bibliotecario di Ateneo e l’ERSU Sassari, che dal 2017 ha raddoppiato l’importo concesso all’Università per l’acquisto dei testi necessari agli studenti detenuti.

L’Università di Sassari si conferma anche nel 2018-19 all’avanguardia per i servizi offerti agli studenti di tutte le tipologie, inclusi quelli con esigenze speciali come gli studenti in regime di detenzione. L’ateneo sassarese, che ha adottato dall’anno accademico 2018-19 un Regolamento Carriere Studenti molto inclusivo, ha visto premiati i suoi sforzi con l’erogazione da parte del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, di un finanziamento speciale di 220.000 euro appositamente destinato all’implementazione delle attività del Polo Universitario Penitenziario, nell’ambito del Fondo di Finanziamento Ordinario delle Università 2017, D.M. del 9 Agosto 2017 n. 610 art. 10 “Ulteriori interventi”.

Il finanziamento erogato dal MIUR, oltre a dimostrare l’attenzione che l’attività universitaria carceraria realizzata a Sassari sta suscitando a livello nazionale, consente di consolidare e implementare i servizi offerti agli studenti detenuti dell’ateneo, in primo luogo il servizio di tutoraggio in presenza e a distanza e i servizi informatici, sia per l’accesso ai materiali di studio sia per la gestione della propria carriera universitaria. Si tratta di un tassello importantissimo per strutturare sempre meglio una università non solo competitiva sul versante della ricerca scientifica e del trasferimento tecnologico, ma che sia sempre più radicata nel contesto economico-sociale e territoriale in cui opera, prestando sempre maggiore attenzione a quelle utenze che necessitano di servizi speciali dedicati affinché l’ateneo adempia alla sua prima missione, quella di erogare percorsi formativi di qualità a tutti coloro che ne abbiano i requisiti.

Importanti risorse saranno anche dedicate a specifici progetti di eccellenza: 1) il Piano di Comunicazione, di cui questo workshop è parte integrante; 2) un progetto specifico per le donne detenute nella Casa Circondariale di Sassari; 3) un progetto pilota di didattica mista, con un corso di archeologia medievale che coinvolgerà studenti liberi e detenuti della Casa di Reclusione di Alghero.

146 Sabato 15 Giugno 2019 ore 10:30-13:30, aula Cossiga

Sessione III.2 – DINAMICHE INDIVIDUALI E SOCIALI DEI PERCORSI DI REINSERIMENTO

Nel documento Università degli Studi di Sassari (pagine 144-146)

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