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Relaz I.2.4a Servizi per la presa in carico di uomini che agiscono con violenza nelle relazioni affettive e contesto

Nel documento Università degli Studi di Sassari (pagine 46-49)

normativo

Nicoletta Malesa

Presidente CAM del Nord Sardegna, Sassari presidenza.camsassari@gmail.com

QUADRO LEGISLATIVO

L’incremento dei casi di violenza sulle donne ha sensibilizzato l’opinione pubblica e spinto le Istituzioni Europee a sottolineare l’importanza delle azioni rivolte agli autori di violenza nel panorama di azioni integrate per la protezione delle vittime: (Consiglio d’Europa, Rec(2002) 5 - Convenzione di Istanbul 2011) e recepite dal nostro Ordinamento Nazionale con Legge N° 119 del 15/10/2013, dove si riporta la necessità di ‹promuovere lo sviluppo e l’attivazione, in tutto il

territorio nazionale, di azioni, basate su metodologie consolidate e coerenti con linee guida appositamente predisposte, di recupero e di accompagnamento dei soggetti responsabili di atti di violenza nelle relazioni affettive, al fine di favorirne il recupero e di limitare i casi di recidiva».

Nella Risoluzione del 5 aprile 2011 sulle priorità e sulla definizione di un nuovo quadro politico dell’UE in materia di lotta alla violenza contro le donne (2010/2209 INI) del Parlamento Europeo, al punto 24 si “ribadisce la necessità di lavorare tanto con le vittime quanto con gli aggressori, al fine di responsabilizzare maggiormente questi ultimi ed aiutare a modificare stereotipi e credenze radicate nella società che contribuiscono a perpetuare la condizioni che generano questo tipo di violenza e l’accettazione della stessa”

Quale direttiva istituzionale e nazionale, il Piano di Azione Nazionale contro la violenza maschile sulle donne - 2017-2020 – riporta, tra le Linee guida, quali misure di prevenzione e contrasto contro la violenza sulle donne e la violenza domestica: “i programmi di intervento per gli uomini

autori o potenziali autori di violenza e di reati relativi alla violenza maschile contro le donne”. L’obiettivo è, dunque, quello di intervenire direttamente su chi opera violenza al fine di prevenire ed arginare episodi che spesso degenerano in veri e propri reati penali.

IL SERVIZIO

Il CAM (Centro di Ascolto Uomini Maltrattanti) del Nord Sardegna, con sedi operative in Sassari, Nuoro, Olbia e Oristano, si inserisce e si delinea quale Servizio di tutela secondaria delle donne e dei minori, che opera per la presa in carico degli uomini che agiscono violenza nelle relazioni affettive.

Il Centro di Ascolto Uomini Maltrattanti del Nord Sardegna è stato costituito il 20 Maggio del 2014, a seguito della collaborazione tra un gruppo di professionisti con doppia formazione - ovvero esperienza pregressa con donne vittime dei Centri Antiviolenza - che da alcuni anni aveva avviato una riflessione sull’approccio sistemi di prevenzione e protezione nei casi di violenza di genere.

47 Il CONTESTO

Il Servizio si configura come primo centro specialistico, nella Regione Sardegna, per la presa in carico degli uomini maltrattanti in condivisione delle Linee Guida “Work with Perpetrators of Domestic Violence in Europe – WWP” (parte del programma Daphne II) che - incoraggiando gli scambi a livello europeo sulle buone pratiche nel lavoro con uomini autori di violenze domestiche al fine di migliorare la sicurezza delle vittime – stabiliscono standard di qualità per i servizi rivolti al recupero degli autori di violenza nelle relazioni intime.

IL COORDINAMENTO NAZIONALE E EUROPEO

Il CAM si avvale della collaborazione di uno staff multidisciplinare costituito da Psicologi, Psicoterapeuti, Counselor, e Criminologi che, oltre alle proprie competenze, hanno acquisito una specifica formazione per operare con uomini che agiscono violenza nelle relazioni affettive, formazione garantita da “una convergenza dei programmi Relive in Linee Guida condivise mutuate

da quelle europee (WWP-EN) che sono state formalizzate attraverso alcuni punti metodologici imprescindibili” ponendo alla “base di un modello ecologico che pone come radice della violenza una chiara lettura di genere basata sulle indicazioni della Convenzione di Istanbul, evidenziando la priorità della sicurezza delle vittime, l’assunzione di responsabilità di chi agisce”.

L’AUTORE

Il Servizio è orientato ad accogliere l'autore di violenza domestica in uno spazio non giudicante che condanna il comportamento senza stigmatizzare la persona, al fine di favorire un suo percorso di cambiamento orientato al rispetto della compagna e ad un potenziamento delle sue competenze genitoriali, attraverso l’assunzione di responsabilità dei propri comportamenti e la non giustificazione degli stessi.

GLI ACCESSI

In quasi cinque di attività, da luglio 2014 a fine 2018 il Centro di Ascolto ha ottenuto oltre 100 contatti. Le richieste di aiuto sono pervenute al nostro Centro pressoché da tutte le Province della Sardegna. In Italia, gli uomini che nel periodo 2015-2017 hanno fatto una richiesta di aiuto agli allora 17 centri (ora aumentati) di recupero per autori di comportamenti violenti, sono stati 922, di questi 872* sono stati presi in carico.

*dati rapporto Relive (Relazioni Libere dalle Violenze) 2018 L’APPLICABILITA’

Il nostro Centro si confà alla direzione giuridica nazionale ed europea, orientata sempre di più verso l’applicazione delle così dette pene accessorie con finalità preventiva, da valutarsi non tanto nei termini della rieducazione quanto della obiettiva eliminazione di quelle condizioni che potrebbero consentire la ricaduta nel reato, da ottenersi proprio attraverso l'attività dei centri di ascolto per uomini violenti e maltrattanti, intesa sia come modalità volontaria da parte dell'uomo stesso, sia quale misura disponibile dai giudici come pena accessoria appunto.

LA FORMAZIONE

All'interno del CAM Nord Sardegna, gli operatori sono tenuti alla formazione e all'aggiornamento periodici al fine di garantire, in primo luogo, il miglioramento continuo della

48 qualità del servizio e, in secondo luogo, la tutela e la sicurezza delle vittime, in quanto un intervento di natura collusiva su un uomo autore di violenza può tradursi in aumento del fattore di rischio dei comportamenti dello stesso, andando ad annullare l'efficacia del servizio e rendendolo addirittura dannoso. A tal fine il nostro Centro – quale afferito Relive – risponde e rispetta i criteri nazionali ed europei dei coordinamenti dei Centri per Uomini-autori, attendendosi alle Linee Guida elaborate dai Centri, in rete tra loro, che si occupano di uomini che agiscono violenza nelle relazioni affettive in Italia e si ispirano alle linee guida europee emerse dal progetto “Work with Perpetrators of Domestic Violence in Europe – WWP”3.

LA RETE

La collaborazione con gli Uffici di Esecuzione Penale Esterna si inserisce nella premessa secondo cui il recupero e il reinserimento sociale di persone che abbiano commesso reati in ambito familiare con uso della violenza fisica o psicologica passa anche attraverso lo sviluppo di consapevolezza rispetto ai propri comportamenti maltrattanti e attraverso una graduale assunzione di responsabilità per modificarli.

Tale collaborazione apre ad una prospettiva integrata di interventi trattamentali a favore di tali soggetti imputati e condannati o ammessi a misure di sicurezza in carico all'U.E.P.E, nel rispetto delle specifiche competenze e dei mandati istituzionali.

CONCLUSIONI

Emerge la necessità di trattare gli uomini maltrattanti con percorsi detentivi in quanto "molti uomini, infatti, ritengono di non avere fatto niente di grave; mentre il rapinatore sa di avere commesso una rapina, l'uomo che si trova in carcere ad espiare cinque o sei anni perché ha maltrattato la propria compagna e ha preteso da lei rapporti sessuali in assenza di volontà non è consapevole di avere commesso un reato; anzi, è alla compagna che attribuisce una sorta di cattiva azione che a lui fa trascorrere degli anni in carcere. In questi casi, quindi, la sanzione tende ad incattivire questa persona. Gli uomini non trattati fanno registrare un altissimo tasso di recidiva: quando escono dal carcere agiscono violenza o nei confronti della ex partner oppure nei confronti di altre donne”. (Dott. Roia, Presidente della sezione autonoma delle misure di prevenzione del Tribunale di Milano - Audizione Commissione di Inchiesta Femminicidio XVII Legislatura).

49 Venerdì 14 Giugno 2019 ore 10:30-13:30, aula Cossiga

Sessione I.2 –RIFLESSIONI SOCIOLOGICHE, PEDAGOGICHE E PSICOLOGICHE SULLA DEVIANZA E SUI PERCORSI VERSO IL CARCERE

Relaz. I.2.4b - Servizi per la presa in carico di uomini che

Nel documento Università degli Studi di Sassari (pagine 46-49)

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