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Riforme bancarie in Germania, Francia e Belgio (cenni) Le leggi di riforma della Gesetz über das Kreditwesen tedesca e del Code

3. Regno Unito: Banking Reform Act (2013) e il ring-fencing Quasi contemporaneamente agli Stati Uniti, anche in Gran Bretagna –

4.1. Riforme bancarie in Germania, Francia e Belgio (cenni) Le leggi di riforma della Gesetz über das Kreditwesen tedesca e del Code

monétaire et financier francese119 (l. n. 672 del 26 Luglio 2013) sono state oggetto

118 “Sia la Francia che (soprattutto) la Germania sono considerati […] sistemi finanziari “bank-based”,

pesantemente dipendenti dal credito bancario per il finanziamento delle imprese non finanziarie. [Si tende perciò, in letteratura, …] ad evidenziare una dicotomia tra sistemi “bank-based” dell’Europa continentale e “market- based” anglo-americani, con i rispettivi governi che agiscono in difesa del proprio rispettivo sistema”. HARDIE, MACARTNEY, EU ring fencing and the defence of too-big-to-fail banks, cit., pp. 504-505.

119 Si tratta, rispettivamente, della Trennbankengesetz, BGBI. I. S. 3090, 13 Agosto 2013, e della Loi n.

131 di un accordo politico tra i due Stati e, per questa ragione, presentano numerosissime analogie120. Entrambe si fondano sul principio che le istituzioni creditizie non possano svolgere attività di proprietary trading. Tuttavia, a differenza di quanto visto per la Proposta di Regolamento e, per certi versi, per la Volcker Rule, la negoziazione per proprio conto non è completamente proibita: essa infatti può essere mantenuta in seno al gruppo bancario tramite la creazione di un’entità separata, alla quale è vietata la raccolta di depositi e l’effettuazione di servizi di pagamento121.

Altra caratteristica peculiare delle leggi francese e tedesca è il loro raggio d’azione limitato. L’obbligo di separazione, infatti, ha luogo soltanto per le banche le cui attività di trading superino una determinata soglia122, sensibilmente più elevata rispetto alla Proposta della Commissione – che pure ne prevedeva una tutt’altro che bassa123 .

Ad ogni modo, il tratto di maggiore differenziazione tra la legge francese e quella tedesca, e tra esse e la Proposta di Regolamento del 2014, risiede nella definizione delle attività consentite alla banca di deposito e all’entità separata. La legge francese, invero, vieta la negoziazione ad alta frequenza (high frequency trading) e le transazioni in derivati aventi materie

120 Cfr. LEHMANN, Volcker Rule, Ring-Fencing or Separation of Bank Activities, cit., p. 8.

121 Code monétaire et financier, Art. L511-48, n. I; Kreditwesengesetz – KWG, § 25, lett. f), n. 6). Cfr;

LEHMANN, Volcker Rule, Ring-Fencing or Separation of Bank Activities, cit., p. 9; NIGRO, Dalla banca alla banca, cit., p. 15.

122 A norma dell’art. L511-47, n. I del C.m.f., essa è da stabilirsi con decreto del Ministero del Tesoro;

secondo la KWG, § 3, n. 1, invece, tale soglia è fissata a 100 miliardi di Euro di attività complessive, o 90 miliardi se, nei tre anni precedenti, il volume del trading è stato superiore al 10% delle attività complessive.

132 prime agricole come sottostante124, mentre, su questo versante, nulla dispone la legge tedesca125. Al contrario, nel C.m.f. francese è consentito alla banca di deposito di negoziare con hedge funds e altri fondi di investimento che utilizzano lo strumento della leva, mentre ciò è vietato dalla KWG126. Quel che invece resta, in ogni caso, consentito alla banca di deposito, nell’una come nell’altra legge, è la possibilità di svolgere attività di market making e, più in generale, negoziazione per conto terzi. È qui, evidentemente, che appare più netta la frattura con quanto disposto in sede europea, dove le previste restrizioni sui servizi alla clientela erano numerose e, per di più, ampliabili a discrezione dell’Autorità nazionale di vigilanza. Del perché di tale scelta dei legislatori francese e tedesco si è già detto in chiusura del precedente paragrafo127.

Occorrono, comunque, alcune osservazioni conclusive. Nella definizione dei rapporti tra la trading entity ed il resto del gruppo, soprattutto la legge tedesca appare decisamente più incisiva di quella francese. È sì vero che alla “trading entity” francese, a differenza di quella tedesca, è richiesta una denominazione sociale distinta dal resto del gruppo bancario128, e ciò con l’evidente scopo di prevenire – o, in qualche modo, limitare – eventuali crisi reputazionali “per contagio” a danno della banca di deposito; e tuttavia, il

124 C.m.f., Art. L511-48, n. II.

125 Cfr. LEHMANN, Volcker Rule, Ring-Fencing or Separation of Bank Activities, cit., p. 9.

126 C.m.f., Art. L511-47, n. I, par. 2.

127 Per un approfondimento del dibattito politico nei due Paesi, si veda anche HARDIE,

MACARTNEY, EU ring fencing and the defence of too-big-to-fail banks, cit., pp. 513-519.

133 legislatore francese si è limitato a tale disposizione nella definizione della separazione funzionale. Per la società di negoziazione tedesca, invece, vige l’obbligo di finanziarsi con risorse proprie, senza attingere a quelle del resto del gruppo; i rapporti con esso, inoltre, possono essere regolati esclusivamente mediante contratti equivalenti a quelli conclusi con soggetti terzi129.

Insieme a Francia e Germania, anche il Belgio, nel 2014, è pervenuto a nuove regole sulla disciplina dell’attività bancaria. Anche il governo belga, invero, ha dovuto affrontare più volte, tra il 2009 e il 2011, piani di salvataggio dei maggiori gruppi bancari ed assicurativi del Paese130, che hanno fatto emergere la necessità di riformare il sistema bancario nazionale. Il 25 Aprile 2014, dunque, è stata approvata la Loi relative au statut et au contrôle des

établissements de crédit et des sociétés de bourse, che riordina completamente

l’ordinamento bancario nazionale. Essa, al Titolo II del Libro II, introduce alcune disposizioni sulla separazione di determinate attività di natura finanziaria dal resto del gruppo bancario. In particolare, è fatto divieto, a tutti gli éstablissements de crédit di diritto belga che raccolgono depositi coperti dal sistema nazionale di tutela dei depositi, di esercitare operazioni di proprietary

trading, sia in proprio, sia tramite filiali, anche straniere131. A differenza degli

129 KWG, § 25, lett. f), n. 3).

130 Cfr. AMBASCIATA D’ITALIA – BRUXELLES, Gli effetti della crisi finanziaria ed il sistema bancario

in belgio: i casi Dexia e Fortis, 2012 (disponibile all’indirizzo http://www.infomercatiesteri.it).

134 ordinamenti francese e tedesco, poi, sono introdotte forme di limitazione anche per le attività di market making: sebbene siano ammessi alcuni servizi di investimento per conto della clientela, essi devono restare al di sotto di determinati limiti132, oltrepassati i quali il gruppo, se intende continuare a svolgere le attività in parola, è obbligato a trasferirle ad una “entità di negoziazione”. Tale “entità” deve essere giuridicamente, strutturalmente e funzionalmente separata dal gruppo133.

Rispetto agli omologhi interventi legislativi in Francia e Germania, dunque, la legge bancaria belga si segnala per una sua più stretta somiglianza al modello di separazione proposto dal legislatore europeo, a confronto del quale, peraltro, appare anche più restrittiva, applicandosi indistintamente a tutte le banche del Regno, senza alcuna distinzione tra banche di rilevanza sistemica e imprese di minori dimensioni.

5. La situazione italiana: proposte di legge della XVII Legislatura