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Riforme curricolari in corso relative alle competenze digitali

Nel documento 46 46L'educazione digitale (pagine 48-51)

1.2. Approcci curricolari alla competenza digitale e sviluppi attuali

1.2.3. Riforme curricolari in corso relative alle competenze digitali

Le tecnologie digitali cambiano molto rapidamente. Di conseguenza, più che per qualsiasi altra area curricolare, le autorità educative devono trovare un modo per stare al passo con i nuovi sviluppi e, allo stesso tempo, devono offrire contenuti di apprendimento che non diventino obsoleti troppo rapidamente.

Questa necessità di cambiamento sembra riflettersi sul fatto che metà dei sistemi educativi europei stanno attualmente riformando i curricoli relativi alle competenze digitali. In gran parte, queste riforme sono pensate sia per introdurre competenze digitali nel curricolo, laddove non lo erano state in precedenza, sia per rendere più rilevante l’area tematica. Alcu-ne riforme hanno anche lo scopo di modificare l’approccio curricolare, aggiornare i conte-nuti o rafforzare determinate aree come il coding, il pensiero computazionale o la sicurezza.

Spesso, esse sono direttamente collegate alla messa in atto di una strategia digitale )educa-tiva(. Pertanto, riguardano anche la questione fondamentale di come le tecnologie digitali influenzano la società.

In Svezia, ad esempio, le riforme si sono basate sui seguenti elementi: scoprire come la digitalizzazione influisca sulla società, essere in grado di utilizzare e comprendere media e strumenti digitali, avere un ap-proccio critico e responsabile, nonchè essere in grado di risolvere i problemi e di convertire le idee in azioni.

Attualmente, tali riforme curricolari risultano completate, sebbene sia in corso una riforma del sistema na-zionale delle prove, che mira alla digitalizzazione.

Figura 1.4: Riforme curricolari in corso relative alle competenze digitali nell’istruzione primaria e secondaria generale )ISCED 1-3(, 2018/19

Riforme curricolari in corso

Nessuna riforma curricolare in corso

Fonte: Eurydice.

Note specifiche per paese

Danimarca: durante l’anno scolastico 2017/18, il Ministero dell’Istruzione ha avviato un programma pilota della durata di quattro anni sull’insegnamento della ‘comprensione tecnologica’ nell’istruzione primaria e secondaria inferiore, considerandola sia come disciplina opzionale che come parte di altre discipline.

Germania: poiché la riforma è collegata alla strategia ‘Istruzione nel mondo digitale’, che copre l’istruzione pri-maria e secondaria inferiore, essa è valida esclusivamente per questi due livelli di istruzione.

Svizzera: le aree di competenza digitale sono già state introdotte nei nuovi curricoli dell’istruzione obbligatoria )ISCED 1 e 2(, mentre, nell’istruzione secondaria superiore generale, è disponibile un nuovo curricolo quadro per informatica/tecnologia dell’informazione, sebbene non sia ancora pienamente attuato )da finalizzare entro il 2022/23(.

Per i paesi che non hanno menzionato esplicitamente le competenze digitali in precedenza nei loro curricoli scolastici, queste riforme rappresentano un grande passo avanti.

Nella Comunità francese del Belgio, dove fino all’anno scolastico 2018/19, le competenze digitali non erano state incluse nel curricolo, i curricoli e i programmi di formazione degli insegnanti vengono elaborati sulla base di un adattamento del Quadro di riferimento DigComp. I curricoli specifici e i programmi di formazione degli insegnanti saranno pronti per settembre 2020, previa convalida da parte del Governo. Verranno intro-dotti, dapprima, per i bambini/alunni dai 3 ai 7 anni e, poi, saranno progressivamente implementati per gli altri studenti, a partire dai 15 anni di età.

Nei Paesi Bassi, gli obiettivi chiave dell’istruzione primaria e secondaria forniscono punti di partenza per l’alfabetizzazione digitale, ma sono formulati in modo talmente generico da offrire un supporto insufficiente per la realizzazione nella pratica educativa. Nell’ambito di uno studio sulle competenze del 21° secolo, com-missionato dall’Istituto nazionale per lo sviluppo del curricolo )SLO(, il ruolo dell’alfabetizzazione digitale è stato preso in esame nel 2014. La conclusione è stata che l’alfabetizzazione digitale aveva un ruolo scarsa-mente rilevante, se non assente, nell’istruzione primaria. Nell’istruzione secondaria inferiore, si era rilevata invece un’attenzione relativamente maggiore nei confronti delle conoscenze e competenze informatiche di base, tuttavia lo spazio riservato all’alfabetizzazione ai media e al pensiero computazionale è risultato limitato )Thijs, Fisser & van der Hoeven, 2014(. Attualmente, i Paesi Bassi sono in procinto di introdurre un importante rinnovamento del curricolo, in cui l’alfabetizzazione digitale andrà a costituire una delle nove aree permanenti.

In alcuni paesi, le riforme mirano a rafforzare l’educazione digitale, dall’istruzione primaria in poi.

In Bulgaria, nel 2018/19, l’introduzione della disciplina denominata ‘modellistica computerizzata’, che in-clude il coding nell’istruzione primaria, è parte di una riforma del curricolo relativa alle competenze digitali.

A Cipro, nel 2018/19, il pensiero computazionale verrà introdotto nell’istruzione primaria. Altre competenze lo saranno in seguito nell’ambito delle riforme curricolari.

In Lituania, il quadro di riferimento curricolare per la disciplina ‘informatica’, nell’istruzione primaria, è at-tualmente in fase di sperimentazione )da settembre 2018(. Tale quadro include risultati di apprendimento nelle seguenti aree: contenuto digitale, algoritmi e programmazione, dati e informazioni, risoluzione di pro-blemi, comunicazione virtuale, sicurezza e aspetti legali.

In Polonia, il nuovo curricolo di base sull’educazione digitale include l’introduzione della programmazione a partire dal primo anno della scuola primaria. Le raccomandazioni comprendono l’uso delle competenze nelle TIC in classi diverse da quelle delle scienze informatiche, nonché l’aumento del numero di ore di inse-gnamento delle scienze informatiche )pari ad un incremento di 70 ore: da 210 a 280 ore(.

Altre riforme riguardano l’introduzione di nuovi approcci curricolari e/o discipline.

In Irlanda, ad esempio, la Digital Strategy for Schools )Strategia digitale per le scuole, 2015-2020( prevede un programma di riforma del curricolo, con le tecnologie digitali integrate in tutte le specifiche curricolari emergenti. La disciplina scienze informatiche è stata introdotta nell’istruzione secondaria superiore gene-rale a partire da settembre 2018 in 40 scuole, e sarà disponibile come opzione per tutte le scuole a partire da settembre 2020. Questa nuova disciplina aiuterà gli studenti a comprendere meglio come la tecnologia informatica presenti nuovi modi per affrontare i problemi e per utilizzare il pensiero computazionale al fine di analizzare i problemi, nonché per progettare, sviluppare e valutare soluzioni. È in corso una revisione del curricolo dell’istruzione primaria, con particolare attenzione all’inclusione del pensiero computazionale e delle competenze legate alla risoluzione di problemi.

In Portogallo, a seguito di un progetto pilota svoltosi in 223 scuole durante l’anno scolastico 2017/18, nel lu-glio 2018 è stato pubblicato un nuovo quadro di riferimento per il curricolo nazionale, che introduce le TIC in tutti i livelli di base dell’istruzione. Verrà adottato un approccio interdisciplinare nell’istruzione primaria )dal primo al quarto anno( e sarà considerata una materia specifica per tutti gli studenti dell’istruzione primaria superiore )quinto e sesto anno( e dell’istruzione secondaria inferiore. Nell’istruzione secondaria superiore )12° anno(, è considerata una materia opzionale a sé stante. Nel 2018/19, tutto ciò è già stato messo in atto per tutti gli studenti all’inizio di ogni ciclo e sarà progressivamente adottato nei restanti anni scolastici fino al 2021. Linee guida, risorse e attività di formazione specifiche sono in fase di preparazione per supportare gli insegnanti a lavorare con questo nuovo quadro di riferimento curricolare.

Nel Regno Unito (Galles), il Digital Competence Framework )Quadro di riferimento delle competenze di-gitali( introduce l’insegnamento delle competenze digitali come responsabilità interdisciplinare per tutti gli insegnanti, insieme alla loro responsabilità interdisciplinare legata all’alfabetizzazione e all’alfabetizzazione numerica. Tale quadro si concentra sullo sviluppo di competenze digitali che possono essere applicate a una vasta gamma di discipline e di ambiti.

Alcuni paesi traggono ispirazione dal lavoro svolto a livello europeo sulla competenza digi-tale e, in particolare, dal Quadro di riferimento DigComp per rivedere il proprio curricolo attuale.

Nella Comunità fiamminga del Belgio, è in atto un’importante riforma dell’istruzione secondaria. Tale ri-forma ha importanti conseguenze sull’istruzione primaria, nonché sul passaggio dall’istruzione primaria a quella secondaria. La revisione dei curricoli dell’istruzione primaria e secondaria si basa sul Quadro di rife-rimento DigComp. Dall’anno scolastico 2019/20, il nuovo curricolo verrà gradualmente integrato, a partire dall’istruzione secondaria inferiore. Il precedente dibattito parlamentare riguardava l’istruzione di oggi e di domani e l’approccio alle TIC, all’alfabetizzazione ai media e alla programmazione.

In Cechia, è attualmente in fase di preparazione un’ampia revisione del curricolo nazionale nel settore dell’i-struzione/delle competenze digitali, dall’istruzione pre-primaria all’istruzione secondaria superiore )com-presa l’istruzione e la formazione professionale iniziale - IVET(, come uno degli obiettivi fissati nella strategia ceca per l’educazione digitale45. Mentre l’attuale curricolo nazionale si concentra principalmente sulla co-noscenza e sulla comprensione della tecnologia e delle competenze necessarie per utilizzarla, la revisione in corso dovrebbe spostare i curricoli verso una concezione più ampia di educazione digitale, in conformità con la definizione di competenza chiave europea. L’area dell’educazione digitale nel nuovo curricolo do-vrebbe essere estesa, principalmente, alle competenze che sviluppano il pensiero critico, la risoluzione di problemi, l’alfabetizzazione sui dati, la sicurezza, la flessibilità, la comunicazione e altro ancora.

1.3. Aree di competenza e risultati di apprendimento relativi alla

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