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I L RINNOVAMENTO DELLA “ TERRITORIALITÀ CULTURALE ” IN C AMERUN

Colbert Akieudji

3. I L RINNOVAMENTO DELLA “ TERRITORIALITÀ CULTURALE ” IN C AMERUN

L‟espressione“territorialità culturale” deriva nel presente studio il proprio significato dai concetti di “territorio” e “cultura”. Ispirandosi al senso etologico del termine “territorio”, ossia all‟accezione datagli dall‟ecologia comportamentale, l‟espressione viene qui usata per determinare la cultura di un soggetto ed intesa come spazio immaginario, mitologico, simbolico e ideale cui un individuo accede con la conoscenza delle lingue. L‟espressione comporta i semi “universo”, “estensione”, “arricchimento”, “ampliamento”, “lingua” e “cultura”69, ad indicare un quadro di referenze e di

riferimenti che organizzano la percezione nonché l‟esperienza quotidiana di un individuo e la cui estensione o ampiezza dipende dal numero delle lingue parlate o praticate dal soggetto.

La “territorialità culturale” deriva, si direbbe, dai diversi “territori linguistici” assimilati da un individuo con i diversi “territori culturali” che li sorreggono. Da qui il suo ampliamento e il suo arricchimento con la conoscenza di più lingue, considerando il fatto che ogni codice linguistico comporta una propria e specifica strutturazione del mondo, nonché una propria proiezione dell‟essere e dell‟esistere. Come osserva Jean Pierre Warnier (2003: 8), cultura e lingua intrattengono stretti rapporti senza per niente confondersi, e le persone bilingui che partecipano di due culture sanno bene che alcune cose si esprimono perfettamente in una lingua senza trovare equivalenti nell‟altra.

I semi “estensione” e “arricchimento” insiti (o impliciti) nel concetto di “territorialità culturale” stanno ad indicare il suo possibile ampliamento, per un individuo o un gruppo sociale, a seconda del numero delle lingue conosciute e parlate. Infatti, nel notare che il plurilinguismo comporta per un soggetto sia la perdita della lingua unica sia il guadagno dell‟estrema capacità del voler dire, Heinz Wismann (2012) sottolinea che più lingue si parlano, più ampia e ricca si fa la “territorialità culturale” e più esteso è l‟orizzonte di percezione di un individuo o di un popolo. Il che porta il filosofo a concludere che circolare tra le lingue (e non si può circolare tra più lingue senza parlarle) equivale ad arricchire il proprio modo di pensare. Tale conclusione si giustifica con il fatto che ogni codice linguistico comporta un saper pensare, un saper intuire, un saper dire, un saper fare, un poter immaginare e un saper essere propri della cultura che veicola.

Il rinnovamento o la riconfigurazione della“territorialità culturale” riferito all‟arrivo dell‟italiano lingua di specializzazione nei programmi dell‟Università di Dschang si esplica in un doppio fenomeno, ossia il riorientamento delle combinazioni linguistiche e la conseguente ridefinizione dell‟identità linguistica dei camerunensi.

3.1.

Il riorientamento delle combinazioni linguistiche

Il riorientamento delle combinazioni linguistiche in ambito istituzionale costituisce il primo aspetto del rinnovamento della “territorialità culturale” dei camerunensi, dato dall‟insegnamento dell‟italiano lingua di specializzazione accademica. Il punto 69 Dal latino cultura che significa coltivazione (se riferito a terreno), educazione e istruzione (se riferito a

uomo) e civiltà (se riferito a popolo). La cultura qui allude sia al patrimonio di conoscenze di chi è colto, sia ai comportamenti, alle istituzioni, alle ideologie e ai miti che compongono quadri di riferimento e il cui insieme, coerente o meno, caratterizza una società distinguendola dalle altre (come la intende l‟antropologia culturale). Vedi De Certeau (1993: 168).

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fondamentale è l‟accesso degli studenti provenienti dal “sottociclo liceale anglofono”70(il

quale, diversamente da quello francofono, non comporta l‟insegnamento delle lingue straniere) all‟apprendimento delle lingue straniere. La novità del fenomeno è legata al fatto che lo studio dell‟italiano lingua di specializzazione, contrariamente al tedesco e allo spagnolo (accessibili nelle università unicamente agli studenti provenienti dall‟indirizzo francofono che ne hanno iniziato lo studio nei licei o nelle scuole private), inizia finora solo all‟università, dando la possibilità a tutti di accedervi.

Considerando allora il fatto che gli studenti provenienti dal sottociclo liceale anglofono sono ancora prevalentemente originari dell‟area anglofona del paese, non si esiterebbe a concludere che l‟insegnamento dell‟italiano ha favorito l‟accesso degli studenti dell‟area anglofona del Camerun allo studio delle lingue straniere nelle università (anche se solo ora l‟insegnamento dell‟italiano, dopo una fase iniziale di assestamento, si sta progressivamente adeguando al sistema educativo camerunense a tal punto che tra qualche anno anche le università accoglieranno esclusivamente gli studenti titolari di un baccalauréat-Italien71, come accade per le altre lingue presenti nel sistema

educativo). Contrariamente alle tradizionali combinazioni della vecchia Università di Yaoundé I, consistenti in:

- francese lingua prima + tedesco lingua straniera di specializzazione oppure in

- francese lingua prima + spagnolo lingua straniera di specializzazione,

nonché nelle combinazioni trilingui dell‟Università di Dschang caratteristiche dell‟insegnamento dello spagnolo e del tedesco:

- francese lingua prima + inglese lingua seconda + tedesco lingua straniera di specializzazione e

- francese lingua prima + inglese lingua seconda + spagnolo lingua straniera di specializzazione,

si è giunti con l‟italiano a due modelli diversi di combinazione trilingue, ossia:

- francese lingua prima + inglese lingua seconda + italiano lingua straniera di specializzazione e

- inglese lingua prima + francese lingua seconda + italiano lingua straniera di specializzazione. Se la novità portata nel panorama e nel repertorio linguistico del paese è costituita dalla lingua italiana, quella portata nella “territorialità culturale” sta nella nuovissima combinazione: inglese lingua prima + francese lingua seconda + italiano lingua straniera di specializzazione.

Pertanto, gli studenti provenienti dal “sottociclo anglofono”, originari dell‟area anglofona o francofona, hanno ormai la possibilità di specializzarsi a livello universitario in una lingua straniera che è l‟italiano; il che non è possibile con le altre.

70 Il sistema educativo camerunense comporta due sottocicli, uno anglofono e uno francofono.

71 Il “baccalauréat” nel sistema educativo camerunense è l‟equivalente del diploma di maturità nel sistema

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3.2.

La ridefinizione dell‟identità linguistica e dell‟orizzonte culturale

L‟identità viene intesa nel presente studio come insieme dei repertori d‟azione, di lingua e di cultura che permettono ad una persona di riconoscere la propria appartenenza ad un certo gruppo sociale e di identificarvisi (Warnier, 2003:8). L‟identità linguistica è una cosa individuale, frutto della storia personale di ognuno e fortemente determinata dalla somma delle lingue che compongono il repertorio linguistico del soggetto, senza dimenticare che esiste anche un‟identità linguistica collettiva, un‟identità linguistica nazionale ecc.

L‟introduzione dell‟italiano lingua di specializzazione universitaria in Camerun non solo ha portato alla costituzione di una nuova comunità linguistica in ambiente universitario con la formazione di un nuovo gruppo di parlanti uniti da una lingua comune, ma ha anche riconfigurato l‟identità dei praticanti e del pubblico delle lingue straniere. Mettendo fra parentesi le lingue seconde per il contesto trilingue di Dschang, si nota qui che alla tradizionale configurazione

- francese lingua prima + lingua straniera di specializzazione, si aggiunge una seconda e del tutto nuova,

- inglese lingua prima + lingua straniera di specializzazione.

Questa ridefinizione dell‟identità linguistica del pubblico studentesco “anglofono”72

apre nuovi orizzonti nella cultura dei camerunensi, oltre al fatto che si crea una subcultura riservata ai praticanti del nuovo codice linguistico (De Certeau, 1993:168).

L‟originalità della comunità linguistica che si costituisce con l‟italiano sta nel fatto di avere membri provenienti dalle due grandi aree linguistico-culturali del Camerun, a differenza delle comunità riferite alle altre lingue straniere, costituite da persone della sola area francofona. Ne risulta una doppia identità, prima singolare – in riferimento alla lingua italiana di identificazione comune degli apprendenti – e poi plurale – in riferimento alla differenza tra le lingue prime combinate con le seconde e con l‟italiano di specializzazione, le quali determinano le diverse appartenenze culturali degli studenti.

Da qui le nuove dinamiche relazionali nel pubblico studentesco in particolare e nella società camerunense in generale.