LLCBrunello Cucinelli
F. DOCUMENTI ACCESSIBILI AL PUBBLICO
3. INFORMAZIONI FINANZIARIE SElEZIONATE
4.1 Rischi relativi all’attività dell’Emittente e del Gruppo .1 Rischi connessi all’immagine del marchio .1Rischi connessi all’immagine del marchio
Il successo del Gruppo è legato all’immagine del marchio Brunello Cucinelli, che si colloca nel mercato del lusso e, in particolare, nel segmento del lusso absolute.
Tale immagine è influenzata da molteplici fattori. In particolare, la filosofia d’impresa, fortemente sostenuta dal Cav. Lav. Brunello Cucinelli, che coniuga l’efficienza dell’attività economica con la missione sociale dell’im-presa e con i suoi valori, accresce la capacità distintiva e identitaria del marchio.
Pertanto, qualunque evento suscettibile di pregiudicare l’immagine del marchio Brunello Cucinelli, sia di natu-ra endogena (ad esempio, l’eventuale incapacità di tnatu-rasmettere in futuro i valori fondanti della Società e i suoi tratti distintivi), sia di natura esogena (ad esempio, la diffusione da parte di terzi di informazioni non veritiere sul Gruppo), potrebbe determinare effetti negativi sull’attività e sulle prospettive di crescita del Gruppo nonché sulla sua situazione economica, patrimoniale e finanziaria.
Per ulteriori informazioni si rinvia al Capitolo 6, Paragrafo 6.1.4.
4.1.2 Rischi connessi alla percezione delle nuove tendenze
Il settore in cui il Gruppo opera è caratterizzato da cambiamenti, anche repentini, delle tendenze, dei gusti e degli stili di vita dei clienti.
L’analisi del mercato e la ricerca di nuove tendenze precedono l’attività di creazione e sviluppo del prodotto.
L’Emittente ritiene che il suo successo sia legato anche alla sua abilità nel cogliere in anticipo le nuove tenden-ze e gli stili che si affermano nel panorama mondiale della moda attraverso un accurato lavoro di ricerca nella fase preliminare di analisi del mercato e ricerca di nuove tendenze. Infatti, una delle caratteristiche delle colle-zioni a marchio Brunello Cucinelli è la contemporaneità, che si accompagna all’elevata qualità dei prodotti rea-lizzati.
Sebbene la Società abbia in essere un modello organizzativo basato su un lavoro di team in cui è prestata parti-colare cura alla fase di analisi del mercato e di ricerca delle nuove tendenze, non si può escludere che la Società nella fase preliminare di analisi del mercato e ricerca di nuove tendenze possa incontrare difficoltà nel percepi-re le istanze della moda o nel tradurle adeguatamente nella fase di stile, design e sviluppo del prodotto. Questa circostanza potrebbe compromettere il successo delle collezioni ed eventualmente generare prodotti invenduti con conseguente effetto negativo sull’attività e sulle prospettive di crescita del Gruppo nonché sulla sua situa-zione economica, patrimoniale e finanziaria.
Per ulteriori informazioni si rinvia al Capitolo 6, Paragrafi 6.1.3.1, 6.1.3.2 e 6.1.3.3.
4.1.3 Rischi connessi alla percezione dell’apprezzamento delle collezioni
L’Emittente ritiene di essere in grado di cogliere, nella fase di presentazione delle collezioni (che nel modello organizzativo dell’attività del Gruppo segue quella di stile, design e sviluppo del prodotto e precede quella di campagna vendite), eventuali segnali deboli di apprezzamento da parte dei clienti e, in tale evenienza, di modi-ficare in tempi rapidi le collezioni così da renderle più rispondenti alle aspettative del mercato.
Tuttavia, in futuro il Gruppo potrebbe non essere in grado di cogliere o di saper interpretare gli eventuali segnali deboli di apprezzamento delle collezioni presentate. Il verificarsi di tale circostanza potrebbe compromettere il suc-cesso delle collezioni ed eventualmente generare prodotti invenduti con conseguente effetto negativo sull’attività e sulle prospettive di crescita del Gruppo nonché sulla sua situazione economica, patrimoniale e finanziaria.
Per ulteriori informazioni si rinvia al Capitolo 6, Paragrafi 6.1.3.2 e 6.1.3.3.
4.1.4 Rischi connessi alla dipendenza del Gruppo dalla figura del fondatore
La figura del Cav. Lav. Brunello Cucinelli, fondatore del Gruppo, che alla Data del Documento di Registrazione riveste la carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione e di Amministratore Delegato della Società, è stata fondamentale per l’affermazione del brand nel mercato della moda ed è tuttora rilevante per il successo della Società. Brunello Cucinelli partecipa in prima persona all’ideazione delle collezioni in qualità di Direttore Creativo dell’ufficio stile e creatività della Società (cfr. Capitolo 6, Paragrafo 6.1.3.1). Inoltre, Brunello Cucinelli ricopre un ruolo di fondamentale importanza anche rispetto all’attuazione della strategia di comunicazione della Società, nella promozione del brand e dei suoi valori, grazie al suo carisma e alla sua capacità comunicativa, che gli consentono di attrarre l’interesse dei mezzi di comunicazione.
In ragione di quanto precede, sebbene sotto il profilo operativo e dirigenziale il Gruppo si sia dotato di una strut-tura capace di assicurare la continuità nella gestione dell’attività, il legame tra Brunello Cucinelli e la Società resta un fattore critico di successo per il marchio e non si può quindi escludere che qualora Brunello Cucinelli cessasse di ricoprire il ruolo fino ad ora svolto, ciò possa avere un effetto negativo sull’attività e sulle prospetti-ve di crescita del Gruppo nonché sulla sua situazione economica, patrimoniale e finanziaria.
Per ulteriori informazioni si rinvia al Capitolo 6, Paragrafo 6.1.5.
4.1.5 Rischi connessi alla dipendenza del Gruppo da alcune figure chiave
Nell’ambito del modello organizzativo dell’attività del Gruppo particolare rilievo assume l’attività svolta dal-l’ufficio stile e creatività, che si occupa dell’analisi del mercato e della ricerca delle nuove tendenze nonché della creazione (design) e dello sviluppo delle collezioni.
La struttura organizzativa dell’ufficio stile e creatività, orizzontale e caratterizzata dalla presenza di più persone nelle funzioni chiave e in particolare nei ruoli di natura tecnica, prevede un continuo scambio di idee e di pare-ri tra tutti i 17 componenti del team (a cui si aggiunge il Direttore Creativo Cav. Lav. Brunello Cucinelli), nelle fasi di ideazione e realizzazione di ogni singolo prodotto (capo o accessorio). Nel triennio 2009-2011 nessun di-pendente dell’ufficio stile e creatività ha cessato il suo rapporto di lavoro con la Società. Cionondimeno, non si può escludere che, nel caso in cui più componenti dell’ufficio stile e creatività cessassero nello stesso arco tem-porale di lavorare per la Società, questa possa avere difficoltà a provvedere alla loro sostituzione in tempi rapi-di. La mancata sostituzione in tempi rapidi con persone che siano parimenti in grado di integrarsi nella struttu-ra organizzativa della Società potrebbe comportare ritardi nella progettazione delle collezioni e, quindi, avere un effetto negativo sull’attività e sulle prospettive di crescita del Gruppo nonché sulla sua situazione economica, patrimoniale e finanziaria.
Per ulteriori informazioni si rinvia al Capitolo 6, Paragrafo 6.1.3.1.
4.1.6 Rischi connessi alla mancata realizzazione o a ritardi nell’attuazione della strategia industriale Il Gruppo intende perseguire una strategia di crescita e sviluppo, oggetto del piano industriale consolidato 2012-2014, approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società il 27 gennaio 2012, focalizzata sui seguenti aspetti: (i) immagine del marchio e comunicazione della filosofia d’impresa; (ii) offerta prodotto; (iii) canali di distribuzione; (iv) modello organizzativo dell’attività e (v) organizzazione interna, con l’obiettivo di coniugare la crescita e lo sviluppo delle attività del Gruppo con il rafforzamento del posizionamento esclusivo del marchio Brunello Cucinelli nel settore del lusso e, in particolare, nel segmento del lusso absolute.
Qualora il Gruppo non fosse in grado di realizzare efficacemente la propria strategia ovvero di realizzarla nei tempi previsti, o qualora non dovessero risultare corrette le assunzioni di base sulle quali la strategia del Gruppo è fondata, la capacità del Gruppo di incrementare i propri ricavi e la propria redditività potrebbe essere inficia-ta e ciò potrebbe avere un effetto negativo sull’attività e sulle prospettive di cresciinficia-ta del Gruppo nonché sulla sua situazione economica, patrimoniale e finanziaria.
Per maggiori informazioni si rinvia al Capitolo 6, Paragrafo 6.1.6.
4.1.7 Rischi connessi ai rapporti con i façonisti
La produzione dei prodotti del Gruppo Brunello Cucinelli è realizzata avvalendosi di produttori terzi rispetto al Gruppo, i c.d. façonisti, vale a dire imprese artigiane di piccole e medie dimensioni, localizzate prevalen-temente in Umbria che, pur utilizzando criteri di pianificazione e tecnologie all’avanguardia, procedono alla realizzazione dei prodotti con tecniche di lavorazione artigianali (1). I rapporti tra la Società e la maggior parte dei façonisti con cui la Società intrattiene consolidati rapporti commerciali non sono regolati da accordi scrit-ti di durata pluriennale, ma si basano su singole commesse ad essi affidate, in linea con la prassi del settore.
Alla Data del Documento di Registrazione, il Gruppo si avvale di oltre 330 façonisti (di cui più dell’80% rap-presentato da imprese aventi sede in Umbria) che in media occupano circa 10 dipendenti e la cui età media è di circa 40 anni.
(1) Peraltro del Gruppo Brunello Cucinelli fa parte la società Max Vannucci S.r.l., controllata al 51% da Brunello Cucinelli Europe S.r.l., che svolge attività di produzione di capi di maglieria.
Nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 i primi cinque e i primi dieci façonisti hanno rappresentato rispetti-vamente il 38,56% e il 51,55% dei costi consolidati del Gruppo relativi a servizi per lavorazioni. Nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2010, i primi cinque e i primi dieci façonisti hanno rappresentato rispettivamente il 31,90% e il 44,07% dei costi consolidati del Gruppo relativi a servizi per lavorazioni. Nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2009, i primi cinque e i primi dieci façonisti hanno rappresentato rispettivamente il 27,92% e il 37,94% dei costi consolidati del Gruppo relativi a servizi per lavorazioni.
La Società ritiene di non dipendere da alcuno di tali façonisti, né nella realizzazione dei capi di abbigliamen-to né nella realizzazione degli accessori, e che uno dei punti di forza del suo modello organizzativo sia la ge-stione dei rapporti, ormai consolidati e duraturi, con tali façonisti, fondata sul rispetto delle reciproche esi-genze e sulla programmazione condivisa della produzione. La programmazione condivisa permette ai façonisti di organizzare in tempo utile la loro attività, garantendo alla Società la puntualità nella realizzazio-ne delle collezioni e la possibilità di consegnare gli ordini ai DOS e ai clienti wholesale (realizzazio-negozi in franchi-sing e negozi multimarca indipendenti) in tempo per l’inizio della stagione di riferimento e, sovente, in anti-cipo rispetto ai concorrenti.
Tuttavia, non si può escludere che l’eventuale cessazione (in un arco temporale ravvicinato) dei rapporti con un numero rilevante di façonisti o la circostanza che più façonisti non dovessero rispettare in più occasioni i pro-grammi di produzione, per quanto condivisi, potrebbe avere effetti negativi sull’attività del Gruppo, costringen-do la Società a intraprendere iniziative correttive con maggiori oneri e costi a suo carico e con conseguenti pos-sibili effetti negativi sull’attività e sulle prospettive di crescita del Gruppo nonché sulla sua situazione economica, patrimoniale e finanziaria.
Inoltre, non si può escludere che alcuni façonisti possano in futuro rendersi inadempienti o cessare senza preav-viso il rapporto di collaborazione con la Società; né si può escludere l’eventualità che alcuni di tali soggetti pos-sano avanzare pretese asserendo l’esistenza di rapporti di dipendenza organica e funzionale qualora la Società decidesse per qualsiasi motivo (p. es., in caso di continui ritardi nelle consegne) di interrompere la collabora-zione con gli stessi. Il verificarsi di tali circostanze potrebbe generare maggiori oneri e costi a carico della Società, con possibili effetti negativi sull’attività e sulle prospettive di crescita del Gruppo nonché sulla sua si-tuazione economica, patrimoniale e finanziaria.
Per ulteriori informazioni si rinvia al Capitolo 6, Paragrafo 6.1.3.5.
4.1.8 Rischi connessi alla continuità dell’artigianalità e delle competenze artigianali
Una delle caratteristiche distintive dei prodotti a marchio Brunello Cucinelli è l’alto tasso di artigianalità insito nella lavorazione, reso possibile anche grazie alla costante attività di formazione interna svolta dalla Società e alle consolidate esperienze da essa acquisite.
Sebbene il Gruppo cerchi di promuovere a livello regionale lo sviluppo delle tecniche di lavorazione artigia-nale, non si può escludere che in futuro si riduca il numero delle persone specializzate dedite a questo tipo di lavorazione. Il verificarsi di tale situazione potrebbe inficiare la capacità del Gruppo di soddisfare gli ordini della clientela ovvero di assecondare la crescita nei volumi di produzione, in entrambi i casi con un effetto ne-gativo sull’attività e sulle prospettive di crescita del Gruppo nonché sulla sua situazione economica, patrimo-niale e finanziaria.
Per ulteriori informazioni si rinvia al Capitolo 6, Paragrafo 6.1.3.5.
4.1.9 Rischi connessi ai fornitori di materie prime
La Società acquista le materie prime di cui si avvale per la produzione esclusivamente da fornitori italiani (con l’unica eccezione del denim, acquistato direttamente in Giappone).
Nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 i primi cinque e i primi dieci fornitori di materie prime del Gruppo hanno rappresentato, rispettivamente, il 33,76% e il 41,72% circa del totale degli acquisti di materie prime effettuati.
Nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2010 i primi cinque e i primi dieci fornitori di materie prime del Gruppo hanno rappresentato, rispettivamente, il 31,35% e il 41,38% circa del totale degli acquisti di materie prime effettuati.
Nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2009 i primi cinque e i primi dieci fornitori di materie prime del Gruppo hanno rappresentato, rispettivamente, il 33,31% e il 42,51% circa del totale degli acquisti di materie prime effettuati.
Il principale fornitore del Gruppo di filati è Cariaggi Lanificio S.p.A., filatore marchigiano.
Sebbene la Società effettui acquisti anche da altri fornitori (quali, ad esempio, Loro Piana S.p.A. e Filati Biagioli Modesto S.p.A.) e nonostante abbia in essere con Cariaggi Lanificio S.p.A. specifici accordi scritti per la forni-tura di filato fino ad un determinato quantitativo concordato ed abbia sottoscritto con lo stesso un contratto qua-dro di fornitura con efficacia dal 31 ottobre 2012 per la durata di 2 anni, non si può escludere che la Società possa trovarsi nella necessità di sostituire uno o più dei suoi principali fornitori, dovendo sostenere maggiori oneri e costi di approvvigionamento. In tali casi, si potrebbero verificare effetti negativi sull’attività e sulle prospettive di crescita del Gruppo nonché sulla sua situazione economica, patrimoniale e finanziaria.
Per ulteriori informazioni si rinvia al Capitolo 6, Paragrafo 6.1.3.4.
4.1.10 Rischi connessi alla disponibilità del cashmere e all’incremento del suo prezzo
Le principali materie prime utilizzate dal Gruppo sono i filati (in particolare filati in cashmere), i tessuti e il pellame.
La disponibilità del cashmere è soggetta a diversi fattori che non rientrano nella sfera di controllo del Gruppo e alcuni dei quali non sono facilmente prevedibili. A titolo di esempio, le condizioni climatiche delle regioni (prin-cipalmente, la Mongolia) da dove proviene il cashmere grezzo, le variazioni nella politica degli allevamenti delle capre dei Paesi produttori o malattie ed epidemie delle capre possono incidere sulla disponibilità del cashmere e di conseguenza sul suo prezzo.
Qualora vi fosse una diminuzione della disponibilità del cashmere o un aumento della domanda e un conseguente incremento del suo prezzo, il Gruppo potrebbe incontrare nel medio termine difficoltà di approvvigionamento ed essere costretto a sopportare un incremento dei costi sostenuti per l’acquisto di tale materia prima con un pos-sibile effetto negativo sull’attività e sulle prospettive di crescita del Gruppo nonché sulla sua situazione econo-mica, patrimoniale e finanziaria.
Per ulteriori informazioni si rinvia al Capitolo 6, Paragrafo 6.1.3.4.
4.1.11 Rischi connessi alla vendita dei prodotti del Gruppo attraverso il canale retail
Nel modello distributivo adottato dal Gruppo Brunello Cucinelli, il canale retail comprende i negozi monomar-ca gestiti direttamente dal Gruppo (c.d. DOS, directly operated store), incluso lo storico negozio che si trova nel borgo di Solomeo, gli outlet gestiti dal Gruppo e, a partire dall’esercizio 2011, la boutique on line. Al 31
di-cembre 2011 il numero di DOS era pari a 20 (2), i ricavi netti del Gruppo derivanti dalle vendite del canale retail ammontavano a Euro 53.861 migliaia, pari al 22,2% dei ricavi complessivi.
4.1.11.1 Rischi connessi alla gestione dei DOS esistenti
I rischi connessi alla gestione dei DOS attualmente esistenti sono principalmente legati a possibili difficoltà di rinnovo dei contratti di locazione in essere, maggiore onerosità dei canoni di locazione, revoca o mancato rin-novo delle licenze commerciali (ove necessarie) e cali nelle vendite.
I negozi in gestione diretta si trovano in immobili di proprietà di terzi e sono condotti in locazione. Nel settore esiste una forte concorrenza tra gli operatori retail per assicurarsi spazi commerciali siti nelle posizioni più pre-stigiose delle più importanti città del mondo. In ragione di ciò, il Gruppo, qualora si trovasse nella situazione di dover rinnovare dei contratti in scadenza, potrebbe dover competere nell’assegnazione di tali spazi con altri ope-ratori retail, anche appartenenti al proprio settore, dotati di capacità economiche e finanziarie analoghe o mag-giori rispetto alle proprie. Qualora in sede di rinnovo dei contratti di locazione in scadenza il Gruppo non fosse in grado di rinnovare i contratti ovvero di rinnovarli a condizioni economiche in linea con quelle ad esso attual-mente applicate oppure qualora fosse costretto a dover accettare canoni di locazione sostanzialattual-mente più onero-si di quelli attualmente in essere, ciò potrebbe avere un effetto negativo sull’attività e sulle prospettive di cre-scita del Gruppo nonché sulla sua situazione economica, patrimoniale e finanziaria.
A ciò si aggiunge che in alcuni Paesi l’esercizio dell’attività commerciale svolta dai DOS richiede il rilascio di apposite licenze. Nel caso in cui tali licenze fossero revocate anche per cause non imputabili al Gruppo ovvero (nel caso in cui per esse fosse prevista una data di scadenza) non fossero rinnovate, tali circostanze potrebbero avere un effetto negativo sull’attività e sulle prospettive di crescita del Gruppo nonché sulla sua situazione eco-nomica, patrimoniale e finanziaria.
Inoltre, poiché i costi fissi dei DOS hanno una significativa incidenza sul fatturato generato da tale canale distri-butivo, un possibile calo nelle vendite e una diminuzione dei ricavi potrebbero incidere negativamente sull’attività e sulle prospettive di crescita del Gruppo nonché sulla sua situazione economica, patrimoniale e finanziaria.
Per ulteriori informazioni si rinvia al Capitolo 6, Paragrafo 6.1.3.6.1.
4.1.11.2 Rischi connessi alla apertura di nuovi DOS
Nell’ambito della propria strategia, il Gruppo intende ampliare il canale retail attraverso l’incremento del nu-mero di punti vendita in gestione diretta sia in Italia che all’estero. In particolare, il Gruppo intende aprire nuovi DOS nelle città e località di maggiore prestigio in Europa, Nord America e nella Greater China (si veda il Capitolo 6, Paragrafo 6.1.6, e il Capitolo 22, Paragrafo 22.4).
L’incremento dei DOS, mirato anche a rafforzare l’immagine del marchio Brunello Cucinelli e il suo posiziona-mento sul mercato, comporta l’assunzione di rischi di investiposiziona-mento e l’increposiziona-mento dei costi fissi (p. es. in ra-gione della conclusione di nuovi contratti di locazione).
(2) Si precisa che il DOS ubicato a Milano, in via della Spiga, comprende i due negozi monomarca siti, rispettivamente, al n. civico 5 e al n. civico 30 e, fino al gennaio 2012, comprendeva il negozio monomarca sito al civico n. 15, poi cessato, e che il DOS ubicato a Capri, in via delle Camerelle comprende i due negozi monomarca siti, rispettivamente, al n. civico 14 14/A e al n. civico 16/A.
Si segnala che il numero di DOS indicato alla data del 31 dicembre 2011 comprende il DOS sito all’interno dell’Aeroporto di Malpensa, che è cessato in data 31 gennaio 2012.
I tempi medi di avviamento dei nuovi punti vendita registrati negli ultimi tre esercizi sono compresi tra 24 e 36 mesi.
Qualora l’incremento del numero dei DOS e il conseguente aumento dei costi fissi non si accompagnassero ad un’adeguata crescita dei ricavi, si potrebbero verificare effetti negativi sull’attività e sulle prospettive di cresci-ta del Gruppo nonché sulla sua situazione economica, patrimoniale e finanziaria.
Nello scenario competitivo sopra descritto, la possibilità di ampliare la rete dei DOS dipenderà dalla capacità di ottenere la disponibilità, a condizioni economicamente sostenibili, di spazi siti in posizioni giudicate strategiche dal Gruppo. Tra gli operatori retail vi è una forte concorrenza per assicurarsi spazi commerciali siti nelle posi-zioni più prestigiose delle più importanti città del mondo. In ragione di ciò, il Gruppo, potrebbe trovarsi a dover competere, nella ricerca di nuovi spazi, con altri operatori retail, anche appartenenti al proprio settore, dotati di capacità economiche e finanziarie analoghe o maggiori rispetto alle proprie.
Da quanto descritto ne consegue che nel caso in cui il Gruppo non fosse in grado di stipulare contratti di loca-zione per l’apertura di nuovi DOS in posizioni prestigiose a condizioni economicamente sostenibili, il Gruppo potrebbe non essere in grado di realizzare la propria strategia di incrementare la rete dei DOS e ciò potrebbe avere un effetto negativo sull’attività e sulle prospettive di crescita del Gruppo nonché sulla sua situazione eco-nomica, patrimoniale e finanziaria.
Per ulteriori informazioni si rinvia al Capitolo 6, Paragrafo 6.1.3.6.1.
4.1.12 Rischi connessi alla vendita dei prodotti del Gruppo attraverso il canale wholesale monomarca Nel modello distributivo adottato dal Gruppo Brunello Cucinelli il canale wholesale monomarca è costituito dai
4.1.12 Rischi connessi alla vendita dei prodotti del Gruppo attraverso il canale wholesale monomarca Nel modello distributivo adottato dal Gruppo Brunello Cucinelli il canale wholesale monomarca è costituito dai