2.3 Come punire chi evade: le sanzioni
2.3.2 Sanzioni penali
Per quanto riguarda i reati tributari, dal sito dell’Agenzia delle Entrate (Agenzia delle Entrate (2014a)) si possono individuare i casi più diffusi attraverso i quali i contribuenti cercano di evadere gli obblighi fiscali, a seguito della gravità del reato si ricade nelle sanzioni penali. I reati tributari sono disciplinati dal Decreto Legislativo numero 74 del 2000, il quale definisce i principali reati tributari:
dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o di altri documenti per operazioni inesistenti: all’articolo 2, commi 1 e 2 stabilisce che questo reato è commesso da colui che al fine di evadere imposte indica in una delle sue dichiarazioni annuali elementi passivi fittizi, indipendentemente dal fatto che egli sia o meno il soggetto passivo d'imposta, il titolare dei redditi o l'intestatario dei beni. Il reato si ritiene commesso quando si emettono fatture o documenti registrati nelle scritture contabili obbligatorie, o detenuti a fine di prova nei confronti dell'Amministrazione finanziaria. In questi casi il soggetto è punito con la reclusione che varia, a seconda della gravità, da 1 anno e sei mesi a sei anni.
dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici: all’articolo 3 si prevede che al di fuori dei casi previsti dall'articolo 2, il reato è commesso da colui che si avvale di una falsa trascrizione nelle scritture contabili obbligatorie e
avvalendosi di mezzi per ostacolare l'accertamento, indica in dichiarazione elementi attivi per un ammontare inferiore a quello effettivo o elementi passivi fittizi, se l'imposta evasa è superiore a 30.000 euro; quando l'ammontare degli elementi attivi sottratti all’erario è superiore al 5% dell'ammontare complessivo degli elementi attivi, o comunque è superiore a 1 milione di euro. Questi reati sono puniti con la reclusione da un anno e sei sino a sei anni.
dichiarazione infedele: all’articolo 4 si prevede, nei casi non previsti dagli articoli 2 e 3, per chiunque evada le imposte dirette o l'Iva, riporti in dichiarazione elementi attivi per un ammontare inferiore a quello effettivo o elementi passivi fittizi quando: l'imposta evasa deve essere superiore a 50.000 euro; l'ammontare complessivo degli elementi attivi sottratti è superiore al 10% dell'ammontare complessivo degli elementi attivi indicati in dichiarazione o, comunque superiore a 2 milioni di euro. In questi casi la sanzione prevede la reclusione da uno a tre anni;
dichiarazione omessa: all’articolo 5, il reato è commesso da chiunque non presenta, una delle dichiarazioni annuali relative alle imposte sui redditi o all’Iva, quando l'imposta evasa è superiore a 30.000 euro. Non si considera omessa, quella dichiarazione presentata entro 90 giorni dalla scadenza, oppure non sottoscritta; trascorsi i 90 giorni il reato si concretizza, la sanzione prevede la reclusione da uno a tre anni.
emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti: l’articolo 8 indica, che chiunque al fine di favorire terzi ad evadere l'imposta sui redditi o dell'Iva, emette o rilascia fatture o altri documenti per operazioni mai avvenute. Se nello stesso periodo d’imposta il fatto è commesso per più volte, questo deve essere considerato come un solo reato. Chi compie questo reato è punito con la reclusione da un anno e sei mesi a sei anni;
occultamento o distruzione di documenti contabili: all’articolo 10 si prevede che compia reato chiunque al fine di evadere le imposte sui redditi o l'Iva, o permette a terzi di evadere, occulta o distrugge in tutto o in parte le scritture contabili, o documenti la cui conservazione è ritenuta obbligatoria, in modo da non consentire la ricostruzione dei redditi o del volume d'affari. In questi casi si incorre nella reclusione da sei mesi a cinque anni;
omesso versamento di ritenute certificate: articolo 10 bis prevede questo reato per chiunque non versi ritenute risultanti dalla certificazione rilasciata ai sostituiti entro il termine previsto per la dichiarazione annuale dei sostituti di imposta, il reato è previsto nel caso in cui il totale delle ritenute sia superiore ai 50.000 euro per periodo d’imposta, la sanzione in questo caso si commisura con la reclusione da sei mesi a due anni;
omesso versamento iva: all’articolo 10 ter si individua che il reato è commesso da chiunque non versi l’imposta sul valore aggiunto, dovuta sulla base della dichiarazione annuale, entro il termine per il versamento dell’acconto relativo al periodo d’imposta successivo, il reato si configura tuttavia se il totale dell’iva dovuta e non versata è superiore ai 50.000 euro per periodo d’imposta. La reclusione, in questo caso varia dai sei mesi ai due anni.
indebita compensazione: l’articolo 10 quater prevede che il reato sia commesso da chiunque non versi le somme dovute, utilizzando in compensazione crediti non spettanti o inesistenti. Il reato si verifica ne caso in cui il totale sia superiore ai 50.000 euro per periodo d’imposta ed è punito con la reclusione da sei mesi a due anni;
pagamenti parziali: l’articolo 11 comma 1, commette reato chiunque, al fine di evitare il pagamento delle imposte sui redditi o sul valore aggiunto ovvero interessi o sanzioni relativi a queste imposte di ammontare complessivo superiore a 50.000 euro, cede o compie altri atti sui propri o su beni altrui volti ad ostacolare la riscossione coattiva. La sanzione corrispondente prevede la reclusione da sei mesi a quattro anni o la reclusione da un anno a sei anni nel caso in cui il totale sia superiore a 200.000euro;
pagamenti parziali: sempre all’articolo 11 ma al comma 2, si individua reato per chiunque al fine di ottenere per se o per altri un pagamento parziale dei tributi e relativi accessori, indica nella documentazione presentata elementi attivi per un ammontare inferiore a quello effettivo o elementi passivi fittizi per un ammontare complessivo superiore a 50.000 euro. Si prevede in questi casi la reclusione da sei mesi a quattro anni. Nel caso in cui l’ammontare dei passivi fittizi superi i 200.000 euro la reclusione passa da un anno a sei anni.
Come si può notare il quadro delle sanzioni è molto ricco, le autorità cercano con la loro attività di contrastare l’evasione e di applicare sanzioni adeguate al reato commesso.