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l’aPProCCio Delle regioni: Una visione D’insieme

3.5 leaDer-Distretti rurali: un caso aperto

3.5.1 la via sarda al distretto rurale

La Regione Autonoma Sardegna non ha dato attuazione alla legislazione sui di- stretti industriali con una propria legge ma attraverso disposizioni assessoriali, né ha disciplinato i distretti in agricoltura.

In Sardegna i caratteri della ruralità sono ampiamente diffusi. Infatti, in questa Regione sono stati selezionati tredici GAL per l’attuazione del metodo LEADER nell’am- bito del PSR 2007/13. Di questi, ben dieci (Tabella 3.13) guardano al distretto rurale. In particolare i primi cinque, che sono di seguito esaminati, prendono in considerazione il distretto rurale come via per realizzare più compiutamente un percorso di sviluppo endogeno del proprio territorio. In effetti, l’idea che il distretto rurale possa dare “qual- cosa di più” del LEADER, tanto da porre la sua realizzazione come obiettivo del PSL è frequentemente affermata. Nel caso degli altri cinque PSL, pur avendo la medesima concezione del distretto rurale come evoluzione migliorativa del GAL, esso è posto più come un’ambizione futura cui tendere, anziché come l’obiettivo da conseguire attraver- so il programma.

Un dato interessante che accomuna molti di questi GAL è la derivazione dell’idea

di distretto rurale da pregresse attività di progettazione integrata o di cooperazione ter- ritoriale con altre aree rurali.

I GAL sardi integrano il distretto rurale nel proprio progetto di sviluppo locale con intensità assai diversificate, che vanno dal porre il distretto rurale come obiettivo strategico del PSL al semplice accarezzare l’idea, senza tradurla in obiettivi concreti. Le ricche sfu- mature di comportamenti e scelte dei GAL, lette attraverso i PSL, sono una testimonianza efficace della vivace attenzione, se non della straordinaria fiducia, riposta nello strumento distrettuale e delle diverse possibili interpretazioni che in questi approcci, per lo più ipote- tici, ne sono state date.

Il GAL Barbagia-Mandrolisai-Gennargentu-Supramonte (BMGS) si definisce GAL-di- stretto rurale e adotta il PSL dal titolo programmatico: Verso il Distretto Rurale.

L’istituzione del Distretto Rurale delle Regioni Storiche di Barbagia, Mandrolisai, Gen- nargentu, Supramonte «ai sensi del D.lgs. 228/2001» è integrata nel PSL come obiettivo gene- rale, cui è collegato l’obiettivo specifico di «implementare un modello organizzativo capace di favorire la cooperazione fra gli attori locali», attraverso l’adozione di metodi partecipativi, a in- dicare il significato di strumento di governance attribuito al distretto che potrà consentire il co- ordinamento nell’assunzione delle decisioni per la migliore gestione delle risorse territoriali. Il distretto rurale è visto come modello organizzativo di evoluzione del Gruppo di Azione Locale.

Anche il GAL Terre di Shardana titola il proprio PSL in modo programmatico: Percorso per un distretto rurale sostenibile e per la qualità della vita, e guarda al distretto rurale come nuova e più efficace modalità di governance locale. Il percorso di distretto è così centrale per questo GAL, da essere integrato nel suo oggetto sociale: «Il GAL Terre Shardana concorre a perseguire reti relazionali e nuove forme di governance locale finalizzate al riconoscimento per il territorio di “Distretto rurale sostenibile”, nel rispetto della legislazione nazionale e re- gionale in materia. Per fare ciò, la Società intende attuare, attraverso il PSL, un percorso di tipo integrato, equilibrato e condiviso, teso a migliorare il benessere e la qualità della vita della popolazione residente. L’attuazione del distretto rurale sostenibile avverrà con l’accordo e il concorso partecipato tra Enti pubblici territoriali, locali, soggetti e operatori privati operanti nel territorio»

Tabella 3.13 - Regione Sardegna: GAL interessati a percorsi di distretto rurale

gal titolo del PSl (2007/2013)

GAL Distretto Rurale Barbagia-Mandrolisai-Gennargentu-Supramonte Verso il Distretto Rurale

GAL Terre di Shardana Percorso per un distretto rurale sostenibile e per la

qualita’ della vita

GAL Alta Gallura-Gallura Da li Stazzi a sas Pinnettas

GAL Anglona Romangia Paesaggi, bellezze e saperi tra le colline dell’Anglona

e della Romangia

GAL Logudoro Goceano Identità, tradizioni e innovazione: un progetto di siste-ma per lo sviluppo del Logudoro Goceano

GAL Marghine S’Abbreschida de su Marghine – L’Alba del Marghine

GAL Nuorese-Baronia Sistema rurale del nuorese e della baronia

GAL Marmille M.A.S.S.A.I.U. Marmilla per l’Ambiente, lo Sviluppo

Sostenibile, l’Agroalimentare con un’Identità Unica

GAL Sarcidano Barbagia di Seulo Terre di Laghi e Peonie tra i Sentieri del Grano

GAL Sulcis-Iglesiente, Capoterra e Campidano di Cagliari Sistema Integrato Rurale del Sulcis - Produzione, Mare, Ambiente

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Per questo GAL il distretto rurale è un innovativo modello di sviluppo che ha un “motore” basato insieme sulla permanenza di attività e di comunità agricolo-rurali, e sull’innesto di altre at- tività innovative garantite, nella loro capacità di produrre reddito, dalla presenza di flussi turistici.

È interessante annotare che, in vista del formale riconoscimento del distretto rurale da par- te della Regione, è posto anche l’obiettivo di approfondire il modello distrettuale come strumento di cooperazione interistituzionale per piani e progetti integrati di sviluppo locale.

Tra i progetti di cooperazione interterritoriale è inserito anche il progetto (DRuSCAL) fina- lizzato a modellizzare e sperimentare un percorso progettuale compartecipato per la creazione di un distretto rurale quale obiettivo di capitalizzazione di esperienze LEADER e/o di altre esperienze di progettazione integrata eventualmente esistenti nei territori coinvolti.

Il GAL Alta Gallura-Gallura, nel PSL «Da li Stazzi a sas Pinnettas» pone l’obiettivo generale di arrivare alla costituzione del «Distretto Rurale e delle Produzioni Tipiche delle Regioni Storiche della Gallura e del Monte Acuto» e l’obiettivo specifico di implementare un modello organizzativo capace di favorire la cooperazione tra gli attori locali e di sviluppare un’attività di cooperazione con altri territori Leader che abbiano avviato modelli di governance territoriali assimilabili al distretto rurale.

In questo PSL il distretto è assunto come strumento di governance e come modello di svi- luppo locale fortemente integrato, finalizzato a rafforzare le filiere, le imprese rurali e la coesione sociale. In questa logica “distrettuale” sono proposte anche iniziative di definizione di un marchio territoriale, e di supporto all’adozione di schemi di certificazione quali il biologico, e di valorizza- zione e recupero delle case rurali (stazzi, pinnetas, altri edifici storici dei centri abitati) secondo i principi dell’architettura sostenibile.

Il GAL Anglona Romangia, si è dato un’organizzazione e una strutturazione che, nelle inten- zioni, «permetterà di poter gestire nuovi e complessi programmi di sviluppo nell’ottica della rea- lizzazione di un distretto rurale di qualità». Infatti, il GAL Anglona Romangia, vista la sua mission e le forme di governance attivate, si candida a diventare un “Distretto rurale” che possa organizzare, programmare e gestire interventi di sviluppo in autonomia. Proprio questo è considerato uno degli elementi innovativi del PSL, con lo scopo di stimolare l’innescarsi di un buon modello di sviluppo che coinvolga «sinergicamente la parte pubblica e quella privata degli attori dello sviluppo locale in un’ottica di convergenza nell’uso efficiente ed efficace delle risorse e nel raggiungimento di obiettivi condivisi.» Per questo GAL, il distretto rurale è stadio evolutivo successivo e modello di sviluppo locale integrato da condurre attraverso coerenti strumenti di governance.

Il GAL Logudoro Goceano, ha definito nel proprio oggetto sociale che «l’Associazione potrà assumere le funzioni di Distretto Rurale sulla base delle norme comunitarie, nazionali e regio- nali», così ponendo il distretto rurale come obiettivo finale del percorso intrapreso con l’avvio del nuovo periodo di programmazione, e in attesa della definizione delle norme regionali di recepi- mento del D. Lgs. 228/2001.

Il PSL Identità, tradizioni e innovazione: un progetto di sistema per lo sviluppo del Logudoro Goceano, indica che l’agroalimentare rappresenta per il territorio il comparto più dinamico e rile- vante sia sotto il profilo economico, che socio-culturale. Produzioni DOP e di qualità di formaggi sono diffuse in quasi tutti i comuni del GAL, e segnala alcune aree di maggiore concentrazione di caseifici (in particolare a Thiesi nel Meilogu) come «candidate a distretto agroalimentare».

Nei PSL degli altri cinque GAL il distretto assume un rilievo via via più sfumato, pasando da obiettivo ad ispirazione, fino a diventare la dichiarazione di un obiettivo abbandonato in partenza, ma è comunque rilevante annotare che per i GAL sardi il distretto rurale sia quasi un punto obbli- gato di confronto.

La redazione del PSL del GAL Marghine S’Abbreschida de su Marghine – L’Alba del Marghi- ne, si propone di dare continuità a quanto definito nel processo partenariale che ha avuto inizio

con la Progettazione Integrata nel 2006, in particolare con i progetti integrati “Distretto Rurale Marghine – Baronia” e “Patto Sociale Distretto Socio Sanitario Macomer”. L’obiettivo perseguito dal progetto distretto rurale era quello coinvolgere gli attori dello sviluppo del territorio in un mo- dello di governance ispirata al concetto di Distretto Rurale, caratterizzato dalla interconnessione delle attività agricole, artigianali, turistiche, dei servizi e del terzo settore con la qualità comples- siva dell’ambiente. La definizione degli obiettivi del nuovo PSL è di nuovo ispirata dall’ipotesi del Distretto Marghine - Baronia. Le azioni previste dal Distretto Marghine - Baronia riguardano il raf- forzamento delle filiere produttive e la progettazione di un modello di governance per lo sviluppo locale ed il ripristino ambientale.

Anche il GAL Nuorese-Baronia, in evidente collegamento con quello delle Marghine, ha esperienze pregresse di Piani Integrati “I parchi delle Baronie” e “Distretto Margine Baronie”. Infatti, la strutturazione organizzativa del GAL è pensata per permettere «di poter gestire nuovi e complessi programmi di sviluppo nell’ottica della realizzazione di un distretto rurale di qualità», che torna a essere posto come meta finale del percorso di GAL.

Il PSL del GAL Sarcidano Barbagia di Seulo, Terre di Laghi e Peonie tra i Sentieri del Grano, guarda al «potenziale “distretto rurale” del Sarcidano-Barbagia di Seulo» come a luogo di eccel- lenza per generare un percorso di sviluppo integrato, attraverso l’integrazione di una pluralità di attività economiche delle risorse del territorio per la totale valorizzazione di tutte le risorse endogene, nella convinzione che proprio dalle risorse e dalle potenzialità ancora inespresse e inutilizzate possa derivare la spinta per compiere il salto di qualità verso uno sviluppo integrato e sostenibile del comparto agricolo e verso uno sviluppo economico equilibrato del territorio.

Il PSL del GAL Marmille (M.A.S.S.A.I.U.) Marmilla per l’Ambiente, lo Sviluppo Sostenibile, l’Agroalimentare con un’ Identità Unica,con riferimento alle produzioni biologiche, che hanno un certo rilievo nell’area (le coltivazioni in biologico ammontano a circa il 20% della superficie, in prevalenza pascoli e olivi, e al 6% delle aziende) riferisce dell’esistenza del progetto integrato Bio- marmille, che intende creare un distretto di agricoltura biologica.

Infine, il GAL Sulcis - Iglesiente, Capoterra e Campidano di Cagliari, nel PSL Sistema Inte- grato Rurale del Sulcis - Produzione, Mare, Ambiente racconta il proprio ripensamento rispetto al distretto rurale. Secondo quanto affermato, nella manifestazione di interesse con la quale il costi- tuendo GAL si è candidato a gestire la programmazione LEADER nella propria area, per il periodo 2009-2013, aveva inizialmente previsto la realizzazione di un Distretto Rurale a completamento del percorso di sviluppo tracciato dal PSL. Il costituendo GAL ha poi rinunciato all’iniziale obiettivo generale.