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E- HEALTH 2.0 NUOVE RETI DI INTERAZIONE E COMUNICAZIONE: EVOLUZIONE

3.2 Sistemi e-Health: contesto normativo, iniziative e progetti di realizzazione

3.2.1 Lo scenario europeo

L'apparato normativo che istituisce, definisce e regola l’uso e l’applicazione di tecnologiche informatiche in sanità è alquanto vasto, poiché a fronte della evoluzione tecnologica che provoca inevitabili trasformazioni strutturali e organizzative nel sistema sanitario, i governi nazionali e regionali hanno dovuto disciplinare tale transizione sia per favorire la diffusione delle Infomation Comunication Tecnology (ICT), sia per affrontare o limitare le conseguenti problematiche connesse.

63 Il mobile health (m-healt) è definito come il sottoinsieme di “sanità elettronica" (e-Health) ed è la fornitura

di servizi sanitari e informazioni attraverso le tecnologie mobili come telefoni cellulari e PDA (Personal Digital Assistant).

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Su un piano Comunitario nei programmi e nei piani d’azione in materia di e- Government, la promozione dei servizi sanitari on line ha rivestito un ruolo crescente. Sono stati fissati obiettivi di primo livello, con i quali l’UE si è proposta la diffusione telematica di informazioni sanitarie e la promozione dell’uso di internet da parte di tutti gli operatori sanitari, in particolare dei medici, in vista della erogazione di servizi on line ai cittadini in materia di salute.

L’attenzione dell’Unione Europea alle politiche di sviluppo64 e la diffusione delle ICT in ambito sanitario nei Paesi Membri, si è particolarmente concentrata su tali aspetti e se si analizzano le azioni della Comunità Europea, si evidenzia come negli ultimi anni siano state emanate diverse Decisioni e Direttive e si siano finanziati molti progetti.

Nel 2002 con la Decisione n. 1786/2002/Ce del Parlamento europeo e del Consiglio viene approvato il «Programma d’azione comunitaria in materia di salute pubblica (2003- 2008)», che prevedeva l'utilizzo delle ICT al fine non solo di diffondere l'informazione e la conoscenza in ambito sanitario ma di potenziare la qualità dell’assistenza sanitaria in tutta Europa fondando sulle ICT le azioni per la realizzazione del programma.

Tra le più importanti raccomandazioni e comunicazioni volte a favorire l’implementazione e lo sviluppo della sanità elettronica si citano:

– il «Libro Bianco» della Commissione «Un impegno comune per la salute: Approccio strategico dell’UE per il periodo 2008-2013», Bruxelles, 23/10/200765;

64 Sartori L, La tutela della salute pubblica nell’Unione europea Biblos 2009.

65 La strategia dell'UE per la salute (2008-13) punta a migliorare, con interventi concreti, la salute dei

cittadini in Europa. Si basa su 4 principi chiave:

4 principi che fissano gli orientamenti per gli anni a venire:

1. promuovere valori comuni nel campo della salute, dare priorità ai pazienti e ridurre le ineguaglianze Scegli le traduzioni del link precedente;

2. riconoscere il legame tra salute e prosperità economica; 3. integrare il tema della salute in tutte le politiche;

4. rafforzare la voce dell'UE sulla scena sanitaria mondiale attraverso una maggiore cooperazione con le organizzazioni internazionali;

e persegue 3 obiettivi strategici:

1. promuovere la buona salute in un’Europa che invecchia; 2. proteggere i cittadini dalle minacce per la salute;

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– la Raccomandazione della Commissione, del 2/7/2008, sull’interoperabilità transfrontaliera dei sistemi di cartelle cliniche elettroniche (COM(2008)3282);

– la Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo, al Consiglio, al Comitato Economico e Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni del 4/11/2008 sulla telemedicina a beneficio dei pazienti, dei sistemi sanitari e della società (COM(2008) 689)66;

– la Direttiva Assistenza Sanitaria Transfrontaliera 2011/24/UE, emanata dal Parlamento Europeo e dal Consiglio il 9/3/2011, che riconosce i diritti dei pazienti nell’assistenza sanitaria transfrontaliera67,68;

– la Direttiva di esecuzione 2012/52/UE “Riconoscimento ricette mediche tra Stati Membri”, che definisce le misure destinate ad agevolare il riconoscimento delle ricette mediche emesse tra Stati membri e fornisce disposizioni attuative, in particolare, sulle ricette riguardanti l’assistenza farmaceutica;

– la pubblicazione da parte dell'e-Health Network, organismo europeo istituito ai sensi della Direttiva 2011/24/UE, che ha adottato, il 19/11/2013, le Linee Guida Europee (LGE), per il Patient Summary o Profilo Sanitario Sintetico. Un breve approfondimento meritano le LGE che definiscono in dettaglio i contenuti informativi (ovvero un insieme minimo, di informazioni che descrivono le condizioni

66 Si rimanda allo Studio “Overview of the national laws on eletronic health records in the EU Member States

and their interaction with the provision of cross-boarder eHealth services” che analizza il grado di interazione tra le leggi nazionali degli Stati Membri in vista del futuro sviluppo dei servizi di eHealth transnazionali menzionati nella Direttiva. I risultati dello Studio mostrano notevoli disparità nell’approccio seguito dai diversi paesi per sviluppare un EHRs che sia una struttura integrata e che pertanto consenta ai diversi operatori sanitari di accedere e di aggiornare i dati relativi allo stato di salute del paziente, così da garantire continuità nella cura. Lo stesso si verifica per quanto riguarda le norme che regolano l’EHRs: mentre alcuni paesi hanno disciplinato dettagliatamente il sistema di gestione delle cartelle elettroniche, altri si affidano ad una disciplina generica della cartella clinica elettronica e della protezione dei dati personali.

http://ec.europa./health/ehealth/project/nationallaws_electronichealthrecords_en.htm;

67 Di rilievo, con riferimento alle disposizioni concernenti l’e-Health, l’art. 11: “Riconoscimento delle

prescrizioni rilasciate in un altro Stato membro” e l’art. 14: “Assistenza sanitaria on line”.

68 La direttiva transfrontaliera viene spesso vista come opportunità di emigrazione dei pazienti italiani verso

punti di assistenza europei, piuttosto che come occasione di accoglienza nel nostro Paese per i cittadini stranieri bisognosi di cure, bisogna considerare la visione bidirezionale del flusso dei pazienti, se pensiamo alle numerose eccellenze presenti in Italia. Il nostro sistema sanitario, infatti, come ha precisato, il ministro della salute Beatrice Lorenzin è stato considerato dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) uno dei primi in Europa in base a tre indicatori quali il miglioramento dello stato complessivo della salute della popolazione; la risposta alle aspettative di salute e di assistenza sanitaria dei cittadini; l'assicurazione delle cure sanitarie a tutta la popolazione.

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clinico-sanitarie di ciascun cittadino-paziente), individuano gli standard semantici, sintattici e tecnologici che possono essere adottati, le architetture e i modelli di riferimento.

Le LGE offrono un supporto concreto all’assistenza sanitaria europea e possono essere considerate elemento base nella individuazione di elementi comuni di assistenza.

Vengono affrontati gli aspetti legali e culturali riguardanti lo scambio transfrontaliero di informazioni di salute relative ai cittadini europei.

Altro elemento da sottolineare è che le LGE, pur non essendo vincolanti per gli Stati Membri, costituiscono un importante punto di riferimento per l’implementazione del Patient Summary in ciascun Paese.

L’utilizzo delle tecnologie informatiche si propone quale motore per la creazione di un’offerta di assistenza che rimuova gli ostacoli al godimento del diritto alla salute e favorisca la mobilità dei pazienti, aprendo così la via ad un possibile intervento significativo dell’UE nelle politiche sanitarie, fermo restando il quadro delle competenze comunitarie fondate sul principio di non interferenza con l’organizzazione dei servizi sanitari nazionali, rimessa all’esclusiva competenza degli Stati membri (art. 152 TCE)69.

Infatti l’intervento dell’UE in materia di salute pubblica si pone al di fuori dell’armonizzazione delle legislazioni nazionali e dell’omologazione dei sistemi di assistenza sanitaria, ispirati a modelli profondamente disomogenei nei diversi Paesi UE la cui tutela è espressamente rimessa ai sistemi sanitari di ciascuno Stato membro.

L’impegno della Commissione di dare piena attuazione alle politiche e-Health, corrisponde alla sentita necessità per l’UE di operare in una dimensione “paneuropea” e non fermarsi ad una semplice enunciazione non supportata dagli strumenti necessari a garantirne l’effettività tecnica e giuridica su tutto il territorio.

Il panorama europeo è ricchissimo di interventi e progetti orientati alla promozione e sviluppo di politiche sanitarie dei paesi membri, ma è solo nella costruzione della rete attraverso regole comuni e condivise che è possibile fornire assistenza ai cittadini europei in uno Stato membro diverso da quello di appartenenza, ed è solo con la condivisione dei dati di salute aggiornati e correttamente interpretabili che può attuarsi a pieno un sistema e- Health efficiente.

69 Trattato di Lisbona o Trattato di riforma, modifica il Trattato sull'Unione Europea e il Trattato che

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