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E- HEALTH 2.0 NUOVE RETI DI INTERAZIONE E COMUNICAZIONE: EVOLUZIONE

3.2 Sistemi e-Health: contesto normativo, iniziative e progetti di realizzazione

3.2.2 Lo scenario nazionale

Se esaminiamo il sistema della sanità elettronica in Italia, questo risulta essere caratterizzato da un ambito strategico nazionale e, in virtù della riforma del Titolo V della Costituzione, da rilevanti interventi e iniziative in ambito regionale e locale.

Già con il Piano Sanitario Nazionale 2003-2005, il governo individuava gli obiettivi generali di salute per l’Italia, che rapportati ai cambiamenti del panorama sociale e politico nazionale, fossero in grado di garantire ai cittadini: la tutela della salute, la sicurezza sociale, l’equità del sistema sanitario, la sua qualità e trasparenza.

All’interno di queste iniziative il patrimonio costituito dalle informazioni sulle condizioni sanitarie del cittadino, perno su cui si muove tutta la struttura medico ospedaliera volta a migliorare i processi di cura e di assistenza del paziente stesso, diviene un elemento strategico al fine di supportare la modernizzazione del Sistema Sanitario Nazionale.

Nel 2004 la Presidenza del Consiglio dei Ministri attiva il «Tavolo di lavoro permanente per la Sanità Elettronica (TSE)»70 inteso come sede istituzionale di confronto e consultazione tra le Regioni, le Province Autonome e l’amministrazione centrale, allo scopo di armonizzare le politiche della sanità elettronica e l’attuazione dei piani d’azione nazionale e regionali.

Nel 2005 il gruppo di lavoro produce il documento «Una politica condivisa per la sanità elettronica» con il quale si compie un passo importante per la definizione di un percorso programmatico volto all’innovazione digitale nei sistemi socio-sanitari e con il quale si recepiscono gli obiettivi strategici nell’Action Plan e-Health 2004, e gli obiettivi del vecchio «Piano Sanitario Nazionale 2003-2005».

Il passo successivo è stato quello di emanare, nel 2008, il «Piano Industriale per l’Innovazione della Pubblica Amministrazione», che in ambito sanitario individua cinque grandi aree di intervento:

1. connettere in rete tutti i Medici di Medicina Generale (MMG) e i Pediatri di Libera Scelta (PLS) entro giugno 2010;

2. realizzare il FSE entro giugno 2009;

70Il TSE è composto dai rappresentati del Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie, del Ministero della

Salute e delle Amministrazioni Regionali e delle Province Autonome.

Sul sito web dedicato è possibile reperire tutta la produzione di documenti a carattere tecnico che tale tavolo di lavoro ha prodotto: <http://www.innovazionepa.gov.

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3. sviluppare un sistema per la trasmissione on line dei Certificati di malattia digitali entro dicembre 2009;

4. sviluppare un sistema per le Ricette digitali (in Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia) entro giugno 2009;

5. realizzare un sistema sovra-regionale, (Umbria, Emilia Romagna, Veneto, Marche e Provincia Autonoma di Trento), per le prenotazioni sanitarie on-line entro dicembre 2009.

Infine, il Piano di e-Government 2012, realizzato dal Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, definisce un insieme di progetti di innovazione digitale volti a modernizzare e a rendere più efficiente e trasparente la pubblica amministrazione. In particolare, vi si afferma che entro il 2012 saranno semplificati e digitalizzati i servizi di prescrizioni e certificati di malattia digitali, i sistemi di prenotazione sanitarie on line e verranno create le infrastrutture per l'erogazione di servizi sanitari sempre più vicini alle esigenze dei cittadini, primo tra tutti il FSE, al fine di migliorare il rapporto costo-qualità dei servizi e di limitare sprechi ed inefficienze.

Il Ministero della Salute, dal 2008 ha attivato, in collaborazione con le Regioni e le Province Autonome, numerose iniziative di Sanità in Rete, finalizzate all’armonizzazione delle soluzioni e-Health, quale prerequisito per la creazione di LEI71 fondamentali per il supporto alla cura ed al governo del SSN.

Al fine di promuovere la realizzazione di una cornice normativa unitaria, necessaria alla definizione di un modello di riferimento nazionale, e nel contempo valorizzare i risultati raggiunti a tutti i livelli del SSN, il Ministero della Salute nel secondo semestre del 2008 ha istituito un tavolo interistituzionale a cui partecipano, oltre ad esperti interni ed esterni del Ministero, rappresentanti del Dipartimento dell’innovazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri (oggi Agenzia per l’Italia Digitale), referenti regionali ed un rappresentante dell’Autorità Garante per la protezione dai dati personali.

Dai lavori del tavolo è scaturita una proposta normativa contenuta all’articolo 12 del D.L. n.179 del 18/10/2012, convertito con modificazioni dalla L. n.221 del 17/12/2012, recante «Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese».

Alle succitate norme si deve la prima previsione e regolamentazione normativa del FSE, previsione che affida a successivi decreti attuativi la individuazione di profili giuridici e tecnici di realizzazione.

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Il tavolo, inoltre, ha definito le “Linee guida nazionali72 per la realizzazione di un sistema di Fascicolo Sanitario Elettronico” che individuano le caratteristiche del FSE e del Patient Summary, gli aspetti infrastrutturali e gli standard tecnologici, i livelli di sicurezza e di protezione dei dati, nel rispetto della normativa vigente in materia di privacy.

Risale al 31/3/2014 l’ultimo lavoro prodotto dal tavolo interistituzionale, che con la pubblicazione delle “Linee guida per la presentazione di piani di progetto regionali per la realizzazione del FSE” destinate alle regioni e alle province autonome, ha fornito dettagliate istruzioni per la redazione e indicato modalità e scadenze per la presentazione dei progetti.

Nel maggio 2014 l'intervento dell’Autorità Garante esprime parere favorevole sullo schema di decreto attuativo73 (poi emanato con D.P.C.M. n. 178 entrato in vigore il 26 novembre 2015) che si descriverà nel capitolo successivo.

A completare il quadro degli interventi del Il panorama normativo ampio e frammentato fin qui sommariamente descritto, deve far riflettere su come sia davvero complessa la materia affrontata e su come sia difficile trovare, con un unico intervento normativo, soluzione a tutte le problematiche collegate.