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La scoperta della forma romanzesca

Nel documento Aldo Nove: forme, generi e temi (pagine 40-46)

Il primo romanzo scritto da Nove, Puerto Plata Market, ha una struttura singolare perché non esiste un vero e proprio sviluppo della storia. La narrazione di Puerto Plata

Market ha un filo conduttore, rappresentato dalla vicenda principale, cioè il viaggio di

Michele a Puerto Plata alla ricerca di una moglie fedele. I vari capitoli sono sistemati nella narrazione con una tecnica simile a quella del collage: le sezioni, ognuna delle quali è un nucleo narrativo-tematico differente, vengono giustapposte e legate fra loro da una parola o da un tema. Per esempio alla fine del capitolo Sosua Business si cita Montechristi, il paesino da cui proviene Francis e che offre lo spunto per far partire la sezione successiva, l’Intermezzo I, in cui si narra della storia del piccolo villaggio portoricano e, successivamente, della condizione di povertà dei parenti della ragazza che hanno un piccolo negozio di alimentari. Compaiono poi monologhi di personaggi secondari, che raccontano la propria vita, oppure narrazioni di storie differenti che hanno poco a che vedere con la vicenda principale. Questa tecnica narrativa ricalca il linguaggio proprio dei mass media: veloce e simultaneo. Di conseguenza si potrebbe

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dire che lo scrittore mette in un primo piano il fenomeno merceologico certamente su un piano tematico, ma anche dal punto di vista strutturale e stilistico. Il passaggio dal genere del racconto a quello del romanzo ha come risultato una frammentazione della storia di Puerto Plata Market, che risulta, appunto, sgretolata, spezzata da lunghe digressioni e ampi interventi di personaggi secondari, lasciando poco spazio allo svolgimento della trama principale, la quale ha certamente un inizio e una fine, ma poco sviluppo. Infatti, Michele parte per Santo Domingo alla ricerca di una donna fedele da sposare e trova Francis, ma non si sofferma a raccontare la storia fra i due e non viene descritto nemmeno il matrimonio, dato che la narrazione salta rapidamente dal primo rapporto sessuale al momento in cui marito e moglie fanno shopping da Ikea.

Negli anni 2000, si assiste poi a un punto di svolta con la pubblicazione del romanzo Amore mio infinito. Con questo libro Nove abbandona la letteratura cannibale per dedicarsi a una letteratura più intimista. Questo romanzo dal punto di vista della struttura è diverso da quelli precedenti: la forma romanzesca di Amore mio infinito è costituita da una trama piuttosto lineare che segue le vicende amorose del protagonista Matteo, dal primo amore sbocciato da bambino, passando per la pre-adolescenza, l’adolescenza con il primo bacio e approdando all’età adulta.

Puerto Plata Market

La struttura e la trama

Il primo romanzo di Aldo Nove, Puerto Plata Market, viene pubblicato da Einaudi nel 1997. La narrazione è in prima persona e il protagonista della storia è Michele, un uomo di trent’anni, rimasto da poco scottato da una delusione d’amore e infelice perché non riesce ad avere una donna. Così decide di partire per Santo Domingo alla ricerca di una moglie fedele e che lo soddisfi sessualmente. Si gioca con diversi stereotipi, tra cui quello legato alle donne sudamericane: belle, ninfomani e pronte a sposare un uomo europeo pur di emigrare dal loro paese.

Il romanzo è suddiviso in sei capitoli: quello iniziale dal titolo Gratta e vinci e quello finale, È un paradiso, fanno da cornice a quattro capitoli che hanno come titolo le date comprese fra il 25 maggio 1997 e il 29 maggio 1997. Il corpo della narrazione, quindi, si concentra sul viaggio che Michele intraprende in pochi giorni. Nove decide di misurarsi con un topos che è stato molto utilizzato nella letteratura fin dai tempi più

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antichi, ovvero, il tema del viaggio come cambiamento, che in Puerto Plata

Market,viene ribaltato del proprio significato, in quanto non si verifica una

trasformazione del personaggio, anzi, questo rimane esattamente come al momento della partenza. Michele tornerà da questa esperienza immutato: egli parte per trovare una felicità che di fatto mai riuscirà a conquistare, poiché anche se troverà l’amore, o meglio una donna, rimarrà tuttavia rinchiuso nel mondo piatto della mercificazione e non riuscirà a conquistare una profondità nemmeno con il sentimento amoroso. Come ha notato Arrigo Stara nei propri studi49, nella cultura postmoderna c’è la tendenza a liberarsi della categoria di personaggio, giudicata ormai desueta, per consentire a quest’ultimo una sopravvivenza solamente testuale, senza ricorrere a nessun approfondimento riguardo alla complessità interiore. In effetti i sentimenti amorosi e la passione non sono spiegati nel dettaglio, ma sono descritti in maniera superficiale, senza troppa profondità e condensati tutti nelle ultime pagine del libro. Michele conosce Francis, una prostituta portoricana, della quale si innamora e che sposerà, ma questa vicenda, che dovrebbe essere il fulcro del racconto, è priva di approfondimenti, di sviluppi ed è condensata in poche righe. In Puerto Plata Market, non viene descritto in modo convenzionale l’innamoramento, così come non leggiamo del matrimonio dei due, ma troviamo Michele già sposato dopo pochi incontri con la donna. Il primo rapporto sessuale tra i due non lascia spazio alla passione e al sentimento ed è descritto adottando un linguaggio osceno, pornografico, tipico del primo Nove. Oltre a ciò, questo primo rapporto è deludente per Francis, che non appare soddisfatta e abbandona il protagonista.

Michele e il suo linguaggio

Nove non fornisce molte informazioni riguardo ai personaggi di Superwoobinda, se non il nome, l’età e il segno zodiacale: invece, lo scrittore ci dà più notizie del protagonista di Puerto Plata Market: Michele ha fatto il liceo classico, lavora materie plastiche, ha diversi interessi fra cui gli snacks e i porno, sogna di trovare una donna fedele. Abbiamo anche alcune informazioni riguardo l’infanzia del protagonista e vengono descritti alcuni viaggi trascorsi con il padre nella vicina Svizzera. Rispetto ai personaggi di Woobinda, i quali sono completamente monodimesionali, con Michele si assiste a un cambiamento che porta verso un’apertura del personaggio che però non è

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totale dato che non vengono indagati a fondo i sentimenti amorosi. Inoltre il protagonista non subisce nessun tipo di trasformazione interiore nel corso del libro e rimane immutato.

Il linguaggio con cui Michele si esprime è elementare e sintetico, infatti, in una mezza pagina, riesce a condensare tutte le passioni della sua vita: il telefilm Beautiful, i porno, la Juventus e l’Ikea. Questa asciuttezza linguistica proviene dal mondo mediatico contemporaneo, formato da slogan, SMS ed email.

Nel romanzo si intrecciano diversi filoni tematici, talvolta generando confusione. Questo accade perché i pensieri di Michele non sono ordinati, ma escono a fiotti, velocemente e vengono condensati in frasi brevi.

Soprattutto nelle prime pagine, c’è il pensiero costante per Marina, l’ex ragazza del protagonista, che lo ha tradito. Per sottolineare questa ossessione, si ricorre a un carattere maiuscolo che irrompe improvvisamente fra i vari pensieri:

Oggi, fare materie plastiche significa una vera garanzia, da noi in fabbrica non c’è la crisi, e lavoro molto sodo. CONTINUO A PENSARE A MARINA.

Io credo che qui in Italia le tipe non si accontentano. Vedono troppe pubblicità americane, mangiano yogurt. […]

QUELLA TROIA DI MARINA. [PPM 10].

La lingua di Michele sembra discendere direttamente da Woobinda, anche se qui si adatta alla struttura e alla trama del romanzo, oltre che alla storia d’amore, che è certamente presente anche se rarefatta.

Digressioni e intermezzi

Se sono poche le pagine dedicate alla vicenda amorosa, sono invece molte quelle riservate a divagazioni, che nella forma convenzionale romanzesca occupano solitamente uno spazio più esiguo. Ritroviamo precisamente due intermezzi e una parentesi: un primo intermezzo in cui si parla della storia dell’isola caraibica, da Colombo fino a Enriquillo, il guerriero che diede il nome all’omonimo lago; un secondo intermezzo nel quale vengono analizzate le figure dei sereni, ovvero i guardiani notturni alle case signorili private; una parentesi dove viene descritta la formazione sessuale di Michele. Il primo intermezzo ha un carattere prettamente storico, mentre il secondo ha un intento di denuncia verso le ingiustizie che devono subire i sereni, ai quali non viene

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riconosciuto il proprio lavoro e vengono uccisi, rimpiazzati per poco e nulla. Questi innesti complicano ulteriormente la struttura del libro, ma non sono le uniche digressioni che si trovano. Infatti spesso vengono inseriti monologhi di altri personaggi che narrano le proprie storie e introducono diversi argomenti. Per esempio la storia di Paolo, narrata in prima persona, nella quale emergono i problemi del razzismo e della prostituzione, oltre a spiegare i rapporti difficili che Santo Domingo ha nei confronti della vicina Haiti. Ma si parla anche di droga, di corruzione, di violenza. Tutto ciò è descritto sempre con un intento parodico e infatti, dopo aver elencato tutti i problemi sociali e politici di Santo Domingo, Paolo dice che «qua non c’è pressione fiscale la gente è diversa è libera è spontanea questa è la vita e io non me ne andrò mai più via di qua.» [PPM 74]. Interessante è anche il monologo di Gianni che, dopo aver esaminato le differenze fra i poveri, ma più scaltri haitiani e i più ricchi dominicani, introduce il suo pensiero, che è uno specchio di quello dell’autore, sulla politica italiana. Si dice che in Italia non esiste un dialogo perché tutto il discorso è condotto dai mass media con televisione, pubblicità e giornali e anche la politica italiana è autoreferenziale, poiché parla solamente a sé stessa, talvolta nemmeno comprendendo ciò che dice.

Ritmi narrativi

Ogni capitolo è a sé stante e introduce argomenti differenti, adottando anche dei propri ritmi. Per esempio, è originale il capitolo Sulla punta della luna poiché è scandito dai personaggi di Speedy Gonzales e Duffy Duck e dal cartone animato i Tre

Caballeros di Walt Disney. Quello che succede nel cartone animato è accostato a quello

che accade nel locale dove il protagonista aspetta di vedere la sua Francis. Le frasi si intervallano con ritmo incalzante, creando una confusione fra le prostitute che si atteggiano e ballano nel locale e Duffy Duck e Speedy Gonzales che fanno su e giù nell’antica Roma, passando per il Colosseo e cantando sotto gli occhi di Nerone. L’effetto che si produce è senza dubbio umoristico, ma anche di confusione. Il linguaggio dei cartoni animati è molto diretto, a differenza di quello usato dalla letteratura, ed è efficace per metaforizzare le sensazioni e i pensieri di Michele ubriaco.

Ma il ritmo può prendere anche una piega totalmente differente, come nel caso dell’elenco: il capitolo Sosua business è costruito tramite elencazione, una sorta di catalogo di prostitute. Le donne sono descritte come se comparissero su un volantino di un ipermercato nel quale si presenta la vasta gamma di prodotti indicandone i prezzi e le

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caratteristiche. Sono donne ridotte a vere e proprie merci, pronte a essere comprate. Si tratta di un elenco nel quale si succedono vari ritratti di queste prostitute con un forte istinto di sopravvivenza, alcune hanno storie tristissime, sono vittime di abusi, altre sono accompagnate da mariti ubriachi. Le pagine, ritmate da questo elenco, colorano la narrazione di tristezza e amarezza.

La debolezza dei nodi tematici

In Puerto Plata Market compaiono anche citazioni di avvenimenti storici reali, come ad esempio, la morte di Aldo Moro che viene menzionata perché è avvenuta lo stesso giorno dell’uscita di una puntata di Pippi Calzelunghe, ovvero il 9 maggio del 1978. Nel monologo di Sebastiano, un uomo al quale interessano solo le moto e che sarebbe disposto a tutto pur di averne molte, si parla dell’anno 1989 che è stato dichiarato dall’Onu l’anno del bambino per ricordare tutti quei bambini che vivono in paesi sottosviluppati e sono vittime di violenza. Per parlare di questo argomento viene inserito un brano tratto dall’inizio di una videocassetta intitolata Videostory del 1989, pubblicata da Rcs. Poi viene ricordato un altro avvenimento, cioè la morte del calciatore Scirea, avvenuta in seguito a un grave incidente. Il livello della narrazione viene abbassato man mano come in un anti-climax e si passa dal ricordare un evento umanitario relativo alla condizione dei bambini nel mondo, a un fatto di cronaca legato al mondo del calcio, fino a rammentare che il 1989 è anche l’anno in cui Michele ha provato per la prima volta a fare sesso con un trans. Questi fatti vengono inseriti nel testo con l’aiuto di frammenti giornalistici e documentari e sono uniti tra loro con dei nodi tematici piuttosto deboli, come ad esempio lo stesso anno di avvenimento. Dopotutto questo è il principio che lega anche gli argomenti che si affrontano fra un capitolo e l’altro. Spesso infatti alla fine di un capitolo viene riportata una frase che introduce un argomento che verrà trattato nella parte successiva. Per esempio l’ultima frase della sezione Domenica 25 maggio 1997 è «io mi addormento pensando a tutto quello che c’è di bello nella mia patria ideale, la Svizzera.» [PPM 40]. Così è stabilita la connessione con il capitolo seguente che tratta appunto della Svizzera, un luogo mitico per il protagonista.

Insomma, Puerto Plata Market è un romanzo che presenta una forma contemporanea, in cui si sgretola l’unità tradizionale romanzesca per far spazio a una

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frammentazione disordinata e una polifonia di voci che riproduce il caos della società di oggi.

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