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3 La Cina come mebro permanente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite

3.6 Le fasi storiche della Cina all’interno del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite

3.6.5 La questione siriana

3.6.5.2 Il secondo veto:

il 4 Febbraio del 2012 la Cina, sempre insieme alla Russia, rigetta una

proposta di Risoluzione che contiene una serie di richieste a tutte le parti coinvolte tra cui: l’immediata cessazione di tutte le violenze e la protezione della popolazione civile, la liberazione di tute le persone detenute arbitrariamente, il ritiro delle forze armate dalle città, e la garanzia del diritto di manifestare pacificamente; è presente anche una speciale richiesta di

224 S/PV 6627 del 4 ottobre 2011 225 Presentata dalla Federazione Russa

Carla Contini. La vocazione internazionale della Cina.

Tesi di Dottorato in Scienze Politiche e Sociali. Università degli Studi di Sassari

intraprendere un percorso politico che includa tutte le parti siriane226 e che si svolga in un ambiente non violento al fine di poter andare incontro alle aspirazioni e rivendicazione della popolazione siriana.

La Cina respinge con fermezza la proposta227 e, sebbene continui ad essere affranta per la popolazione siriana e sia grata alla Lega Araba ed ai suoi sforzi di ripristinare la stabilità in Siria, dichiara di essere costretta a votare negativamente poiché la sovranità l’integrità territoriale e l’indipendenza del paese devono essere rispettate, così come i principi e gli obiettivi della Carta delle Nazioni , che vengono citati a supporto della necessità di promuovere il dialogo politico nella risoluzione delle dispute. Viene rimarcata l’attivo coinvolgimento nella stesura della bozza che però purtroppo non ha prodotto i risultati sperati, conducendo la delegazione cinese verso la scelta obbligata del veto, e viene anche sottolineata l’inutilità di effettuare pressioni su una bozza che non riuscendo a mettere d’accordo tutti i membri del Consiglio creerebbe solo ulteriori fratture che non sarebbero d’aiuto nella soluzione della questione siriana.

Nel Marzo 2012 il Consiglio di Sicurezza approva all’unanimità una dichiarazione di supporto all’invio di Kofi Annan in Siria in veste di inviato speciale congiunto di Lega Araba e Nazioni Unite228 cui viene conferito i compito di cercare di porre fine alle violenze in Siria, attraverso la consegna alle autorità siriane di un piano di pace composto da sei punti: 1)l’impegno alla

226 Questo emendamento è probabilmente stato interpretato dalla Cina come una

circonlocuzione che cela in realtà il tentativo di un cambio di regime, che a solo un anno dal disastro libico la Cina trova impossibile da appoggiare.

227 S/PV 6711 del 4 Febbraio 2012 228 S/PV 6736 del 21 Marzo 2012

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collaborazione con l’inviato speciale al fine di formare una coalizione siriana inclusiva che sia in grado di rispondere alle esigenze manifestate dalla popolazione civile, a tal proposito l’impegno deve tradursi nella nomina di un interlocutore che medierà con l’Inviato ed al quale vengono conferiti pieni poteri decisionali dal governo siriano; 2) l’impegno ad interrompere gli scontri e giungere ad una tempestiva cessazione di tutte le violenze, sotto la supervisione delle Nazioni Unite, al fine di proteggerei civili; 3)la disposizione tempestiva di aiuti umanitari a tutte le aree colpite dagli scontri, e come ulteriore passo successivo, l’accettazione ed attuazione di una pausa umanitaria quotidiana, il cui orario e meccanismo devono essere decisi in modo efficiente anche a livello locale; 4) l’intensificazione della velocità del processo di rilascio delle persone detenute arbitrariamente, soprattutto quelle appartenenti a categorie protette e quelle coinvolte in manifestazioni pacifiche, la consegna, senza ulteriori ritardi, di una lista comprendente tutti i luoghi in cui le persone sono detenute, l’organizzazione immediata dell’accesso a queste strutture e l’impostazione di un sistema di risposta alle domande di informazioni su detenzione e rilascio dei prigionieri; 5)l’istituzione della libertà di movimento in tutto il paese per tutti i giornalisti ed il rilascio a questi di visti non discriminatori 6) il rispetto della libertà di associazione e manifestazione pacifica per tutta la popolazione.

Dopo avere approvato il piano di Kofi Annan ed avergli conferito piena autorità, il Consiglio di Sicurezza decide, nell’Aprile del 2012, di approvare all’unanimità una Risoluzione proposta dalla Federazione Russa che istituisce una Missione di Supervisione in Siria (UNSMIS)229 al fine di monitorare

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l’implementazione, da parte delle forze siriane, del piano di pace proposto da Nazioni Unite e Lega Araba. Il contingente è formato da 300 osservatori militari disarmati, una componente civile ed alcuni mezzi di trasporto aereo. La Cina accoglie positivamente, attraverso le parole di Li Baodong, l’approvazione della Risoluzione, alla cui stesura ha partecipato attivamente, dichiarando inoltre che la sua attenzione durante i lavori di preparazione è sempre stata orientata al supporto della sovranità, indipendenza ed integrità territoriale della Siria ed al pieno rispetto della volontà della sua popolazione. L’impegno è sempre stato profuso verso il dialogo pacifico, finalizzato al raggiungimento di un accordo pacifico, equo e giusto; a tal fine la preziosa offerta di aiuto da parte di Kofi Annan è stata la migliore soluzione possibile ed ha permesso numerosi ed importanti progressi. Si fa appello a tutte le parti coinvolte, siriane e di opposizione, a cooperare pienamente in modo da consentire la creazione delle condizioni necessarie alla formazione un forza politica inclusiva esclusivamente siriana. La missione appena istituita si rende necessaria al fine di assicurare la piena implementazione del piano di Annan e la Cina spera che l’operato di questa si concretizzi in pieno rispetto della sovranità e dell’integrità territoriale della Siria, così come da mandato conferito dal Consiglio di Sicurezza.

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