2. I costi della giustizia civile e le entrate «tributarie» legate alla sua
2.4. Segue: il bilancio di responsabilità sociale consuntivo 2011 del Tribunale
Il primo studio del quale diamo conto è il bilancio sociale del Tribunale di Brescia (162).
In esso sono state computate le spese sostenute dal tribunale – raggruppate nelle categorie «spese per il personale» (163), «spese di giustizia»
(161) I dati relativi al progetto, agli uffici giudiziari coinvolti e ai progetti operativi dei singoli uffici giudiziari sono consultabili agli indirizzi www.mpgiustizia.it e www.risorseperlagiustizia.it.
(162) Interamente consultabile agli indirizzi www.mpgiustizia.it e www.risorseperlagiustizia.it.
Agli stessi indirizzi è altresì consultabile l’«analisi economica delle spese del Tribunale», che contiene dati di dettaglio ulteriori rispetto a quelli riportati nel bilancio sociale.
(163) Comprendenti quelle erogate direttamente dal Ministero della giustizia per le retribuzioni lorde dei magistrati (togati e onorari) e del personale amministrativo, gli emolumenti accessori (indennità, produttività, straordinari, buoni pasto), la formazione e le spese mediche e di sicurezza (L. 626/1994).
(164), «spese per beni e servizi di supporto» (165), «spese per le sedi» (166) – e le entrate generate dalla sua attività – classificate nelle categorie «contributo unificato» (167), «diritti di copia» (168), «imposte di registro» (169), «recupero dei crediti derivanti dal rimborso delle spese processuali e dalle pene pecuniarie stabiliti dalle sentenze», «somme in denaro confiscate e introitate dal Fondo Unico Giustizia», «valore economico stimato degli immobili confiscati e conferiti all’Agenzia del Demanio», «importi derivanti dalla vendita all’asta di corpi di reato e memoriali» – negli anni 2008, 2009, 2010.
Per quanto concerne le spese, nel 2008 ammontavano complessivamente a 15.327.929 euro; nel 2010 a 15.246.059, con un decremento dello 0,53%. Nel 2009 si è registrato un aumento contingente a 16.677.634, a seguito delle spese
(164) Ovverosia quelle sostenute per i compensi dei giudici onorari, i rimborsi dei giudici popolari, i compensi per lo svolgimento di incarichi professionali di supporto al giudice (quali quelli conferiti a periti, consulenti, interpreti, traduttori, ecc.), il patrocinio a spese dello Stato, le trasferte giudiziarie (ad es. quelle dei testi), la custodia dei beni sequestrati, la stenotipia e la registrazione delle udienze (che non è stato possibile rilevare), ecc. Tali spese derivano direttamente o indirettamente dai provvedimenti disposti dai magistrati nell’esercizio della funzione giudicante; sono erogate dal Ministero della giustizia e recuperate nell’ambito delle stesse procedure giudiziarie.
Si noti che queste spese presentano forti oscillazioni nelle loro componenti, che sono correlate soprattutto al patrocinio a spese dello Stato e alle prassi di utilizzo degli ausiliari dei giudici.
(165) Ovverosia quelle relative a beni e servizi necessari per supportare il funzionamento degli uffici: materiali di consumo, utenze telefoniche, spese postali, gestione degli automezzi, ecc. Anche tali spese sono erogate dal Ministero della giustizia.
(166) Comprendenti quelle relative a canoni di locazione (reali e figurativi), manutenzione e pulizia, energia e riscaldamento, arredi e impianti, vigilanza e adeguamento degli immobili in cui ha sede l’ufficio giudiziario. In questo caso le spese sono sostenute dai Comuni di Brescia, Breno e Salò per le rispettive sedi, che ne recuperano una quota dal Ministero della giustizia.
(167) V. infra, par. 4. (168) V. infra, par. 5.
(169) Derivanti dalla registrazione di atti civili e penali, dai decreti ingiuntivi e dalle esecuzioni civili. V. infra, par. 4.2.
di trasloco dalle vecchie sedi e di allestimento del nuovo Palazzo di Giustizia (170).
Per ciò che riguarda le entrate, nel 2008 si sono attestate sui 21.072.811 euro, per poi scendere a 17.881.878 nel 2009 (con una flessione di oltre il 15%) e risalire a 22.151.182 nel 2010 (con un incremento del 5,12% sul 2008) (171).
(170) Le macro categorie di spesa del Tribunale di Brescia (valori assoluti):
Macro-categorie di spesa 2008 2009 2010 Var. % 08-10
Spese per il personale 11.142.868 11.252.688 11.383.478 2,16% Spese di giustizia 1.481.928 1.493.278 1.640.519 10,70% Spese per beni e servizi 167.263 168.367 154.702 -7,51% Spese per le sedi 2.535.870 3.763.301 2.067.360 -18,48%
Tot. spese funzionamento 15.327.929 16.677.634 15.246.059 -0,53%
(171) Le entrate generate dal Tribunale di Brescia:
Categorie di entrata 2008 2009 2010 Var. % 2008-10
Contributo unificato 2.769.965 2.927.622 3.686.582 33,09% Diritti di copia (stima) 323.051 369.508 554.353 71,60% Imposta di registro (stima) 6.504.673 7.545.554 7.434.966 14,30% Somme di denaro confiscate n.d. 355.971 655.057 84,02% Recupero spese e sanzioni 11.215.247 5.969.048 9.467.816 -15,58% Vendita corpi di reato e memoriali 259.875 100.075 352.410 35,61% Conferimento immobili 0 614.100 0 Totale entrate generate 21.072.811 17.881.878 22.151.182 5,12%
In questo studio è stimato l’apporto economico alle casse dell’erario complessivamente generato dall’ufficio giudiziario, a prescindere dal soggetto preposto alla riscossione, dai tempi e dai modi della stessa. I dati sono riferiti alla competenza e non alla cassa.
Nella rilevazione si sono riscontrate non poche difficoltà, imputabili alle modalità di registrazione e gestione delle entrate da parte degli enti di riscossione. In taluni casi non è stato possibile rilevare dati precisi e si è fatto ricorso a stime sulla base di rilevazioni a campione (diritti di copia, imposta di registro).
Confrontando dunque le spese sostenute per la giustizia quale funzione pubblica imprescindibile dello Stato e le entrate generate a vario titolo dall’esercizio di tale funzione nei tre anni esaminati, il dato sorprendente è che le
entrate superano largamente le spese. Se si considera che il 2009 è stato un anno
eccezionale, sia per le maggiori spese dovute al trasloco sia per le minori entrate dovute ad una diminuzione contingente della registrazione di recupero crediti, negli anni 2008 e 2010, che possono essere considerati «normali», si registra un saldo attivo che oscilla fra il 27% e il 31%. Occorre altresì notare che nel triennio
Occorre anzitutto osservare che le entrate registrano notevoli fluttuazioni negli anni e presentano solo una parziale correlazione con la quantità di servizi di giustizia erogati. Se, da un lato, entrate quali il contributo unificato e i diritti di copia sono correlate ai flussi di attività e presentano una certa regolarità; dall’altro, entrate quali l’imposta di registro – correlate al valore delle cause – e quelle conseguenti ai provvedimenti disposti dal giudice non presentano un andamento regolare e prevedibile.
Da notare poi l’estrema variabilità negli anni di tutte le voci di entrata e in particolare della voce più rilevante, «recupero spese e sanzioni». I motivi di questa oscillazione sono attribuibili a mutamenti della normativa di riferimento o a fattori organizzativi interni, ovvero possono essere legati al valore delle cause trattate e alle sentenze.
I diritti di copia sono largamente sottostimati, in quanto è stato possibile ottenerli solo per l’area civile. Per le somme confiscate gli importi sono riferiti solo agli anni 2009 e 2010, dacché precedentemente la modalità di riscossione prevista dalla normativa era differente. Per gli immobili confiscati si registra un unico importo nel 2009, giacché negli altri due anni non vi sono state confische.
Con riguardo alle entrate generate dal recupero di spese e sanzioni occorre segnalare, come si evince dai dati di seguito riportati, che esse derivano per la quasi totalità dall’amministrazione della giustizia penale.
2008 2009 2010
Totale area penale 11.215.097 5.963.064 9.462.791
- Sanzioni e pene 3.628.225 4.373.054 7.347.459
- Spese processuali 7.586.872 1.590.010 2.115.332
Totale area civile 150 5.984 5.025
- Somme iscritte 150 5.984 5.025
Totale 11.215.247 5.969.048 9.467.815
Non può tacersi, tuttavia, il fatto che in seno al processo civile, dal 2010 ad oggi, si sono introdotte nuove sanzioni pecuniarie e si è progressivamente incrementata l’entità di quelle già previste: ciò renderebbe dunque estremamente interessante avere un dato più recente.
le spese sono diminuite dello 0,53% mentre le entrate sono aumentate del 5,12%, evidenziando un andamento positivo del «saldo di bilancio» (172).