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La Commissione Europea pone particolare attenzione al coinvolgimento degli stakeholder lungo tutto il processo di definizione del PAESC. Il percorso di partecipazione permette di stabilire un’adeguata partecipazione di tutti i soggetti che hanno un ruolo chiave, con l’obiettivo di aumentare le possibilità di successo e di fattibilità del Piano. È innegabile, infatti, che un ampio consenso legittima il PAESC e offre maggiori garanzie di efficacia delle indicazioni contenute nel Piano stesso. Sulla base di queste considerazioni si è definito un calendario di incontri per iniziative mirate a garantire un percorso partecipativo che coinvolga i principali stakeholder, con l’obiettivo di costruire una visione condivisa di sviluppo energeticamente sostenibile del territorio.

La sensibilizzazione si attua tramite gli strumenti della partecipazione al fine di promuovere, valorizzare e incentivare il perseguimento di obiettivi comuni. In questo caso specifico sono state individuate tre tipologie di percorsi per la sensibilizzazione e la promozione di una cultura dell’uso razionale dell’energia e di stili di vita e di produzione sostenibili:

Tavoli di lavoro con l’AC: decisionali per individuare le indicazioni dei soggetti politici

Incontri con gli stakeholders (altre istituzioni pubbliche presenti sul territorio, mondo produttivo, mondo della ricerca, associazioni ambientaliste …)

Materiale divulgativo

L’estensore del Piano ha avuto il ruolo di predisporre tutti i materiali ritenuti necessari per ogni incontro e lavorando insieme alla Pubblica Amministrazione ha esplicitato le esigenze di tutti facilitando il dialogo tra le parti a favore di una maggiore efficacia dei progetti e delle politiche energetiche-ambientali proposte. Si parte dalla produzione di ricerche e indagini conoscitive, consultazioni pubbliche, organizzazione di spazi e momenti di interazione che facilitino il dialogo e la cooperazione fra i soggetti interessati per l’individuazione di soluzioni condivise ed attuabili – fino al controllo delle fasi di attuazione. Il tutto, in accordo con i bisogni e le richieste degli stakeholder e della comunità locale. Non a caso, è la stessa Commissione Europea, che sottolineando la trasversalità delle competenze sul tema energetico, auspica l’adozione di metodologie innovative e di soluzioni/azioni condivise, efficaci e misurabili.

7.1 TAVOLI DI LAVORO CON L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE E GLI UFFICI TECNICI

Gli incontri tecnici con l’AC hanno avuto inizio fin dalle prime fasi affinché ci fosse un coinvolgimento attivo della stessa e dei suoi tecnici. In un primo periodo, infatti ci si è concentrati nella raccolta dei dati necessari alla definizione del BEI. Successivamente sono state condivise le strategie e azioni da prevedere nel PAESC andando a verificare la loro efficacia con i tecnici comunali, i quali negli anni hanno acquisito conoscenza unica e preziosa delle dinamiche territoriali locali.

Il lavoro svolto nei tavoli tecnici è stato periodicamente sottoposto all’attenzione della Commissione Consiliare Ecologia, Ambiente e Protezione Civile, nei seguenti incontri:

1) Primo incontro di presentazione del BEI in data 16/7/2020;

2) Incontro conclusivo di presentazione del BEI in data 15/10/2020;

3) Primo incontro di presentazione della bozza di PAESC in data 27/4/2021;

4) Secondo incontro di confronto sulla bozza di PAESC in data 6/5/2021;

5) Terzo incontro conclusivo sul PAESC in data 20/5/2021.

7.2 INCONTRI CON GLI STAKEHOLDERS

Di seguito si propone un elenco dei principali portatori di interesse che sono stati coinvolti nel processo di partecipazione alla redazione del PAESC:

1) Università degli Studi di Brescia;

2) Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia;

3) Centro Sviluppo Sostenibilità CSS è il centro di coordinamento per lo sviluppo sostenibile del territorio bresciano, al quale partecipano in qualità di partner: l’Università degli Studi di Brescia, Confindustria Brescia, Camera di Commercio, Comune di Brescia, Provincia di Brescia, UBI Fondazione CAB, A2A;

4) Consulta per L’Ambiente, Consulta per la pace e la cooperazione, la solidarietà internazionale e la promozione dei diritti umani istituite dallo Statuto del Comune di Brescia per favorire la più ampia partecipazione dei cittadini singoli od associati alla vita civica, riconoscendo l’utilità sociale delle associazioni e dei singoli rispetto all’azione amministrativa;

5) Confindustria Brescia, fondata nel 1892, rappresenta le imprese industriali della provincia di Brescia. Aderente al Sistema Confindustria è una delle più antiche associazioni industriali italiane e tra le maggiori del paese, con circa 1.300 aziende iscritte;

6) RAMET Società Consortile per le Ricerche Ambientali per la Metallurgia, nata su iniziativa di Confindustria Brescia nel 2005, riunisce le più importanti aziende siderurgiche e metallurgiche del territorio bresciano in un progetto comune per lo studio e il monitoraggio dell’impatto delle loro attività produttive sul territorio, finalizzati al miglioramento continuo delle performance ambientali;

7) Brescia Mobilità società del Comune di Brescia che gestisce la mobilità cittadina e coordina i diversi servizi di mobilità attraverso le sue controllate, Brescia Trasporti SpA e Metro Brescia Srl.;

8) Brescia Infrastrutture è una società pubblica in house di gestione patrimoniale che si occupa di progettazione e realizzazione delle infrastrutture di proprietà della città di Brescia. È una società a responsabilità limitata con socio unico il Comune di Brescia, che le ha conferito un patrimonio immobiliare e infrastrutturale, fra cui la Metropolitana Leggera Automatica di Brescia ed i Parcheggi in struttura;

9) Osservatori del Comune di Brescia (Alfa Acciai, Acqua bene comune, Aria bene comune, Ori Martin, Termoutilizzatore): organismi istituiti dall’Amministrazione Comunale al fine di agevolare il confronto e l’informazione tra il Comune e i diversi portatori di interesse

favorendo l’individuazione di soluzioni per ridurre l’impatto delle diverse attività sull’ambiente circostante e tutelare le matrici aria ed acqua.

L’ A.C. ha organizzato i seguenti incontri con gli stakeholders sopra elencati:

1) Primo incontro di presentazione BEI (Inventario delle emissioni di base) alla Consulta per l’Ambiente con partecipazione estesa ad altri portatori di interesse non aderenti alla Consulta, in data 4/8/2020.

2) Incontro conclusivo di condivisione dei risultati del BEI con la Consulta per l’Ambiente, con partecipazione estesa ad altri portatori di interesse non aderenti alla Consulta, in data 22/10/2020;

3) Primo incontro di presentazione del PAESC, con focus sul BEI, a Confindustria Brescia e RAMET, in data 10/12/2020;

4) Incontro di presentazione del PAESC a Brescia Mobilità e Brescia Infrastrutture, in data 18/12/2020.

5) Primo incontro di presentazione del PAESC, con focus sul BEI, al Centro Sviluppo Sostenibilità CSS, in data 12/3/2021;

6) Secondo incontro di presentazione del PAESC, con focus sul Piano d’Azione e sul Piano di Mitigazione, al Centro Sviluppo Sostenibilità CSS, in data 16/4/2021;

7) Secondo incontro di presentazione del PAESC, con focus sul Piano d’Azione e di Mitigazione, a Confindustria Brescia e RAMET, in data 21/4/2021;

8) Incontro di presentazione PAESC, in particolare del Piano d’Azione di Mitigazione e del Piano di Adattamento, alle Consulte del Comune di Brescia (Consulta per l’Ambiente, Consulta per la pace e la cooperazione, la solidarietà internazionale e la promozione dei diritti umani) con partecipazione estesa ad altri portatori di interesse non aderenti alla Consulte stesse, in data 27/4/2021;

9) Incontro di presentazione del PAESC agli Osservatori del Comune di Brescia in seduta congiunta (Osservatorio: Alfa Acciai, Acqua bene comune, Aria bene comune, Ori Martin, Termoutilizzatore), in data 29/4/2021;

10) Incontro di presentazione del PAESC all’Alta Scuola per l’Ambiente ASA dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, in data 30/4/2021;

11) Incontro di presentazione del PAESC ai Consigli di Quartiere, in data 6/5/2021;

12) Percorso di condivisione dei contenuti del PAESC con l’Università degli Studi di Brescia: avviato in gennaio 2021 e con ultimo incontro tenutosi in data 7/5/2021.

A seguito degli incontri sopra considerati l’A.C. ha ricevuto i seguenti contributi scritti:

- “Affrontare l’emergenza climatica: PAESC e oltre - le proposte della Consulta per l’Ambiente del Comune di Brescia” elaborato dalla Consulta per l’Ambiente - 21 dicembre 2021;

- “Proposta di azioni concrete di attuazione del PAESC” documento elaborato da Legambiente e condiviso dalla Consulta per l’Ambiente - 4 febbraio 2021;

- “Note alla Bozza di PAESC del Comune di Brescia - Follow-up della presentazione ad ASA, 30 aprile 2021” documento elaborato da ASA - 5 maggio 2021;

- Contributi elaborati dall’Università degli Studi di Brescia - il 7 maggio 2021 e 9 maggio 2021.

7.3 PROPOSTE EMERSE DAL PROCESSO DI PARTECIPAZIONE.

Nella redazione del PAESC sono state considerate diverse indicazioni emerse nell’ambito dei processi di partecipazione, in particolare nel Piano di Mitigazione e nel Piano di Adattamento. Di seguito si riportano ulteriori aspetti che sono emersi dal confronto con i portatori di interesse, che non sono stati ricompresi nel PAESC, ma che si ritiene possano rappresentare un elemento di interesse per le fasi successive delle attività:

La possibilità di includere tra le azioni per la mitigazione l’utilizzo di biometano per alimentare la flotta del Comune e dei trasporti pubblici ora a metano fossile;

L’opportunità di implementare azioni finalizzate sia a generare un forte coinvolgimento della cittadinanza che a favorire la condivisione degli obbiettivi del PAESC con la popolazione, le associazioni e gli operatori privati coinvolti dalle azioni del piano. In particolare, potranno essere individuate modalità specifiche per valorizzare i benefici economici, ottenibili anche dai privati, legati al risparmio e all’efficienza energetica;

La possibilità di approfondire il tema del contrasto alla povertà energetica;

L’opportunità di implementare un percorso finalizzato a favorire la partecipazione attiva della cittadinanza nella fase attuativa del PAESC, accrescendo la responsabilizzazione della popolazione con il fine di raggiungere gli obbiettivi del piano con maggior efficacia;

L’opportunità di pianificare attività educative sul tema dei cambiamenti climatici e dei rischi connessi, anche secondo modalità e metodi innovativi, eventualmente coinvolgendo i portatori di interesse.