3.1 Il voto elettronico nel panorama giuridico internazionale
3.2.1 Il sistema di e-voting statunitense
Quanto alle modalità di espressione del suffragio in seno alle
primarie, si individuano sostanzialmente due modalità di
esercizio del diritto di voto. Infatti l’elettore può votare recandosi direttamente al seggio, oppure facendosi inoltrare la scheda al proprio domicilio e spedendo il proprio voto via posta, mediante il cosiddetto metodo degli absentee ballot 321. In quest’ultimo caso, si tratta di un un sistema di votazione comunemente usato da coloro che, per vari motivi (ad esempio questioni lavorative), non possono recarsi alle urne “il primo
A tal proposito cfr.: D. John Angrisani, Come si vota negli Stati Uniti, in
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martedì dopo il primo lunedì di novembre”. Ad ogni modo, ricorrono all’absentee ballot anche: i cittadini americani residenti all'estero, e (in alcune circostanze) i militari stanziati nelle diverse parti del globo. “Queste due ultime categorie hanno anche altri metodi per poter votare: ad esempio, nel caso che le schede elettorali originali non arrivino dagli Stati Uniti in tempo per poter votare e rimandarle indietro via posta, rispettando le deadline stabilite da ogni Stato per il voto, i cittadini americani residenti all'estero e registrati nelle liste elettorali hanno anche la facoltà di usare i cosiddetti Federal Write-In Absentee Ballot (FWAB), che altro non sono che schede vuote dove poter inserire a penna il nominativo della persona che si vuole votare per ogni elezione federale,Senato, Camera o presidente). In casi di assoluta emergenza esiste persino una versione online del FWAB che è possibile scaricare al seguente indirizzo, compilare, firmare e spedire negli Stati Uniti agli uffici elettorali della propria contea di residenza elettorale. Non tutti gli Stati americani accettano però questo tipo di scheda, e sta all'elettore verificare se il proprio Stato di residenza permette o meno l'uso di questa particolare scheda. Infine per i militari è prevista, in via del tutto sperimentale, anche la possibilità di votare in maniera elettronica inviando la propria scheda via email usando una connessione criptata. Sono ovvie, comunque, nel caso del voto via email, o del voto usando il FWAB, le preoccupazioni relative alla privacy degli elettori e alla segretezza del voto, visto che in entrambi i casi è palese l'associazione del voto con il singolo elettore. Inoltre nelle ultime elezioni, e soprattutto negli
Stati chiave, è stata alta la percentuale di absentee ballot che sono stati scartati e non contati, rispetto alla percentuale di voti che sono stati espressi nei seggi”.Per questi motivi, il voto al seggio costituisce la modalità di espressione del suffragio maggiormente in uso tra il corpo elettorale. Nello specifico questa consuetudine, invalsa tra gli elettori americani, ha suscitato un certo interesse per testare esperimenti di vario calibro, volti ad incoraggiare l’iter di automatizzazione del voto. Infatti dalla fine degli anni ‘60 è invalsa una procedura di informatizzazione che (a partire dalle carte perforate) si è confrontata con le tecnologie più svariate e diversificate. Tra le forme più embrionali di approccio ad una procedura informatizzata, possiamo menzionare il caso dell’Arizona e della Florida.
In particolare per le primarie del partito democratico svoltesi in Arizona nel 2000, venne predisposta una consultazione politica informatizzata su larga scala, basata su una rilevazione dei voti in formato digitale 322. In tal caso gli elettori potevano votare secondo un aut-aut: o recandosi ai seggi ed utilizzando la scheda in formato cartaceo, o esprimendo la propria preferenza via Internet . 323
A tal proposito cfr.: A. Sarais, op. cit., p. 79.
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Nello specifico l’elettore avrebbe potuto esprimere il proprio voto
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attraverso il collegamento al website delle elezioni e la conseguente autenticazione attraverso un codice personale riservato ricevuto per posta. Così, da postazioni appositamente predisposte o comodamente seduti sul proprio sofà, gli elettori potevano esprimere (on-line) la propria scelta elettorale.
Invece in Florida l’approccio ad una automatizzazione della procedura di espressione del suffragio, si verificò quando -sempre in occasione delle primarie del partito democratico- venne testata ed adottata un’ulteriore modalità di e-voting. Quest’ultima non contemplava l’esercizio del suffragio tramite Internet, piuttosto “il voto veniva espresso attraverso un computer che registrava e poi contabilizzava automaticamente i dati digitali, senza la possibilità di effettuare verifiche o riconteggi perché non c’era alcun supporto esterno in cui il voto
fosse rintracciabile” . Tale meccanismo prevedeva la presenza 324
di un sistema touch-screen, che richiedeva all’elettore di esprimere la propria preferenza premendo il monitor in corrispondenza del nome del candidato prescelto. Tuttavia questo modus operandi non si è esteso a tutte le postazioni di voto: infatti in alcuni casi è stato utilizzato un diverso meccanismo di lettura ottica delle schede cartacee.
La pregnanza del voto elettronico si è fatta sempre più forte tra le Contee americane, soprattutto a seguito della vicenda delle schede fantasma, che si verificò durante le elezioni presidenziali svoltesi in Florida nel 2000 325. Infatti questa vicenda sollevò innumerevoli preoccupazioni in merito alle modalità di esercizio del diritto di voto (successivamente protrattesi fino ad oggi)
A. Sarais, op. cit., p. 79.
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A partire dal 2000 gli Stati Uniti iniziarono a surrogare i vecchi sistemi
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elettromeccanici con i cc.dd. EVM, senza predisporre -tuttavia- standard uniformi. Così facendo i singoli stati intrapresero un percorso verso l’automatizzazione della procedura elettorale in completa autonomia.
inasprendo il dibattito in ragione di un esponenziale avanzamento tecnologico. Partendo dal presupposto che la Florida è da sempre stato considerato uno swing state 326, il caso Bush v. Gore supera questa precondizione, assumendo un valore ancora più emblematico in ragione dei suoi risvolti fattuali, giuridici, dottrinali e mediatici. Per adesso (poiché sul caso ed i suoi esiti decisori si dirà specificamente in seguito) basti sapere che lo scandalo delle presidenziali del 2000 in Florida, si riferisce alla discussa vittoria del neoeletto presidente -di estrazione repubblicana- George W. Bush, sull’avversario democratico Al Gore. Questa vicenda, caratterizzata da una lunga ed accesa querelle giudiziaria fatta di ricorsi e controricorsi, si contraddistingue per due importanti profili:
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in primis, il ruolo assunto dalla riconta manuale delle schede elettorali verificatasi in Florida, in ossequio a quanto statuisce la relativa legge elettorale (di cui si dirà di seguito);-
in secundis, il ruolo alquanto singolare assunto dalla Suprema Corte federale.Dopo il caos generatosi in seno alle elezioni del 2000, per far fronte ad uno spettro piuttosto ampio di perplessità, la classe politica ed i ricercatori si sono resi portavoce di un forte attivismo, volto a superare le problematiche emerse a seguito delle sopracitate elezioni. In particolare, “i responsabili politici
Per swing case si intende uno stato in bilico, abituato ad elezioni con
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hanno reagito commissionando studi, acquistando attrezzature e rinnovando alcuni aspetti concernenti la gestione delle elezioni. I ricercatori hanno sviluppato nuovi metodi per
valutare l'impatto della tecnologia sulle votazioni” 327,
consentendo di applicare tali sistemi di e-voting all’intero iter elettorale.