Status e trasferimento dei calciatori

L’art. 2 dello statuto mette subito in evidenza cosa si debba intendere per atleta professionista. Lo status di giocatore non deve derivare dalla categoria in cui l’atleta lavora, ma dal compenso che si percepisce. In altre parole, un giocatore deve essere definito professionista quando percepisce un compenso per il suo operato maggiore rispetto alle spese sostenute, anche se partecipa in competizioni che non vengono intese professionistiche dalla federazione di appartenenza (art. 2 c. 2).

L’articolo successivo che analizzeremo, intitolato “tesseramento”, si articola in 5 diversi commi. Il primo di essi specifica che per poter giocare in una competizione sotto l’ombrello FIFA, il giocatore deve essere necessariamente tesserato per una federazione e conseguentemente accettare tutti i regolamenti che ne derivano, compreso il presente. Un atleta non potrà mai essere tesserato contemporaneamente per più società (art. 5 c.2) e per un massimo di tre società in una stagione (art. 5 c. 3). Egli potrà partecipare in partite ufficiali al massimo per due di esse, a meno che le società per il quale è stato tesserato non

206 _{Transfer is at the heart of sport’s governance, notably in football.}

- For sport governing bodies, implementation of transfer rules are linked to competition fairness and balance. They are necessary tools to enable fair and regular competition amongst clubs. They enforce collective mechanisms to ensure redistribution and solidarity between rich and less wealthy clubs or federations in order to maintain the principle of competitive balance and to support youth development. - For clubs, transfers are an important source of revenue and represent one of the most prominent features of clubs’ assets. Transfers determine not only the financial performance of a club but also its capacity to attract spectators and supporters and consequently the media.

- For players, transfers are a yardstick for their reputation and sporting value. - For agents, transfers are a key source of income.

- For football supporters, transfers are part of the football season as they contribute to the overall excitement about the game and a judge of a club’s ambition.

- For public regulators and judges, transfer mechanisms are to be judged in the light of sport’s specificities justifying derogation from mainly labour and social law.

- For politicians, the press and public opinion, transfers - and notably transfer fees paid to the most successful talents - are a subject of intense scrutiny at a time of social and financial crisis. Cit. “The Economic and Legal Aspects of Transfer of Players”, pag. 27.

appartengano a federazioni con calendari sovrapposti. In ogni caso un calciatore non potrà mai partecipare alla stessa manifestazione per più di due società, cosa che sarebbe possibile ad esempio per un atleta che passasse nella stessa stagione da una società dell’ Europa occidentale, ad una società russa per poi tornare ad una società dell’ Europa occidentale e che tutte e tre le società considerate partecipassero alla Champions League. In questo caso però, oltre al divieto della FIFA ci sono divieti più stringenti previsti dalla UEFA (questo aspetto è previsto dall’art. 5 c. 4.).

La UEFA, nel regolamento in vigore207 (negli anni passati era ancora più stringente208) generalmente vieta a un giocatore di vestire due maglie differenti durante questa competizione, tranne che in due casi particolari, essi sono:

- Giocatore che ha partecipato attivamente alla partite di qualificazione può essere utilizzato da altra società a partire dalla fase a gironi;

- Un giocatore che non ha partecipato attivamente al gioco (può essere andato in panchina durante le partite) può disputare la competizione per due differenti team.

Con l’art. 9 possiamo toccare con mano come le precedenti sentenze giuridiche abbiano inciso anche sul presente statuto. Una federazione può infatti procedere con il tesseramento di un giocatore solo dopo aver ricevuto il CFI (certificato di trasferimento internazionale) dalla precedente federazione di appartenenza. È importante segnalare come la federazione di provenienza non possa mettere condizioni o limiti temporali alla concessione di tale transfer.

Le stesse considerazioni fin qui emerse, sono valide anche per i giocatori che vengono ceduti in prestito (art. 10 c.1) ai quali si aggiunge però un’altra limitazione. Le società che prendono un giocatore in prestito possono decidere di cederlo in prestito a loro volta a patto che vi sia

207

Il regolamento della UEFA Champions League al punto 18.07 dice “ As a rule, a player may not play in a UEFA club competition for more than one club in the course of the same season. Exceptionally, however, a player who has been fielded in the first, second, third qualifying round or the play-offs of the UEFA Champions League or UEFA Europa League is entitled to play in the UEFA Champions League or UEFA Europa League for another club as from the group stage. (…). A substitute player who has not been fielded is entitled to play for another club competing in the UEFA Champions League or UEFA Europa League in the course of the same season.”

208 _{Ne è un esempio il caso Forlan-FC Internazionale. Il giocatore uruguagio partecipò ai preliminari di}

Champions League con il Atletico de Madrid, il quale passato il turno fece venir meno la possibilità al giocatore di partecipare ai gironi con la sua nuova società. Vigeva difatti una norma diversa, l’eccezione del cambio era ammessa solo in caso di eliminazione della squadra di provenienza.

il consenso della società proprietaria del cartellino. Stranamente in questa situazione non viene richiesto anche il consenso del calciatore che potrebbe quindi essere riceduto in prestito anche se contrario a tale trasferimento (art. 10 c. 3).

Come già visto in precedenza il giocatore argentino Leandro Paredes ha subito un doppio prestito, inizialmente dal Club Atlético Boca Juniors al AC Chievo Verona e successivamente da quest’ultima alla AS Roma.