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La teoria del capitale sociale di Burt per aumentare la formatività dei forum didattici:

dell’apprendimento, la sostenibilità dell’e-learning e la diffusione di nuove idee

Le teorie sul capitale sociale sono molteplici. Come evidenziato nel capitolo precedente, esistono varie scuole di pensiero e vari approcci allo studio di questa tematica. Perché scegliere la teoria dei buchi strutturali di Burt per rileggere le interazioni nei forum didattici e porre l’accento sull’aumento della formatività che tali buchi innescano?

La teoria di Burt si colloca sullo stesso filone degli studi di Granovetter e Coleman e pone l’accento sulla struttura delle relazioni che caratterizzano la rete e che favorisce la nascita e la diffusione del capitale sociale. Tale approccio, detto strutturalista, definisce il capitale sociale come attività di controllo dell’informazione esercitata da un utente “broker” nelle relazioni con altri utenti tra loro disconnessi (buchi strutturali). Dal controllo delle informazioni scaturiscono benefici per i “broker” in termini di accesso alle risorse56. L’innovazione dell’approccio di Burt risiede nel fatto che l’autore evidenzia come i benefici del capitale sociale divengano effettivi proprio per una funzione di collegamento e di “brokeraggio” intelligente. Alla base vi deve essere una rete di relazioni a “maglie strette”, coesa, che favorisce la fiducia e rende possibile la cooperazione tra gli attori. Una volta creatasi tale rete di relazioni coesa, gli attori sono pronti e “tutelati” per entrare in contatto con altre reti e cogliere quei vantaggi e benefici che possono derivare da tale apertura. Ciò è possibile perché, nella rete coesa, si sono creati dei valori e delle norme che facilitano la comprensione di altre e nuove risorse e che forniscono un punto di riferimento per valutare la bontà, l’innovatività e i vantaggi derivanti da tali nuove risorse. Burt ha individuato quattro caratteristiche distintive della sua teoria:

1. la capacità competitiva di un soggetto dipende non solo dalle sue caratteristiche, ma anche, e soprattutto, dalla posizione che tale soggetto ricopre nella rete sociale, in quanto tale rete garantisce l’esistenza di relazioni vantaggiose a supporto della valorizzazione del capitale umano;

56 R. S. Burt, Structural Holes versus Network Closure as Social Capital, in N. Lin, C.S. Cook, R.S. Burt, (eds), Social capital: Theory and Research, New York, Aldine de Gruyter, 2000 -

2. i buchi strutturali sono elementi invisibili che determinano la non ridondanza dei legami. Un legame è ridondante quando è basato sulla fiducia e in esso l’informazione rimbalza tra i vari attori, restando pressoché invariata. Quando l’attore entra in contatto con una rete meno coesa, addirittura invisibile perché dai confini indefinibili, accede a nuove informazioni che creano nuove opportunità; 3. la competizione è un processo che si verifica in modo dinamico e che valorizza

l’intersecarsi dei rapporti;

4. la competizione è questione di libertà, intesa come autonomia degli individui che sono spinti a differenziarsi dalla rete sociale per affermare la loro identità e il loro potenziale.

La teoria di Burt è focalizzata soprattutto sul vantaggio che i buchi strutturali apportano alle imprese (tale teoria è infatti pensata per essere applicata nel campo delle scienze sociali e dell’economia). Come si traduce tale teoria nei forum didattici? A mio parere, la teoria di Burt permette sia di rileggere le dinamiche che intervengono nei forum, sia di valorizzare la dimensione dell’e-learning basata sull’approccio Web 2.0, sia infine di recuperare quella capacità riflessiva in grado di rendere l’accesso alle risorse e ai saperi proficuo e vantaggioso.

Abbiamo visto che i forum si caratterizzano come reti ad alta densità, in cui è più facile condividere la conoscenza proprio perché maggiore è la fiducia che si crea tra i discenti e maggiore è anche la ridondanza dei saperi condivisi nel forum. Tale ridondanza del resto è promossa anche dal tutor on-line, che attraverso determinate domande stimolo sollecita i discenti ad analizzare e approfondire una specifica tematica sotto molteplici punti di vista. L’obiettivo di tale interazione è il “padroneggiamento” dei nuovi saperi condivisi; ma nel forum si verificano anche altre dinamiche. Essendo i discenti degli adulti in apprendimento, essi portano nel forum anche le loro esperienze, e innescano in tal modo uno scambio tra teoria e pratica, tra forum didattico e contesto professionale di appartenenza. Ogni discente fa parte sia di una rete coesa in cui condividere e co-costruire i saperi, sia di altre reti meno strutturate nelle quali circolano informazioni diverse e nuove. La capacità di orientarsi nei buchi strutturali, vale a dire in queste reti dai legami deboli, crea un valore conoscitivo enorme per il discente. In questo passaggio risiede il collegamento tra dimensione bonding (propria del forum

didattico) e dimensione bridging (propria dei social network e, più in generale, delle reti sociali meno strutturate con le quali il discente entra in contato).

Anche le quattro caratteristiche della teoria di Burt, che l’autore ha descritto come determinanti per il successo e la competitività di un’impresa, possono essere rilette come opportunità formativa per i forum didattici:

1. il partecipare a un forum, in quanto rete sociale, crea un vantaggio conoscitivo per il discente, che riesce ad accedere attraverso il forum a un maggior numero di risorse. Grazie al forum il discente riesce a raggiungere degli obiettivi conoscitivi che individualmente potrebbe raggiungere solo con un dispendio notevole di energia. In ciò risiede la forza delle comunità scientifiche, che sono tanto più competitive e innovative quanto meglio riescono a condividere i saperi;

2. il discente entra in contatto anche con altre reti sociali. Grazie alle conoscenze apprese nei forum egli dispone di un parametro per poter valutare la bontà e l’attendibilità delle conoscenze con cui entra in contatto. Quale grande vantaggio apporta questa capacità al discente, nel momento in cui entra in contatto con la dimensione Web 2.0 della conoscenza? Una dimensione in cui le informazioni vengono prodotte in modo potenzialmente infinito, senza tuttavia dare garanzie della loro veridicità;

3. lo scambio si configura come un processo di crescita della conoscenza. Questo elemento deve essere considerato soprattutto in fase di progettazione e animazione del forum didattico. Come detto all’inizio della presente ricerca, una delle criticità maggiormente diffuse nei forum didattici è che a un alto livello di interazione non corrisponde un altrettanto alto livello di formatività. Ciò che deve essere promosso nei forum non è quindi la mera partecipazione, quanto lo scambio, la condivisione, negoziazione e co-costruzione delle nuove conoscenze;

4. attraverso questa negoziazione, i discenti sono esortati ad “alzare l’asticella” del sapere, dando un contributo innovativo e diverso allo scambio. Ciò è possibile solo mettendo in gioco le loro identità, le loro peculiarità, differenziandosi quindi dagli altri. Ecco che il discente è così stimolato ad assumere un atteggiamento autonomo, per la ricerca di nuovi saperi, e critico, per l’interpretazione di questi stessi saperi.

Il valore aggiunto che la teoria di Burt dei buchi strutturali apporta per l’aumento di formatività nei forum didattici è duplice:

 da una parte, la connessione tra rete ad alta densità e rete a bassa densità (tra quelli che Burt definisce legami broker e buchi strutturali), permette di correggere la perdita di senso che a volte si verifica quando si entra in contatto con la dimensione attuale di condivisione di conoscenza, recuperando le ragioni per cui si apprende. Il circuito virtuoso che si innesta tra reti ad alta densità e reti a bassa densità, tra forum didattici e social network, impedisce che la “propagazione” delle informazioni collassi, permettendo invece la nascita di forme di organizzazioni (reti sociali) che consentono di condividere la conoscenza a scala sempre più ampia, senza perdere il controllo. Il valore aggiunto è quindi la capacità di imparare, grazie all’interazione nei forum, a discernere tra le diverse fonti di informazioni e comprendere quale fonte si caratterizza come reale conoscenza;

 la valorizzazione della dimensione bonding e bridging, sempre intesa nella dimensione forum didattico vs social network, permette di valorizzare la creatività messa in gioco da tanti potenziali innovatori. Il capitale sociale, secondo l’accezione di Burt, è quindi la risorsa a disposizione dell’individuo per poter crescere nella società e far crescere la società.

La scelta della teoria di Burt come punto di riferimento per il sostegno della tesi del presente lavoro di ricerca è proprio dettata dal fatto che tale teoria riesce a cogliere punti di forza e vantaggi dei nuovi scenari dell’e-learning, valorizzando sia i forum didattici come punto di partenza per l’innescono della formatività, sia i social network come risorsa per la creazione di nuove idee.