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La rete di distribuzione è dotata di gasometro per il mantenimento della pressione di rete e di torce di sicurezza per la combustione del gas eventualmente eccedente.

Nell’AFO/3 il gas depurato viene preliminarmente inviato ad un sistema (Valvola Septum) che dissipa l’energia del gas riducendo la pressione dello stesso da 1.2 bar sino al valore stabilito di pressione della rete di 450 mmH2O.

Sugli altiforni AFO/I -2-4-5 sono invece presenti turbine per il recupero dell’energia di pressione con trasformazione in energia elettrica.

Nella fase di depurazione gas AFO non sono presenti punti di emissione convogliata.

Emissioni non convogliate

La prima tipologia di emissioni diffuse di polveri provenienti dalla sacca a polvere, derivano in particolare dalle operazioni di scarico delle polveri separate nella sacca stessa. Lo scarico viene effettuato per mezzo di un vessel polmone intermedio che consente lo scarico a pressione atmosferica per gravità previa umidificazione, evitando lo scarico alla pressione di lavoro della sacca che allineata a quella della bocca altoforno.

La seconda tipologia, combustione in torce di sicurezza, viene descritta in tabella 102 (pag. 291-292 di 890) del citato Parere Istruttorio Conclusivo AIA emesso in data 16.12.2010 dalla Commissione Nazionale IPPC. La generazione di tali emissioni è legata a condizioni di emergenza e sicurezza sia dell’Area Altoforno che di altre Aree eventualmente interessate da sovra pressioni della rete gas AFO.

Il Gestore non presenta una stima quantitativa di tali emissioni per mancanza di fattori di emissioni bibliografici di riferimento. Tuttavia, relativamente alle torce di sicurezza dichiara le informazioni quantitative di cui alla tabella 102 (pag. 363 della relazione peritale).

Relativamente al gas AFO trattato, il Gestore dichiara i quantitativi e la composizione chimica riportati nella seguente Tabella 105 (pag. 293 di 890) del Parere Istruttorio Conclusivo AIA; inoltre il Gestore dichiara che le caratteristiche chimiche ed i quantitativi del gas AFO trattato risultano essere praticamente gli stessi del gas AFO recuperato.

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Il Gestore dichiara la caratterizzazione chimica ed i dati quantitativi delle polveri provenienti dal sistema di trattamento “sacca a polvere”, come di seguito illustrato in Tabella 106 (pag. 294 di 890) del citato Parere Istruttorio Conclusivo AIA.

FASE DI COLAGGIO GHISA E LOPPA

L’evacuazione della ghisa prodotta dagli altiforni AFO/1-2-3-4-5 avviene attraverso l’apertura di un apposito foro di colata, situato nella parte bassa dell’altoforno (crogiolo), mediante apposita macchina perforatrice. I prodotti fusi sono raccolti in un canale principale di colaggio (rigolone) rivestito in refrattario, dove avviene la separazione della ghisa dalla loppa per effetto dei differenti pesi specifici. La colata termina quando il foro di colata viene tappato per mezzo di apposita macchina. La ghisa prodotta viene convogliata, mediante un sistema di caricamento (tilting) in appositi contenitori a forma allungata e rivestiti internamente di refrattari (carri siluro) e movimentati su linee ferroviarie con l’uso di locomotori.

Emissioni convogliate

Tutte le attività sopra descritte sono asservite da sistemi di captazione e depolverazione delle emissioni, che vengono convogliate in atmosfera attraverso 6 punti di emissione: E111, E112, E113, E114, E115, E116, le cui caratteristiche sono riportate nella seguente Tabella 107 a pag. 295 di 890 del citato Parere Istruttorio Conclusivo AIA emesso in data 16-12-2010 dalla Commissione Nazionale IPPC

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Gli interventi di adeguamento descritti in tabella 108 a pag. 295-296 di 890 del PIC AIA sono confermati (con l’osservazione preliminare fatta su AFO/3) sotto evidenziata.

Gli interventi di adeguamento codice AF5 per l’Altoforno AFO/1 non sono al momento realizzati; gli interventi potranno essere realizzati in occasione della prossima fermata dell’altoforno.

I punti di emissione non sono dotati di monitoraggio in continuo delle emissioni.

I parametri monitorati in discontinuo per le emissioni convogliate E111, E112, E113, E114, E115, E116 sono i seguenti: Polveri, NOx, SOx (espressi come SO2), H2S, IPA, Benzene e gl’inquinanti di cui all’Allegato l alla parte V del D. Lgs. 152/06 – Parte II: par. 1.1 e par. 2 Al, As, Be, Cd, Co, Cr, CrVI, Cu, Fe, Hg, Ni, Pb, Se, Te, Tl, Zn e relativi composti e la portata.

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Camino Fase di provenienza Sistemi

trattamento Inquinanti Portata (Nm3/h)

mg/Nm 3

(*) Kg/h

E111 Campo di colata

AFO/1 Filtro a tessuto Polveri (a)

560973 10,20 5,72

SO2 80,59 45,21

E112 Campo di colata

AFO/2 Filtro a tessuto Polveri (a)

626480 16,17 10,13

SO2 27,60 17,29

E115 Campo di colata

AFO/5 SUD Filtro a tessuto Polveri (a) 545000 13,77 7,50

SO2 51,25 27,93

E116 Campo di colata

AFO/5 NORD Filtro a tessuto Polveri (a) 482463 14,50 7,00

SO2 49,42 23,84

Valori misurati dal gestore nell’anno 2010

(*) Valore medio di tre prelievi

(a) Inquinanti di cui all’Allegato l alla parte V del D.L.vo 152/06 – Parte II: par. 1.1 Classe I, II e III e par.

2 Classe I, II e III

Emissioni non convogliate

Gli interventi di adeguamento previsti hanno lo scopo di ridurre le emissioni non convogliate come da tabella 109 a pag 296 di 890 del citato Parere Istruttorio Conclusivo AIA emesso in data 16.12.2010 dalla Commissione Nazionale IPPC sotto evidenziata.

FASE DI TRATTAMENTO LOPPA

La loppa che si separa dalla ghisa durante la colata degli altiforni AFO/I -2-3-4 è convogliata in fase liquida attraverso opportuni canali di colaggio ad una vasca detta di granulazione, da dove viene investita, durante la caduta, da un forte getto di acqua di mare della portata di circa 1000 m3/h ad una pressione di circa 4 bar.

La loppa allo stato fuso, investita dal getto d’acqua, è immediatamente raffreddata e ridotta in granuli ed accumulata nella vasca. L’acqua di mare permea il fondo drenante della vasca ed è convogliata nei cunicoli di raccolta acque della rete di stabilimento.

Al termine delle operazioni di colaggio la loppa è evacuata dalla vasca a mezzo di carroponte e depositata nella fossa adiacente alla vasca da dove è ripresa con motopala e trasportata via camion al parco loppa in attesa del caricamento su nave.

Tale sistema di granulazione determina, durante la fase di raffreddamento della loppa con acqua, vapori a carattere diffuso, contenenti composti solforati.

La loppa prodotta dall’altoforno AFO/5 è invece, convogliata ad un impianto di granulazione loppa (TMI3A) a circuito chiuso, alimentato con acqua industriale. I componenti principali di tale sistema sono:

- bacino di granulazione;

- tubazione di trasporto;

- tamburo di filtrazione;

- linea di trasporto: stazione di pompaggio dell’acqua;

- centrale idraulica.

Non sono presenti emissioni convogliate e gli interventi di adeguamento descritti in tabella 111 a

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pag. 305- 306 di 890 del PIC AIA sono confermati (con l’osservazione preliminare fatta su AFO3).

Gli interventi di adeguamento codice AF6 per l’altoforno 4 non sono al momento integralmente realizzati; è stata realizzata una parte relativa alla predisposizione del circuito acque e dei canali di convogliamento loppa e sono attualmente conclusi; le opere restanti sono in fase di aggiudicazione dell’ordine; la tempistica ad oggi prevedibile è entro la fine del 2012.

Gli interventi di adeguamento previsti hanno lo scopo di ridurre le emissioni non convogliate come da tabella 112 a pag 306 di 890 del citato Parere Istruttorio Conclusivo AIA emesso in data 16.12.2010 dalla Commissione Nazionale IPPC sotto evidenziata.

FASE DI GRANULAZIONE GHISA E SGRONDO CARRI SILURO

Durante le operazioni di granulazione ghisa e sgrondo carri siluro possono essere prodotte emissioni diffuse di particolato.

Infatti i carri siluro, nei quali viene colata la ghisa fusa per il trasferimento in acciaieria, sono rivestiti internamente di materiale refrattario. Tale rivestimento deve essere periodicamente controllato per verificarne lo stato per l’eventuale ripristino o rifacimento e ciò richiede l’evacuazione degli eventuali residui depositatisi all’interno del carro siluro. L’evacuazione dei residui allo stato fuso (sgrondo) avviene per rotazione totale del carro siluro in modo da riversare il contenuto in una vasca e raffreddano con spruzzaggio di acqua. Dopo il ripristino e/o il rifacimento dei cani siluro, essi sono riportati a temperatura mediante riscaldamento con metano.

Inoltre, in caso di necessità e/o per sopperire ad eventuali scompensi tra la produzione dell’altoforno e quella dell’acciaieria, la ghisa contenuta nei carri siluro può essere sottoposta ad un processo di solidificazione (granulazione), anch’esso effettuato con spruzzaggio di acqua in apposite vasche.

L’evaporazione di acqua può trascinare con sé del polverino, effetto che viene contenuto mediante irrorazione di acqua aggiuntiva nelle vasche di granulazione.

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Il Gestore non fornisce una stima quantitativa di tali emissioni diffuse per mancanza di fattori di emissione bibliografici di riferimento.

Non sono presenti emissioni convogliate

Le emissioni diffuse, di tipo occasionale legato a particolari esigenze produttive (granulazione ghisa) o saltuario per esigenze manutentive (sgrondo carri siluro), provengono dalle vasche di granulazione con acqua che sono posizionate a cielo aperto.

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I periti hanno quindi proceduto alla “Comparazione dei dati rilevati dal gestore con quelli