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La terza fase della Riforma: 1980-

Nel documento La giustizia costituzionale in Belgio (pagine 55-60)

LE PECULIARITA’ DEL FEDERALISMO BELGA

2.1.4 La terza fase della Riforma: 1980-

La legge 9 agosto 1980, approvata secondo l’ordinario iter legis, disciplina le modalità di finanziamento delle Regioni e delle Comunità, le condizioni di esercizio delle rispettive competenze (al fine di prevenire i possibili conflitti di interesse) e l’uso della lingua da parte delle amministrazioni111.

La l. spec. 8 agosto 1980 rappresenta, invece, l’elemento fondamentale della riforma istituzionale. Con essa:

a) vennero notevolmente ampliate le competenze sia delle Comunità112 sia delle Regioni113. In particolare, a entrambi gli enti vennero attribuite tutte le funzioni sulle materie elencate nel testo della legge speciale, fra cui anche la potestà normativa primaria, ossia decretale.

110 Le 24 mai 1977, les présidents de six formations politiques qui avaient écidé de constituer le nouveau gouvernement

signaient un pacte communautaire appelé ‘Pacte d’Egmont’. Ce pacte constituait un accord pèolitique complet portant sur la réforme des institutions. Il impliquait le transfer d’un certain nombre des matières vers les communautés et les régions. Trois listes des matrières avaient eté établies pour déterminer les compètences respectives du pouvoir national, communautaire et regional. Afin de régler les conflits entre la loi, les décrets et les ordonnances, l’accord prévoyant la création d’une Court d’arbitrage composée de jurisconsultes et de personnes ayant une expérience politique Rigaux M. F., Renauld B., La Cour constitutionnelle, Bruxelles, Bruylant, 2008 p. 24

111 Peccolo G., Evoluzione politico-istituzionale e riforma dello Stato.. p. 55

112 Ai sensi dell’art. 4 della l. spec. 8 agosto 1980 sono di competenza Comunitaria 1) le materie culturali: difesa della

lingua, formazione dei ricercatori, belle arti, patrimonio culturale in genere, con esclusione dei monumenti, musei e altre istituzioni scientifiche, biblioteche, servizi radiotelevisivi, a eccezione di quanto esplicitamente riservato alla competenza governativa, stampa e editoria, animazione culturale, turismo e spettacoli, insegnamento, educazione permanente, formazione prescolare, postscolare e parascolare formazione artistica, formazione professionale 2 le

matiéres personnlisables diverse dalle materie culturali: politica sanitaria, con l’esclusione di alcuni aspetti di portata

generale, assistenza sociale, politiche per la famiglia, assistenza agli indigenti, immigrati, portatori di handicap, terza

b) Si stabilì un programma di transizione al fine di garantire una sempre maggiore autonomia agli organi, sia legislativi che esecutivi, di Comunità e Regioni. Inoltre, vennero riviste anche le norme sull’elettorato attivo e passivo. Ben presto, i membri di Consigli e esecutivi sarebbero stati eletti direttamente114.

c) Venne istituita una Cour d’arbitrage:

1) al fine di prevenire e dirimere eventuali conflitti fra leggi statali e decreti sia regionali che comunitari

2) per esercitare la propria giurisdizione sulla legittimità degli atti legislativi Statali, regionali e comunitari

Per approfondimenti in merito al funzionamento e all’organizzazione della Corte sarà, però, necessario attendere la legge 28 giugno 1983115.

Ma perché, in un determinato momento storico, l’ordinamento belga avverte l’esigenza di dar vita a una Corte che, sebbene in maniera molto limitata, è competente a regolare i conflitti fra le

leggi, i decreti e le norme contemplate nell’art. 26bis nonché i conflitti fra i decreti e i conflitti fra

età. Sulla riforma intervenuta nel 1980 si veda Leroy M, Le meme principe serà maintenu en 1980 lorsque les compétences des communautées –qui cesseront d’etre culturelles- seront élargies, et il serà appliqué aux regions, dont deux ont étép crée à ce moment. Dans un tel système, il n’est pas concevable que deux législateurs soient simultainement compétente pour régler un meme objet: si cela arrive –et la Constitution elle-meme prévoit qu’il pourrait arriver- c’est, nécessairement qu’un des législateurs a outrepassé les limites de sa compétence et a émpieté sur celle de l’autre. Et ce législateur serà désigné au terme de la procèdure; ce pourra aussi bien etre celui de l’Etat fédéral que celui d’une communauté culturelle. Contrairement à ce qui a écrit un auteur mal inspiré, la procédure de règlements des conflits ne concerne pas que la légalité des décrets; elle porte aussi sur celle des lois Leroy M., Le controle de la

constitutionnalité des lois en Belgique In Il diritto fra interpretazione e storia: liber amicorum in onore di Angel Antonio Cervati, Aracne, 2010, p. 71

113 Ai sensi dell’art. 6 della l. spec. 8 agosto 1980sono di competenza Regionale: la gestione del territorio (urbanistica,

piani di sviluppo di aree industriali, riassetto urbano, tutela dei monumenti, politica fondiaria) l’agricoltura, tutela dell’ambiente (acqua, rifiuti, industrie industriali insalubri e a rischio di incidente, riconversione rurale, foreste, conservazione della natura, caccia, pesca, difesa del suolo) la protezione civile, la politica economica e lo sviluppo regionale, gli aspetti regionali della politica dell’energia, le politiche del lavoro e il ricollocamento)

114 E’in questa occasione che vi fu la fusione di esecutivi e Consigli Comunitario e Regionale fiamminghi. Da questo

momento perciò si parlerà di Conseil flamand a fronte di un Conseil regional wallon e di un Conseil de la Communauté

française, di un Conseil de la Comuunauté germanophone e, più tardi, di un Conseil de la Region de Bruxelles-Capitale

Peccolo G., Evoluzione politico-istituzionale e riforma dello Stato.. p. 58

115 Pour exécuter l’article 107 ter ancien de la Constitution, le gouvernement déposa plusieurs projets dont l’un fut à

l’origine de la loi du 28 juin 1983 sur l’organisation, la compétence et le fonctionnement de la Cour d’arbitrage. Le 10 septembre 1984, les douzes premiers juges à la Cour d’arbitrage sont nommés par le Roi. Bien qu’elle ne pouvait alors fonctionnerrégulierèment, à defaut de greffiers et de référendairesd, elle fut installée lors d’une audience solennelles, le 1er octobre 1984. Le premier arret de la Cour fu prononcé le 5 avril 1985 (arret n. 1 du 5 avril 1985) C’est un arret de suspension. La Cour prononça son premier arret d’annullation le 28 juin 1985 (arret n 3 du 28 juin 1985) La loi du 28 juin 1983 n’était qu’un premier jalon posé en vu de la création d’une juridiction constitutionnelle puisque la compétence de la Cour d’arbitrage était limité au control de la conformité des lois, décrets et ordonnances bruxelloises au seul dispositions constitutionnelles et legislatives répartitrices de compétence. Pour le surplus aucun autre controle de constitutionnalité n’etait organisé. La Cour d’arbitrage à, certes, interprété largement les compétences qui lui avaient été attribuées. Ainsi elle a admis de faire porter son examen sur des dispositions constitutionnelles tels les articles 3 bis, 17 et 27 anciens (4, 24 et 75 nouveaux), dont l’objet premier n’apparissait pourtant pas comme étant répartiteur de compétences. La Cour à aussi considerée comme attributives des compétences les règles constitutionnel quei réservent à la loi fédérale certainses matières (arret n 44 du 23 décembre 1987 Rigaux M. F., Renauld B., La Cour

constitutionnelle.. p. 24

le norme contemplate nell’art. 26bis?116 E soprattutto, perché non lasciare la situazione inalterata e affidare a un nuovo organo, ampliandole, competenze che erano già state attribuite al Consiglio di Stato?

Come si è detto nell’introduzione, il vecchio testo della Costituzione prevedeva, infatti, che fosse il Conseil d’Etat a svolgere una forma di controllo sulla validità degli atti legislativi. Controllo esercitato a mero titolo consultivo e, soprattutto, interno allo stesso procedimento legislativo, proprio per il suo carattere preventivo. Quindi, l’attività del Consiglio di Stato era praticamente parte integrante dell’iter legis.

Successivamente, la l. 3 luglio 1971, (di modifica della l. 23 dicembre 1946 istitutiva dell’organo) agli artt. 12 e 21 sanciva la possibilità di istituire un’apposita Sezione, la Section des

conflits de compétences, che operasse un controllo a posteriori degli atti legislativi. Questo,

probabilmente, per adeguare l’attività dell’organo stesso alle innovazioni politico-istituzionali- sociali. Man mano che in un ordinamento gli enti differenti dallo Stato centrale acquisiscono maggiore autonomia a discapito di quest’ultimo, è indispensabile che vi sia un soggetto istituzionale politicamente indipendente in grado di gestire, seppur in maniera limitata, i rapporti fra Stato e enti. Cosi, quando nel 1980 si arriva alla vera e propria regionalizzazione il quadro istituzionale muta

sensibilmente.. Il notevole trasferimento di competenze legislative alle Comunità e alle Regioni e il conseguente passaggio a un assetto ‘parafederale’ fanno apparire non più differibile o surrogabile l’esigenza di instaurare un sistema atto a regolare in modo giuridicamente vincolante le questioni in ordine al riparto delle competenze fra norme primarie in vigore117. Viene cosi approvata la legge

che prevede l’istituzione di una Cour d’arbitrage. Per quanto attiene alla sua composizione e al suo funzionamento si rimanda però al terzo capitolo.

L’ultima modifica apportata all’ordinamento vigente fu quella relativa alla natura delle Comunità. In effetti, l’attributo culturale che gli era stato affiancato al momento della loro istituzione venne soppresso con l’entrata in vigore del nuovo art. 3 ter Cost. Importante, a questo

116 Orrù R., La Cour d’arbitrage fra ‘Corte dei conflitti e Corte costituzionale a competenza generale in Delpérée F.,

L’ordinamento federale belga, p.76

117

Orrù R., La Cour d’arbitrage fra ‘Corte dei conflitti e Corte costituzionale a competenza generale.. p.76 Per approfrondimenti si veda Sciannella L. G., La giurisprudenza della Cour d’arbitrage belga.., p. 3100, Il quadro mutò invece sostanzialmente a seguito della riforma costituzionale del 29 luglio 1980 che, determinando un ampio trasferimento delle compèetenze legislative alle Comunità e alle Regioni, fece apparire non più differibile l’esistenza di un sistema atto a risolvere in un modo giuridicamente vincolante le questioni relative al riparto delle competenze fra Stato e gli altri enti di rilievo costituzionale e fra i loro atti normativi di rango primario. Uno dei nove emendamenti approtati nel 1980 introdusse, quindi, all’art 107ter, comma 2, la previsione di una Cour d’arbitragechiamata appunto a regolare i conflitti di competenza fra le molteplici diverse fonti aventi forza di legge presenti nell’ambito del nuovo ordinamento così disegnato. Tuttavia nonostante l’accordo di principio faticosamente raggiuntoin tal senso in sede politica e la disposizione costituzionale che ne imponeva l’istituzione nel termine di sei mesi, questa rilevantissima innovazione costituzionale fu tradotta in concreto solo a distanza di alcuni anni La legge di attuazione della Cour

d’arbitrage venne infatti approvata il 28 giugno 1983(e dovette essere poi completata fra l’altro dalla lkegge del 10

maggio 1985 concernente l’efficacia delle sentenze di accoglimento) La Corte si insediò ilò 1 ottobre 1984 e rese la sua prima sentenza il 5 aprile 1985

punto, è capire perché si parlasse di Comunità culturali piuttosto che semplicemente di Comunità, ma soprattutto perché a un certo punto si opta per l’eliminazione di tale attributo

La risposta è molto semplice, e risiede nel fatto che sia le Regioni che le Comunità sono enti istituiti in risposta alle differenti rivendicazioni autonomiste presenti nel Paese. Dunque, nel momento in cui la politica, per frenare gli scontri interetnici, pensa di dar vita alle Regioni risponde a esigenze di tipo socio-economico-territoriale. Viceversa, con l’istituzione delle Comunità si è

canalizzata la domanda di autonomia dei diversi gruppi linguistici in merito a tutti quegli aspetti che riguardano la rispettiva identità linguistica e culturale.. Ne deriva che mentre le Comunità sono espressione di un decentramento basato sul criterio dell’identità linguistico-culturale, e possiedono competenze relative alla cultura, all’insegnamento e all’uso delle lingue, le Regioni realizzano un decentramento basato sul criterio di identità territoriale, e quindi possiedono attribuzioni legate a materie di interesse socio-economico e di sviluppo territoriale118. Nel

momento in cui la l. spec. 8 agosto 1980 attribuisce alla Comunità competenze su materie, le cosiddette matières personnalisables, che esulano dal campo della cultura è evidente che viene meno la natura ‘atipica’ di tali enti territoriali.

Le riforme intervenute a seguito della revisione costituzionale del 1978 e, dunque, la regionalizzazione dello Stato belga fecero migliorare il clima sia a livello politico che sociale. La tregua, purtroppo però, durò per poco tempo. E infatti, già sul finire degli anni ’80 iniziarono da un lato, a incrinarsi i rapporti fra cristiano-democratici valloni e fiamminghi e dall’altro si riaccesero questioni effettivamente mai del tutto risolte, come per esempio il caso dei Fourons.

La risposta alla nuova crisi in corso poteva essere soltanto una: procedere con l’ennesima revisione costituzionale che questa volta, però, avrebbe sancito la definitiva trasformazione dello Stato belga in ordinamento federale. Fu lo stesso Re Baldovino, di fronte all’aggravarsi degli scontri, a spronare le forze politiche in auge, in questo periodo il Volksunie (Partito autonomista fiammingo) e il Partito socialista vallone affiancato dal leader cristiano-democratico Dehaene, a procedere con una nuova déclaration de révision de la Constitution che, stavolta, si articolava su ben settantotto punti approvati l’8 novembre 1987.

Nel dicembre dello stesso anno si tennero le nuove elezioni i cui risultati, ancora una volta, dimostravano come i belgi fossero ormai disillusi dall’operato dei partiti tradizionali. All’arretramento dei cristiano-democratici e dei liberali, che uscirono senza dubbio fortemente indeboliti da questa tornata elettorale, corrispose un evidente avanzamento dei socialisti sia valloni che fiamminghi. I socialisti di entrambi i gruppi costituivano, a livello nazionale, il partito di maggioranza relativa e, dunque sarebbe stato impensabile escluderli dalla coalizione di governo.

118

Ferioli E.A., Il Belgio.., p. 338

Cosi, dopo quattro mesi di trattative si arrivò a un accordo: PS vallone e SP fiammingo si univano al PSC vallone e al CVP fiammingo (cristiano-democratici) e al Volksunie.

I partiti concordavano nel ritenere che fosse essenziale porre in essere una nuova riforma che conducesse il Belgio verso il federalismo. Cosi, nel 1988 vengono modificati alcuni articoli della Carta costituzionale, fra cui quelli inerenti alla libertà di insegnamento e al trasferimento alle Comunità delle competenze in materia di istruzione, all’abbassamento dell’età per l’accesso all’elettorato attivo, alla costituzione dei collegi elettorali, alla ripartizione delle competenze comunitarie nella Regione di Bruxelles capitale, all’ampliamento delle attribuzioni della Cour

d’arbitrage (viene approvata la l. spec. 6 gennaio 1989119) alla possibilità, esclusivamente per le Comunità, di sottoscrivere trattati internazionali sulle materie di propria competenza.

Oltre alla legge speciale sulla Cour d’arbitrage, ne vengono approvate delle altre relative a tematiche di altrettanta importanza. Per esempio, con la l. spec. 8 agosto 1988, che modifica la precedente l. spec. 8 agosto 1980, viene registrato un massiccio trasferimento di competenze da parte dello Stato nei confronti delle Comunità e delle Regioni120; oppure con la l. spec. 12 gennaio 1989 sulle istituzioni brussellesi vengono definiti lo status, gli organi e le modalità di gestione delle competenze regionali e comunitarie nella Regione di Bruxelles. In particolare, il Consiglio regionale e l’esecutivo furono abilitati a esercitare le stesse funzioni degli omologhi organi delle

119

Le Constituent de1988 avait admis le principe d’une possible extension, plus important encore, des compétences de la Cour d’arbitrage. Il avait en effet rénoncé à la nécessité d’une réforme constitutionnelle et avait attribué au législateur statuant à la majorité spéciale la compètence de de déterminer quelles autres articles de la Constitution elle pourrait controler. Cette extension n’à pas été réalisée en 1988, certains estimant que les dispositions constitutionnelles, notamment celles rèlatives aux libertés publiques, étaient trop générales au égard entre autre aux dispositions similaires de la Convention de sauvegarde des droits de l’homme et des libertés fondamentales, ce qui aurait laissé au juge constitutionnel belge une trop grande marge d’appréciation. La crainte d’un gouvernement des juges n’était pas absent chez certains qui avaient pourtant accepté le controle de constitutionnalité par rapport a des dispositions aussi générales que les articles 10 et 11 qui garantissent le principe d’égalité et de non-discrimination. Le Constituant pouvait-il pressentir que, par le biais du controle de ces dispositions et de l’interprétation que la Cour donnerait des compétences qui lui avaient été attribuées, elle étendrait son controle a d’autres dispositions garantissant les droits et les libertés publiques? Rigaux M. F., Renauld B., La Cour constitutionnelle.. .p 28 Sul tema si veda Sciannella L. G., La

giurisprudenza della Cour d’arbirage belga.. p. 3102, L’idea di una giustizia costituzionale quale variabile dipendente

del processo di federalizzazione del Paese sembrò trovare altresì conferma nel 1988 quando si ebbe un significativo ampliamentio della giuirisdizione della Cour in connessione con alcuni ‘ritocchi’ della distribuzione delle competenze fra le articolazioni del federalismo belga. In quell’occasione infatti da un lato si introdussero emendamenti agli artt 17, 47, 48, 59bis, 107ter, 108ter, e 115 della Costituzione riguardanti fra l’altro il trasferimento alle Comunità delle competenze in materia di istruzione, con la previsione di specifiche garanzie per la libertà dell’insegnamento e edella scelta dello stesso nel rispetto dei diritti fondamentali; dall’altro il compito di censurare le norme legislative lesive di tali garanzie veniva rmesso alla Cour d’arbitrage mediante un’opportuna revuisione dell’art 107ter. Quest’ultima disposizione allargava peraltro la prospettiva, prevedendo una legge speciale per precisare la composizione, la competenza e il funzionamento della Cour. Le disposizioni costituzionali in materia furono cosi integrate dalla legge speciale 6 gennaio 1989 che, sovrapponendosi alla prima normativa attuativa dell’organo ricordata poc’anzi, dettava una nuova e più compiuta disciplina dell’oggetto e delle procedure dei giudizi dinnanzi alla Cour

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Fu proprio la rilevanza dei trasferimenti che essa attuava, attuata per interi blocs homogènes de compétences che portò il Primo Ministro Martens a osservare, nell’imminente approvazione della l. 8 agosto 1988 Ce projet contient sans

doute la réforme la plus importante que notre pays ait connue depuis qu’il existe. Les transfert des compétence aux communautés aux regions est, en effet, d’une envergure telle qu’aprés son entrée en vigueur, notre pays pourra prendre parmi les états qui, sur le plain de leur structutre, sont qualifies d’état fédéraux Peccolo G., Evoluzione politico- istituzionale e riforma dello Stato.. p. 63

Regioni vallona e fiamminga. Anche al Consiglio di Bruxelles era riconosciuta la potestà legislativa su determinate materie con il ricorso a ordinanze piuttosto che a decreti, a differenza delle altre regioni.

Per quanto attiene alle attribuzioni comunitarie, invece, venne elaborato un meccanismo leggermente più complesso. Furono istituite, infatti, due Commissioni, una vallona e una fiamminga, che operavano autonomamente sulle materie di propria competenza. Per questioni comuni, viceversa, vi era una Commissione comunitaria comune che, di volta in volta, si riuniva per deliberare121.

Nel documento La giustizia costituzionale in Belgio (pagine 55-60)

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