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3.2. Le tipologie di turismo praticate nell’isola

3.2.1. Il turismo attivo in bicicletta

Una vacanza o un’escursione in bicicletta si dimostra sempre più l'ideale per poter gustare nel modo più completo la natura selvaggia della Sardegna ed i suoi paesaggi. Questa pratica sta diventando una delle più importanti attività turistico-sportive di conoscenza dell'entroterra isolano, in quanto consente di mettere in relazione lo sport con la cultura ecologista ed il rispetto della natura. Questa attività si sta diffondendo anno dopo anno tra gli appassionati che, sempre più numerosi, giungono sull'isola anche da molto lontano. Grazie soprattutto alla Mountain Bike, è possibile percorrere lunghe distanze e visitare numerose località. Vengono sempre più proposte escursioni in tutta l’isola, attraverso sentieri che consentono di ammirare paesaggi suggestivi,

divertendosi nel pieno rispetto dell'ambiente e riscoprendo gli antichi valori della Terra Sarda. Tra i migliori tour guidati e individuali della Sardegna, su strada e su sterrato, vengono presentate le zone del nord est con Tempio Pausania ed Arzachena, la zona centro-est con il Golfo di Orosei, la zona nord- ovest con l’Isola dei Nuraghi e Torralba, la zona del centro con Mamoiada, la zona centro-ovest con il Golfo di Oristano.

Il Cicloturismo è praticato per il 50% da maschi e per il 50% da femmine. La fascia d’età è compresa tra i 30 ed i 59 anni sia per turisti italiani che stranieri. Il livello di istruzione delle persone che praticano il cicloturismo è medio alto, cosi come è medio alto il loro livello di reddito. In media l’83% circa dei cicloturisti proviene dall’estero. I principali paesi di provenienza sono Stati Uniti, Canada, Svizzera, Inghilterra, Francia, Germania, Norvegia e Paesi Bassi. La restante quota è costituita da turisti italiani provenienti da tutte le regioni del nord (Piemonte, Lombardia, Liguria, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna), e del centro (Toscana, Umbria, Lazio, Marche). Il cicloturista è un turista che preferisce soggiornare in strutture alberghiere ma non disdegna l’agriturismo e i bed and breakfast. Il cicloturista richiede pacchetti, o si rivolge a chi offre servizi di turismo attivo che per il 46% dei turisti si devono svolgere in un arco di tempo che va da 5 a 7 giornate, per il 36% oltre le 7 giornate, e per la restante quota comunque tra le 3 e le 4 giornate, mentre nessuno richiede tour praticabili in una sola giornata.

Il grado di destagionalizzazione del cicloturismo è particolarmente accentuato: dalla distribuzione mensile dei cicloturisti emerge come la loro domanda di servizi si concentri in due intervalli temporali, ovvero tra Aprile e Giugno, e tra Settembre e Ottobre (si veda grafico 1). Dunque il segmento dimostra come possa consentire di supportare politiche di destagionalizzazione efficaci in concomitanza alle altre tipologie di turismo attivo. Il punto di forza del cicloturismo è dato da un’attività che assume un forte rilievo nei “periodi cuscinetto” alla classica stagione balneare, ovvero i mesi che riguardano la stagione primaverile e quella invernale.

Grafico 1. Fonte: Rapporto turismo attivo Regione Sardegna.

La bici da strada è praticata per il 70% da maschi. Il 65% circa dei turisti attivi del segmento in questione provengono dall’estero, esattamente da paesi europei come Austria, Francia, Germania, Olanda, Svizzera e Inghilterra, e da paesi extraeuropei come Stati Uniti, Canada, Australia e Sud Africa. La restante quota, pari al 35%, proviene dalle regioni del nord Italia, da regioni del centro come Toscana, Lazio, e da alcune regioni del sud Italia come Abruzzo, Campania e Calabria. Sotto il profilo dell’età vi è una differenza tra turisti italiani e stranieri che utilizzano la bici da strada. Infatti una grossa quota degli “stradisti” italiani, pari al 75%, ha un’età compresa tra i 46 e i 70 anni, mentre nel caso degli stranieri il 70% dei turisti si concentra nella classe d’età compresa tra i 30 e i 59 anni. Il livello di istruzione dei turisti del segmento è medio - alto, cosi come è medio - alto il loro livello di reddito. Il turista attivo che utilizza la bici da strada soggiorna prevalentemente in strutture alberghiere (l’80%circa), e raramente negli agriturismi (il 15% circa). Questa tipologia di turista richiede due tipologie di pacchetti. Nel 50% dei casi un pacchetto di attività da condurre in un intervallo di tempo compreso tra i 5 e i 7 giorni.

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Nell’altro 50% dei casi richiede pacchetti la cui durata temporale va da 8 a più giorni.

Il segmento “bici da strada” può dare un suo contributo alla destagionalizzazione turistica, tuttavia combinato alle attività di altri segmenti del turismo attivo. I mesi preferiti dagli stradisti sono quelli primaverili con in testa aprile, e quelli autunnali di settembre e ottobre (si veda grafico 2).

Grafico 2. Fonte: Rapporto turismo attivo Regione Sardegna.

La Mountain Bike è la pratica turistica che più lega la pratica sportiva con la curiosità del turista di scoprire in libertà le bellezze del territorio. Il soggetto che utilizza la mountain bike nella sua visita del territorio è nel 55% dei casi maschio, mentre nel 45% dei casi è femmina. Il 75% dei turisti del segmento sono stranieri, che generalmente provengono da paesi europei come Austria, Germania, Spagna, Svizzera e Inghilterra. La restante quota è caratterizzata da turisti italiani provenienti dal nord Italia (Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Veneto) e dall’ Italia centrale (Lazio). Sotto il profilo dell’età non vi è una marcata differenza tra turisti italiani e stranieri poiché in entrambi

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indipendentemente dalla provenienza, ha un’età compresa tra 30 e 59 anni. Così come nel caso del cicloturismo e della bici da strada, anche nel caso della mountain bike il turista è caratterizzato da un livello d’istruzione e di reddito medio-alto. A differenza degli altri due segmenti del turismo attivo che riguardano la bicicletta, il turista che predilige visitare il territorio con questo mezzo soggiorna nel 47,5% dei casi in agriturismo, nel 40% in strutture alberghiere e nel 12,5% nei bed and breakfast. Nel complesso è importante notare come nel 60% dei casi si privilegi una tipologia d’alloggio alternativo al classico soggiorno in albergo. Nel caso della mountain bike si opta per una vacanza più lunga, infatti nel 55% dei casi si chiede una visita del territorio con questo mezzo che non sia inferiore agli 8 giorni, e nel 30% dei casi, una vacanza più corta che comunque deve impegnare il turista per un periodo di tempo che va dai 5 ai 7 giorni.

La forza destagionalizzante del turismo attivo inerente la mountain bike è la più marcata se si pensa che quest’attività viene praticata per nove mesi su dodici, e dunque si tratta di un segmento che deve essere valorizzato in maniera particolare, per quasi tutto l’anno. Non viene praticata solamente nei mesi più freddi dell’anno, quelli invernali, ed invece viene praticata soprattutto nei mesi primaverili e in quelli autunnali; sono prediletti i mesi di maggio, settembre ed ottobre (vedi grafico 3).

Grafico 3. Fonte: Rapporto turismo attivo Regione Sardegna.