i parte - QUADRO TEORICO
QUALI SONO I CRITERI AFFINCHÉ UN’AZIONE POSSA DEFINIRSI“PRO-SOCIALE”? – L’atto deve beneficiare un individuo, o più individui, o un gruppo;
– La condotta deve essere gratuita, spontanea, non sollecitata da obblighi di ruolo.
COS’È CHE CARATTERIZZA LE CONDOTTE“PRO-SOCIALI”
Se prese nell’insieme, tali condotte fanno capo alle azioni di: – collaborare;
– condividere; – aiutare.
Se prese invece nello specifico, esse possono essere suddivise in 10 tipologie di comportamento:
1. Aiuto fisico: condotte non verbali mirate a procurare assistenza ad altre per- sone per realizzare una determinata azione, e che contano sull’approvazione delle stesse.
2. Servizio fisico: condotte che prevedono l’approvazione e possibilmente anche la soddisfazione di chi ne è beneficiario.
3. Dare: azioni che prevedono la consegna a soggetti terzi di “oggetti”, con la conseguente perdita, da parte del donatore, della proprietà di tali oggetti o co- munque del loro uso.
4. Aiuto verbale: istruzioni, idee, esperienze che risultano utili ad altre persone o gruppi, in quanto permettono di conseguire un determinato obiettivo.
5. Conforto verbale: espressioni verbali, colloqui, consulenze psicologiche mirate a venire incontro e possibilmente ad alleviare il dolore psico-fisico di persone che soffrono, nel tentativo di migliorarne almeno momentaneamente la condi- zione.
6. Valorizzazione positiva dell’altro: atteggiamento empatico mirato a confer- mare e/o ad accrescere in altre persone la propria autostima.
7. Ascolto profondo: atteggiamenti di attenzione che esprimono accoglienza pro- fonda e partecipativa verso i contenuti espressi dall’interlocutore.
8. Empatia: condotte emozionali che esprimono comprensione e/o sentimenti si- mili a quelli dell’interlocutore,
9. Presenza positiva: condotte che esprimono prossimità, disponibilità al servizio, aiuto e solidarietà verso altre persone, e che contribuiscono a creare un clima di unione tra due o più persone, gruppi, comunità.
10. Solidarietà: condotte che esprimono un comportamento solidaristico nel voler condividere con persone o gruppi sociali le conseguenze di uno stato o di una condizione svantaggiata in cui si trovano.
“Se uno di noi, uno qualsiasi di noi esseri umani, sta in questo momento soffrendo come un cane, è malato o ha fame, è cosa che ci riguarda tutti. Ci deve riguardare tutti, perché ignorare la sofferenza di un uomo è sempre un atto di violenza, e tra i più vigliacchi” (Gino Strada) MODELLO DI EDUCAZIONE ALLA PRO-SOCIALITÀ
a) Obiettivo: educare i giovani a collaborare e ad aiutare gli altri. Come?
- elaborando un sistema di valori etici improntati alla convivenza civile; - costruendo un’efficace rete di relazioni interpersonali;
- valorizzando le diversità.
b) il percorso formativo: si basa sulla capacità di stimolare:
- la Percezione, attraverso l’analisi dei linguaggi verbali e non verbali; - la Creatività, mediante la conoscenza di nuove modalità espressive; - l’Accoglienza nei confronti degli altri, chiarendo e accettando i sentimenti
È facile allontanarsi sai
Se come te anche lui ha i suoi guai Ma quando avrai bisogno sarà qui Un amico è così
Non chiederà né il come né il perché Ti ascolterà e si basterà per te E poi tranquillo ti sorriderà Un amico è così
E ricordati che finché tu vivrai Se un amico è con te non ti perderai In strade sbagliate percorse da chi Non ha nella vita un amico così Non ha bisogno di parole mai Con uno sguardo solo capirai Che dopo un no lui ti dirà di sì Un amico è così
E ricordati che finché tu vorrai Per sempre al tuo fianco lo troverai Vicino a te mai stanco perché Un amico è la cosa più bella che c’è
È come un grande amore, solo mascherato un po’ Ma che si sente che c’è
Nascosto tra le pieghe di un cuore che si dà E non si chiede perché
Ma ricordati che finché tu vivrai Se un amico è con te non tradirlo mai Solo così scoprirai che
Un amico è la cosa più bella che c’è E ricordati che finché tu vivrai Un amico è la cosa più vera che hai È il compagno del viaggio più grande che fai Un amico è qualcosa che non muore mai
- l’Adattamento attivo alle regole di vita del gruppo, della collettività, della società;
- la capacità di Ascolto, di Critica Costruttiva, di Interrelazioni Positive, ri- ducendo l’ansia della prestazione, la paura nel confrontarsi con gli altri, la remissività o l’aggressività della risposta, e dando il giusto rilievo ai bi- sogni e alle proposte altrui;
- l’Accettazione e la Valorizzazione delle Diversità, ottimizzando le capacità e le potenzialità personali nel rafforzare i sentimenti di amicizia, di collabo- razione e di solidarietà.
c) il processo si basa sul possesso/acquisizione di qualità, quali: - comunicazione;
- empatia; - assertività; - autocontrollo; - autostima;
- riduzione dell’aggressività, della competitività, e dei conflitti;
- aiuto (condividere la responsabilità e la cura degli altri, cooperazione, …); - reciprocità;
- solidarietà;
- attitudini alle relazioni interpersonali;
- valorizzazione positiva del comportamento degli altri; - creatività nelle iniziative;
- ….
69inno dell’organizzazione Up With People, tradotto in italiano da CoStAA. e mArCHettiP.
Ho visto stamattina mentre andavo a lavorar il lattaio, il postino e la guardia comunal. Per la prima volta vedo gente intorno a me. Ieri non ci badavo non so proprio perché. Viva la gente la trovi ovunque vai viva la gente simpatica più che mai! Se più gente guardasse alla gente con favor avremo meno gente difficile
e più gente di cuor avremo meno gente difficile e più gente di cuor.
Dal nord e dal sud li vedevo arrivar come grandi fiumi che discendon verso il mar. Quasi una gran festa fatta apposta per un re. Vale più delle cose la gente intorno a me. Viva la gente la trovi ovunque vai viva la gente simpatica più che mai!
Se più gente guardasse alla gente con favor avremo meno gente difficile
e più gente di cuor avremo meno gente difficile e più gente di cuor.
Dentro tutti quanti c’è del bene c’è del mal, ma in fondo ad ogni cuore è nascosto un capital. Ed ora un sol pensiero mi assilla notte e dì: renderli sempre più grandi, che Dio vuole così. Viva la gente la trovi ovunque vai
viva la gente simpatica più che mai! Se più gente guardasse alla gente con favor avremo meno gente difficile
e più gente di cuor avremo meno gente difficile e più gente di cuor.
Frasi per riflettere
“Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori” (F. De André) “Voi crescete quanto più numerosi sono gli incontri con la gente, quante più sono le persone a cui stringete la mano” (tonino Bello)
“La solitudine e il sentirsi indesiderati è la più terribile delle povertà…” (madre teresa) “L’opera umana più bella è di essere utile al prossimo” (Sofocle)
“Non esiste un uomo tanto povero da non poter donare qualcosa agli altri” (r. Battaglia) “Un egocentrico incontra un amico e fa: Ciao, come sto?” (Dylan Dog) “Noi ragazzi usavamo spesso questo motto: Prima vengo io, poi vengo di nuovo io, poi per un bel pezzo non viene più nessuno, e alla fine vengono gli altri!” (G. Groddeck)
CHI HA PAURA DEL“DIVERSO”?
Quando ci si trova di fronte a un “altro-da me”, portatore di “diversità”, la rea- zione spontanea è quella di mettere in atto strategie di “lotta” o “fuga”, dal mo- mento che viene a destabilizzarsi quell’equilibrio fondato sulla centralità del pro- prio “io”.
È POSSIBILE ARRIVARE A SUPERARE QUESTO“ISTINTO SEPARATISTA”?
tra la “lotta” o la “fuga” esiste tuttavia anche una “terza via” che prevede di poter fare affidamento su una serie di “virtù civiche” che per essere acquisite ri- chiedono adeguati interventi educativi.
L’equilibrio nel rapporto con la “diversità”, infatti, può essere raggiunto quando si danno e vengono rispettate certe norme/regole che servono a definire il comportamento ed i ruoli che ciascuno ha nel mettersi in relazione con gli altri, in particolare quando si tratta di raggiungere obiettivi comuni.
i parte - QUADRO TEORICO