Giustizia riparativa: tra l'essere e il dover essere
6. Una paradigmatica di sintesi degli strumenti della giustizia riparativa
La Giustizia riparativa, abbiamo visto, può tradursi, operativamente, in una pluralità di programmi o di istituti, sebbene i principali strumenti siano da considerare la "mediazione tra autore e vittima" e il
"family group conferencing". I programmi "riparativi" sopra elencati conoscono, nei singoli ordinamenti nei quali si ricorre alla Giustizia riparativa, numerose varianti applicative.
Di esse è possibile offrire un quadro riassuntivo organizzato su tre livelli (46): (a) soggettivo,
concernente i destinatari della riparazione; (b) oggettivo, riguardante gli illeciti suscettibili di mediazione;
e, infine, (c) operativo, relativo cioè al coordinamento tra sistema penale e istituti riparativi.
(a) Quanto ai destinatari delle politiche riparative va detto che alcuni programmi hanno come destinatari specifici imputati minorenni - spesso, in questi casi, la componente "rieducativi" ha il sopravvento sulla reale tutela delle vittime a base riparativa - mentre altri sono parimenti indirizzati sia ai minori che agli adulti autori di reato (è quanto avviene, ad esempio, in Germania). In quest'ultimo caso, la componente riparativa della misura adottata tende a prevalere su quella propriamente riconciliativa.
(b) Il tipo di reati mediabili. Alcuni programmi sono destinati alla gestione della sola criminalità di gravità medio-bassa, e funzionano, nella sostanza, come tecniche di diversion; altri programmi, viceversa, hanno un target allargato anche a reati di elevata gravità (come nell'esperienza pilota condotta a Lovanio, in Belgio).
(c) Le modalità di attivazione o di ingresso dei programmi riparativi nel sistema.
Da questo punto di vista è possibile procedere ad un'ulteriore suddivisione tra:
(aa) istituti che hanno un'applicazione prevalentemente pre-processuale (si pensi alla mediazione o al Community/family Group Conferencing);
(bb) istituti che intervengono utilmente nella fase processuale o si affiancano ad essa (Compensation Programs; Community/neighborhood/victim Impact Statements);
(cc) istituti che appartengono funzionalmente alla fase post-processuale o anche post-rilascio (si pensi, in questo caso, al Victim/Community Impact Panel o alla diversion after convictioncui si ricorre in Australia, o ancora al recentissimo esperimento condotto in sei istituti pènitenziari in Belgio).
Al di là della complessità e della varietà strutturale dei singoli strumenti riparativi, va sottolineato come la mediazione autore/vittima costituisca l'istituto "cardine" della Giustizia riparativa: una sorta di "pietra angolare" delle politiche di Riparazione. Ciò avviene perché la mediazione è una componente
essenziale ed indefettibile di molti dei programmi sopra ricordati, ma anche perché essa costituisce l'istituto che. nei vari sistemi giuridici, ha ricevuto l'applicazione più generalizzata.
Note
1. A. Lovejoy, La grande catena dell'essere, Feltrinelli, Milano, 1966.
2. M. Pavarini, Decarcerizzazione e mediazione nel sistema penale minorile, in Lorenzo Picotti (a cura di), La mediazione nel sistema penale minorile, Cedam, Padova, 1998.
3. Ibidem.
4. J. Faget, Justice et travail social. Le rhizome pénal, Erés, Toulouse, 1992; cfr. J. Faget, La médiation pénale: une dialectique de l'ordre et de désordre, in "Déviance et Société", vol. XVII, 3, pp. 221-223, 1993.
5. L. Carocci, A. Antolini, Mediazione Sociale e Sicurezza urbana: la progettazione partecipata come fattore di protezione alla violenza e all'insicurezza urbana.
6. Cfr. T. Pitch, Un diritto per due, il Saggiatore, Milano, 1998; S. Rodotà, Tecnologia e diritti, Il Mulino, Bologna, 1996; G. Zagrebelsky, Il diritto mite, Einaudi, Torino, 1992.
7. J. Carbonnier, Flessibile diritto, Giuffrè, Milano, 1997.
8. S. Ciappi, A. Coluccia, Retribuzione, riabilitazione e riparazione: modelli e strategie di intervento penale a confronto, Franco Angeli, Milano, 1997.
9. L. Susskind, C.Ozawa, Mediated negotiation in the public sector, in "American Behavioural Scientist", 27, pp. 149-166, 1983.
10. J. Habermas, Teoria dell'agire comunicativo, cit.
11. G. Mannozzi, La giustizia senza spada, cit.
12. M. Wright, Justice for Victims and Offender, Waterside Press, Winchester, 1996.
13. W. Cragg, The Practice of Punishment, Routledge, London-New York, 1992.
14. R. Garofalo, Riparazione alle vittime del delitto, Torino, 1887.
15. R. Barnett, Restitution: A New Paradigm of Criminal Justice, in R. Barnett, J. Hagel III, Assessing the Criminal. Restitution, Retribution and the Legal Process, Cambridge Iniv. Press, Cambrodge, 1977.
16. A. Eglash, Creative Restitution: Some Suggestion for Prison Rehabilitation Programs, in "AJC", 3, pp. 20-34, 1958.
17. Richardson-Preston, Full Circle, The Newsletter of the Restorative Justice Institute, 1997.
18. M. Wright, contributo presentato nell'ambito del Convegno sul tema "Quali prospettive per la mediazione? Riflessioni teoriche ed esperienze operative", Roma, 20-21 aprile 2001.
19. Ibidem.
20. D. Van Ness, Four Challanges of Restorative Justice, CLF, 4, p. 12 ss., 1993.
21. A. Ceretti, Mediazione penale e giustizia. In-contrare una norma, in AA. VV. Studi in ricordo di G.
Pisapia, Giuffrè, Milano, 2000.
22. G. V. Pisapia, La sfida della mediazione, cit.
23. G. Mannozzi, La giustizia senza spada, cit.
24. C. E. Paliero, Consenso sociale e diritto penale, in "Rivista Italiana di Diritto Processuale Peneale",
1, p. 25 ss., 1992.
25. J. Robert, Public Opinion, Crime and Criminal Justice, Westerview Press, Boulder, 2000.
26. A. Ardigò, Crisi di governabilità e mondi vitali, Cappelli, Bologna, 1980.
27. J. Habermas, Teoria dell'agire comunicativo, cit.
28. Cfr. L. Hulsman, J. Bernat de Celis, Peines perdues. Le systeme pènal en question, Le centurion, Paris, 1982.
29. G. V. Pisapia, La scommessa della mediazione, in G. Pisapia, D. Antonucci (a cura di), La sfida della mediazione, Cedam, Padova, 1997.
30. Ibidem.
31. M. Sbriccoli, Crimen laesae maiestatis, Giuffré, Milano, 1974.
32. E. Arielli, G. Scotto, Conflitti e mediazione, B. Mondadori, Milano 2003; cfr. E. Arielli, G. Scotto, I conflitti: introduzione ad una teoria generale, B. Mondadori, Milano, 1998.
33. S. Castelli, La mediazione. Teorie e tecniche, Cortina Editore, Milano, 1999.
34. Tenth United Nation Congress on the Prevention of Crime and Treatment of Offender, Vienna, 10-17 aprile 2000.
35. G. Mannozzi, La giustizia senza spada, cit.
36. Il numero di programmi (istituzionali o sperimentali) implementati negli Stati Uniti ed in Europa dimostra che la mediazione è lo strumento della giustizia riparativa caratterizzato dal migliore livello di fattibilità.
37. P. McCold, Types and Degrees of Restorative Practice, in "RJF", 1999.
38. Mentre la riconciliazione si focalizza sull'esito dell'incontro tra autore e vittima, la mediazione indica il processo predisponente la riparazione o la riconciliazione.
39. M. Wright, Justice for Victims and Offender, cit.
40. G. V. Pisapia, La scommessa della mediazione, in G. V. Pisapia, D. Antonucci, La sfida della mediazione, CEDAM, Padova, 1997.
41. Ibidem.
42. G. Mannozzi, La giustizia senza spada, cit.
43. L'area di Common Law si caratterizza per un ampio riconoscimento del valore delle politiche riparative.
44. L. Monaco, Prospettive dell'idea dello scopo nella teoria della pena, Jovene, Napoli, 1984.
45. G. Mannozzi, La giustizia senza spada, cit.