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4.7 I Budget Operativi

4.7.3 Una visione di sintesi

I singoli budget fino ad ora analizzati fanno riferimento alla gestione caratteristica corrente, ma l’aggregazione dei valori in essi contenuti viene effettuata in due budget di sintesi:

a) il budget del costo del venduto;

b) il budget di conto economico.

Abbiamo ricondotto i budget operativi, fin qui analizzati, a due aree fondamentali:

• Commerciale: i valori in esso contenuto fanno riferimento alle quantità

• Produzione: i valori sono parametrati non alle quantità di vendita ma alle

Vediamo adesso come l’evidente eterogeneità presente viene eliminata in fase di predisposizione del budget del costo del venduto o di quello detto budget di conto economico.

A- Il budget del costo del venduto

Il costo del venduto è definibile come il costo necessario per il raggiungimento del livello di

fatturato programmato. Se ne possono fornire due definizioni:

1. in senso stretto, quando viene fatto coincidere con il costo di produzione dei beni venduti;

2. in senso lato, quando i costi di produzione vengono integrati dai costi di commercializzazione e generali/amministrativi.

124

Figura 33: Il budget del costo di produzione del venduto75

.

75 BARALDI-DEVECCHI-TEODORI, I sistemi di Pianificazione e Controllo, Giappichelli Editore. Torino, 2003.

158

Figura 41. Il budget del costo di produzione del venduto

82

Indipendentemente dalla configurazione prescelta, aspetto fondamentale è

analizzare i collegamenti esistenti con i singoli budget elementari e gli aggregati

intermedi che portano alla determinazione del costo del venduto. In merito agli

aggregati, si individuano i seguenti.

a. consumi di materie prime:

(+) Rimanenze iniziali (+) Rimanenze iniziali fatt. produt. diretto

(+) Acquisti/Approvvigionamenti (+) Acquisti/Approv. fatt. produt. diretto

() Rimanenze finali () Rimanenze finali fatt. produt. diretto

(=) consumi di materie prime (=) consumo fattore produttivo diretto

82 Fonte:  adattamento  da  “I sistemi di Pianificazione e Controllo”,  a  cura  di  BARALDI-DEVECCHI-

TEODORI, G. Giappichelli Editore. Torino 2003, p. 362.

POLITICA delle SCORTE di MP/COMP, BUDGET ACQUISTI MP/COMP. BUDGET COSTI MO DIRETTA BUDEGT COSTI MP/COMP. BUDGET ALTTRI COSTI DIRETTI di PRODUZIONE

RIM. INIZIALI MP/COMP. xxx ACQUISTI MP/COMP. xxx RIM. FINALI MP/COMP. xxx

CONSUMO di MP/COMP. xxx COSTI MO DIRETTA xxx ALTRI COSTI DIR. PROD. xxx COSTI ENERGIE/COMB. xxx AMMORTAMENTI xxx COSTI MO INDIRETTA xxx ALTRI COSTI PRODUZ. xxx

COSTO DEL PRODOTTO OTTENUTO xxx RIM. INIZIALI P. F. xxx RIM. FINALI P. F. xxx COSTO DI PRODUZIONE del VENDUTO xxx BUDGET dei COSTI INDIRETTI di PRODUZIONE

BUDGET COSTI ENERGIE e COMBUSTIBILI BUDGET COSTI di AMMORTAMENTO BUDGET COSTI MO INDIRETTA BUDGET COSTI ... BUDGET  COSTI  ………...

POLITICA delle SCORTE PROD. FINITI

125 Figura 34: Il budget del costo del venduto76

.

Indipendentemente dalla configurazione prescelta, aspetto fondamentale è analizzare i collegamenti esistenti con i singoli budget elementari e gli aggregati intermedi che portano alla determinazione del costo del venduto, come ad esempio:

a) consumi di materie prime:

Le rimanenze sono ottenute dalla politica delle scorte, espressa nel budget degli approvvigionamenti, all’interno del quale si dispone dell’informazione sugli acquisti. I consumi, però, sono direttamente disponibili nei budget dei costi diretti, ottenuti dopo la determinazione del fabbisogno di fattori diretti attraverso il programma di produzione ed il consumo unitario

(standard). Le considerazioni esposte valgono per qualsiasi fattore produttivo diretto, soggetto ad

76 BARALDI-DEVECCHI-TEODORI, I sistemi di Pianificazione e Controllo, Giappichelli Editore. Torino, 2003.

159

Figura 42. Il budget del costo del venduto

83

+

Le rimanenze sono ottenute dalla politica delle scorte, espressa nel budget degli

approvvigionamenti,  all’interno  del  quale  si  dispone  dell’informazione  sugli  acquisti.  I  

consumi, però, sono direttamente disponibili nei budget dei costi diretti, ottenuti dopo la

determinazione del fabbisogno di fattori diretti attraverso il programma di produzione

ed il consumo unitario (standard). Le considerazioni esposte valgono per qualsiasi

fattore produttivo diretto, soggetto ad immagazzinamento.

b. Costo (di produzione) del prodotto ottenuto:

Consumi di materie prime

(+) Consumi di altri fattori diretti

(+) Consumi di manodopera diretta

(+) Costi indiretti di produzione

(=) Costo (di produzione) del prodotto ottenuto

Rappresenta il costo di produzione complessivo, indipendentemente dalle

effettive   quantità   vendute.   Le   informazioni   si   ottengono   globalmente   dall’area  

produttiva,  dai  budget  dei  costi  diretti  e  indiretti.  Laddove  disponibile,  l’informazione  

83 Fonte:  adattamento  da  “I sistemi di Pianificazione e Controllo”,  a  cura  di  BARALDI-DEVECCHI-

TEODORI, G. Giappichelli Editore. Torino 2003, p. 363.

BUDGET dei COSTI AREA COMMERCIALE BUDGET  COSTI  ….. BUDGET  COSTI  ….. BUDGET  COSTI  ….. BUDGET  COSTI  ….. BUDGET dei COSTI SERVI CENTRALI BUDGET  COSTI  ….. BUDGET  COSTI  ….. BUDGET  COSTI  ….. BUDGET  COSTI  …..

COSTO di PRODUZIONE del VENDUTO xxx COSTI COMMERCIALI xxx COSTI SERVIZI GENERALI e AMMINISTRATIVI xxx

COSTO del

VENDUTO xxx

158

Figura 41. Il budget del costo di produzione del venduto

82

Indipendentemente dalla configurazione prescelta, aspetto fondamentale è

analizzare i collegamenti esistenti con i singoli budget elementari e gli aggregati

intermedi che portano alla determinazione del costo del venduto. In merito agli

aggregati, si individuano i seguenti.

a. consumi di materie prime:

(+) Rimanenze iniziali (+) Rimanenze iniziali fatt. produt. diretto

(+) Acquisti/Approvvigionamenti (+) Acquisti/Approv. fatt. produt. diretto

() Rimanenze finali () Rimanenze finali fatt. produt. diretto

(=) consumi di materie prime (=) consumo fattore produttivo diretto

82 Fonte:  adattamento  da  “I sistemi di Pianificazione e Controllo”,  a  cura  di  BARALDI-DEVECCHI-

TEODORI, G. Giappichelli Editore. Torino 2003, p. 362.

POLITICA delle SCORTE di MP/COMP, BUDGET ACQUISTI MP/COMP. BUDGET COSTI MO DIRETTA BUDEGT COSTI MP/COMP. BUDGET ALTTRI COSTI DIRETTI di PRODUZIONE

RIM. INIZIALI MP/COMP. xxx ACQUISTI MP/COMP. xxx RIM. FINALI MP/COMP. xxx CONSUMO di MP/COMP. xxx COSTI MO DIRETTA xxx ALTRI COSTI DIR. PROD. xxx COSTI ENERGIE/COMB. xxx AMMORTAMENTI xxx COSTI MO INDIRETTA xxx ALTRI COSTI PRODUZ. xxx COSTO DEL PRODOTTO OTTENUTO xxx RIM. INIZIALI P. F. xxx RIM. FINALI P. F. xxx COSTO DI PRODUZIONE del VENDUTO xxx BUDGET dei COSTI INDIRETTI di PRODUZIONE

BUDGET COSTI ENERGIE e COMBUSTIBILI BUDGET COSTI di AMMORTAMENTO BUDGET COSTI MO INDIRETTA BUDGET COSTI ... BUDGET  COSTI  ………...

POLITICA delle SCORTE PROD. FINITI

126 immagazzinamento.

b) Costo (di produzione) del prodotto ottenuto:

Rappresenta il costo di produzione complessivo, indipendentemente dalle effettive quantità vendute. Le informazioni si ottengono globalmente dall’area produttiva, dai budget dei costi diretti e indiretti. Laddove disponibile, l’informazione può essere integrata attraverso l’esplicita considerazione della variazione delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione.

c) Costo di produzione del venduto:

Le informazioni sulla variazione delle rimanenze di prodotti finiti si ottengono dalla politica delle scorte, come emergente dal programma di produzione.

d) Costo del venduto:

B- Il budget di conto economico.

Il budget di conto economico, dal quale in estrema sintesi è determinato il reddito netto previsionale, è strettamente dipendente, in termini di strutturazione, dalla scelta effettuata in merito al budget del costo del venduto.

159

Figura 42. Il budget del costo del venduto83

+

Le rimanenze sono ottenute dalla politica delle scorte, espressa nel budget degli approvvigionamenti,  all’interno  del  quale  si  dispone  dell’informazione  sugli  acquisti.  I   consumi, però, sono direttamente disponibili nei budget dei costi diretti, ottenuti dopo la determinazione del fabbisogno di fattori diretti attraverso il programma di produzione ed il consumo unitario (standard). Le considerazioni esposte valgono per qualsiasi fattore produttivo diretto, soggetto ad immagazzinamento.

b. Costo (di produzione) del prodotto ottenuto:

Consumi di materie prime

(+) Consumi di altri fattori diretti (+) Consumi di manodopera diretta (+) Costi indiretti di produzione

(=) Costo (di produzione) del prodotto ottenuto

Rappresenta il costo di produzione complessivo, indipendentemente dalle effettive   quantità   vendute.   Le   informazioni   si   ottengono   globalmente   dall’area   produttiva,  dai   budget   dei   costi  diretti   e  indiretti.   Laddove  disponibile,  l’informazione  

83 Fonte:  adattamento  da  “I sistemi di Pianificazione e Controllo”,  a  cura  di  BARALDI-DEVECCHI-

TEODORI, G. Giappichelli Editore. Torino 2003, p. 363.

BUDGET dei COSTI AREA COMMERCIALE BUDGET  COSTI  ….. BUDGET  COSTI  ….. BUDGET  COSTI  ….. BUDGET  COSTI  ….. BUDGET dei COSTI SERVI CENTRALI BUDGET  COSTI  ….. BUDGET  COSTI  ….. BUDGET  COSTI  ….. BUDGET  COSTI  …..

COSTO di PRODUZIONE del VENDUTO xxx COSTI COMMERCIALI xxx COSTI SERVIZI GENERALI e AMMINISTRATIVI xxx

COSTO del

VENDUTO xxx

160

può   essere   integrata   attraverso   l’esplicita   considerazione   della   variazione   delle

rimanenze di prodotti in corso di lavorazione.

c. Costo di produzione del venduto

Costo (di produzione) del prodotto ottenuto

(+) Rimanenza iniziali prodotti finiti

() Rimanenze finali prodotti finiti

(=) Costo di produzione del venduto

Le informazioni sulla variazione delle rimanenze di prodotti finiti si ottengono

dalla politica delle scorte, come emergente dal programma di produzione.

d. Costo del venduto

Costo di produzione del venduto

(+) Costi commerciali

(+) Costi servizi generali ed amministrativi

(=) Costo del venduto

Le informazioni sulle altre tipologie di costo sono contenute da una parte nei

budget  dei  costi  commerciali,  dall’altra  nel  budget  dei  servizi  centrali.

8. 5. 2. Il budget di conto economico

Il budget di conto economico, dal quale in estrema sintesi è determinato il

reddito netto previsionale, è strettamente dipendente, in termini di strutturazione, dalla

scelta effettuata in merito al budget del costo del venduto: la definizione del costo del

venduto in senso stretto, permette la determinazione di un reddito lordo e di un reddito

operativo di gestione caratteristica; nel caso del costo del venduto in senso lato, è

possibile determinare esclusivamente il secondo.

Prendiamo in considerazione questa seconda ipotesi (Figura 43.).

160

può   essere   integrata   attraverso   l’esplicita   considerazione   della   variazione   delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione.

c. Costo di produzione del venduto

Costo (di produzione) del prodotto ottenuto (+) Rimanenza iniziali prodotti finiti

() Rimanenze finali prodotti finiti (=) Costo di produzione del venduto

Le informazioni sulla variazione delle rimanenze di prodotti finiti si ottengono dalla politica delle scorte, come emergente dal programma di produzione.

d. Costo del venduto

Costo di produzione del venduto (+) Costi commerciali

(+) Costi servizi generali ed amministrativi (=) Costo del venduto

Le informazioni sulle altre tipologie di costo sono contenute da una parte nei budget  dei  costi  commerciali,  dall’altra  nel  budget  dei  servizi  centrali.

8. 5. 2. Il budget di conto economico

Il budget di conto economico, dal quale in estrema sintesi è determinato il reddito netto previsionale, è strettamente dipendente, in termini di strutturazione, dalla scelta effettuata in merito al budget del costo del venduto: la definizione del costo del venduto in senso stretto, permette la determinazione di un reddito lordo e di un reddito operativo di gestione caratteristica; nel caso del costo del venduto in senso lato, è possibile determinare esclusivamente il secondo.

127 Al costo del venduto vengono contrapposti i ricavi di vendita programmati:

Ricavi di vendita – Costo del Venduto = Reddito operativo gestione caratteristica Figura 35: Conto economico a valore della produzione e valore aggiunto77

.

Lo schema presentato è di estrema sintesi, se necessario possono essere predisposti conti economici parziali, riferibili ai prodotti, alle linee di prodotti, alle Aree Strategiche di Affari, alle aree geografiche ed a qualunque oggetto ritenuto rilevante.

Fino al reddito di gestione caratteristica i valori sono stati ottenuti completamente dai budget operativi; al di sotto le informazioni sono ottenute da budget appartenenti agli altri due sottosistemi di budget.

77 BARALDI-DEVECCHI-TEODORI, I sistemi di Pianificazione e Controllo, Giappichelli Editore. Torino, 2003.

162

preliminare e fondamentale nella verifica della fattibilità economico-reddituale. Redditi non soddisfacenti o negativi richiedono un profondo ripensamento dei programmi d’azione  operativi.  

In particolare, le alternative sono riferibili ai costi:

 Aggregazione in funzione del grado di variabilità: in tal modo si può determinare il margine di contribuzione;

 Aggregazione   in   funzione   della   “provenienza”   dei   fattori,   cioè   distinguendoli in interni ed esterni; in tal modo è possibile determinare il valore aggiunto ed il margine operativo lordo. (Figura 44.)

Figura 44. Conto economico a valore della produzione e valore aggiunto

Ricavi di vendita

Variazione rimanenze prodotti finiti

Variazione rimanenza prodotto in corso di lavorazione Valore della produzione

Consumi materie prime

Consumi altri fattori diretti di produzione Costi  per  fattori  acquisiti  all’esterno: - area produzione

- area commerciale

- area servizi generali/amministrativi Valore aggiunto

Costi del personale: - area produzione - area commerciale

- area servizi generali/amministrativi Margine operativo lordo

Ammortamenti/Accantonamenti: - area produzione

- area commerciale

- area servizi generali/amministrativi Reddito operativo gestione caratteristica

128 il calcolo delle imposte (informazione fondamentale per la determinazione delle uscite), è necessario considerare anche i componenti di gestione straordinaria, cioè le plusvalenze/minusvalenze, le sopravvenienze attive e passive e le insussistenze dell’attivo e del passivo. Proprio per il loro carattere di straordinarietà si preferisce evitare di prevedere valori senza alcuna base concreta di riferimento.

Dopo aver definito la logica che sta dietro alla costituzione di questo documento di sintesi, è giusto dare una visione grafica dei concetti, così da far intuire al lettore come si compone il budget di conto economico:

Figura 36: Il budget di conto economico78

.

78 BARALDI-DEVECCHI-TEODORI, I sistemi di Pianificazione e Controllo, Giappichelli Editore. Torino, 2003.

161

Al costo del venduto vengono contrapposti i ricavi di vendita programmati:

(+) Ricavi di vendita () Costo del venduto

(=) Reddito operativo gestione caratteristica

Figura 43. Il budget di conto economico84

I ricavi programmati sono contenuti nel budget delle vendite, momento iniziale di predisposizione dei budget operativi.

I singoli componenti positivi e negativi di reddito possono essere aggregati anche con criteri differenti da quello proposto, anche se il reddito ottenuto sarà sempre quello operativo della gestione caratteristica. Infatti, esso rappresenta il momento

84 Fonte:  adattamento  da  “I sistemi di Pianificazione e Controllo”,  a  cura  di  BARALDI-DEVECCHI-

TEODORI, G. Giappichelli Editore. Torino 2003, p. 365.

BUDGET delle VENDITE BUDGET del COSTO del VENDUTO BUDGET FINANZIARI

BUDGET del CONTO ECONOMICO

RICAVI di VENDITA xxx COSTO del VENDUTO (xxx)

REDDITO OPERATIVO GESTIONE CARATTE. xxx PROVENTI GESTIONE ACCESSORIA xxx ONERI FINANZIARI ( xxx) REDDITO di COMPETENZA xxx +/- COMP. STRAORD. xxx REDDITO al LORDO di IMPOSTE xxx IMPOSTE (xxx) REDDITO NETTO PREVISIONALE xxx

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