CAPITOLO I La media literacy in Europa
1.3 L’UNESCO e le competenze digitali per la scuola e per i docenti.
Le molteplici iniziative, raccomandazioni e programmi dell’Unione Europea affrontano il problema della competenza digitale rivolgendosi indistintamente a tutti i cittadini europei del nuovo millennio. Ogni paese, come anche l’Italia, si adegua alle linee guida fornite dall’ UE.
Il documento UNESCO ICT Competency standards for Teachers 29, invece, entra nello specifico del mondo della scuola e della formazione dei docenti. Il documento propone un framework di competenze digitali che ogni docente dovrebbe possedere e individua degli standard ottimali di competenze digitali per gli insegnanti del nuovo millennio. Per vivere, imparare e lavorare con successo in una società caratterizzata da una crescente complessità e quantità di informazione e conoscenza, a studenti e insegnanti è richiesta una competenza specifica sull’uso delle tecnologie per l’informazione e la comunicazione (p. 5) 30. Il progetto UNESCO è finalizzato anche a stimolare nei docenti la curiosità verso l’uso di competenze digitali per migliorare i processi di insegnamento, per promuovere la collaborazione tra colleghi fino a renderli protagonisti dell’innovazione nelle loro istituzioni. L'obiettivo generale del progetto non è solo migliorare le competenze degli insegnanti, ma che questo possa produrre un sistema scolastico di qualità superiore capace a sua volta di promuovere lo sviluppo economico e sociale di un Paese (p. 9). Rispetto ai documenti dell’Unione Europea, nel documento UNESCO si introducono elementi nuovi e riferibili direttamente ai processi di insegnamento-apprendimento e all’emergere di una nuova figura di insegnante “digitale”. Il documento richiama ciò che Rivoltella (2001) afferma riguardo la figura del media educator.
29 UNESCO (2008), ICT Competency standards for Teachers, http://portal.unesco.org/ci/en/ev.php-
URL_ID=25736&URL_DO=DO_TOPIC&URL_SECTION=201.html
30
UNESCO (2008), Quadro di riferimento delle Competenze per i Docenti sulle TIC, http://elkmserver.dist.unige.it/epict/documents/UNESCO_ICT_CFT%5B6_0%5D.pdf
29
“Ogni insegnante, in quanto insegnante, deve possedere tra i suoi saperi e le sue competenze professionali anche quelli relativi ai media che diverranno poi lo spazio abituale del suo fare scuola [..] Il media educator è l’educatore/formatore di nuova generazione, l’insegnante di nuovo modello” (Ivi, pp. 148-149).
La nuova “dimensione” dell’educatore si riferisce alla forte expertise educativo- comunicazionale e nell’uso dei media digitali.
Per quanto riguarda i processi di insegnamento-apprendimento, in altre parti del documento UNESCO emergono alcuni elementi nuovi. In particolare nell’ambito di un sistema didattico che riconosce il valore pedagogico delle tecnologie, gli studenti vengono formati a:
usare con proprietà le tecnologie per la comunicazione e l’informazione (TIC);
cercare, analizzare e valutare informazioni;
trovare soluzioni ai problemi e prendere decisioni;
usare gli strumenti di produttività (editor di testo, fogli elettronici, presentazioni,ecc.) in modo creativo ed efficace;
comunicare, collaborare, pubblicare e produrre contenuti digitali;
essere cittadini informati responsabili e capaci di contribuire con le proprie competenze e capacità allo sviluppo sociale ed economico del proprio Paese (p. 5).
Gli elementi nuovi riguardano: la maggiore rilevanza attribuita al problem solving, alla creatività, all’efficacia, l’orientamento verso la collaborazione finalizzata anche alla produzione e pubblicazione di materiali didattici digitali, l’allestimento di ambienti di apprendimento, il rilievo dato al diritto dovere dei cittadini di essere “cittadini informati, responsabili e capaci di contribuire con le proprie competenze e capacità allo sviluppo sociale ed economico del proprio Paese”.
Il progetto inoltre prevede tre approcci alla competenza digitale intesa come: conoscenza delle tecnologie (Technology Literacy o TL);
abilità d’uso delle tecnologie (Deepening Knowledge o DK);
uso delle tecnologie per creare conoscenza (Knowledge Creation o KC).
In tutti i documenti citati, sia dell’Unione Europea che dell’UNESCO, l’alfabetizzazione ai media è un concetto importante, come dimostrano per
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esempio la Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio sulle competenze chiave per l’educazione permanente 31 e l’Agenda Digitale 32 In questi documenti, l’alfabetizzazione digitale è definita come l’abilità di accedere ai media, di capire e valutare criticamente i diversi aspetti dei media e dei loro contenuti e di creare comunicazione in una varietà di contesti. Inoltre nei documenti dell’UNESCO si affrontano i problemi della formazione degli insegnanti e dell’integrazione delle tecnologie digitali nel curriculum formativo. Secondo l’UNESCO, infatti, occorre riflettere non soltanto su come si utilizzano gli strumenti, ma soprattutto sul perché utilizzarli, quale può essere la ricaduta, in termini non solo di conoscenze e contenuti ma anche cognitivi, sull’apprendimento in primis degli insegnanti, educatori e formatori in genere e poi quindi su quello dei propri studenti.
Potremmo riassumere i punti di convergenza della Raccomandazione sulle competenze chiave per l’educazione permanente e del progetto UNESCO sulle competenze per i docenti in questa tabella:
La competenza digitale Raccomandazione del Parlamento
Europeo e del Consiglio sulle competenze chiave per l’educazione permanente
UNESCO Quadro di riferimento delle Competenze per i Docenti sulle TIC
Abilità tecniche.
Capacità di utilizzare le tecnologie.
Conoscenza delle tecnologie (TL)
Promuovere l’alfabetizzazione tecnologica dei docenti affinché sappiano integrare l’uso di strumenti TIC di base nei curricula, nella didattica e negli ambienti di classe. Gli insegnanti sapranno come, dove e quando (e anche quando non) utilizzare le tecnologie per le attività in aula.
Pensiero critico.
Consapevolezza dei rischi e delle opportunità offerte dalle tecnologie e come capacità di leggere e analizzare i messaggi.
Abilità d’uso delle tecnologie (DK)
Acquisire la capacità di utilizzare metodologie e tecnologie più sofisticate, con cambiamenti nei curricoli che enfatizzeranno la necessità di comprensione profonda della realtà con la
31
Vedi nota 18.
32
31
capacità di applicare le conoscenze scolastiche ai problemi reali.
Creatività.
Capacità di produrre contenuti, esprimersi con i nuovi linguaggi, usare gli strumenti in una prospettiva innovativa.
Uso delle tecnologie per creare conoscenza (KC)
Le abilità e le competenze di uso delle tecnologie per supportare gli studenti nel processo di creazione di prodotti di conoscenza, per diventare capaci di pianificare e gestire i propri obiettivi e le attività di apprendimento.
Tabella 1
La competenza digitale nella Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio sulle
competenze chiave per l’educazione permanente (2006) e nel Quadro di riferimento delle Competenze per i Docenti sulle TIC dell’UNESCO (2008).
In conclusione, organizzazioni come l’UNESCO e la Commissione Europea (CE) hanno svolto un ruolo cruciale non solo nello sviluppo della dimensione pubblica della media literacy, ma anche nella legittimazione dell’importanza della media education nell’agenda politica.