• Non ci sono risultati.

I.V PAGAMENTO DEI SERVIZI AMBIENTALI

IV.I POLITICHE AMBIENTALI E RISPETTIVI STRUMENTI: NOTE

IV.I.III TERZA FASE: STRUMENTI ECONOMICI

IV.I.III.II. I.V PAGAMENTO DEI SERVIZI AMBIENTALI

Il meccanismo di pagamento per i servizi ambientali prestati trae fondamento dall’introduzione di un altro strumento di politica ambientale, come, ad esempio, il mercato non regolato del carbone.

In realtà, prima di esporre il suo funzionamento, appare necessario distinguere i servizi ambientali e dai servizi ecosistemici, considerato che vi è molta confusione in letteratura183. I servizi ecosistemici sono stati definiti dal

Daily184 come quei servizi prestati dagli ecosistemi naturali e dalle specie che

li compongono, nel sostentamento e garanzia delle condizioni per la permanenza della vita umana sulla Terra. I “servizi ambientali”, secondo VEIGA NETO e PETER MAY185, “sono quelli maggiormente legati ai risultati di tali procedimenti, o meglio quelli a cui si fa riferimento quando si desidera sfruttare le azioni antropiche associate al ripristino e al mantenimento dei servizi ecosistemici, poiché le funzioni degli ecosistemi sono associate alla loro origine”.

Il Millenium Ecosystem Assessment (MEA)186 classifica i servizi

derivanti dagli ecosistemi, che garantiscono il benessere dell’uomo, in quattro principali gruppi: fornitura, regolazione, supporto e culturale, ossia per fare

183 VEIGA NETO, Fernando Cesar da; MAY, Peter H. Mercados para serviços

ambientais. In MAY, Peter H. (org). Economia do Meio Ambiente: Teoria e Prática. 2ª Ed. – Rio de Janeiro: Elsevier, 2010.

184 DAILY, G. C. (ed.). Nature’s Services: Societal Dependence on Natural Ecosystems.

Washington, DC: Island Press, 1997. 392p.

185 VEIGA NETO, Fernando Cesar da; MAY, Peter H. Mercados para serviços

ambientais. In MAY, Peter H. (org). Economia do Meio Ambiente: Teoria e Prática. 2ª Ed. – Rio de Janeiro: Elsevier, 2010, p. 310.

186 Millenium Ecosystem Assessment – MEA. Ecosystems and Human Well-being:

degli esempi VEIGA NETO e PETER MAY fanno riferimento ai servizi relativi alla purificazione dell’aria e dell’acqua, mitigazione di inondazioni e siccità, disintossicazione e decomposizione dei rifiuti; formazione e rigenerazione del suolo e della sua fertilità, impollinazione delle colture e della vegetazione naturale, controllo delle malattie agricole, dispersione dei semi e trans locazione dei nutrienti, mantenimento della biodiversità, protezione dai raggi ultravioletti, partecipazione alla stabilizzazione del clima, sostegno per le colture umane e stimolo estetico e intellettuale per lo spirito umano.187

Poiché gli ecosistemi sono stati utilizzati in modo squilibrato (MEA, 2005), si devono incoraggiare gli agenti beneficiari di tali servizi a mantenerli integri o ricostituirli, nel caso di riduzione di capacità originale, continuando a fornire tali servizi. Tuttavia, in molti casi, laddove non vi è regolazione o questa è scarsa o ancora è inefficace, poiché la conservazione di determinati ecosistemi o il suo recupero rappresenta costi (costi di impianto o operazione, costo di opportunità), ogni giorno crescenti, data la scarsità di materia prima, affinchè tali ecosistemi continuino a fornire questi servizi è necessario introdurre un sistema che remuneri tali costi crescenti. Al di là dello stimolo alla conservazione dell’integrità degli ecosistemi, questo meccanismo contribuirà anche all’internalizzazione delle esternalità ambientali, nella misura in cui il pagamento per il servizio ambientale diventerà parte del prezzo finale del mercato del consumo, Vale a dire, il sistema inizierà a comprendere che va sempre più riducendosi la possibilità di usufruire di servizi ambientali gratuiti nel mercato, poichè l’umanità sta eccedendo oltre la

187 VEIGA NETO, Fernando Cesar da; MAY, Peter H. Mercados para serviços

ambientais. In MAY, Peter H. (org). Economia do Meio Ambiente: Teoria e Prática. 2ª Ed. – Rio de Janeiro: Elsevier, 2010, p. 311.

capacità degli ecosistemi terrestri: “l’era dei servizi gratuiti è ormai giunta alla

fine”188.

Nasce così la preoccupazione relativa alla remunerazione nei confronti di chi preserva o ripristina gli ecosistemi, attribuendo valore alle pratiche sostenibili di uso del suolo agricolo, finalizzate a tale obiettivo. Dunque, è evidente che chi riceverà il pagamento sarà il fornitore di questo servizio,189 il

quale dovrà svolgere tale attività in modo effettivo nel senso di produrre, di fatto, i benefici auspicati, pena la mancata ricezione del pagamento per il servizio prestato.

La letteratura190 definisce il concetto di PSA come: 1. Una transazione

volontaria, nella quale, 2. Un servizio ambientale ben definito o un uso della terra che possa garantire tale servizio, è comprato da, almeno, un compratore, 4. da, almeno, un fornitore, 5. A condizione che il fornitore garantisca la prestazione di tale servizio.

Tale concetto evidenzia il carattere volontario di chi partecipa, caratteristica, peraltro, comune agli strumenti economici, in contrapposizione alla obbligatorietà degli strumenti di comando e controllo. VEIGA NETO e PETER MAY sottolineano in effetti “che il potenziale fornitore dei servizi ha anche

188 HEAL, G. Nature and the Marketplace: Capturing the Value of Ecosystem Services.

Washington, CF: Island Press, 2000. 203p.

189 VEIGA NETO, Fernando Cesar da; MAY, Peter H. Mercados para serviços

ambientais. In MAY, Peter H. (org). Economia do Meio Ambiente: Teoria e Prática. 2ª Ed. – Rio de Janeiro: Elsevier, 2010. P. 312.

190 WUNDER, S. Payments for Environmental Services: Some Nuts and Bolts. Jakarta:

Center for International Forestry Research, 2005. 24p. (CIFOR Occasional Paper) v. 42.; LOUREIRO, Vilson. ICMs Ecológico, uma experiência brasileira de pagamento por serviços ambientais. Belo Horizonte: Conservação Internacional – São Paulo: Fundação SOS Mata Atlântica – Curitiba: The Nature Conservancy (TNC), 2008. 26 p.

altre opzioni di uso della terra, oltre l’uso conservativo”191. Ulteriore aspetto

rilevante riguarda la chiara definizione e quantificazione del servizio ambientale fornito, essendo, in effetti, importante, un sistema di monitoraggio o certificazione, in ragione del fatto che solo i servizi effettivamente prestati saranno remunerati.

POWEL e WHITE192 classificano i mercati di servizi ambientali in tre

categorie, considerando il grado di intervento del Governo. La prima categoria è quella laddove prevalgono gli accordi privati tra i fornitori e i beneficiari, restando al Governo la regolazione contrattuale e il non divieto di negoziazione dell’oggetto in questione(servizi ambientali). Normalmente avviene quando vi è la percezione che il costo del trattamento o la perdita della rendita derivante dalla diminuzione del servizio ambientale vada oltre il pagamento per il servizio ambientale. Sarebbe il modello più “puro” di mercato di servizi ambientali. Quando, tuttavia, il Governo non si limita semplicemente a regolare la negoziazione, o a permetterla, ma regola altresì gli standard che dovranno essere raggiunti dagli agenti economici, i quali li otterranno solo attraverso l’acquisizione di servizi ambientali nel mercato, o qualora rilevino che il costo del pagamento del servizio ambientale è maggiormente vantaggioso rispetto alla modifica dei propri processi produttivi, accade che si ha un intervento intermedio del regolatore (Governo). Un esempio sarebbe il Meccanismo di Sviluppo Pulito del Protocollo di Kyoto. Infine, esiste una terza categoria di pagamento per i

191 Op. Cit., p. 312.

192 POWELL, I.; WHITE, A. Conceptual Framework – Developing Markets and Maket-

based Instruments for Environment Services of Forests. Washington DC. Forest Trends, 2001. Kattomba Group. Disponibile su: <http://www.forest-trends.org>

servizi ambientali, in cui si ha una forte presenza del Governo, in cui è egli stesso che remunera i servizi, poichè ha interesse nei servizi stessi, in genere al fine di raggiungere obiettivi o accordi assunti a livello internazionale o interno, tra le unità della Federazione. In questo terzo gruppo rientra la brasiliana neo istituita “borsa verde”, più avanti meglio analizzata, in ragione della sua innegabile portata innovativa.