4.1 “Standard of care: anaesthesia guidelines for dogs and cats”
4.1.1 Valutazione clinica preanestetica
a) Segnalamento
Per ciascun paziente devono essere note le informazioni relative alla specie, razza, età, sesso e temperamento. Conoscere l’età e la razza permette di correlare dei possibili test diagnostici ma anche suscitare delle preoccupazioni
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anestesiologiche: un paziente geriatrico corre un rischio anestetico maggiore a causa della ridotta funzionalità degli organi in generale ma in particolare di cuore, fegato e reni. Certe caratteristiche razza- specifiche possono portare a un maggiore rischio di ostruzione delle vie respiratorie come avviene per esempio nelle razze brachicefaliche, oppure ad una maggiore reattività agli anestetici, potenziale evenienza tipica dei cani da pastore.
A seguito, viene riportata la tabella 4.1 che presenta i problemi anestesiologici correlati alla razza e le relative precauzioni annesse.
Capitolo 4 Linee guida per l’anestesia sicura del cane e del gatto
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Categoria Problemi anestesiologici Precauzioni
Razze brachicefaliche (Bulldog, Boxer, Carlino, Pechinese, Persiano,…) - BAOS (Brachycephalic Airway Obstruction Syndrome): aumentato rischio di ostruzione delle vie respiratore superiori.
- Prendere in
considerazione la possibilità di ritardare la procedura elettiva fino a quando non viene eseguita la chirurgia correttiva delle vie respiratorie.
- preossigenazione
- attenzione ad un’eccessiva
sedazione
- monitoraggio accurato - prepararsi per un’intubazione
difficile
- fornire O2 supplementare fino
all’estubazione
- estubare solo dopo che il paziente presenta il riflesso di deglutizione ed è vigile
- monitorare pattern respiratorio
e stato di ossigenazione post- estubazione
- essere pronti a ri-anestetizzare e re- intubare il paziente al risveglio Levrieri (Greyhound, Whippet, Borzoi, Saluki, Afghan Hound, Irish Wolfhound) - Metabolismo farmacologico rallentato, possibile risveglio ritardato con
farmaci come
barbiturici, propofol e acepromazina.
- Massa grassa ridotta. - Ipotermia.
- Ipertermia stress-
indotta.
- Miopatia.
- usare bassa dose di
acepromazina (0.005 – 0.02 mg/kg IM) - evitare barbiturici - somministrare propofol o alfaxalone lentamente, ad effetto - monitorare T° e riscaldare attivamente secondo le necessità - trattare immediatamente ipertermia stress/dolore- indotta con un ansiolitico, analgesico e raffreddare il paziente - fornire un’adeguata
imbottitura in caso di lunghe procedure
63 Cani da pastore (Collie, Borde r Collie, Pasto re Australiano, Shetland Sheepdog) - Mutazione ABCB1 (MDR1) determina un difetto della glicoproteina P con conseguente accumulo di certi farmaci nel SNC e sedazione eccessivamente prolungata
- monitoraggio accurato dopo la
sedazione
- ridurre la dose di
sedazione/premedicazione almeno del 25%
- utilizzare farmaci che possono
essere antagonizzati
- fare uno screening genetico
prima dell’anestesia in caso di procedure elettive Razze toy (Chihuahua, Pomerania, Shih Tzu, Griffone di Bruxelles) - Ipotermia data dall’elevato rapporto superficie/volume. - Difficoltà di monitoraggio. - Ipoglicemia - riscaldamento attivo e
monitoraggio accurato della T°
- monitorare ECG, pulsossimetria,
pressione sanguigna tramite sistema Doppler
- monitorare la glicemia pre- e
post- anestesia e durante risveglio; integrare secondo necessità Razze giganti (S. Bernard o, Terranova) Aumentata risposta ai sedativi
- calcolare la dose di farmaco in base alla massa magra
Capitolo 4 Linee guida per l’anestesia sicura del cane e del gatto 64 Doberman Pinscher Predisposizione verso cardiomiopatia dilatativa e malattia di von Willebrand
- valutazione profilo coagulativo - se c’è il sospetto di malattia di
von Willebrand, somministrare desmopressina prima della chirurgia
- se sono richiesti FANS, scegliere
quelli COX-2 selettivi
Boxer - Risposta vagale
acepromazina-indotta; sono state riportate ipotensione marcata e bradicardia in cani Boxer di discendenza UK. - cardiomiopatia del Boxer - evitare se possibile
l’acepromazina; se non sono disponibili altri agenti sedativi ridurre la dose di acepromazina (0.005-0.01 mg/kg IM)
- anamnesi completa e accurato
esame fisico del paziente, inclusa la valutazione ECG prima dell’anestesia.
Tabella 4.1: vari problemi anestesiologici correlati alla razza con le relative precauzioni.
b) Anamnesi e motivo dell’anestesia
La raccolta accurata dell’anamnesi rappresenta una parte essenziale della valutazione preanestetica, poiché permette di orientare il protocollo anestesiologico e analgesico in funzione del quadro clinico del paziente, di richiedere delle indagini cliniche più approfondite, di conoscere le eventuali terapie in corso.
Se il paziente avesse già ricevuto un’anestesia, dovrebbe essere recuperata la cartella anestesiologica e rivalutata anche alla luce di potenziali reazioni avverse durante le varie fasi dell’anestesia.
c) Esame fisico
L’esame fisico consiste, in linea generale, nell’eseguire un esame obiettivo generale (EOG) in associazione ad un esame obiettivo particolare (EOP) a seconda dell’apparato/i che potrebbero essere la causa del problema clinico del paziente.
Gli standard dell’esame fisico del cane e del gatto secondo l’Australian Veterinary Association e riportati da Warne et al. (2018) sono:
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1. valutazione del temperamento; 2. lettura del microchip;
3. controllo del peso e stima del body condition score (BCS);
4. esame degli occhi (comprendente l’analisi della risposta pupillare alla luce, della cornea, della camera anteriore, della retina e del film lacrimale) e misurazione della pressione intra-oculare per pazienti adulti/geriatrici e per le razze predisposte al glaucoma;
5. esame della cavità orale (labbra, denti, gengive, lingua, mucosa orale) inclusa la valutazione del tempo di riempimento capillare, di anomalie odontoiatriche e di eventuale dolore dentale, di alitosi e l’impiego della lampada di Wood per evidenziare placche dentarie; 6. esame delle narici: pigmento, pervietà, colonna d’aria spostata,
potenziali anormalità: asimmetria, variazioni della pigmentazione o discolorazioni e tumefazioni;
7. esame delle orecchie (condotto uditivo esterno e pinna);
8. esame dell’apparato tegumentario: valutazione delle condizioni della cute, delle unghie e del pelo, di eventuali zone di alopecia e della consistenza; determinare la presenza di infiammazioni, lesioni, prurito e la possibile presenza di parassiti;
9. esame cardiaco: valutare la frequenza cardiaca, il ritmo, i suoni cardiaci, il polso (frequenza e qualità), la pressione arteriosa e stabilire eventuali problemi correlati con l’età, la razza, congeniti o ereditari; 10. esame dell’apparato respiratorio: auscultazione toracica, stima della
frequenza respiratoria, della profondità del respiro e determinare la presenza di sensibilità tracheale alla palpazione;
11. valutazione dei linfonodi esplorabili (sottomandibolari, prescapolari, inguinali, poplitei) e stima delle dimensioni e della simmetria;
12. esame dell’apparato muscolo-scheletrico e dell’andatura: osservare l’animale mentre viene lasciato libero di deambulare; fare una valutazione dell’andatura, della simmetria e del tono muscolare; valutare la mobilità articolare e la presenza di crepitii; effettuare
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sempre uno “score pain”.
13. palpazione dell’addome: prestare particolare attenzione al dolore, alla presenza di masse addominali, ad atteggiamenti di protezione; 14. misurazione della temperatura corporea;
15. ispezione dei sacchi anali: valutazione delle dimensioni, di eventuali asimmetrie e dolore (questo esame non richiede la spremitura dei sacchi anali, fino a che non risulta indicato);
16. esame degli organi genitali: nei maschi è necessario sapere se è avvenuta la castrazione, valutare numero, posizione e irregolarità dei testicoli inoltre valutare scroto, pene, prepuzio e prostata se indicato. Nelle femmine è necessario sapere se è avvenuta la sterilizzazione e valutare mammelle e vulva.