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La formazione continua in Emilia Romagna

5.10 Variazioni nella condizione occupazionale

In questo paragrafo prendiamo in considerazione i comportamenti lavorativi dichiarati in merito alla condizione occupazionale degli intervistati prima e dopo il corso. In sede di intervista abbiamo chiesto ai lavoratori di segnalare la condizione occupazionale al momento dell’iscrizione al corso e al momento dell’intervista (settembre 2012). In questo modo si può costruire una matrice delle transizioni effettuate nel mercato del lavoro in questo arco di tempo. Per poter verificare se i cambiamenti occupazionali del nostro campione possono in qualche modo essere attribuiti alle attività di formazione abbiamo preso in considerazione i dati Istat della Rilevazione Continua Forze Lavoro (anni 2009 e 2011) e costruito un

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indice di stabilità della condizione occupazionale76 (tabella 5.15). Le categorie occupazionali sono state

analizzate rispetto a quanto dichiarato per l’anno precedente e si rileva una stabilità generale del 91,4% al 2009 aumentata al 91,7% nel 2011 in Italia, mentre in Emilia Romagna tale valore si mantiene decisamente più alto rispetto al dato nazionale.

Tabella 5.15 Indice di stabilità nella stessa categoria occupazionale dichiarata (2009 su 2008 e 2011 su 2010).

Medesima condizione occupazionale rispetto anno precedente

E. Romagna Italia

2009 su 2008 2011 su 2010 2009 su 2008 2011 su 2010

Occupato 94,7 95,6 94,0 94,3

Disoccupato 65,0 57,7 72,1 68,2

In cerca di prima occupazione 43,1 56,0 72,9 71,4

Casalinga/o 92,7 92,5 95,0 94,4

Studente 88,7 86,3 89,5 87,8

Ritirato/a dal lavoro 97,1 97,5 97,0 97,6

Inabile al lavoro 95,0 90,4 95,0 91,6

Stabilità generale 92,5 92,6 91,4 91,7

Fonte: elaborazione su RCFL Istat media 2008, 2009 e 2011

Nella tabella 5.16 (matrice di transizione) si segnalano le situazioni occupazionali dei nostri intervistati al momento dell’iscrizione al corso e a settembre 2012. Le caselle colorate richiamano le situazioni di stabilità occupazionale senza poter dire nulla su eventuali cambiamenti di azienda a parità o diverso inquadramento aziendale che in parte affronteremo più avanti. Le altre caselle invece segnalano le discontinuità che alcuni di loro hanno affrontato in positivo o in negativo.

L’81,4% di tutti gli intervistati dimostra una stabilità cioè di non aver cambiato la propria posizione nel mercato del lavoro. Con le dovute cautele confrontiamo questo dato con quelli regionali (RCFL dell’Istat) e la differenza rispetto alla sola categoria degli occupati nella Regione (nel 2011, 95,6%) e all’indice complessivo di stabilità regionale (nel 2011, 92,6%) va molto oltre l’errore campionario ammesso (tabella 5.7). Si tratta di un dinamismo che caratterizza coloro che fanno formazione, una sorta di “effetto Matteo” oppure può essere annoverato tra gli esiti della formazione? E gli eventuali miglioramenti possono costituire functionings dell’ampliamento di capacitazioni individuali?

In primo luogo verifichiamo se le direzioni positive dello sbocco occupazionale sono maggiori di quelle negative e inoltre analizziamo tra gli occupati gli eventuali cambiamenti di azienda, di contratto o in direzione di altro lavoro.

76 Un indicatore ufficiale che si avvicina a quanto abbiamo costruito è il “tasso di transizione” creato dall’Istat. È ottenuto

come rapporto tra i flussi in uscita che si trovano fuori dalla diagonale principale (numero di individui che risultano a fine periodo in una condizione diversa da quella in cui erano a inizio periodo) e i rispettivi totali (stock a inizio periodo). Essi sono assimilabili alla probabilità di passaggio ad una diversa condizione tra l’inizio e la fine di un determinato periodo. In questo caso l’indicatore che abbiamo creato confronta quanto l’intervistato ha dichiarato rispetto all’attuale condizione professionale a confronto con quella sell’anno precedente.

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Tabella 5.16 La condizione occupazionale dei formati al momento dell'iscrizione al corso e al momento dell'intervista (% sul totale, per riga e valori assoluti)

Condizione occupazionale al momento del corso

Condizione occupazionale al momento dell'intervista Matrice di transizione % sul totale Dipendenti Dipendenti in cassa

integrazione Parasubordinati Autonomi Disoccupati Totale

Dipendenti 49,6 0,5 0,7 1,1 2,2 54,2

Dipendenti in cassa integrazione 5,2 5,2 - 0,2 5,2 15,8

Parasubordinati 0,1 - 0,7 - 0,1 0,8

Autonomi 1,0 - - 24,6 0,4 26,0

Disoccupati 1,9 - 0,1 0,0 1,1 3,2

Totale 57,8 5,8 1,5 26,0 8,9 100,0

Matrice di transizione % per riga

Dipendenti Dipendenti in cassa

integrazione Parasubordinati Autonomi Disoccupati Totale

Dipendenti 91,6 1,0 1,2 2,1 4,1 100,0

Dipendenti in cassa integrazione 33,1 33,2 - 1,0 32,7 100,0

Parasubordinati 6,1 - 87,8 - 6,1 100,0

Autonomi 3,9 - - 94,7 1,3 100,0

Disoccupati 60,0 - 3,6 0,9 35,6 100,0

Totale 57,8 5,8 1,5 26,0 8,9 100,0

Matrice di transizione valori assoluti

Dipendenti Dipendenti in cassa

integrazione Parasubordinati Autonomi Disoccupati Totale

Dipendenti 10.893 117 148 247 486 11.891

Dipendenti in cassa integrazione 1.147 1.151 - 35 1.132 3.465

Parasubordinati 11 - 159 - 11 181

Autonomi 225 - - 5.411 77 5.713

Disoccupati 422 - 25 6 250 703

Totale 12.698 1.268 332 5.699 1.956 21.953

Fonte: Regione Emilia Romagna indagine sui formati della formazione continua 2012, dati riportati all’universo.

In particolare possiamo notare che il 91,6% dei dipendenti, il 94,7% dei lavoratori autonomi, l’87,8% dei parasubordinati, il 35,6% dei disoccupati e il 33,1% dei lavoratori in cassa integrazione hanno la stessa condizione occupazionale prima e dopo il corso.

Per alcuni gruppi proviamo a verificare se ci sono dei miglioramenti riconducibili alla formazione.

Cassaintegrati – In questo gruppo un terzo ritorna a lavorare come dipendente, per un terzo rimane

sostenuto dall’ammortizzatore sociale e per un terzo entra in mobilità/disoccupazione. Rispetto ai dati regionali che disponiamo dal Sistema Informativo Percettori dell’INPS per lo stesso periodo (tabella 5.5), il 42,9 si presume tornato in azienda, per il 44,8% viene rinnovato l’ammortizzatore sociale e il 12,3% risulta disoccupato. Il gruppo degli intervistati selezionati dal momento che è entrato in percorsi formativi medio-lunghi presentava situazioni decisamente più critiche, con sospensioni quasi a zero ore a fronte della gran parte dei colleghi sospesi per poche ore settimanali. Il confronto con i dati SIP dell’INPS non dimostrano necessariamente una situazione peggiorativa.

Disoccupati - Il 35,5% rimane in questa condizione mentre per il 60% di questi, dopo il corso, afferma di

avere un lavoro da dipendente. Il 3,6% ha invece trovato un lavoro come parasubordinato. L’alta percentuale di disoccupati reinseriti ci sembra un dato interessante e da approfondire. In questo caso non si hanno gli elementi per confrontare questi comportamenti con altri campioni delle medesime caratteristiche.

Un’ulteriore dimensione di analisi rilevata in sede di intervista riguarda l’organizzazione o l’azienda di appartenenza e la mansione svolta dai lavoratori dipendenti. In questo caso si è chiesto al lavoratore di fornire un’informazione puntuale sulla sua posizione (figura 5.4). In generale, l’82,6% dei lavoratori dipendenti lavora nella stessa azienda e con lo stesso inquadramento, il 9,2% dichiara di aver cambiato

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azienda ma non mansione, il 4,2% lavora nella stessa azienda ma con diversa mansione e il 4% ha cambiato sia azienda che inquadramento (figura 5.4).

Figura 5.4 Cambiamenti dopo il corso nella posizione professionale dei formati dipendenti (%)

82,6 4,2 9,2 4 Stessa azienda/Stesso inquadramento Stessa azienda/Diverso inquadramento Diversa azienda/Stesso inquadramento Diversa azienda/Diverso inquadramento

Fonte: Regione Emilia Romagna indagine sui formati della formazione continua 2012, dati riportati all’universo.

Il profilo dei beneficiari mostra che tra coloro che tendono a rimanere nella stessa azienda e con la stessa mansione vi sono più uomini (84,7% rispetto a 80,4%), over-55 (94,1%), e coloro che hanno fatto corsi di formazione continua per occupati (84,3%). I formati che hanno dichiarato di lavorare nella stessa azienda ma con diversa mansione tendono ad essere più donne (6%), tra i 35-44 anni (7,5%), in possesso di una qualifica professionale (11,7%) e beneficiari di formazione continua per occupati (5,2%). E’ interessante notare che tra i beneficiari di formazione continua individuale vi sia un numero relativamente più elevato di intervistati che affermano di aver cambiato azienda, sia con lo stesso inquadramento (11,9%) che con diverso inquadramento (13,3%). Questo valore, significativo ma contenuto, si trova in coerenza con le finalità della formazione continua individuale in quanto proiettata a sviluppare traiettorie individuali anche in discontinuità con la situazione professionale precedente.

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Tabella 5.17 Cambiamenti nella posizione professionale dei formati dipendenti dopo il corso (genere, classe di età e tipologia formativa – valori assoluti e %)

Genere azienda/Stesso Stessa inquadramento Stessa azienda/Diverso inquadramento Diversa azienda/Stesso inquadramento Diversa azienda/Diverso inquadramento Totale Uomini v.a. % 6.069 84,7 182 2,5 583 8,1 330 4,6 7.164 100,0 Donne v.a. 5.625 419 716 237 6.997 % 80,4 6 10,2 3,4 100,0 Classi di età 15-24 v.a. % 73,2 456 3,4 21 14,4 90 56 9 100,0 623 25-34 v.a. % 3.233 80,3 109 2,7 11,5 463 222 5,5 4.027 100,0 35-44 v.a. % 4.332 81,7 396 7,5 384 7,2 188 3,5 5.300 100,0 45-54 v.a. % 3.057 85,9 1,8 64 348 9,8 2,5 90 3.559 100,0 55-64 v.a. % 94,1 585 1,9 12 2,1 13 1,9 12 100,0 622 65 e oltre v.a. % 100 31 0 0 0 0 0 0 100,0 31 Titolo di studio Licenza media o inferiore v.a. % 2.398 82,2 2,7 80 277 9,5 163 5,6 2.918 100,0 Qualifica professionale v.a. % 1.338 74,7 11,7 209 153 8,5 5,1 92 1.792 100,0

Diploma di maturità v.a. % 5.093 85,9 168 2,8 519 8,8 148 2,5 5.928 100,0

Laurea o superiore v.a. 2.864 145 350 166 3.525

% 81,2 4,1 9,9 4,7 100,0

Tipologia formativa

FC per occupati v.a. % 9.438 84,3 579 5,2 986 8,8 194 1,7 11.197 100,0

FC aggior.\spec. v.a. % 80,3 789 0,9 9 7,7 76 11,1 109 100,0 983

FC individuale v.a. % 1.467 74,1 0,7 14 11,9 236 13,3 264 1.981 100,0

Totale v.a. 11.693 602 1.299 569 14.163

% 82,6 4,3 9,2 4 100,0

Fonte: Regione Emilia Romagna indagine sui formati della formazione continua 2012, dati riportati all’universo.