SVILUPPO TERRITORIALE?
3/ VENEZIA CON IL NORDEST
3.1/ COME NASCE LA CANDIDATURA
L’idea di una Candidatura ha, dunque, preso forma anche nel Nordest d’Italia. Le prime idee su una possibile Candidatura non riguardavano né l’interno Nordest, né Venezia, ma provenivano, piuttosto, da alcune città del Veneto, del Trentino Alto Adige e del Friuli Venezia Giulia che avevano manifestato un certo interesse per l’evento e stavano valutando una possibile loro discesa in campo. La proposta di candidare il Nordest guidato da Venezia è arrivata in un secondo momento, su iniziativa di Nordesteuropa Editore. Nel 2010, infatti, nel corso del Festival Città Impresa (organizzato, appunto, da Nordesteuropa), si è discussa la possibilità di una tale Candidatura, riconoscendo il fatto che la tendenza per il Nordest è quella di presentarsi sempre più come un’unica realtà metropolitana. In questo modo, inoltre, le diverse città del Nordest che avrebbero voluto candidarsi separatamente andavano a rafforzare il proprio potenziale di successo unendo le forze. L’atto formale che segna l’inizio del percorso verso la Candidatura è il Protocollo d’Intesa firmato il 1 dicembre 2010 dal Comune di Venezia, dalla Provincia di Venezia, dalla Regione Veneto, dalle Province di Trento e Bolzano e dalla Regione Friuli Venezia Giulia. Nonostante l’entusiasmo iniziale per tale iniziativa, le difficoltà inevitabili di mettere d’accordo un territorio così ampio e composito (una regione a statuto ordinario, una regione a statuto speciale e due province autonome) si sono fatte sentire. Ciononostante il 24 febbraio 2011 il Comitato dei Fondatori (che riunisce le istituzioni firmatarie del Protocollo d’Intesa), arriva a costituire l’Associazione “Venezia con il Nordest 2019”, presieduta dal sindaco di Venezia Giorgio Orsoni e
con sede presso il Comune di Venezia. L’Associazione si compone di un Comitato Direttivo, una Segreteria Tecnica e un Comitato Scientifico. È questa, dunque, la fase nella quale Nordesteuropa, iniziale promotore della Candidatura, cede il passo alla neo-costituita Associazione e al suo staff, mantenendo comunque il proprio compito chiave di sensibilizzazione sul tema della Candidatura e della reale esistenza di una macro-regione Nordest. Nel periodo seguente prendono corpo gli organi associativi: a marzo vengono nominati i 18 membri (tre per ogni partner istituzionale presente nel Comitato dei Fondatori) del Comitato Direttivo e il responsabile della Segreteria Tecnica, mentre a maggio prende vita il Comitato Scientifico e viene nominato Maurizio Cecconi in qualità di Direttore di Candidatura. Quest’ultimo ha il compito di coordinare e supervisionare il processo di elaborazione della proposta di Candidatura. Il Direttore di Candidatura è affiancato da uno Staff (nominato il 6 ottobre 2011) che lo aiuta nella definizione del Dossier di Candidatura. Il processo di formazione della governance è stato, per tale Candidatura, piuttosto lungo e tortuoso. Possiamo affermare, infatti, che esso abbia occupato i decision makers per quasi due anni, dalla firma del Protocollo d’Intesa (1 dicembre 2010), alla modifica statutaria che ha istituito il Comitato dei Promotori, presieduto da Innocenzo Cipolletta, ed ha portato l’Associazione all’attuale assetto istituzionale (31 agosto 2012).
Va sottolineato come all’interno dell’Associazione si sia deciso di adottare principalmente un criterio di rappresentatività territoriale nell’assegnazione delle cariche istituzionali. Inserire i rappresentanti degli enti pubblici di riferimento nel Comitato dei Promotori può presentarsi come un fattore positivo nell’ottica di assicurare un’equa rappresentanza a tutti i territori coinvolti nel progetto, tuttavia, è possibile ravvisare anche dei limiti in questo tipo si scelta che opta per la presenza esclusiva di enti pubblici territoriali (comune, province, regioni) mentre mancano, ad esempio, dei rappresentanti per il mondo delle industrie. Questo va rilevato soprattutto nel momento in cui si considera che il tema permeante della Candidatura di Venezia con il Nordest, verte sul legame tra economia e cultura nel territorio. Le stesse Università, che sono ben nove nel Nordest, non hanno avuto un’effettiva rappresentanza formale all’interno degli organi dell’Associazione.
L’avanzamento del progetto di Candidatura ha certamente subito qualche rallentamento a causa delle difficoltà legate alla costituzione della sua governance, tuttavia non bisogna dimenticare l’estensione della macro-regione Nordest e le evidenti difficoltà connesse al tentativo di mettere insieme una tale quantità di partner istituzionali e stakeholders territoriali.
Ad ogni modo, nella fase in cui questo lavoro viene scritto ci si trova di fronte alla necessità di dare definitivamente corpo al progetto, essendo rimasti a disposizione meno di dieci mesi per la presentazione al Governo italiano della Candidatura che consente di partecipare alla fase di pre- selezione (entro il 20 settembre 2013). Verso fine novembre 2012 i lavori sono stati ripresi con una maggiore intensità al fine di rilanciare la Candidatura, la quale nell’arco del 2013 dovrà prendere una forma più concreta.
Prima di valutare cosa si sta facendo nello specifico e quale sia l’effettivo coinvolgimento nel progetto dei territori finora presi in analisi (Belluno, Pordenone e Treviso), è bene osservare più da vicino i contenuti della Candidatura di Venezia con il Nordest a Capitale Europea della Cultura 2019.
3.2/ IL BRAND NORDEST
Prima di cominciare a parlare di progetti e iniziative, è necessario comprendere meglio chi propone la candidatura. Si è parlato finora di Venezia e Nordest, ovvero di una città che fa da capofila ad altre comprese in un unico territorio; un territorio che riunisce, peraltro, diverse circoscrizioni amministrative. Innanzitutto il brand “Nordest” non esiste formalmente e non è conosciuto a livello internazionale, ma è ormai una denominazione comune a livello nazionale. Il termine “Nordest” si usa generalmente per identificare le regioni italiane che si trovano, appunto, a Nord-Est dell’Italia (che si differenzia ad esempio rispetto al Nordovest o al Centro), ma intenderlo solamente in questa accezione pare essere oggi molto riduttivo. Il Nordest è una realtà cha ha saputo costruirsi una vera e propria cultura comune che affonda le proprie radici in un percorso di evoluzione economica e sociale condivisa nel tempo.
Spesso, però, alla macro-regione Nordest si associano dei fattori che tendono a connotare in maniera negativa il territorio, come, ad esempio, l’eccessivo sfruttamento industriale che ha lasciato un segno innanzitutto nel paesaggio puntellato di capannoni abbandonati, la presenza di comunità chiuse in particolari zone della macro-regione, la diffusa evasione fiscale e la nascita di una classe imprenditoriale con scarsa cultura e tendenze xenofobe. La stessa Venezia, qualora volessimo considerarla come un caso a parte, essendo di base una città d’arte, ha ormai raggiunto un livello di sfruttamento turistico eccessivo, tale da averla costretta all’interno degli stereotipi che l’anno inizialmente resa celebre, le gondole, i canali, Piazza San Marco.
La strategia di costruzione di un brand del Nordest punta a cambiare queste immagini, mitigando questi aspetti negativi e puntando su quelli positivi, facendoli crescere fino a far sì che essi costituiscano l’identità di un’area metropolitana divenuta consapevole della propria origine. Oltre a questo va chiarito il rapporto che intercorre tra Venezia e il Nordest. La Candidatura viene presentata da una singola città, alla quale è possibile collegare in sede progettuale un territorio più ampio. Il riconoscimento del ruolo di Venezia come guida può essere l’effettivo coronamento di un progetto culturale condiviso dall’intera area metropolitana, ma può rivelarsi, sotto un altro punto di vista, una forzatura (la questione verrà ripresa anche in seguito). I fattori di collegamento tra i due vertono intorno all’elevato potenziale culturale di Venezia, esacerbato dall’eccessivo sfruttamento turistico della laguna, e alle capacità imprenditoriali del Nordest, che vanno ri-orientate per fare fronte all’attuale declino del settore industriale. Sia Venezia che il Nordest possono ottenere dei benefici nell’operare insieme. Tuttavia candidare Venezia come città-guida per l’intero territorio comporta il rischio che il brand Nordest non venga compreso appieno al di fuori del territorio nazionale, rimanendo oscurato dal richiamo che Venezia, inevitabilmente crea. Il cosiddetto effetto “near Venice” rappresenta un’insidia per la Candidatura di Venezia con il Nordest, ma allo stesso tempo potrebbe essere una sfida decisiva per dare un nuova traiettoria di sviluppo alla città di Venezia e per permettere al Nordest di fare il salto di qualità che aspetta di fare.
Inizialmente la Candidatura era stata pensata in modo tale da dare un estremo rilievo all’area metropolitana. Lo stesso titolo, infatti, era “Nordest Capitale 2019” e lo slogan “Un territorio per capitale”. Una scelta di questo genere sarebbe, tuttavia, andata contro i parametri europei per la presentazione delle Candidature e si è optato, quindi, per una formula che proponesse Venezia come effettiva capitale dell’area metropolitana. Il titolo della Candidatura è, quindi, diventato “Venezia con il Nordest Capitale 2019”, mentre il claim è rimasto lo stesso.
Lo stesso logo ha subito delle modifiche. Inizialmente erano state inserite anche delle scritte tradotte in quattro lingue (italiano, inglese, tedesco e ladino), che andavano a sottolineare il multilinguismo della macro-regione. Tale scelta va segnalata in quanto rende manifesto l’iniziale scarso coinvolgimento della Regione Friuli Venezia Giulia, nella quale è molto diffusa la lingua friulana e nella quale sono presenti molte minoranze slovene.
Attualmente il logo ufficiale corrisponde al cosiddetto “diamante”. Come si può intuire dalla Figura 3, nel realizzarlo si è deciso di dare rilievo alle città e ai collegamenti tra di esse. Stilizzando
la mappa del Nordest attraverso i suoi nodi provinciali e le traiettorie di collegamento tra questi, si è formata l’immagine di una sorta di diamante.
Figura 3: Gli step per la creazione del logo di Venezia con il Nordest (2012).
Fonte: http://www.venezianordest2019.eu/it/
Attualmente tale logo non sembra essere particolarmente diffuso all’esterno della cerchia degli addetti ai lavori “più stretti”, palesando la necessità per la Candidatura stessa di essere diffusa in maniera più capillare nei diversi territori che comprendono l’area metropolitana di riferimento. Non sono solo i cittadini a non conoscere tale iniziativa, ma sono, spesso, anche le amministrazioni pubbliche ad avere poco chiara quale sia la mission insita nell’iniziativa. Si associa, a questo, lo scetticismo, da parte di alcuni soggetti del mondo culturale, nei confronti dell’effettiva capacità per i grandi eventi di generare esternalità positive e benefici durevoli per un territorio.