CAPO II - Disciplina urbanistica
Articolo 24 - Zona D - Industriale, artigianale e commerciale
La Zona D2 identifica le parti di territorio destinate alle attività produttive, artigianali, commerciali ed alla erogazione di servizi alle imprese, di interesse generale per l’intero territorio.
Tale zona comprende le aree destinate al Piano per gli Insediamenti Produttivi e le aree per gli insediamenti produttivi realizzabili attraverso piani di iniziativa privata, le quali costituiscono il sistema produttivo di Ilbono nel suo complesso.
Sono riconoscibili all'interno del territorio comunale di Ilbono le seguenti sottozone omogenee a carattere produttivo:
Sottozona D2.a - Piano per gli Insediamenti Produttivi
Identifica l'area produttiva del Piano per gli Insediamenti Produttivi situata in corrispondenza della SS 198 in località Giralecce.
Tale piano, approvato con delibera consiliare n. 118 del 28/09/1990, insiste su un'area di proprietà comunale, espropriata a tal fine, e comprende diciassette lotti di cui allo stato attuale risultano edificati più del 50% dei lotti. Le opere di urbanizzazione sono state completamente realizzate.
Sottozona D2.b - Lottizzazioni produttive di iniziativa privata
Identifica le aree produttive di iniziativa privata, localizzate in corrispondenza della SS 198 in direzione Lanusei ed in corrispondenza della SS 198 in località Giralecce.
La Sottozona D2.b è interessata da cinque differenti strumenti attuativi di iniziativa privata, già approvati con delibera consiliare, di cui solo due sono attualmente completamente realizzati.
Indirizzi
La progettazione degli impianti produttivi terrà conto delle interferenze che questi potranno avere sull'ambiente circostante, al fine di ridurre gli effetti negativi, sia in termini di inquinamento sia in termini di impatto visivo. A tal proposito potranno essere previste, al margine delle aree produttive e all'interno dei lotti, delle barriere discontinue di verde, al fine di mitigare l’impatto visivo e acustico, per separare e connettere gli insediamenti con l'ambiente circostante. Per quanto concerne l'impatto visivo, particolare cura sarà impiegata nella scelte progettuali, le quali saranno orientate ad una massima sobrietà e semplicità formale, e delle finiture superficiali sia di copertura sia di facciata, per le quali saranno utilizzate tinte che tengano conto delle caratteristiche ambientali della zona.
Destinazioni d'uso
Du_C - Artigianale e industriale - Du_C.1 - Artigianato di servizio - Du_C.2 - Artigianato produttivo - Du_C.3 - Attività industriali
- Du_C.4 - Impianti produttivi agro-industriali
Du_D - Direzionale, commerciale e socio-sanitaria
- Du_D.2 - Uffici e servizi per l’industria, la ricerca, il terziario specializzato - Du_D.4 - Attività commerciali al dettaglio: esercizi di vicinato
- Du_D.5 - Attività commerciali al dettaglio: medie strutture di vendita - esercizi singoli - Du_D.6 - Attività di ristorazione e pubblici esercizi
- Du_D.7 - Parcheggi attrezzati di uso pubblico Du_E - Agricolo-zootecnica
- Du_E.5 - Fabbricati ed impianti connessi alla valorizzazione e trasformazione dei prodotti aziendali E’ vietato costruire edifici di abitazione ad eccezione dei locali da adibire per il personale di custodia aventi Sua (Superficie utile abitabile) non superiore a 90 m2 per unità produttiva.
È vietato l’insediamento di industrie classificate insalubri dalle vigenti leggi nazionali e regionali.
Modalità di attuazione
- Piano per gli Insediamenti Produttivi (PIP)
- Strumento Urbanistico Attuativo di iniziativa privata (PdL)
Previa redazione e approvazione dello strumento urbanistico attuativo:
- Intervento edilizio diretto.
Interventi consentiti
Sono sempre ammessi gli interventi volti alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente mediante:
- Manutenzione ordinaria (Mo) - Manutenzione straordinaria (Ms) - Ristrutturazione edilizia interna (Rei) - Mutamento della destinazione d’uso (Mdu) - Demolizioni (D).
Sono ammessi nel rispetto delle prescrizioni e dei parametri edilizi e urbanistici contenuti nello Strumento Urbanistico Attuativo (PIP o PdL), gli interventi di:
- Ristrutturazione edilizia (Re) - Nuove costruzioni (Nc) Parametri edilizi ed urbanistici
St (Superficie territoriale): ≥ 15.000 m2.
Ic (indice copertura) ≤ 50% Sf; è consentito edificare un ulteriore 10% della Sf. per volumi tecnici.
2
Iper (indice permeabilità) ≥ 15% Sf.
H (altezza): max 8,50 m.
Dc (distanza dai confini): ≥ 8 m. La distanza dal filo strada deve essere ≥ 10 m. E’ consentito costruire in aderenza se disciplinato dallo Strumento Urbanistico Comunale.
Cessioni per servizi:
- D2.a: ≥ 10% St (Superficie territoriale) destinata a parcheggi (P1) - D2.b: ≥ 20% St (Superficie territoriale) destinata a parcheggi (P1) Caratteri tipologici e costruttivi
Edifici isolati nel lotto o in aderenza sui confini, i cui caratteri insediativi ed edilizi specifici sono disciplinati in dettaglio nell’ambito dello strumento urbanistico attuativo. La recinzione sarà realizzata con un muro pieno di altezza max di m. 1,0, e da elementi a giorno per un’altezza complessiva, rispetto al piano di sistemazione definitiva del terreno, non superiore a 2,5 m.
Ulteriori prescrizioni
Per gli Strumenti Urbanistici Attuativi pubblici o privata già approvati e convenzionati dall’Amministrazione comunale, sono confermate le prescrizioni contenute ed i parametri edilizi ed urbanistici contenuti nella relativa disciplina di attuazione e nei relativi elaborati grafici di progetto.
In caso di variante agli Strumenti Urbanistici Attuativi, dovranno essere rispettate le quantità urbanistiche fondamentali (indice territoriale ed estensione delle cessioni pubbliche) e la eventuale localizzazione vincolata degli stessi servizi o della viabilità.
E’ prescritta la destinazione a verde alberato di almeno 1/10 della Sf. di ciascun lotto edificabile. Il suddetto verde alberato, che potrà rimanere di proprietà privata, deve essere realizzato sul fronte di ingresso dalla viabilità ai lotti e nelle aree poste ai margini della zona produttiva, al fine di favorire l’inserimento ambientale degli insediamenti e mitigare gli impatti visivi.
Le opere di urbanizzazione devono prevedere fasce alberate lungo il filo interno dei marciapiedi stradali.
Prescrizioni riguardanti la sicurezza idrogeologica
Le Zona D2.b - Lottizzazioni produttive di iniziativa privata, ricadenti in ambiti a pericolosità media da frana (Hg2), devono essere preventivamente sottoposti a specifico Studio di Compatibilità geologica e geotecnica di dettaglio, valutato positivamente ed approvato dalla Autorità competente, che verifichi una diversa classificazione della pericolosità da frana (Hg1) ovvero verifichi la riduzione di tale pericolosità a seguito di specifici interventi di messa in sicurezza idrogeologica. In particolare lo studio di compatibilità dovrà tenere conto del cinematismo dei fenomeni franosi in atto o potenziali, analizzando la dinamica evolutiva dell’intero versante entro cui i processi gravitativi si esplicano e manifestano i loro effetti, anche se esterni all’ambito del SUA.
In assenza di tali studi e analisi di dettaglio e/o interventi di riduzione della pericolosità sono consentiti unicamente gli interventi previsti dall’art 33 delle Norme di Attuazione del PAI.
Zona D5 - Aree estrattive di seconda categoria
Identifica le aree interessate da attività di coltivazione e lavorazione di granito per la realizzazione di infrastrutture stradali, denominata "Cava Ardalase", autorizzata all'esercizio dal gennaio 2000.
Nelle aree estrattive è fatto obbligo di presentare progetti corredati da piani di sostenibilità delle attività, giustificativi delle esigenze di mercato, di mitigazione degli impatti durante l'esercizio e contenenti piani di riqualificazione d'uso delle aree estrattive correlati al programma di durata dell'attività di estrazione, accompagnati da idonea garanzia fideiussoria commisurata al costo del programma di recupero ambientale, nonché prevedere la realizzazione di interventi volti alla riconversione delle aree dismesse dalle attività estrattive.