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CAPO II - Disciplina urbanistica

Articolo 27 - Zone G - Servizi generali

Sono le parti del territorio comunale destinate a servizi di interesse generale ed attrezzature e impianti pubblici e privati, rivolti sia alla popolazione residente di Ilbono e del territorio sia alla popolazione turistico stagionale.

Le Zone G identificano un insieme di funzioni e destinazioni d’uso, che comprende le principali attrezzature pubbliche e infrastrutture urbane e territoriali.

Il PUC prevede la suddivisione delle Zone G per Servizi generali, in funzione delle diverse destinazioni d’uso ammesse e delle relative modalità di attuazione, nelle seguenti sottozone:

- Zona G1 - Attrezzature di servizio urbano

- Zona G2 - Parchi, strutture per lo sport e il tempo libero - Zona G4 - Infrastrutture tecnologiche e d’area vasta

Zona G1 - Attrezzature di servizio urbano

La Zona G1 identifica le parti del territorio comunale destinate ad edifici, attrezzature ed impianti, pubblici e privati, di tipo fieristico commerciale ed espositivo, ubicate in località Ulestri.

Indirizzi

Per tale Sottozona sono confermate le prescrizioni ed i parametri edilizi e urbanistici contenuti nei relativi elaborati grafici e disciplinari del progetto e degli strumenti attuativi approvati dall’Amministrazione comunale.

Destinazioni d'uso

Du_C - Artigianale e industriale - Du_C.1 - Artigianato di servizio

Du_D - Direzionale, commerciale e socio-sanitaria

- Du_D.1 - Attrezzature politico-amministrative e sedi istituzionali

- Du_D.2 - Uffici e servizi per l’industria, la ricerca, il terziario specializzato - Du_D.3 - Uffici e studi professionali (qualora occupino l’intero edificio)

- Du_D.5 - Attività commerciali al dettaglio: medie strutture di vendita - esercizi singoli - Du_D.6 - Attività di ristorazione e pubblici esercizi

- Du_D.7 - Parcheggi attrezzati di uso pubblico - Du_D.8 - Attrezzature per il trasporto pubblico

- Du_D.11 - Attrezzature scolastiche per l’istruzione secondaria di secondo grado - Du_D.12 - Attrezzature culturali e museali

- Du_D.13 - Locali per lo spettacolo, il tempo libero e aggregazione sociale Modalità di attuazione

- Piano di Lottizzazione (PdL) o altro Strumento Urbanistico Attuativo di iniziativa pubblica o privata;

- Intervento edilizio diretto, previa redazione e approvazione dello strumento urbanistico attuativo.

Interventi consentiti

Sono sempre ammessi gli interventi di volti alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, nel rispetto dei caratteri tipologico costruttivi del contesto urbano di riferimento, mediante:

- Manutenzione ordinaria (Mo) - Manutenzione straordinaria (Ms)

- Restauro e Risanamento conservativo (Rc) - Ristrutturazione edilizia interna (Rei) - Mutamento della destinazione d’uso (Mdu) - Demolizione (D)

Sono ammessi nel rispetto delle prescrizioni e dei parametri edilizi e urbanistici contenuti nel Piano di Lottizzazione convenzionata, gli interventi di:

- Ristrutturazione edilizia (Re) - Nuove costruzioni (Nc) Parametri edilizi e urbanistici

Il Piano conferma le previsioni ed i parametri edilizi e urbanistici contenuti negli elaborati attuativi approvati dall’Amministrazione comunale.

Caratteri tipologici

Il Piano conferma i caratteri tipologici e costruttivi contenuti negli elaborati attuativi approvati dall’Amministrazione comunale.

Zona G2 - Aree e strutture per il tempo libero e lo sport

La Zona G2 identifica le aree urbane attrezzate destinate al tempo libero e al miglioramento della qualità ambientale e dei servizi del centro abitato. Per tale Zona il PUC prevede la suddivisione in sottozone omogenee, contraddistinte in funzione dei caratteri ambientali e insediativi del contesto di riferimento e delle relative modalità di attuazione:

- Sottozona G2.a - Ex depuratore comunale

- Sottozona G2.b - Servizi per il tempo libero e lo sport

Sottozona G2.a - Ex depuratore comunale

La Zona G2.a identifica l’area, le strutture e i manufatti dell’ex depuratore comunale, per la quale il Piano prevede una riconversione per attività e servizi per il tempo libero.

Indirizzi

Per la Zone G2 il PUC prevede interventi di riqualificazione funzionale, edilizia e ambientale, anche attraverso ristrutturazione, demolizione e nuova costruzione, previa programmazione e realizzazione di interventi di messa in sicurezza idrogeologica da verificare mediante specifico Studio di Compatibilità geologica e geotecnica valutato positivamente ed approvato dalla Autorità competente.

Destinazioni d'uso

Du_D - Direzionale, commerciale e socio-sanitaria

- Du_D.1 - Attrezzature politico-amministrative e sedi istituzionali - Du_D.7 - Parcheggi attrezzati di uso pubblico

- Du_D.12 - Attrezzature culturali e museali

- Du_D.13 - Locali per lo spettacolo, il tempo libero e aggregazione sociale - Du_D.16 - Servizi e aree attrezzate per la fruizione ambientale

Modalità di attuazione:

- Intervento edilizio diretto.

Interventi consentiti

Sono consentiti gli interventi previsti dall’art. 32 delle Norme di Attuazione del PAI per le aree di pericolosità da frana elevata (Hg3):

- Manutenzione ordinaria (Mo) - Manutenzione straordinaria (Ms)

- Restauro e Risanamento conservativo (Rc) - Ristrutturazione edilizia interna (Rei)

- Ristrutturazione edilizia (Re) senza demolizione

Sono ammessi, previa predisposizione e approvazione di specifico Studio di Compatibilità geologica e geotecnica di dettaglio valutato positivamente ed approvato dalla Autorità competente, gli interventi di:

- Ristrutturazione edilizia (Re) - Nuove costruzioni (Nc) Parametri edilizi e urbanistici If (indice fondiario): 1.5 m3/ m2 Ic (indice copertura): 50% Sf Iper (indice permeabilità): 40% Sf H (altezza): max 7,00 m.

Dc (distanza dai confini): min 5 m.

De (distanza tra edifici): min 5 m. E’ consentito costruire in aderenza.

Prescrizioni riguardanti la sicurezza idrogeologica

Lo Studio di Compatibilità geologica e geotecnica di dettaglio, valutato positivamente ed approvato dalla Autorità competente, deve verificare la riduzione della pericolosità a seguito di specifici interventi di messa in sicurezza idrogeologica. In particolare lo studio di compatibilità dovrà tenere conto del cinematismo dei fenomeni franosi in atto o potenziali, analizzando la dinamica evolutiva dell’intero versante entro cui i processi gravitativi si esplicano e manifestano i loro effetti, anche se esterni all’ambito del SUA.

In assenza di tali studi, analisi di dettaglio e interventi di riduzione della pericolosità sono consentiti unicamente gli interventi previsti dall’art. 33 delle Norme di Attuazione del PAI.

Sottozona G2.b - Servizi per il tempo libero e lo sport

La Sottozona G2.b identifica un ambito del territorio comunale, ubicato in località Giralecce fra le aree destinate agli insediamenti produttivi e le aree residenziali sorte in zona agricola, destinato dal Piano a interventi volti alla realizzazione ed il potenziamento delle attrezzature e dei servizi pubblici di interesse generale.

Indirizzi

Il Piano promuove interventi di iniziativa privata volti alla rigenerazione urbana ed alla riqualificazione dell’ambito insediativo di Giralecce, attraverso un insieme integrato di interventi, volti a favorire il potenziamento dei servizi per il tempo libero e lo sport e delle attrezzature culturali e di aggregazione sociale.

Destinazioni d'uso

Du_D - Direzionale, commerciale e socio-sanitaria

- Du_D.1 - Attrezzature politico-amministrative e sedi istituzionali - Du_D.4 - Attività commerciali al dettaglio: esercizi di vicinato - Du_D.6 - Attività di ristorazione e pubblici esercizi

- Du_D.7 - Parcheggi attrezzati di uso pubblico - Du_D.12 - Attrezzature culturali e museali

- Du_D.13 - Locali per lo spettacolo, il tempo libero e aggregazione sociale - Du_D.15 - Attrezzature per attività sportive

- Du_D.16 - Servizi e aree attrezzate per la fruizione ambientale Modalità di attuazione:

- Strumento Urbanistico Attuativo: Piano Particolareggiato (PP) o Piano di Lottizzazione convenzionata (PdL), esteso all’ambito definito nella Disciplina di attuazione del Piano.

- Intervento edilizio diretto, previa redazione e approvazione di un Strumento Urbanistico Attuativo (SUA).

Interventi consentiti

Sono ammessi gli interventi disciplinati dallo Strumento Urbanistico Attuativo nel rispetto degli indirizzi, parametri e prescrizioni delle presenti Norme.

Parametri edilizi e urbanistici

St (Superficie territoriale): intera Sottozona urbanistica, come identificata nella Disciplina urbanistica e nella Disciplina di attuazione del PUC.

If (indice fondiario): 0.5 m3/m2

Ic (indice copertura): 30% Sf Iper (indice permeabilità): 50% Sf H (altezza): max 7,00 m.

Dc (distanza dai confini): min 8 m.

De (distanza tra edifici): min 10 m. E’ consentito costruire in aderenza se previsto dallo Strumento Urbanistico Attuativo (SUA).

Dp (distanza tra pareti finestrate): min 12 m, tra pareti finestrate di edifici antistanti diversi.

Standard per servizi

Servizi collettivi, verde pubblico e parcheggi: ≥ 12,5 % St (Superficie territoriale)

Il verde pubblico, che rimarrà d’uso e proprietà pubblica, deve costituire preferibilmente fasce alberate lungo il filo interno dei marciapiedi stradali. Tali fasce costituiscono opere di urbanizzazione primaria e, in quanto tali, devono essere previste e realizzate quali opere di urbanizzazione dello strumento urbanistico attuativo.

Caratteri tipologici e costruttivi

Edifici isolati nel lotto o in aderenza sui confini, i cui caratteri insediativi ed edilizi specifici sono disciplinati in dettaglio nell’ambito dello Strumento Urbanistico Attuativo (Piano di Lottizzazione).

Ulteriori prescrizioni

E’ prescritta la destinazione a verde alberato di almeno 1/10 della Sf di ciascun lotto edificabile. Le prescrizioni riguardanti la localizzazione del verde alberato, che potrà rimanere di proprietà privata, dovranno essere precisate negli elaborati grafici e normativi dello Strumento Urbanistico Attuativo.

Zona G4 - Infrastrutture tecnologiche e d’area vasta

La Zona G4 identifica gli impianti e le infrastrutture tecnologiche necessarie per il funzionamento del sistema urbano, già esistenti e funzionanti nel territorio comunale di Ilbono. Il Piano Urbanistico Comunale identifica le seguenti aree:

- Zona G4.a - Cimitero comunale

- Zona G4.b - Impianto di depurazione acque reflue.

Destinazioni d'uso Zona G4.a:

Du_D - Direzionale, commerciale e socio-sanitaria - Du_D.14 - Luoghi di culto

- Du_D.20 - Cimiteri e impianti di servizio Zona G4.b:

Du_D - Direzionale, commerciale e socio-sanitaria - Du_D.19 - Impianti tecnici di scala urbana

Indirizzi

Per la Zone G4 il PUC prevede la programmazione e realizzazione degli interventi di messa in sicurezza idrogeologica, da verificare mediante specifico Studio di Compatibilità geologica e geotecnica valutato positivamente ed approvato dalla Autorità competente.

Modalità di attuazione:

Interventi consentiti:

Sono consentiti gli interventi previsti dall’art. 32 delle Norme di Attuazione del PAI per le aree di pericolosità da frana elevata (Hg3):

- Manutenzione ordinaria (Mo) - Manutenzione straordinaria (Ms)

- Restauro e Risanamento conservativo (Rc) - Ristrutturazione edilizia interna (Rei)

- Ristrutturazione edilizia (Re) senza demolizione - Demolizioni (D)

Sono ammessi, previa predisposizione e approvazione di specifico Studio di Compatibilità geologica e geotecnica valutato positivamente ed approvato dalla Autorità competente, gli interventi di:

- Ristrutturazione edilizia (Re) con demolizione - Nuove costruzioni (Nc)

Prescrizioni riguardanti la sicurezza idrogeologica

Il Cimitero comunale e l’impianto di depurazione acque reflue, ricadenti in aree a pericolosità elevata da frana (Hg3), devono essere sottoposti a specifici interventi di messa in sicurezza idrogeologica e mitigazione del rischio, da verificare mediante Studio di Compatibilità geologica e geotecnica di dettaglio, valutato positivamente ed approvato dalla Autorità competente. In particolare dovrà essere considerato il cinematismo dei fenomeni franosi in atto o potenziali, analizzando la dinamica evolutiva dell’intero versante entro cui i processi gravitativi si esplicano e manifestano i loro effetti.

In assenza di tali studi, analisi di dettaglio e interventi di riduzione della pericolosità sono consentiti unicamente gli interventi previsti dall’art. 33 delle Norme di Attuazione del PAI.