1. Metropoli e turismo urbano
1.5 Turismo urbano e sostenibilità
1.5.2 Le zone del turismo culturale
Le problematiche legate alla saturazione e alle soglie di conservazione non sono legate ad un singolo sito, ma all’intera area in cui esso si colloca. Il sito monumentale è infatti soltanto un elemento posto all’interno di una concentrazione spaziale più ampia, a volte lasciata nell’ombra. Tali aree possono essere analizzate in termini qualitativi e spaziali, sulla base della loro attrattività e la disposizione dei siti. Si distingue, tra zone polarizzate o meno94, e zone polivalenti95. Per zone fortemente polarizzate si intendono quelle che vanno a vantaggio di una capitale o di una grande città. Questo fenomeno è ciò che avviene nella regione parigina, così come a Vienna, Roma e Madrid. Storicamente, la polarizzazione è frutto di uno sviluppo in cui lo spazio adibito al turismo culturale risulta essere di tipo concentrico, seguendo uno schema che si ripete sempre uguale, con un centro storico molto denso ed una corona semi-urbana di siti più o meno accentuata. Con riferimento all’Île-de-France, si pensi alla metropoli parigina contornata da luoghi quali Fontainebleau, Versailles e Chantilly96. La polarizzazione può risultare anche policentrica, come possono essere i casi delle regioni di Veneto e Toscana in cui, oltre ai centri di Venezia e Firenze, vi sono anche altri centri di grande entità storica come Vicenza, Padova, Siena, Pisa che fungono da attrattori, satelliti dei poli principali. Vi sono poi complessi che non presentato alcuna forma
93Bagnoli L., Manuale di geografia… op. cit.
94 Ierace I. [a cura di], La regione turistica… op. cit.
95 Questa tipologia si sviluppa nel caso di mancanza di un polo turistico con importanza primaria,
ma bensì la presenza di più siti che formano una rete poiché appartenenti alla stessa epoca, o perché esempi di uno stesso genere e stile: rientrano in questa categoria la Valle del Nilo, le ville palladiane in Veneto, i castelli della Loira.
96 I siti periferici possono essere castelli circondati da parchi, ma anche complessi religiosi, come
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di polarizzazione, o in modo limitato, in alcuni casi poiché si sviluppano lontani da ogni centro urbano, in altri poiché inglobano una cittadina di medie dimensioni97. Se si prende in esame uno spazio più vasto, si può notare come a volte queste tipologie si mescolino tra loro, creando complesse strutture: per un turista proveniente da oltreoceano, infatti, le distanze sono percepite in modo diverso rispetto a chi risiede nelle più strette vicinanze del luogo. Parigi ed i Castelli della Loira possono essere considerati, a questo proposito, un’unica zona che distingue al suo interno le due sottozone98 (tab. 3).
Tab. 3 – Tipologia delle grandi zone del turismo culturale
Fonte: Ierace I. [cura di], La regione turistica, Padova, CEDAM, 1991
97 È questo, ad esempio, il caso di Tours all’interno del sistema dei Castelli della Loira.
98 Nell’area di Parigi si include a volte anche Mont-Saint-Michel, nonostante disti circa 360
chilometri dalla capitale. A questo proposito, le organizzazioni France Tourisme e Paris City Vision propongono escursioni al sito normanno con partenza da Parigi, ad indicare la vicinanza percepita dai turisti in visita nella metropoli (www.pariscityvision.com/fr/france/mont-saint- michel e www.francetourisme.fr/excursions-en-france/visite-mont-saint-michel.html).
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Gli sforzi attuati dalle città per ricostruire una nuova immagine di sé o per valorizzare quella già esistente, si indirizzano tanto ai turisti potenziali quanto agli abitanti. L’attività turistica non è quindi data dalla costruzione di nuove strutture, quanto da due principali tipi di intervento: la preservazione e la riabilitazione. Le città mostrano di aver già a lungo sacrificato il loro patrimonio architettonico. In Francia, ad esempio, l’incitamento alla preservazione ed al rinnovamento del patrimonio urbano ha portato all’istituzione dei Secteurs Sauvegardès (Loi Malraux, L. 62-903, 4 agosto 196299) che rompe con le pratiche di classificazione e iscrizione di siti e monumenti. Si tratta di zone urbane sottoposte a regole particolari in ragione del loro “caractère historique, esthétique ou de nature à
justifier la conservation, la restauration et la mise en valeur de tout ou partie d'un ensemble d'immeubles” (art. 1, L. 62-903). Questi settori comprendono, in modo
particolare, i centri storici di numerose città francesi. Due sono gli obiettivi principali che hanno presieduto alla promulgazione della Legge del 4 agosto 1962: evitare prima di tutto la scomparsa o una modificazione irreversibile dei quartieri storici, istituendo delle misure giuridiche di protezione; in secondo luogo, riqualificare il patrimonio storico, architettonico e urbano e modernizzare gli antichi alloggiper assicurare una qualità occupazionale conforme allo stile di vita contemporaneo. L’obiettivo di André Malraux, Ministro della Cultura dal 1959 al 1969,era quello di adattare questi quartieri alla vita moderna, al fine di evitare di renderli dei musei en plein air. In totale, nel 2006, risultano censiti 97 settori salvaguardati, per una superficie totale di più di 6 000 ettari. Per ciò che concerne Parigi, risultano iscritti nella lista il quartiere del Marais con la famosa Place des Vosges (1991) e quello dei ministeri nel VII arrondissement (1993).
Nel 1983 nascono le ZPPAU (chiamate poi ZPPAUP dal 1993), ovvero zone di protezione del patrimonio architettonico urbano (e paesaggistico). Prima del 1994 erano state create meno di 120 ZPPAUP, principalmente borghi, villaggi e cittadine di non più di 2 000 abitanti. Un’Area di Protezione Architettonico,
99Per la consultazione del testo completo della Legge n. 62-903 del 4 agosto 1962 sulla Protezione
del patrimonio storico ed estetico della Francia per facilitare la ristrutturazione immobiliare, si veda legifrance.gouv.fr/affichTexte.do?cidTexte=JORFTEXT000000313970&categorieLien=id (30/09/2015)
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Urbano e del Paesaggio (ZPPAUP appunto) è un dispositivo introdotto dalla Legge di decentramento del 7 gennaio 1983 e dal 24 Febbraio 2004 articolo L6423 del Code du Patrimoine. Il 12 luglio 2010 le ZPPAUP sono state sostituite dalle Aree di sviluppo dell'architettura e del patrimonio. Le ZPPAUP attuate prima 14 luglio 2010 continuano tuttavia a produrre effetti di legge.
Sono state fatte anche operazioni di valorizzazione del decoro urbano, di “rinaturalizzazione” attraverso spazi verdi già esistenti, recupero di incolti industriali, realizzazione di coulées vertes come a Nantes e Rennes, reseaux vertes e ceintures vertes come nell’ Île de France. Il numero e la varietà di ricostruzioni e rivalorizzazioni del patrimonio urbano sono così elevati che possiamo citarne soltanto alcuni esempi. In primo luogo vi sono le operazioni di restauro senza cambio di funzione, ma con un’aggiunta di componente ludica di svago e/o turismo che punta sulla polifunzionalità del luogo: si tratta di monumenti aperti al pubblico, biblioteche, gallerie, centri commerciali e complessi sportivi.
Altre sono invece le riaffezioni di siti ed edifici che si donano a scopo prettamente ludico e turistico. Abbiamo quindi così, da un lato, il restauro di antichi edifici protetti da specifiche procedure, come possono essere le ZPPAUP in Francia, gli
heritage centres in Gran Bretagna, gli Urban National Parks negli Stati Uniti.
Dall’altro lato, il riadattamento di vecchi edifici a nuovi utilizzi, soprattutto nel caso di immobili che rischiano scomparire: possono trattarsi di patrimoni militari, civili, industriali, portuali o agricoli. Esempi celebri di questi riutilizzi sono la Tate Modern100 di Londra e il Musée d’Orsay a Parigi, antico terminal ferroviario che collegava la capitale ad Orléans, realizzato per accogliere visitatori e delegazioni straniere in visita all’Esposizione Universale del 1900101.
100 Oggi museo di arte moderna internazionale, la Tate Modern era un tempo la centrale
termoelettrica di Bankside chiusa nel 1981, quando il prezzo del petrolio la rese antieconomica. La sua riconversione a spazio museale inizia nel 1995 e viene inaugurato il 12 maggio 2000.
101 Per la stessa occasione venne inaugurata anche la prima linea metropolitana, inventata da
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