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Percorsi della tecnica in architettura

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Academic year: 2021

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(1)

RICERCA DE FERR ARI

PER

COR

SI DELLA TE

CNICA IN AR

CHITET

TURA

RICERCA GENO VA UNIVERSITY PRESS Enric o Dassori

Architettura e tecnica sono due entità concrete che hanno attraversato il tempo essendone, in quanto fedeli proiezioni della vicenda umana, sensibili testimoni. Architettura e tecnica hanno sempre navigato di conserva: a volte senza darlo a vedere, a volte litigando sulla direzione da prendere, a volte discutendo su chi fosse destinato a tenere la barra.

Una perversa tendenza degli uomini a innalzare muri e a costruire gabbie ha fatto leva su eterogeneità metodologica e oggettiva divergenza dei rispettivi criteri di validazione per separare ontologicamente le due entità; l’attribuzione all’architetto di una presunta deriva estetica eroicamente bilanciata, o genialmente resa possibile, dalla militante razionalità dell’ingegnere è la precisa rappresentazione dell’incapacità a distinguere fra strumenti e scopi, mezzi e fini.

Enrico Dassori e o a 5 rc i e o rdi ario di rc i e ra ec ica. I eg a ei

or i di a rea i cie e dell rc i e ra I geg eria i ile e ie ale gi eeri g or ildi g e ro g. al 5 al ire ore del iparti e o rc i e ra e e ig . a o e ro del o i a o ropeo di or a io e e re ide e del ollegio ec ici I d riali a io e dili ia . el a o ra i o da ori dell I ti o

erti ca io e arc io ali per le co r io i I .

ISBN: 978-88-94943-18-4

ENRICO DASSORI

PERCORSI DELLA TECNICA IN ARCHITETTURA

Immagine di copertina “Loggia delle Cariatidi”

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Collana Sustainable Design and Construction

(5)

Renata Morbiducci (University of Genoa, I) Comitato scientifico: Carmen Andriani (University of Genoa, I) Thomas Auer

(Technische Universitaet Muenchen, D) Umberto Berardi (Ryerson University, Toronto, CND)

Enrico Dassori (University of Genoa, I) Andrea Giachetta (University of Genoa, I) Christiano Lepratti (University of Genoa, I) Marylis Nepomechie (Florida International University Miami, USA)

Renata Morbiducci (University of Genoa, I) Thomas Spiegelhalter (Florida International University Miami, USA)

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PERCORSI DELLA TECNICA IN ARCHITETTURA

ENRICO DASSORI

Collana diretta da:

Christiano Lepratti (University of Genoa, I) Renata Morbiducci (University of Genoa, I) Comitato scientifico: Carmen Andriani (University of Genoa, I) Thomas Auer

(Technische Universitaet Muenchen, D) Umberto Berardi (Ryerson University, Toronto, CND)

Enrico Dassori (University of Genoa, I) Andrea Giachetta (University of Genoa, I) Christiano Lepratti (University of Genoa, I) Marylis Nepomechie (Florida International University Miami, USA)

Renata Morbiducci (University of Genoa, I) Thomas Spiegelhalter (Florida International University Miami, USA)

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Il presente volume è stato sottoposto a double blind peer-review secondo i criteri stabiliti dal protocollo UPI

ISBN: 978-88-94943-18-4 (versione eBook)

Stampato presso il Centro Stampa

Università degli Studi di Genova - Via Balbi 5, 16126 Genova e-mail: centrostampa@unige.it

Realizzazione Editoriale GENOVA UNIVERSITY PRESS

Piazza della Nunziata, 6 - 16124 Genova Tel. 010 20951558

Fax 010 20951552

e-mail: ce-press@liste.unige.it e-mail: labgup@arch.unige.it

p g p. ige.i

ISBN: 978-88-94943-17-7 (versione a stampa)

i i o di a pare o o re

a ore ri a e a di po i io e per gli e e ali diri lle i agi i p lica e. I diri d a ore erra o elati a or a di legge.

iprod io e ie a a i diri ri er ati dalla legge l diri o d a ore

© 2018 GUP

Salvatore Polverino, Dottorando in Architettura e Design, ha collaborato alla selezione delle immagini della Parte seconda Salvatore Russo ha curato il progetto grafico e l’impaginazione Un ringraziamento ad Andrea Giachetta per la rilettura finale

(8)

Pre m e ssa

Som m ario

Part e p rim a

Un lungo meraviglioso viaggio

1. Due compagne di viaggio

2. Alle origini di uno scenario complesso . all io e delle co po e ti ec ic e

4. Tre eroi

5. Il gioco delle parti

. i er e paradig a ec ocratico

7. La libertà di decidere

8. Il teatro della vicenda 9. La terra di mezzo e il nuovo inizio

10. Verso la stupefacente avventura

11. Anima e conoscenza 12. La scoperta del mondo e dell’uomo

13. Un nodo aggrovigliato di tendenze

14. Il grande balzo

15. Tecnica e allusioni

16. Fede laica

17. Ancora una terra di mezzo

. I geg o arc i e ra e co r io e 19. Genesi tecnologica

. a e o a e 21. Dualismo fatale 22. Nuovi equilibri

. piri o e prag ati o el o o o do . a ol a li g i tica 13 17 19 22 29 34 37 40 42 45 48 52 58 62 65 70 74 78 82 84 92 96 103 108 11 13

(9)

. o i p o are . rdi are e oltiplicare

. p le a prod i rico gi gi e o

31. Labirinto . a ti e tieri 33. Ostentazione

. o ri ti i a eriali

35. Ancora alcuni passi Part e se cond a

Immagini dal viaggio

Postfazione 127 133 142 148 153 159 165 174 183 293

(10)

“Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: viene la pioggia, e così accade. a do o a lo cirocco di e

ci sarà caldo, e così accade. Ipocriti ape e gi dicare l a pe o della erra e del cielo, come mai questo tempo non sapete giudicarlo?” (LC, 12, 49-57)

(11)
(12)

11

Pre m e ssa

e e o e il ppa o argo e ti ra ati i d e co er a io i che ho tenuto tempo fa presso le Università di Catania e Salerno. Quelle occasioni, ringrazio ancora gli Amici che mi onorarono con il loro invito, furono decisive per maturare l’interesse a portare più a o do alc e e tio i appe a ora e o per lla ra a e el

ol e o Argomenti fra Architettura e Tecnica” edito nel 2014.

i ra a a i o a o a a di re dere pi e plici o lo

olgi e o del e a delle i er e io i ra rc i e ra e

Tecnica1 alla l ce dei ca ia e ti ociali di c i e ra e co e

appia o o o edeli regi ra io i. Il e ati o co e era peral ro

i agi a ile a re o i e i a ili alc i co a e ti da ello c e

co e e e ie e de i o a i o di cipli are co il ri l a o

c e e alc e co e i o o c iari e al re i o o a accia e i a la

loro co ple i e per certi er i i pe e ra ili . a i le e ide ti e pli ca io i e le i e i pe o a re a e di c i il e ore o arder ad accorger i e di c i c iedo pre e ti a e e e ia.

Il ri c io pi gro o c e o a ro a o olge do l argo e o a o ello di edere la ra a io e rid r i a excursus storico di applica io i ec ic e i arc i e ra ri c io el e o di o ri cire

a raggi gere l o ie o di a a ali i opera e i c i la oria2,

dalla quale non ho certo inteso fuggire, si ritrovi come strumento i o per co pre dere l i er ecar i dei d e ogge .

1 cri e co ai cola olo i pre e a per acce ar e il r olo di ogge

pro ago i ti della ice da c e a dia o a percorrere.

2 e rego a er a e ere il erre o i eli i a ile c i oi co r ia o a

che ci lascia liberi e responsabili sulla scelta della direzione verso cui camminare” . rego Tre forme di architettura mancata, Einaudi, Torino, 2010, p.89).

(13)

Per cercare di superare questo ostacolo ho quindi deciso di il ppare il e o i pira do i alla gge tio e di iaggio c e pur organizzato percorrendo a grandi linee l’ordine naturale degli e e ti o e le ra del e po co e co ple a colle io e di

r re di rati . o elli .

o e og i diario di iaggio c e i ri pe o o d e pre e ti

la gge tio e dei l og i col a elle di er e appe e le i agi i

de ti a e al ricordo delle e o io i i e e o io i c e pero

citi o el le ore e ol re e e pagi e ece aria e e i e il de iderio di co ti are l e plora io e del era iglio o e

i i o o do dell rc i e ra e a ral e e della ec ica.

Buon viaggio… e o a e e re

ED

nota

e g re c e co po go o la ar e eco da o o o ric ia a e el e o della ar e pri a p r e e do ad e o i ti a e e lega e. Il e ore p cegliere e e co e collegare cri o e i agi i.

(14)

13

PARTE PRIM A

Un lungo, meraviglioso viaggio

Marco Polo descrive un ponte pietra per pietra. a al la pie ra c e o tie e il po e c iede lai a . Il po e o o e o da e a o ella pie ra ri po de arco

ma dalla linea d’arco che esse formano. lai a ri a e ile io o ri e e do. oi oggi ge -Perché mi parli delle pietre? E’ solo dell’arco che m’importa.

olo ri po de e a pie re o c arco (Calvino, Le città invisibili, 1972)

1. Due compagne di viaggio

Cominciamo a guardarci intorno…3

rc i e ra e ec ica o o d e e ti co cre e c e a o a ra er a o il e po e e do e i a o edeli proie io i della

ice da a a e i ili e ti o i.

rc i e ra e ec ica a o e pre a iga o di co er a a ol e e a darlo a edere a ol e litiga do lla dire io e da pre dere a ol e di c e do c i o e de ti a o a e ere la arra.

Una perversa tendenza degli uomini a innalzare muri e a co r ire ga ie a a o le a e eroge ei e odologica e ogge a di erge a dei ri pe i cri eri di alida io e per eparare

o ologica e e le d e e ti l a ri io e all arc i e o di a

pre a deri a e etica eroica e e ila cia a o ge ial e e

re a po i ile dalla ili a e ra io ali dell i geg ere la preci a rappre e a io e dell i capaci a di ti g ere ra r e ti e copi

e i e i.

(15)

ggi o o a e il po iti o a i e ar i di a er io i er o i erpre a io i a ic ee ia o ogge a e e lo a i da a co i ce e rile ra er e e tica del rappor o ra arc i e ra e

ec ica al di o co i ci e o c e la oddi a io e di e ige e

e i og i a eriali o ia al ro ri pe o alla ricerca di li g aggi cio di ri e io e i odi e lle or e i oppo go o i a a eggia e ti e oriali e logic e pro e io i tic e di oppo o

e tire.

cri e a l arc i e o pag olo a ael de a o el

«Intrappolato nell’impossibile situazione di adattare il

programma del corso di studi al tempo di insegnamento il corpo docente è oggi diviso fra umanisti e tecnologisti, dove ognuno dei

due gruppi cerca di escludere l’altro…»4.

Nei termini di questa incomunicabilità possiamo anche rilevare c e la progre i a di ol e a dell arc i e ra da e o e o eminentemente materiale a immagine più o meno virtuale co ri i ce a di erire e pre pi l i co ro della eoria or ale

co la real co r a di o ra do co e il co ro er o rappor o

ra arc i e ra e ec ica ia a delle a e e plici a io i dello piri o co raddi orio del o ro e po.

Per quanto ci riguarda, pienamente consapevoli della impossibilità a disfarci delle nostre contraddizioni, possiamo solo cercare di ripercorrere la ia l go la ale i arc i e ra i a da o co r e do il rappor o ra i eriori e ra io ali rappor o e ole do e proprio la co raddi io e e ra e ere il ra o di ti ti o c e a cor oggi i er eca i e io ali di e pre io e e

i colo ico.

a pri a co idera io e c e a lla do og i di ere a di

copo ra arc i e ra e ec ica are e cadere og i i ere e per

il o ro di cor o rig arda proprio ell agire i arc i e ra5 che

4 I . ra p o Tettonica e architettura, (1995), ed.Skira, 2005, p.412.

5 l ape a ergog are olti arc i e co la co r io e delle e celle e di cera.

(16)

1. Due compagne di viaggio 15

assegna alla tecnica6 il compito di far transitare le istanze funzionali

e l’intenzionalità simbolica, alcuni direbbero il Mito, verso il

a a o ico l ogo della perce io e7, del linguaggio e della

comunicazione8.

ra o i c i l a ili pratica i co e pera co la capaci

di esprimere e comunicare esperienza sensibile9 a i io e del

mondo10 c e il pe iero arc i e o ico oder o e co e pora eo

come vedremo, interpreta in modo diverso essendo totalmente

i er o ella cla oro a aporia del ri o di og i eoria o ologica

e della contemporanea necessità di dominare tecnicamente le

co po e ti a eriali11 della costruzione.

i c e re de al er ati i i d e odi di edere la di er a

pro pe a i c i la ec ica p r el o e ere co e e e iale

a o c e egli a co r i o la celle a ella a e a pri a di co r irla i cera. lla e del proce o la orati o e erge ri l a o c e era gi pre e e al o i i io ell idea del la ora ore c e i di era gi pre e e ideal e e . ar

Il Capitale, Vol.I).

6 «la causa che conduce una qualsiasi cosa dall’esser non ente all’essere ente»

(Platone, Convivio 205 b-c).

7 i di i e e i ili o o i o da e ti della perce io e c e eco do er a

o el ol a ded io e i co cia re a aggi gia o oi per i er ere a da dati or iti dai e i e i aga i ati ella e oria.

8 a co ica io e co cer e il a e o dell i i io e e pre io e i

ogge o a eriale.

c iaro c e la poe ia gi i era a do il poe a l a e pre a i parole ca a dola de ro di e c e col pa are a ca arla a oce piega a per arla dire agli al ri o a e erla i eg i di cri ra e di a pa i e ra i o o adio cer a e e di ol a i por a a il c i cara ere o pi e etico a pratico (B.Croce, Aeshtetica in nuce, 1928).

9 leggi ile il ra o proprio della Téchne greca.

10 er il ig i ca o del er i e o do Il o do co e i ie e di p ti di

vista in relazione gli uni con gli altri”. In C.Rovelli, L’ordine del tempo, Adelphi, Milano, 2017, p. 108.

11 ella a pecie ci ri eria o al e a della ic re a r rale e ai e o e i

termodinamici che presiedono al controllo del comfort ambientale. Determinante i e a dire io e il r olo coge e delle or ati e ec ic e. c r. par.

(17)

al pro-durre12 arc i e ra i colloca. Il di ti g o o da e ale a

el pa aggio da a ec ica c e agire prod o g ida o dall idea

c e or a ogge o di a i io e i elle ale e o e i ile c e e pri e l e e a tipica dell arc i e ra a a ec ica i po iti a c e prod io e co cre a e c e a ra er o la a ipola io e e il calcolo, impiega strumentalmente la natura pretendendo da essa.

i ra a di pri o e plice pa o co il ale po ia o partire. i a a ti i co rere o co i e e pre io i critic e orie a e a porre la ec ica i a o ogge o della oria i o ce ario i

c i l o o rido o a o o edie e io ario 13.

i or a do al co plica o gioco di rela io i ra arc i e ra e tecnica, giova ricordare sin d’ora che al termine di quel processo di i p l i creati i c e il i a ci e o a do il a rale e ol ere degli e e ti regi ra r co ca ia e o di ro a i co olida una vera e propria mutazione che coincide con il passaggio da un mondo in cui la natura ha il primato sulla tecnica a un mondo in cui scienza e tecnica iniziano a guadagnare il primato sulla

a ra. al ro e cia e o di pro pe a l arc i e ra i ce

a ricad a e etica di pro o da ra or a io e a e c e da e o o e o i ritie e po i ile ela orare la or a eco do prede er i a io i cie ti c e pi o o c e applica do cri eri al ri fra cui, tradizionalmente, quello delle proporzioni.

La proposizione di Galileo14, quasi sempre esaltata come punto di

partenza di quella visione meccanica che partorirà la nuova scienza delle costruzioni, irrompe nel nostro discorso sia per le implicazioni sulla ricerca di nuovi criteri e nuove regole del conoscere, sia

per il ri o del pri cipio di a ori . ri ol io ario pri cipio

progre i o a cia o dal oder o el o relati i are la

12 Nel senso proprio di far avvenire alla presenza, condurre fuori.

13 . ali erti I miti del nostro tempo, Feltrinelli, Milano, ed.2012, p.207. 14 “assegnare la forma e le dimensioni di elementi costruttivi architettonici

strutturali in modo che non si verifichino rotture per difetto di resistenza” (G.

(18)

17

2. Alle origini di uno scenario complesso

ragione della proporzione, e dal Manierismo, nella sua dualità

di regola e trasgressione15 c e pi ge l arc i e ra er o il

razionalismo integrale.

i c e o a alilei e ar e io era a co ple i a e coere e declinazione del sistema logico-formale, disegnata fra incrinatura di vecchi equilibri e ricerca di nuovi, diventa un vasto orizzonte di scelta: la formalizzazione della scienza moderna separa contestualmente

or a e co e o i diri a do l arc i e o pri aria e e l

er a e del e ti e o dell e o io e e dell i erpre a io e psicologica.

La presa di coscienza che la regola e la tradizione classica non

ia o pi cie ti a racc i dere l ori o e di e o del li g aggio

arc i e o ico a ier ello c e po ia o gi co iderare co e eco do ra o del o ro l go e era iglio o iaggio.

2. Alle origini di uno scenario complesso

Il venire meno della necessità di concepire forme dotate di alore a ol o ed e er o o e pli ca cer o lo ce ario i c i

l arc i e o i o e. a co po e e i erpre ati a c e o e de

l agire ll a i o della ge e a e e di per pl rali di

e pre io e e di a per a i i e l arc i e o i e a co ti ge a i i ia ad e pri ere il o odo di e ere a ra er o l a eggia e o e la comunicazione.

il o do oder o occide ale o ci c e o o e r o

di sperimentazione ha un grande valore, il rapporto con la natura a ella i ra i c i e a di e a ogge o di o er a io e dire a l a er ar i di piega io i ecca ici tic e apre la rada

a a le ra de er i i tica di a la real . Il co e arca o

da e o o e o di e a del o i tile eori are i li iti

dell’umano.

(19)

rc i e ra e ec ica o o coi ol e el gioco dell e a cipa io e da ogni vincolo epistemico, gioco che, come avremo modo di vedere, pro eg e o ai o ri gior i el o coi cidere co il ra llar i del mondo oscillante fra idea di tecnica come fatalità cui ubbidire e

nostalgia per i modi della poiesis16. Il a o c e la ec ica appar e ga

all arc i e ra i a o e a de er i a a a c e da a ori

co r i a re e do o re dere orica e e i po i ile

procedere e a il coi olgi e o orga ico delle d e e ti a la real i ri ela a di er a e al pri cipio di epara io e ra or a e a eria co e e appia o o o o epp re a cati el

tempo, diversi e illustri teorizzatori17.

a di a o c e la ri or a del apere i capo a ar e io o ti i ce alla i io e ali ati a delle proprie degli e ti a rali la co idera io e p ra e e a ti ati a delle proprie dei corpi e

la piega io e ca ale de er i i tica dei proce i a rali18. Il a o

c e ar e io racci a e a de arca io e ra piri o e a eria co e e di eli i are dalla a ra al ia i a pe o ali ati o e

ali tico per co cepir e il a e o i er i i e cl i a e e

a ti ati i e ecca ici.

idea c e i e o e i a rali a ia o a ra ecca ica a

c e arc i e ra e ec ica ro i o proprio ella ragio e il l ogo

co e ri pe o allo a o di e ti per certi er i ra loro e er e.

e la ec ica colti a a per copi pratici la orale colloca a

acca o alla edici a e alla ecca ica ra i r pi i por a ti

dell al ero della co o ce a. cora la co o ce a cie ti ca o ie e per eg i a olo per e a a a c e per la a tili ol

16 M. Cacciari, M. Donà, Arte tragedia tecnica a aello orti a ila o

pag.5.

17 Fra i più celebri esempi possiamo citare Le Corbusier che, nel 1922, in Verso

un’architettura cri e rc i e ra a o d ar e e o e o c e ci a

e o io i al di ori dei pro le i di co r io e. a o r io e per e ere l rc i e ra per co o ere .

(20)

. all io e delle co po e ti ec ic e 19

dire c e da la o la cie a p dare ai o alla ol io e di pro le i ec ici e la ragio e dall al ro p dirigere e orie are le

i oppri i ili pa io i i io e della igliore tili ogge a.

Il lcro di e o ragio a e o l a er a io e del ecca ici o c e dalla co ologia e dalla ica arri a a co pre dere il ca po

delle cie e dei i e ti. o rela io e ecca ica ra parti c e

e ra o i co a o e ar e io ri a da a a g ia dola e docri a posta alla base del cervello l’interazione fra anima (inestesa) e corpo.

e ide e c e odello di e o tipo re de appare e gi ti ia allo colla e o ra ragio e e pa io e a da do co ro la radi io e precede e i co r i ce a eoria cie ti ca delle passioni che diventano misurabili e calcolabili. “Il corpo cessa di essere lo specchio somigliante dell’anima per diventare l’espressione

ica delle e pa io i 19 e a la di ere a e i ile ra

l’ideologia religiosa della Grecia unita, espressa dal Partenone20, e

la scienza delle sensazioni21 che leggiamo, ad esempio, nelle Salines

Royales dell’illuminista Ledoux22.

3. L’allusione delle componenti tecniche

Il modello del corpo-macchina formulato da Cartesio fa sì che le espressioni possano essere interpretate come esplicitazione delle passioni. In sostanza, coerentemente con l’esprit razionalista, si sviluppa un rapporto fra interno ed esterno giocato sulla dipendenza

ra p icologia e iologia. Il co ce o ci pi c iaro e coi olgia o

19 I . iga e a Le passioni del classico, Alinea, Firenze, 2009, p.41. 20 G.C. Argan, Storia dell’arte italiana, Sansoni, Firenze, 1968, p.60. 21 M. Tafuri, Progetto e utopia, Laterza, Bari, 1973, p.15.

22 o ia o i rappre e are ella o a iale di ere a c e ia ra co

Caniggia (Lettura dell’edilizia di base, Marsilio, Venezia, 1979, pag.40) formalizza ra co cie a po a ea e co cie a critica .

(21)

el o ro ragio a e o pi ra c l ra e ica le ali o o i grado di e pri ere i oca e e ati d a i o a ra er o p re a i e a io i a a o ic e la iog o ica o a e atic e il e po e il o o . o ece ario aper dipi gere o aper o are per cogliere allegria, terrore, serenità, … in un volto disegnato o in una esecuzione musicale.

er l arc i e ra la e tio e a ai pi co plica a e e do per lla co a a la capaci di a a o edili io a prod rre e a io i o a cor di pi a ar c e le e a io i prodo e ia o elle c e era o elle i e io i di c i il a a o a pe a o. e plici a io e delle pa io i a ie e i arc i e ra

per a alogia i dire a e all i a re a a ra er o a alc e

a oregola e a io e geo e rica per ciale o ol e rica e

opra o a ra er o il co ple o delle co po e ti ec ic e23

necessarie a materializzare la costruzione.

o r io e di a alogie i dire e e or a io e di percor i all i i

oti a o d e il i og o del progetto24 ale a o orga i a ore

anche tecnico, della volontà espressiva tesa a raccordare passioni e sensazioni.

lla per co a o e co ideria o la di col ogge a c e deriva da un processo in cui gli interlocutori sono molteplici e la

loro co ica io e tili a li g aggi e codici e a tici ra loro

pe o i coere ti.

23 o e o er i e or e o del o appropria o i e dia o de ire

l i ie e dei a ori ica e e i di id ati c e co po go o la co r io e e c e co corro o a de irla o o l a pe o io ale e or ale. o o co po e ti ec ic e i a i o i a eriali co la loro po e iali a le e i i a e i di egli ogge gli ele e ti co r i c e o o a a io e eco o ico ec ica dei a eriali c e por a ti o por ati co ti i co o l appara o i e ico strumentale alla costruzione.

24 Il proge o a delle eredi pi ig i cati e dell a e i o ri a ci e ale.

e applica io i della geo e ria alla rappre e a io e co e o o all arc i e o di pre g rare la a opera.

(22)

. all io e delle co po e ti ec ic e 21

Se immaginiamo uno dei possibili percorsi di questo processo

po ia o co e ire c e pri o pa aggio ia i er o al proge a

il ale a da do i alla edia io e della rappre e a io e25,

co pie a o di i e i per ra or are il o pe iero i eg i cce i a e e l a o di i e i i e plici a l erior e e a do e ti eg i i a eriali a o co la cel a di ele e ti ec ici c e per loro natura, devono razionalmente equilibrare anche parametri

ico eco o ici. e o p o i po e a doppia al a io e

da par e di c i l arc i e ra do r i erla la pri a i i e lla rappre e a io e ir ale del proge o la eco da l erior e e

edia a dall a o co r o rig arda il a a o edili io ella a

consistenza reale e nel suo relazionarsi con l’ambiente e la cultura colle a c e lo o pi a o.

Il proge o e i di il o a ore o i oi a ori ra i e ra la c l ra eredi a a e l e i e a propria del a a o il c i

cara ere prod ce e e ll a i o di e ti26 che rispondono alle

diverse sollecitazioni in termini, come sappiamo, di percezione. La pa io e edia a dalla ra io ali all i a degli ele e ti ec ici e

degli r e ti di rappre e a io e ie e d e le a a ra er o

il richiamo alle abitudini e alla sensibilità della molteplicità dei fruitori.

Un esercizio complesso che ben rappresenta l’elevata aleatorietà di un processo che parte dall’idea ri e io e lla pa io e per

arrivare all’impressione a do i e i ci ra e o o le i agi i

delle cose).

25 i e io i lla rappre e a io e per il proge o o o il ppa e i . a ori

Argomenti fra Architettura e Tecnica, Genova University Press, 2014, p.39.

26 Il er i e i a o el e o pi a pio po i ile. o rig arda gli tili a ori

dire del e e a a c e c i ad e e pio coi ol o i a o r i ore dello spazio urbano connotato dal bene stesso nella sua proiezione esterna.

(23)

4. Tre eroi

roe c i co pie o raordi ario e ge ero o a o di coraggio per pro eggere al ri eroe il pro ago i a di a rappre e a io e eroe p e ere c i i rod ce o i ele e ti el de er i a o ambito in cui si trova ad agire.

a pri a de i io e a a pe are alla le era ra a e

tipica dell era co e pora ea la eco da a e e pri cipal e e al pro ago i o elle rappre e a io i ea rali e ci e a ogra c e la er a o ric ia a a o il cla ore di ge ti coraggio i al li i e del po i ile a o l idea c e la ci il i alc i particolari o e ti

a po o r ire di co ri ti del o i golari c e e a o i

alc e odo ridi eg a o gli ori o ti.

a e o p o di i a arc i e ra da e pre e i geg eria

dalla ri ol io e ill i i a a o ic ra e e i loro eroi per o aggi a ol e de iti prec r ori il c i ra i o ella oria a

de er i a o ce ari e a pira io i del o i editi ri pe o a ci c e

li a e a preced ti.

ele co corpo o e la cerei al le ore alla a oria alla a sensibilità e al suo punto di vista, l’esercizio della sua compilazione. i i ere a e per oi or ola do l a o c e e i appar e ga o

pi al i o c e all opera di rigoro i iogra 27, rivolgerci a tre

per o aggi la c i particolari il cara ere i er ale delle loro lontanissime vicende personali. Gli eroi cui chiediamo compagnia per il nostro viaggio sono Prometeo, Adamo e Robinson Crusoe. Il pri o i e e i aper o co i o co e el e ati o di col are l’abisso che lo separa dal Divino, il secondo esprime l’avvento della visione antropocentrica e ci aiuterà ad interrogarci sul nostro rappor o co la a ra il er o l o o o o ello della ri partenza basata sul primato della scienza e della tecnica. Un quarto eroe ci raggiungerà più tardi, quasi al termine del nostro cammino.

27 idea di o ri olgerci alla oria c e arra io e e re oco o di a real e e

accad ti a circo cri a per o e e circo a e de er i a e rappre e a il bisogno di una conoscenza più generale e più ampia.

(24)

4. Tre eroi 23

a ice da di ro e eo o a28: reo di aver donato la tecnica agli

uomini29 co da a o da e ad e ere e er a e e i ca e a o

a una roccia sul Caucaso e a vedere il suo fegato ricrescere co ti a e e dopo e ere a o og i ol a di ora o da a ila.

i c e gli dei co e a o a ro e eo il a o c e co la ec ica gli uomini possono fare da soli quello che prima dovevano chiedere a loro. r ella a r c le a la pe a i i a a ro e eo appare poca co a ri pe o al da o pro oca o alla di i i della ale dopo il suo gesto, viene evidentemente meno ogni bisogno. Il dono per olo pri o pa o co e lo e o eroe i a re a a c iarire dice do c e la ec ica di gra l ga pi de ole della ece i ove per necessità si allude a quanto deriva dalle regole della natura co ro le ali la poca ec ica di c i di po e ro e eo o p

ancora fare nulla30. o ce ario co eg e e o o a o

tranquillizzante, rappresentando una tecnica si in movimento, ma o e io a ri pe o alle regole cri e da a a ra i iola ile.

e eg ia o lo c e a i erpre ati o co olida o per c i la c l ra greca il l ogo di or a io e della c l ra occide ale evidente che la vicenda di Prometeo assume nel nostro discorso ig i ca o epi a ico c e ci p piegare il e o del er i e

arc i e ra e a cor di pi ello di arc i e o31. i i a a o co

nella Techne greca che sappiamo essere molto più della “nostra” ec ica co pre de do el o e o i c i i crocia l arc i e ra ia la capaci di are c e la capaci di a ri ire e i erpre are

ig i cati32. In questo senso il tempo sembra essersi fermato per

28 Eschilo, Prometeo incatenato.

29 a e a ora ico ogra ca ri eri ce del do o del oco.

30 . ali erti Psiche e techne, Feltrinelli, Milano, 1999, pp. 51-52.

31 rc i e ra deri a da archi (preminenza, eccellenza) tektonìa (costruzione).

rc i e o archè (potere mitologico e logico) téktōn (sulla tecnica).

32 idea di ec ica a ral e e a ai pi a pia di ella c e i co ideria o

par ecipe all arc i e ra. lla ec ica i ri eri co o ad e e pio i odi della politica per il go er o dei rapporti ociali e elli della diale ca tili a a per

(25)

a ti a o agi o e agi co o i arc i e ra co ape oli di do er

co e perare l a ili pratica co ella di e pri ere co icare

esperienza sensibile33.

ro e eo ci regala per al ro p o c e co ideria o di

gra de i ere e. i ra a dell aper ra al progetto c e cri a

ell eti o e o del o o e34 con cui la madre Gea gli riconosceva

il do o della pre i io e. proprio ella capaci di pre edere cio di proge are c e la ec ica ro a il o e o e la a operati i .

Cambiamo scenario

Nella Bibbia35 la crea io e dell o o rappre e a a i d e

episodi: nel primo avviene il sesto giorno con la deliberazione

accia o l o o a o ra i agi e e o iglia a il eco do

ri eri ce c e io or l o o dal a go della erra gli i nelle narici un alito di vita e l’uomo divenne anima vivente”. I due passi della Genesi o o a ri iti a d e o ti di er e c e ari dio i a o co para o ai iti pecie a ilo e i della crea io e e alle

legge de pri iti e dei co idde progenitori mitici36. li e egeti

cri tia i eg ala o el racco o i lico cara eri tic e particolari tra cui, limitandoci a circostanze di nostro interesse, l’origine di Adamo da Dio creatore senza intermediari e la regalità dell’uomo

confutare tesi sostenute da avversari.

33 Ipo e i coere e co il pe iero ari o elico per c i il e po il odo per

misurare come cambiano le cose.

34 Pro-metheús co o cere i a ticipo. ro e eo e pro ge o co e i p edere

a o la e a radice. i co ro l i capaci di proge are rappre e a a dal fratello di Prometeo, Epimete (Epis-Métis c e col i c e a il e o di poi (Platone, Protagora).

35 Genesi (1-5).

36 a e i a o l errore di ri e ere i racco ti i lici or e p ra e e i ologic e

e a alc co e o eri ati o da ra e ere circa la oria degli e e ti e la loro radicale dipe de a dalla olo di io. le e ti di i ere e per a corre a er e e tica el rappor o co le cie e o o co e ti i eo e III Enc. Provvidentissimus Deus e ede o c. Spiritus Paraclitus, (1920), io II c. Humani generis, (1950). In: Riassunti di fede cristiana, Fondazione Studium, 2016.

(26)

4. Tre eroi 25

lla a ra. Il io cri tia o co raria e e alla di i i greca o e ra a er pa ra dell e a cipa io e dell o o il o o e a e o addiri ra il ppa proprio la ice da di io c e i a

uomo37. Il ca io di ro a o ale al ce ro o la a ra co le

e leggi la c i i a ili re de i alc e odo pro le atico

il rapporto con la tecnica, ma l’uomo, con le sue debolezze, le sue pro pe e eoretic e e pratic e la re po a ili di cegliere ra e e e ale. ella pro pe a a ropoce rica la a ra co eg a a agli o i i perc a c e odi ca dola e po a o trarre le condizioni per la loro stessa vita. Nessuna contraddizione

quindi fra tecnica e natura38.

i arra poi co e io colloc da o el giardi o di de i rie e per la orarlo e c odirlo l era o l al ero della i a e quello della conoscenza del bene e del male e Dio permise ad

da o di ci ar i dei r di og i al ero ra e c e di e lti o.

Dalla nota disubbidienza del progenitore, e della sua compagna, e dalla co eg e e p i io e di i a partia o per rec perare al ri ele e ti i alc e odo tili al o ro percor o.

a g ra di da o co e appia o po a alla a e di

i por a ti eorie e ol ti e dell arc i e ra39 ilare e el o

37 a pogli e e o a e do la co di io e di er o e di e e do i ile agli

o i i. ppar o i or a a a ili e e o ace do i o edie e o alla morte …”, Cantico, Fil 2, 6-11.

38 ia e eco di e oltiplica e i rie pi e la erra oggioga ela e do i a e i

pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente che striscia sulla terra”. (Genesi I, 27-28). I verbi soggiogare e dominare, che nell’immaginario po o o e ocare a eggia e ti egati i a o da o acile p o a c i per legi a cel a a po i io i critic e o i di ere ti el co ro ti della pro pe a cri tia a. o a di e tica o c e all o o io co eri ce la capaci po i ili di scegliere fra bene e male, rendendolo responsabile (libero) delle sue azioni. Con e plice ragio a e o illogi tico e rere e i ol re poco credi ile c e io dopo aver creato la natura, crei un essere a sua immagine e somiglianza votato alla di r io e della a ra e a. l ra co a a e ere co e edre o pi a a ti a e a a deri a ec ocratica dell a ropoce ri o c e i i a or a do.

(27)

ra a o a roce e co ritie e a rale i di id are i da o il primo uomo che “ingeniossi di farsi qualche habitatione . i pe o ai el aggi ideali di c i ricca l ico ogra a ill i i a a a c e

ri pe o all o o pri iti o di e or ier il o ro eroe rilla

di una luce propria che si accende nel suo essere non tanto un

pri iti o el e o di ro o i di id o proprio di periodo

larga e e a eriore al o ro a o il pri iti o ell acce io e

di originario, proprio di un periodo iniziale40. Con le dovute cautele,

i po e dal a o c e o po i ile i di id are i reci co e

a ticipa ori della c l ra cri tia a41, riteniamo si possa individuare

a relati a pro i i di da o co ro e eo i a o e ra i por a ori di a co a o a la ec ica c e o olo r e o a disposizione degli uomini ma, almeno agli esordi, cifra della loro libertà42.

Con Adamo la percezione della natura da parte dell’uomo

ca ia a do e lti a i a a rig a co le e a er i

a o eric e e l i ti o preda orio di alc e pecie a i ali. da o i co eg e a della di o edie a de e di e der i da ci co c i prima conviveva in stato di reciproca contemplazione. Ma Filarete, ancora lui, nel rappresentare un Adamo con le mani congiunte a displuvio sopra il capo per difendersi dalla prima pioggia, in sostanza il pri o ge o ec ologico dell arc i e ra ci ill i a l a o che se Dio ha reso fragile il progenitore gli ha contestualmente co eri o la capaci di proge are cio di cogliere pro le a

e predisporne una soluzione43. E’ ancora il dono di una facoltà

Adamo in Paradiso, Adelphi, Milano, 1972.

40 i garelli Vocabolario della lingua italiana a ic elli ed. . 41 . ali erti I miti del nostro tempo, Feltrinelli, Milano, 2012, p.211. 42 er il ri tia e i o il co ce o di li er appia o e ere o da e ale. 43 do e e pagare la a di o edie a co la perdi a dell i orali a ra a da do

alla generazione dei suoi posteri i preziosi beni della sapienza e della ragione, sicché c i e i i applic i co c ra e co cie io o or o p per diri o eredi ario o e ere gra de peri ia i al ia i ar e o e tiere . eo lo o aco e ede o I ec.

(28)

4. Tre eroi 27

predi a a re dere l o o ce rale ri pe o al re o dei i e ti relati a e e ai ali per cer e particolari p e ere per

considerato inferiore o, quantomeno, incompiuto44.

Sia in Prometeo che in Adamo la tecnica “segna il grande congedo

dell’umano dal divino”45 a e ro e eo per ogge a care a di

r e ti p legi a e e aggirare l o acolo o e e do

in dubbio la superiorità della natura sull’uomo46 da o c e p

di porre della a ra c ia a o a dispiegare a e ti i eriore la coscienza, tesa a controllare l’agire tecnico. La tecnica, come sarà evidente in epoche ben più vicine alla nostra, pone dunque dei problemi che esigono decisioni “morali” in ordine all’esercizio di po e a c e e a o e de.

i di c i po ia o e ere certi c e la ec ica i a o do o di e ti periori i po e co e a ore origi ario al di l di a o possiamo convincerci che essa sia una progressiva conquista dell’uomo.

Cambiamo ancora scenario

ei a i e o o a i pa ati ell i ola della i pera io e

Robinson Crusoe ricostruisce sull’isola deserta il mondo inglese da cui proviene, dimostrando come con ingegno, razionalità e spirito

d’intraprendenza i po a o perare le di col pi i per ie47.

o i o ia o el III ecolo re i e all a go cia allo

Schedula diversarum artium, III, 8.

44 i ri eria o al a o c e l o o co raria e e alle pecie a i ali o di per

ada o a opra i ere i alc o ce ario a rale a e o c e gra ie alla a a io e o a i di po iti i di pro e io e per oi gli edi ci capaci di reali are suo mondo, qualunque esso sia.

45 . ali erti Psiche e Techne, Feltrinelli, Milano, 1999, pag.61.

46 i a do co di co g rare pericolo a e e co e hýbris la sua autonomia. 47 pari a la ia a e la ia e e i co ce r a lla ia ic re a ia

co ro i el aggi e o ero appar i ia co ro le e tie eroci e ce e o ero a e ll i ola ed e i arie idee i e odi po i ili per o e erla c e pecie di residenza costruirmi”, D.Defoe, The adventures of Robinson Crusoe, (1719). (Ed.It., D.Defoe, Robinson Crusoe, Ed.Feltrinelli, Milano, ed.2009, p.84).

(29)

coraggia e o e gra ie alla a pa ie a e al o la oro o ti a o per ie e ad a orga i a io e per e a della a i a otidia a

e della sua sopravvivenza. ro e a e capi ali a a cetica e e

dedi o al la oro la a para ola arrati a il paradig a le erario del contrappasso di chi, volendo fuggire dalla condizione di medietà ociale co re o a ripre dere e ad appre dere dal li ello ero

dei rapporti a rali e ocie ari o il atico o ca i o dell homo

faber occidentale.

erc coi olgere il org e e o i o I o do l i ola do e

opra i o o i ri ela a particolar e e o tile e il o li ello

di partenza non era proprio “zero”, potendo egli contare su parecchi a eriali e r e ti rec perati dal a cello a cora i caglia o dopo il naufragio48.

Il paradig a di a ec ica c e po e a p ra i ol o e ide e e l e al a io e della ragio e c e re de l o o ar e ce

del proprio de ti o49 re ti i ce l i agi e di o o a c i la

li eari di co por a e o e rere e co e tire i di ere a

al bisogno di Dio50.

er ri po dere alla do a da do ia o di ogliere l a e io e

dalla a i o e i a de cri io e c e e oe a delle a i

orga i ati e del a rago per cogliere l i ie di e di o i o

ri pe o alla a ca a el o i ere di a di e io e ociale c e e ide e e e o p e ere co r i a a ra er o il o

razionale procedere51. L’apoteosi della potenza della tecnica, in

48 e a particolare i a io e e ra deli eare a le ra degli e e ti del

o a l a dalla di c io e g o eologica c e i il ppa ra eice o e e del e ece o i or o all i era io e ra idee i a e e e perie a.

49 a ice da di o i o r oe oddi a co pi a e e i a ro gra di diri

naturali, vita, sicurezza, libertà e proprietà, i quali si fondano sull’inclinazione a a all a oco er a io e e alla elici . I o a a i o da e ti del li erali o.

50 Una certa esagerazione in questo senso obbliga Defoe a introdurre nel romanzo

a do i ia di ri eri e ti cri tia i c e itig i o l i agi e di e plice ari aio c e i dei co ti i e o i lico i a Genesi.

(30)

5. Il gioco delle parti 29

termini di raggiungimento della felicità, sembra vacillare di fronte

a i og o c e a cri o alla era dell i a eriale e per il ale

i po i ile ro are oddi a io e ell a i o di a co ce io e p ra e e ecca ici tica.

Fermiamoci qui. Prometeo e Adamo, dalla dimensione del mito, ci a o i rodo al ig i ca o dell o o el o do e al e o della ec ica ale r e o di ela e o di ci c e o i prod ce da r oe a ore i epoca e co o a a e a oi relati a e e ici a ci a co eg a o il paradig a di are c e e pre io e ec ica a c e a ra er o a ri e io e i odi e

lle or e o p ri ciare all e pre io e e i ile.

5. Il gioco delle parti

Saggiata la natura del terreno su cui ci stiamo avviando, è venuto il momento di fare qualche passo indietro e ricominciare, nella convinzione che il tempo sia il luogo di ogni trasformazione.

Con la comparsa dell’homo faber l arc i e ra co i cia a por i come specchio dell’evoluzione della società, partecipando a pieno ti olo all idea di progre o i e o co e raggi gi e o di adi sempre superiori di civiltà. Con lui inizia e progredisce un cammino relati a e e l go e rappor a o alla o ra di e io e del e po c e la oria ci racco a eco do la co r io e progre i o po iti a o oce e ca c e a eg a al o e o ec ico r olo ali ca e.

All’homo faber c e per oi gia aeconomicus sub specie

aedile”52 r old e le a ri i ce la ec ica co e deri a a dal o

e ipaggia e o care e e rappre e ati a di ra o co ti ti o

i p i agi are pe ai c e la ia i a era real e e elice i gli a pe salvo quello sociale”. D.Defoe, op.cit., p. 158.

52 l o o c e aolo are o i Nell’architettura, Teorema, Firenze, 1973, p.81)

colloca i a ipo etica a la ra a ci ile c l rale. a or a di pri o o o la c i i a a oca io e alla ca a i a i per ia e i e e e e e pirica.

(31)

del o e ere el o do pri o di i ti ti peciali ati. o la a i ellige a l o o i grado di ra or are og i a o di co e c e i co ra ella a ra. a ec ica a cora e le ecc ia a o

l’uomo”.53

Per cogliere concretamente quanto la tecnica ha giocato (e gioca)

i arc i e ra do ia o per partire da epoca gi a ra 54

ella ale ia o per e a e e rico o ci ili i cara eri del pa aggio

dal ece ario al per o55, un’epoca in cui il costruire la casa sia,

el e o pi a pio del er i e a o io ale al igliora e o

ali ati o della i a e o pi al olo o a e i e o. er e o

il ric ia o alle origi i a i alore del o i olico tile

olo a ig i carci l e i e a pri a di e e limina arti cio o c e re aggio delle o re origi i ide ti arie e ropee di pri cipio di

p ra e e a dell arc i e ra56.

Con la creazione da parte dei Greci dell’elemento razionale ha

i i io a c l ra del o particolare c e dappri a i o a ia el

passaggio dalla cultura dell’oralità e dell’immagine alla civiltà dei co ce ra io ali per poi ra i are elle pri e or e di cie a.

Per comprendere meglio il senso del nostro discorso dobbiamo cogliere il fondamentale passaggio in cui l’ordine e la misura che trasudano dalla maestosa sobrietà del tempio greco non vengono

pi argo e ati lla cor a di ale e religio e etic e e politic e57,

53 e a a er a io e crea e o i ci di ile ra lo o a della ec ica e

antropologia. (A.Gehlen, L’uomo nell’era della tecnica, Armando ed., Roma, 2003, p.32. Ed.orig. Die Seele im technischen Zeitalter a rg 5 .

54 i a do per di praticare l e erci io caro all ill i i o della ricerca del pri o

uomo che sente il bisogno di passare dal caos all’ordine.

55 R. Masiero, Estetica dell’architettura, Il Mulino, Bologna, 1999, p.28.

56 E. Dassori, Argomenti fra Architettura e Tecnica, Genova University Press, Genova,

2014, p.103.

d d erl La crisi dell’umanità europea e la filosofia ie a 5 o tie e c e l ropa a ca co la crea io e della lo o a da par e dei reci.

57 Il paradigma del tempio come imago mundi e come riproduzione terrena del

(32)

5. Il gioco delle parti 31

a ac i i co o a era e propria di e io e e etica co

pre ale a di ele e ti a rali tici i di id ali tici ogge i ed e oti i58.

o o e ti i o ri pri i eri pa i.

La riunione che i Greci fecero delle molte tendenze del pensiero arc i e o ico a loro precede e ci o re gli e e ti c e ia o a i ati a co iderare o dati i della o ra oria di arc i e . e leci o pe are al e pio greco co e i e i e orati a e ocati a di

mondo primordiale59 ia o a ori ati a leggere elle e or e e

di co eg e a ei oi ele e ti co r i l approdo a o do

dove il caos rido o al ero e l arc i e ra co r io e

a e atico geo e rica.

i ig i cati a per oi per la ol a elle i tica ella rappresentazione in cui la corrispondenza alla norma non esclude

l ada a e o a elle c e po ia o c ia are le a di i del

ogge o ia e o l arc i e o c e il de ti a ario del o la oro.

l a o gge e della epara io e ra perce io e e pe iero ra

a ra o e co cre o ra ogge o e ogge o60 l a o c e per oi

arc i e ig i ca pri cipal e e creati i 61.

a aello62 rappre e a a a cati la o e c e all de alla

do ri a delle idee e ri o ele c e orie a il o i ere e

er o la real e i ile. er e lti o gli ogge prodo

dall’uomo sono “sostanze”, l’esperienza sensibile ci fa conoscere la real ed alla a e della co o ce a i elle ale lo dio della

58 . a er Storia sociale dell’arte, Einaudi, Torino, ed.1974, p.117. 59 R.Masiero, op.cit., p.22.

60 “L’autonomia dell’arte, scoperta nel VI secolo, coerentemente svolta nel V,

ra or a a i e eti o el I i rid ce ora a gioco ar i rario di ir o i i or ali a a ra o ci e o delle acol e pre i e a a li er c e e c appia a cora a rare opere ele e co olge e al a i cri eri cla ici

. a er op.cit., pag.131).

61 Il ello i p creare e p r e e do ell ordi e della a ra o opera di i a

ma umana.

(33)

a ra po i ile perc gli e ti a rali o o reali a o pie a e i e a. ella a cla i ca io e delle cie e l arc i e ra

cie a prod a c e dia co e i co r i co o le ca e63, e alle

cie e prod e corri po do o le ec ic e di c i co idera o

pri cipal e e l ele e o eorico o proge ale dia o co e c e dipendono dall’uomo.

ale la pe a di adde rar i i alc e e plici ri e io i di c i potremo poi avvalerci per meglio comprendere, nell’economia generale del discorso, la partecipazione degli sviluppi “tecnici” ai

a e ti dell arc i e ra.

ia o appe a de o c e dalla e ali lo o ca e

pec lati a dei reci or a la cie a e i o o ri citi a eparare il ogge o pe a e dalla a rice poetica ra po e do il pe are

dal piano del sensibile al piano puramente razionale64. Quello

c e a o il pa aggio dalla per e io e a o cie e della

Polis al co opoliti o dell e pa io i o di le a dro ca ia

co ple a e e la pro pe a e i e iale del ci adi o a oliti i

co i degli dei delle i ti io i e degli ordi a e ti politici a c i

i era or a o ad a pe arlo o o c e p e ere col a o

olo dalla a er a io e dell i di id o ogge o li era o

dell ogge i o cla ico. Il a o c e al ce ro dell i er o greco o ero gli a ri e il co o e i ile e o l o o re de per a ai co plica o il pa aggio a o e or e di pe iero co e

di o ra o dal a e o del adro i ti io ale i c i proprio

i e elle i tica opera la lo o a a ra er o le c ole .

63 l pari della poetica c e dia co e i ela ora e o poetico.

64 i dice c e lla por a della c ola di la o e i o e cri o il o o o e ri

e o c e ia ig ora e di geo e ria . Il o e ia o per la a e atica lo re e a o o o co e a e atico a co e crea ore di a e atici . . o er

Storia della Matematica, Mondadori, Milano, (1968), 1980, p.100.

I arc i e ra l e e pio di e a ra po i io e edia a dalla geo e ria o o le corre io i o c e appor a e alla pro pe a del e pio co la de or a io e di alc e co po e ti co r e.

(34)

5. Il gioco delle parti 33

e pro o de ra or a io i del periodo elle i tico e ro a o

ro a o il pe iero greco i prepara o ai o i co piti65, come

di o ra il a o c e il gra de il ppo cie ti co di epoca arda ella a e atica e ella ecca ica o ro i co i e ti applica io i

pratic e66 e o proprio elle lti e i o a io i arc i e o ic e67.

e i po e ti reali a io i i a i o r a i tico arc i e o ico i a ric ia a o el co ce o di téchne c e apere ec ologico

do a o di proprie regole e a ti a pri o di rigore ded o e

co a o per a a ra ell applica io e del gi o o68.

L’umano si fa dunque protagonista di una età estesa nel tempo, cara eri a a dall a er ar i della c l ra greca el aci o del mediterraneo orientale e dalla successiva elaborazione operata da Roma, il cui potere, quasi simmetricamente per circa trecento anni, si pone a cavallo di quell’evento che fu l’emergere di un nuovo gra de pro ago i a orico il ri tia e i o.

e l pia o re a e e dei tico ci i creda o o la per o a a e a ei og i e ia ici e appar a al o do col o e di e cer a e e re po a ile di ri al a e o o ale ia ri pe o all’ormai stanco politeismo pagano e alla visione stessa della vita c e i ie e a a are i pri cipi di a ore e ra ella a. e o

o da ore di a religio e e il o i e o o ello di riordi are a il e e la ocie a a a ra er o codice di or e g ida. a forza del suo messaggio deriva sostanzialmente dalla sua morte che,

a ra er o la re rre io e a ci ce la i oria del e e l ale69.

65 G. de Ruggiero, La filosofia del cristianesimo, vol. I, Laterza, Bari (1920), 1972,

p.10.

66 A.A.V.V., Agorà, Vol.1, B. Mondadori, 2007, p.276.

67 e pio cla ico i o i ea ri di e ti a ili pri o ra ello di pida ro

co la a per e a ar o ia ra or a e a ie e a rale e la li pida preci io e a e atica del raccia o c i ri co ra a ac tica per e a.

68 Per alcuni autori in ambito sociologico (P.M. Schuhl) l’abbondanza di manodopera

er ile a re e re o per a l i o a io e ec ologica.

69 e a idea a ra or are il ricordo di c i lo co o e i i a e a de er i are ei

(35)

Nel collegarsi alla tradizione ebraica e nell’innovarla

pro o da e e co l e e o della e a la lo o a cri tia a i

a eriali a ella i a orica della ie a c e ri i ce i crede ti in una comunità universale ove “il valore di ogni uomo sia fondato unicamente nella sua capacità di vivere in conformità all’esempio

di Cristo”70. Il richiamo alla “capacità dell’uomo” ci riporta al biblico

da o a c i io e ro e e dolo da a e i e a e a pro le i a da o i co pe o la capaci di proge are il e o e le co e pratic e della a i a.

Il pa aggio dal co oce ri o all a ropoce ri o co pi o la o a i io e ar la c ia e di le ra da tili are per comprendere anche la vicenda del rapporto fra tecnica e

arc i e ra co co e i a dr di piega do elle ice de re.

6. Libertà e paradigma tecnocratico

Nei Problemi di meccanica (IV secolo a.c.)71 la speculazione si

applica principalmente alla soluzione di aporie quale, ad esempio,

quella per cui una piccola forza deve muovere un carico pesante72.

a e o particolare p o di i a la ec ica d e alco a

c e opera co ro a ra a a ra c e de e e ere co a co

l a ia. e i ece co ideria o cie a e ec ologia co e prodo o

della creati i a a73 e ide e c e la ec ica co po i io e

ortogonale alla precedente, “esprime la tensione dell’animo umano

conosciuto.

70 N. Abbagnano, Il pensiero greco e cristiano, Editoriale l’Espresso, Milano,

(UTET-1993), 2006, p.428.

71 cri o a ri i o al pri o ri o ele. I . le Storia della Tecnica, Odoya,

Bologna, (Feltrinelli, 1959), 2014, p.17.

72 . le ibidem, p.18.

(36)

. i er e paradig a ec ocratico 35

er o il grad ale pera e o di certi co di io a e ti a eriali 74.

a o co e plice. Il percor o c e da ri o ele por a ai giorni nostri disvela una relazione fra vicenda civile e tecnica che e da la o rico o ce do ero a e e i e e ci appor ati da e a

alla co di io e a a dall al ro i po e di e ere ol o ca ti el

co cedere d cia irra io ale al progre o e alle capaci a e. I al re parole ci c i tile ri e ere o o gli e ide ti li iti di a concezione laicamente antropocentrica, potremmo dire deviata, che, raccontando di una tecnica “a servizio”, concede al paradigma

ec ocratico a po i io e del o do i a e ri pe o all a io e

dell o o c e p co pe are di po er a ipolare il o do

do i a do le co e i io e della a tili .

ella a acce io e pi a pia la li er di cegliere i

ra or a a i co ce o lo o co e eologico75 di cui sono note

le i plica io i i ca po religio o etico e cie ti co.

el o agire l arc i e o i e a doppia real c e i a i e a in quella che viene chiamata libertà espressiva e in quelli che sono

i i coli ici ed eco o ici c e la ec ica76 p porre el pa aggio

dalla propo i io e e o io ale al co ple o delle cel e co r e

c e ale e o io e re do o perce ile.

arc i e ra ella a l g i i a ice da a di eg a o

raccia o la iri tico i c i etica ed e etica a o legi a o a ol e

la coi cide a e a ol e la epara io e ra ragio e e e ti e o.

i ero percor o dell arc i e ra el o e ere pecc io

delle vicende civili e sociali del mondo occidentale77 p e ere

74 e ede o I e .e c. Caritas in veritate, 2009.

75 a go ti o a o a o d i o da ra o a ero e a al i o da ar e io

alla Filosofia della libertà di ei er i pi gra di pe a ori i o o i ere ati all’argomento.

76 pe o a ra er o gli r e ti or ati i e le a ali i di o e i ili a iaria. 77 e a li i a io e i po a dalla relati a ig ora a al e o per o ale

ri pe o agli accadi e ti di real eccede ti i co i cla ici e ro i ali ci ia o or ati e i c i i ia o.

(37)

rappre e a o a ra er o il rappor o della radi io e i olica co l’agire tecnico e con i paradigmi che la tecnica, nel bene e nel male, i po e agli e e ti.

Fin dal primo gesto “edile” la tecnica si palesa come qualità i a a co e co di io e i pre ci di ile perc ci c e di rea o

i ella ece i 78 di co a e o di o pa io po a ro are

ri co ro ella di e io e ogge a i i iale della io ali e

della sicurezza meccanica.

er i rodo o il e a della ic re a ecca ica ci a ori a a co piere o e a eo al o i a a ti allo copo di c iarire d ora c e lla e tio e i ar l ogo di pa aggio ra

co o ce a e a o da e ti eorici e la o a cie a . a per

questo dobbiamo tornare a Pisa.

a pica a a e atici a io e di alileo i diri er er o “sapere prima di fare” che, anche se occorreranno quasi duecento a i perc i po a ri co rare ero e proprio apere cie ti co di cipli are applica o al co r ire aglier de iti a e e i po ti co la eoria arc i e o ica a a a lle propor io i rati ca a

o al li i e delle el c ra io i diale c e dei ra ati ti.

Sul piano formale ecco che rispetto alla classica suddivisione tripartita fra mondo antico, moderno e contemporaneo il nostro cammino ci porta piuttosto a ragionare su due periodizzazioni: quella della tecnica delle regole costruttive mutuate dalla

firmitas vitruviana79 e ella della ec ica c e calcola ili dei

componenti edilizi80.

78 i e a ece i po re e ide ti care l o o co la ec ica. l o o

o a pe a o co e a i ale or i o di i ti ti a co e el i e e c e o e e do codi ca o dagli i ti ti p opra i ere olo e di e a i edia a e e

ec ico . ali erti I miti del nostro tempo, Feltrinelli, Milano, 2009, p.208).

79 Dominata dalla teoria delle proporzioni.

80 alle r re alle rece ti i e applica io i a ti ati e lle proprie

(38)

7. La libertà di decidere 37

ig ardo all arc i e ra ci o o e c iari i a o or ai

oria co cl a i r di ci c e a a l ar e del co r ire e re

o o i a ol o di e ire gli e iti della progre i a ega io e dei

diri della a eria 81 che il progressivo autonomizzarsi della

tecnica, la libertà di scelta di cui abbiamo appena parlato, tende a

ra or are ella rappre e a io e di a po e a i i a alie a

da og i ori o e eologico e e a ico rico d ci ile alla a ra.

7. La libertà di decidere

Se nell’incatenamento di Prometeo possiamo leggere il preciso

a o i e o di e circa l ill io e di li er c e p deri are

dalla tecnica, l’episodio biblico di Adamo scombina la visione di una divinità che punisce l’uomo per la sua volontà di rendersi a o o o. o e a ia o i o ci c e da o g adag a dalla

a di o edie a la li er di decidere del o ro po e do

tili are il do o del proge o cio della capaci di pre-vedere, che lo rende custode razionale del creato.

I e ra i i ca i la ec ica al ce ro della ice da a a a

co d e pro pe e ra loro or ogo ali ella proie io e i ologica ad e a rico o ci a a di e io e r e ale c e co rolla

l ido ei di e o a e e a pro ciar i lla cel a

dei i 82, in quella ebraica possiamo cogliere il seme, sul quale si

i e er co or a il e aggio cri tia o di a ec ica c e o

p e ere di gi a dal cara ere orale dello il ppo a o

il ale a a ol a pre ppo e il pie o ri pe o della per o a e

l a e io e per il o do a rale83.

81 o ol o lode ole co a c e l arc i e o e ti di ar iole a alla a eria

in modo che egli pensi di ridur sempre a voler suo le cose create dalla Natura, per volerle dare quelle forme che egli vuole” (V.Scamozzi, L’idea dell’architettura

universale, Venezia, 1615).

82 . ali erti Psiche e Techne, Feltrinelli, Milano, ed.2002, p.253. 83 Papa Francesco, Enciclica Laudato si’, 2015, Ed.San Paolo, p.30.

(39)

Il ri tia e i o d e a pro o da e e il adro a c e c l rale del o do ro a o a o a ccide e a o a rie e la nuova parola si sviluppa nell’ambito di una crescente stanchezza ei co ro ti dei c lti radi io ali ro a i e pre pi or ali tici e do i ati dal c l o dell i pera ore dio. le e ti di ro ra o o cer a e e il cara ere rigida e e o o ei tico e il pro lo o i ologico della g ra di e . er a o rig arda la o a i io e dell o o ri ol io ario il a o c e i o i ca didati del reg o

ia o i pecca ori i alati e i po eri84 a era i er io e di alori

per la ale il co a o co la di i i o er o ai e o a ie ti i quanto uomini e non possessori od oblatori di beni.

al o ro particolare p o di i a po ia o d e leggere le

ice de dell arc i e ra a c e i io e del gioco di rela io i c e

i a ili o ra il progredire della ec ica i a o aper are e le mutazioni del modello antropocentrico, che da disposizione

ogge a e p icologica co pe dia a ella o dell i e io e85

pre iede al di eg o di elle c e po re o de ire prod io i

spirituali”.

Il pro ago i o c e al e o o al I ecolo e ero la c l ra greco elle i tica e la a riela ora io e da par e del o do ro a o or i ce co e da o pri cipale l e or e dila a io e ri pe o alla cor ice circo cri a della polis dell ori o e eco o ico politico e sociale.

o a e i e cl do o i i ial e e i circoli ari ocratici poco

capisce, o vuol capire, di paideia e arché 86 e, tantomeno, di quei

co e ti i olici di c i era o i ri i gli ele e ti co r i

ellenici87. L’uomo vitruviano esplicita il senso della personalità

84 o i a i a o i og o del edico a i alati io o o o e o a

c ia are i gi ti a i pecca ori a eo II .

85 G. De Ruggero, op.cit., pag.10. Da considerare per noi quelli che saranno gli

eccessi contemporanei.

86 c e ella a e atica il co ri o ro a o a ai car o.

(40)

7. La libertà di decidere 39

capace di ela orare odelli e ra g ra l approdo alle ragio i del reali o e dell tili ari o.

oco prope a alle ela ora io i eoretic e e ricca i ece di prag ati o la c l ra ro a a di e a pi ec ica e a alitica lo pro a o la o ti io e della pulchritudo con la venustas e, più in concreto, la sostanziale autonomizzazione disciplinare dell arc i e ra c e di e a r e ale ai i og i edili i e

i ra r rali dell I pero.

I ri l ati pi ig i cati i e a pre e a di preci a corri po de a

co la periodi a io e c e por a alla e di e lti o o o a

relati a co ape ole a alla co po i io e ge erale88 l tili o

di arc i e ol e a dare co ti i al i e a dei ri 89, l’approccio

ec ico i geg eri tico90 elle applica io i pi i peg ati e91.

o e o i parallelo co la para ola politica o al

subentrare di una certa stanchezza del dominio del pensiero rigorosamente razionale e la conseguente deriva verso quel mondo misterioso dell’irrazionale che solo il temuto passaggio del millennio riuscirà ad esorcizzare.

ia o arri ati a p o i c i ogge a e e di cile e ere

ori dal o ro di cor o la parola ropa e ti o ad ora

inesistente che, radicandosi sui maturi valori greco-romani, e ca ali a do le ariega e c l re edi erra ee i ie e a co ti ire

po a ea e e co e l ogo co e di i i o ea ro del

del Corinzio.

88 d e e pio il olo eo co e i gli al ri ca i gli arc i ar orei o o olo il

ri e ti e o di re ro a ti arc i por a ti i ra ra e ei oi cara eri ge erali la Porta Nigra a Treviri.

89 e il o do greco e i a a co il i e a rilitico.

90 r e pre a ati a pe e plici della cie a e procedi e ti e pirici

elementari che non richiedono nessuna vasta conoscenza del grande corpo do ri ario del pe iero greco . o er op.cit.p.208).

91 d e e pio gli ac edo le ol e e le c pole delle ali paradig atica ella

del a eo . per appro o di e ti . . da L’arte di costruire presso i romani, Longanesi, 1988).

(41)

pensare e dell’agire, una immensa teoria di vicende civili di cui

l arc i e ra i e i di por ati ociali e ragio i co r e92, sarà

e ti o e edele.

8. Il teatro della vicenda

L’Europa o e pre e i ti a. e edere l ropa a o io e geogra ca e a ro tiere co l ia e a o io e orica

dalle ro tiere e oli 93 i o a o a a co i e i a

real e ageogra ca e e a a io ale c e pri a c e ele e ti co creti i ie e a ide ti care co o piri o e ropeo c e i

alc e odo e co g ra l ide ti .

e ci i errog ia o elli c e po o o e ere gli ele e ti

co i co corre ti a e a ide ti po ia o i di id ar e re

fondamentali94: la cultura greca, a cui dobbiamo la creazione di

ella or a e ti eoretica da c i la lo o a e le pri e or e di cie a il e aggio cri tia o el e o della coper a dell o o c e i e de e ole la ri ol io e cie ti co ec ica di c i alileo i e o o al ati o po re e e ere co idera o olo

epigono95 ri pe o ai a ri aperi c e lo a e a o preced o.

I e e i a a cora lei porge all ropa per o aggio c e precede di molto il padre della scienza moderna: parliamo di

92 E. Dassori, op.cit., pagg.29-38.

93 E. Morin, Pensare l’Europa, Feltrinelli, Milano, 1988, p.23.

94 G. Reale, Radici culturali e spirituali dell’Europa a aello orti a ila o

p.38.

95 o a a dire c e do ia o lo ero agli i dia i e agli ara i e poi a o

i ropa c e i a er a a per la pri a ol a l idea c e la a ra cri a i cara eri a e atici Io o edrei i oppor o i a o ti io e e ropea ri eri e o alle radici greco ro a e e gi daico cri tia e del o ro co ti e e i o all a er a io e c e proprio i ir di e e radici . il co ti e e aperto all’integrazione di ogni apporto culturale ed etnico” U.Eco (2003), in: Pape

(42)

8. Il teatro della vicenda 41

eo ardo i a o de o i o acci96, che nel 1202 scrive quel Liber

abaci el ale ol re a di o derle aggi ge alle a e atic e

ara a e i dia a a a ti a ai ig i cati a di co o ce e

originali97.

a per a o ci rig arda o o o a o i por a ti i

co ri ti di i o acci alla a e atica a o il o i co ro nel 1226 a Pisa, con l’imperatore svevo Federico II, riconosciuto i olo della olitica e ropea il ale p r i pera ore del acro o a o I pero il pri o o o di a o elle erre occide ali dell’Eurasia che, non senza contraddizioni, si discosta dall’idea di ci il greco ro a a e propo e o o proge o di ocie laica

ollera e creati a o da a lla c l ra 98. Dall’incontro fra i due

nasce una nuova idea di conoscenza che si traduce nel collante di a o a ide ti pri a c l rale e poi geogra ca di erre c e

a o a e do i ra di co ti e e.

li ele e ti co i c e co corro o a racciare l ide ti

europea sono anche il presupposto per comprendere quell’esercizio epi e ologico c e da e pre i a ri e io e e a e e e di fronte il grande mistero dell’uomo con il processo di avanzamento del apere cie ti co e ec ico.

Il cara ere i elle ale del ric ia o alla c l ra greca e il cara ere orale e piri ale del ri eri e o al e aggio cri tia o re do o

allo e o e po pro le atica e co ti ti a99 della nostra cultura

la relazione fra “cura dell’anima” e meraviglie della rivoluzione

cie ti ca e ec ica. roprio ell idea c e po a i ere apere

96 Filiis Bonacci, della famiglia Bonacci.

97 o er o e i a a de irlo co e il pi origi ale e a ile a e atico di i

a i del edioe o cri tia o . o er Storia della matematica, Mondadori, Milano, p. . a erie di i o acci ad e e pio de cri e lo il ppo a e atico dei i e i reticolari.

98 P. Greco, La scienza e l’Europa dalle origini al XIII secolo, L’asino d’oro, Roma,

2014, p.151.

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