rdi are e oltiplicare
35. Ancora alcuni pass
In ogni viaggio, mentre già si pensa al prossimo, arrivano sempre gli lti i pa i.
o o a i e pre i pi di cili. ol e o a a la gioia dell ar-
ri o a co pe are la atica acc la a a ol e o i epp re
gioia perc l arri o coi cide co la e del iaggio c e di per il ero oti o della gioia del iaggia ore.
I e o lti o ra o di rada il pregre o o ci a i e per- c gli e e ti c e o o o e e lti e ri e io i o o o a o
di a ti da po er e ere rag ardati co cie e di acco e ep-
p re o o di po i ili a ali i critic e co pi e c i ar co o per al i oglia e ati o di i e i.
Partendo dalla banale constatazione che i percorsi della tecni- ca i arc i e ra o o iti el e po e a ai pre ci dere dai co di io a e ti ocio c l rali i po re e co cl dere al re a -
o a al e e c e il do i io del relati i o ra io ale re de oggi
587 Papa Francesco, op.cit., p.114. 588 S.Paolo ai Corinzi (14,16).
35. Ancora alcuni passi 175
i po i ile l a io e di a o i a io i co e igliori o pe-
riori ri pe o ad al ri. a de er i a io e di priori i a appar- tie e alla ola pro pe a del ragio a e o cie ti co cla ico c e sviluppando il processo osservazione, deduzione, teorizzazione e
peri e a io e e pirica ritie e di e ere co or a o a cri eri
universali che incorporano la razionalità.589
a e a io e pre ale e co e ella di o do pri-
gio iero della rigida di ti io e ra ce ari a i tici e go er o
della tecnica590, di un mondo ove il tempo dell’uomo, misurato alla
sua macroscala, sia inevitabilmente diviso fra un pre e un post tec- nologico.
e e do co o del percor o a o po re o co gedarci co d e
oti a ti appare e e e o rappo i ili del o co gr e ti
co l a ale di col dell arc i e ra ad acce are og i eoria o - ologica la ec ica e ile di er i io do i a o dalla o ra
olo la ec ica e rale e o re e i l c i ili o l o o
a decidere in forza dei suoi valori etici.
l di l della co di i io e o e o delle d e e pre io i e ide - te che la loro tacita assunzione potrebbe spegnere sul nascere ogni
ellei pec lati a lla e tio e ellei c e per oi ri po de al e ati o di i eg ire ori o e di e o e a occo ere acri- tica e e alle ode alle rge e e alle a ie otidia e.
Allora, per non correre il rischio di rimanere prigionieri di un lim- o di i cer a pro pe a perc o pre dere i co idera io e la possibilità che la tecnica, non utensile e non neutra, possa essere
accol a per ello c e p o rire co e do o591 di c i po iti-
vamente disporre? La condizione per cogliere questa possibilità
ella di o occo ere a ori o ti c i i e a ore ere iali592
589 M.Marsonet, op.cit., p.170.
590 er i e c e ali erti Psiche e Techne, p.34) intende come l’universo dei
mezzi (le tecnologie) e della razionalità che presiede al loro impiego.
591 i c i og o p decidere la pro e ie a.
c e ella loro atica co e ie a i pedi co o di appre ar e la
pre io i ella po iti a co ple i dell o o593.
re e o e o e a egar e l origi arie o dati a e l i - por a a l proce o di e ol io e orico lo o co l e cl i o riferimento al mondo greco quale radice culturale e spirituale della ocie occide ale e i particolare e ropea po re e li i are l o- rizzonte della nostra speranza. Ricordando i tre eroi che sono com- parsi sul nostro percorso, Prometeo, Adamo e Robinson, sembra
coerente ancorare la ricerca di radici culturali e spirituali594 ad alme-
o re a ori di ide ti 595: la cultura greca, certamente, ma anche il
e aggio cri tia o e la gra de ri ol io e cie ti co ec ica i i-
ia a el eice o e a oggi i co pi a.
Se i Greci hanno creato l’elemento razionale, come risultato del- la loro particolare e ali eoretica e a o de er i a o il pa -
aggio dal pe are per i agi i al pe are per co ce o dei
co ce c ia e del ri tia e i o proprio ello di o o co e “persona”. Mancando ai Greci l’idea di persona come individuo di
alore irripeti ile596, ecco che potrebbe risultare sconveniente non
co iderare a c e il ri tia e i o ra i cardi i dell i era ice da. Ancora, se nel mondo greco vige la separatezza fra spirito e ma- teria, nella tradizione testamentaria, vecchia e nuova, lo spirito
comprende la materia597. o i ra a di ar ri al are co rappo i-
all i ellige a e alla olo a a. er appro o di e ti ra ce co Gaudete et
exultate, Esortazione apostolica, S.Paolo, 2018.
593 io ella a capaci di a ce dere dagli e e i i ili alle ca e i i i ili. 594 e a o tili a o gli e i ri eri e ti per circo cri ere le origi i dell ropa
considerata, almeno inizialmente, il teatro naturale della nostra vicenda. (cfr.par. 8).
595 er appro o di e ti . eale Radici culturali e spirituali dell’Europa a aello
orti a ila o .
596 “Vi sono altre cose più divine dell’uomo per natura, come, per restare alle più
i i ili gli a ri di c i i co po e l i er o ri o ele . o o o il igliore degli e eri i e ti loti o .
597 I eg i della pie e a dello piri o li ro ia o ella e eco e degli
35. Ancora alcuni passi 177
io i allo copo di e e ere gi di io di eri a di i di id are
p ti di ri e io e al di ori dei co eti peri e ri ideali e a ol-
te, ideologici.
Il buon Robinson598 i e ci a da o co e a dell i po i ili
di guardare il mondo senza “aprirsi ai termini generali del problema
uomo”599.
e ti ric ia i e ra o lo a i dal o ro percor o a a e edere o lo o o a a o dal o e o c e l arc i e ra co e a ia o a o odo di eri care prodo o degli o i i por-
a do i piri o e a eria e ti e o e ra io ali .
ar e do da ol o lo a o ia o co e arri ati a co ide-
rare il a o ogge o c e l arc i e ra o a a a a o i -
e dal po ere a i ca e della ec ica e e o a cer o p o
a co i cia o a de are cre ce ti preocc pa io i 600.
car ale ie e ri a i a pi al a i . Il ri tia o poic opera i e ri o fa spiritualmente anche le cose della carne”. (G.de Ruggiero, La filosofia del
cristianesimo, VOL.I, Laterza, Bari, ed.1972, p.147).
598 Robinson Crusoe non incarna, come abbiamo visto, solo il credo di un’epoca,
a racco a e ol re i co i della a epoca la para ola del rappor o o o ec ica. e e e pio il pa o i c i racco a della a olo di co r ir i
a i arca io e o e o i por al roge o di e are e po i ile a o r io e di are per a o olo e e a a re i col ro co di gra de al ero a ca oa i ile a ella c e a o gli i dige i di e e parti. a co a i par e o ola e e a ile a acile perc il proge o i ed ce a olti i o opra o per l idea di po edere pi ri or e d e ec io e di elle dei egri o degli I dia i o al ai a a o gli i co e ie ti particolari c e i li i a a o ri pe o a loro per e e pio la a ca a d ai o el e ere la ia piroga i are a ol a i a o acolo per e pi di cile da or o are di ello c e pe gli i dia i era la a ca a di a re i. . a do ai i di dopo e i il roge o anche se a malincuore e con rabbia. Anche se troppo tardi, compresi allora quanta pa ia c ell i rapre dere opera pri a di a er e calcola o i o ti e pri a di apere e le o re or e po o o por arla a o e . . e oe Robinson
Crusoe, Ed.Feltrinelli, Milano, ed.2009, pp.142-144).
599 U.Borghello, Liberare amore, Ares, Milano, 2009, p.159. 600 . iac e a op.cit., p.27.
Decidendo di non eludere queste preoccupazioni occorre capire c e o i ra a di ri ol ere e tio i e etic e o di e ocare
o o a i o a ti ec ologico a di ria odare i li di dia-
logo c e oggi ella rido da a degli e iti di c i ia o e ti o i i - er eca arc i e ra e ec ica el co plica o do i io del pri cipio di o ipo e a cio dell origi ali or o a e or a a c e e e i di c io e co piti e o ologia di cipli are.
l di l dei per o ali co i ci e ti i ra a e ide e e e di a proie io e i peg ati a c e o p a rar i da a i io e coinvolgente il senso stesso della società contemporanea in uno dei oi cardi i lo il ppo a c i o a a appiccicare l agge o
di “sostenibile”601 per gara tir e po iti i di e e .
co plicare la e tio e ra io a e o i a iti ri re di competenza che impedisce una rappresentazione adeguata dell’am-
ie e i c i i ia o. ai are la e a a oco della e tio e
il ric ia o all a ali i di r old e le 602, ragionare in termini di
co ple i ca io e e i elle ali a io e del o do ali prodo
della ci il ec ico cie ti ca603. c e e la di e io e ediatica
del successo sembra illuderci che il labirinto possa essere comun- e deci ra o ogge i o rico o cere c e la o ra a io e i rid ce a i e pre all applica io e di c e i i erpre ati i e pli cati ra ic ra ti ei loro e e a c e o ora o epp re il c ore
del problema. Se a interessare Gehlen604 a a l i e a della
ec ica e dei oi pri cipi dire i llo tile i elle ale e pratico
della ocie i c i la co cie a a a e pre pla a a dalla
mentalità e dalla cultura del tempo, oggi si potrebbero convenien-
601 S.Latouche, Petit traité de la décroissance sereine, (2007), ed.it.: Breve trattato
sulla decrescita serena, Boringhieri, Torino, ed.2013, p.19.
602 ilo o o e ociologo co c i el par.5 a ia o i rodo o il i og o origi ale
dell’uomo a perimetrare volumetricamente i suoi spazi d’uso.
603 G.Fornero, Gehlen: antropologia, filosofia della tecnica e teoria delle istituzioni,
i oria della ilo o a ed. e pre o ol. p. 55 .
35. Ancora alcuni passi 179
e e e i ertire i er i i o er a do gli e e dei co por a e ti ociali i odi di arc i e ra e ec ica.
r e e a o a ia o i o accadere egli lti i e -
ti re a i ci re ti i ce eco do co e e tire a li e-
fazione della disciplina e il provvisorio smarrimento del proprio
centro”605. i ra ere e di o a o per certi er i pri ilegia o e
acce a i o di co o dere il are arc i e ra co il are arti tico co a c e al e o o ad ora a ia o cerca o di e cl dere a e- nendo l’espressività comunque ancorata alle innumerevoli declina-
io i del are ec ico e cio alla co r io e.
Il gioco i a per e re a e e di cile perc proprio la ocie
ad a ere le cara eri tic e per e ere de i a li ida . ice a a 606:
“le situazioni in cui agiscono gli uomini si modificano prima che i
loro modi di agire riescano a consolidarsi in abitudini e procedure”.
e ide e ri pe o al ca i o a o c e i ecca i i c e
a e a o co e gara ti o co ti i al proce o o o ora rido
a pura rappresentazione storica.
l di l di og i po i ile appro o di e o ociologico li itia o- ci a regi rare il a o c e i a ocie di e o tipo e ide e c e o i po o o co creti are i ri l ati i e i d ra ri acile di r ggere ci c e i co r i o occorre e ere predi po ti ei co -
ro ti della ra e a io e e capaci di o er i all i er o di a
rete di possibilità607. I o a a i ra a di a i a di co i o e gli
ogge perdo o rapida e e la loro tili e re e go o ati. a loro a pe ati a di i a tile a ai li i a a e a do di e a o i a-
da alla loro io e cio al loro co o di e a o i tili.
I re i gredie ti le olle di ello c e a o c e de i ce il ca-
rosello diabolico608 ci o o l e a pera io e del ig i ca o ico-
605 . rego Contro la fine dell’architettura, Einaudi, Torino, 2008, p.107. 606 . a a op.cit., p.VII.
607 . a a ibidem p. I. 608 S.Latouche, op.cit., p.27.
ico ediatico delle arc i e re il co io co i gra di ce ri a iari di i e ti e o l o ole ce a accelera a.
E’ dunque venuto il momento di collocare diversamente emozio- i e ti e ti e ragio e i ali i a e a di arice ro e do o ad i er ecar i co raie orie irregolari e di di cile i erpre a io e. cce a do olo per co odi la epara io e pro e eica ra piri- to e materia rileviamo che mentre l’azione cosciente della volontà di or a ri po de a a irre i ti ile e ige a di i di id ali a ore- ferenziale, la tecnica opera disciplinatamente, assumendosi l’onere
di ogliere precarie al o.
a ec ica co la a e a i a i i o d e il c ore
del pro le a e appia r i e a acile e co oda co i io e e i ale a o e plorare o a par e dei ale ti di c i l o o co la a capaci di di cer i e o e ada a e o por a ore.
“E allora addio Fortezza, fermarsi ancora sarebbe pericoloso, il
tuo facile mistero è caduto, la pianura del nord continuerà a rima- nere deserta, mai più verranno i nemici, mai nessuno verrà ad assal-
tare le tue povere mura”.609
Lo stesso Gehlen, che non ha certo peccato di massimalismo lud- dista, non ha mai perseguito l’ablazione della tecnica, ne ha tut- alpi recla a o co e i e o a ra er o co por a e o a cetico lo a o dall idea di acri cio e i pira o i ece a pri - cipio di e ol io e i e o etico.
A venir meno dunque, avviandoci a concludere il nostro percor-
so610 la d cia acrale ella cie a e ella ec ica e re ci
c e i ra or a il rico o ci e o della radice a a i og i al e-
razione del solidale rapporto che naturalmente e necessariamente i reccia ec ica e arc i e ra.
o ia o i di pe are c e le a i io i a ca o a c e dal- lo arri e o del co ce o cri tia o per c i crede di per o a
609 . ati Il deserto dei tartari, (1940). Ed. 1973, Mondadori, p.168.
610 Che ci ha dimostrato che ogni epoca tende a sviluppare una scarsa autocoscienza
35. Ancora alcuni passi 181
o o cre ci o piri al e e i propor io e alla capaci di co r ire e do i are le co e a ra er o il do o della cie a e del-
la ec ica a or e di e tica o e o di e a do i a delle
co e da l i e o prodo e
e ero c e el de iderio di elle a dell ar e ce e i c i ella bellezza contempla si compie il salto verso una certa pienezza total-
mente umana”611 e e al re a o ero c e o e i o o or e di
li er a olo pre e e ece i di tili e ic re a612, il rischio di
ca o o della po e a deri a e dalla oli di e di o o c e o pie a e e a o o o deci a e e reale.
“La sua libertà si ammala quando si consegna alle forze cieche
dell’inconscio, dei bisogni immediati, dell’egoismo, della violenza brutale. In tal senso, è nudo ed esposto di fronte al suo stesso potere
che continua a crescere613, senza avere gli strumenti per controllar-
lo. Può disporre di meccanismi superficiali, ma possiamo affermare che gli mancano un’etica adeguatamente solida, una cultura e una spiritualità che realmente gli diano un limite e lo contengano entro
un lucido dominio di sé”614.
611 Papa Francesco, Lettera enciclica Laudato si’, (2015), ed.S.Paolo, p.104. 612 R.Guardini, op.cit., pp.87,88.
613 er oi i ra a della olo di or a e della ec ica c e a ale olo o re la
co ape ole a a eriale di prod io e dell arc i e ra.
183