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CAPITOLO 2 – SCOPO DELLA TESI
Questo lavoro di ricerca ha avuto come obiettivo la costruzione di un clone molecolare replicazione competente di un ceppo FIV di sottotipo B a partire dal ceppo FIV M2, un isolato ottenuto a Pisa alcuni anni fà (Pistello et al., 1997).
L’isolato M2 di FIV è stato scelto in considerazione dell’ampia diffusione di ceppi FIV di sottotipo B in Italia e nel Sud Europa; un tale clone potrà risultare utile per chiarire vari aspetti della biologia del virus quali i meccanismi di replicazione e patogenesi, per produrre vaccini da virus geneticamente attenuati attraverso delezione e/o inattivazione di geni virali non essenziali alla replicazione o per sviluppare immunogeni in grado di conferire protezione vaccinale contro isolati virali circolanti nell’Europa Meridionale ed infine per effettuare un’analisi delle possibili differenze di patogenicità e velocità evolutive dei diversi sottotipi.
Al fine di mantenere per quanto possibile le caratteristiche biologiche e immunopatogenetiche del ceppo virale circolante, è stato deciso di utilizzare un isolato primario e non un ceppo di laboratorio poiché, come è noto, l’adattamento degli isolati primari alla crescita in coltura è accompagnato da cambiamenti genetici nel virus, per la maggior parte a carico delle proteine dell’Env (Bendinelli et al., 2001; Wrin et al., 1995), che determinerebbero una perdita di patogenicità ed una maggiore sensibilità alla neutralizzazione anticorpo-mediata.
L’adattamento su linee cellulari comporterebbe infatti una facilitazione dell’interazione virus-cellula all’inizio del processo di infezione dovuta al
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cosiddetto “opening up” della struttura trimerica dell’Env, ossia un cambiamento conformazionale nella struttura tridimensionale dell’Env che quindi risulta più accessibile al legame degli anticorpi (Moore and Ho, 1995).