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CAPITOLO 2 : SCOPO DELLA TESI
Il lavoro di questa tesi si inserisce in una indagine più ampia tendente ad approfondire la conoscenza della biocenosi coralligena al fine di salvaguardare questa componente fondamentale dell’ecosistema marino costiero.
Numerosi sono gli studi che negli ultimi anni hanno avuto come oggetto la comunità del coralligeno presente lungo le coste toscane e sulle isole dell’arcipelago toscano (Piazzi 2004, Balata 2005, Balata 2006, Virgilio 2006, Cinelli 2007, Balata 2007, Cinelli et al. 2007).
Recentemente Balata et al. 2006 hanno evidenziato che nei popolamenti coralligeni che si sviluppano lungo una falesia verticale della costa a sud di Livorno, dove la torbidità dell’acqua è elevata (Balata 2005), i pattern di abbondanza, distribuzione e diversità degli organismi possono variare notevolmente anche tra livelli batimetrici molto ravvicinati.
L’aumento della torbidità dell’acqua è spesso causato dall’intensificarsi della sedimentazione che può influenzare lo sviluppo degli organismi sia direttamente per i danni causati dal seppellimento, sia indirettamente per la riduzione della radiazione luminosa (Balata 2005; Cocito 2002; Airoldi et al. 2003).
L’inclinazione del substrato in condizione di elevata torbidità assume una notevole importanza per lo sviluppo degli organismi a causa della maggiore quantità di sedimento che si accumula sui substrati orizzontali rispetto a quelli verticali (Virgilio 2006; Balata 2006; Piazzi 2004).
Lo scopo di questo lavoro è quindi da un lato descrivere floristicamente e valutare la biodiversità dei popolamenti macroalgali del coralligeno presente lungo le coste della Toscana, dall’altro investigare l’importanza della profondità del substrato nel determinare la struttura e la composizione specifica di questi popolamenti.
13 Per raggiungere questi obbiettivi sono stati studiati i popolamenti coralligeni che si sviluppano tra i 25 e i 35 metri di profondità su substrati orizzontali sul litorale a sud di Livorno.