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2. SCOPO DELLA TESI
Studi epidemiologici, hanno messo in luce l’esistenza di una correlazione positiva tra il consumo di alimenti di origine vegetale, notoriamente ricchi in composti antiossidanti, e la riduzione del rischio di insorgenza delle malattie degenerative collegate con l’invecchiamento e più in generale con i danni causati dalle specie chimiche ossidanti, fra cui i radicali liberi, la cui azione è alla base della causa di svariate patologie.
Tra i numerosi alimenti vegetali, il pomodoro risulta essere un’ottima fonte di antiossidanti, grazie all’elevato contenuto in carotenoidi e composti fenolici e ad un buon apporto di vitamina C. La biosintesi e l’accumulo di tali composti antiossidanti può variare anche in funzione delle diverse condizioni ambientali presenti durante lo sviluppo e la maturazione del frutto. Tra i diversi fattori, la radiazione UV-B assume grande importanza, in quanto influisce sul sistema foto-sensoriale della pianta e gioca un ruolo fondamentale nella biosintesi e nell’accumulo di composti nutraceutici nel pomodoro.
Negli ultimi anni l’interesse da parte dei produttori nei confronti di prodotti orto-frutticoli che siano caratterizzati da una prolungata shelf life è cresciuto enormemente e, parallelamente, anche i consumatori sempre più accorti e consapevoli, tendono a domandare prodotti che, oltre a presentare elevate caratteristiche sensoriali e salutistiche, riescano a non deperire nel breve periodo. Obbiettivo di questa tesi quindi è stato quello di valutare se trattamenti in post-raccolta con radiazione UV-B, in ambiente controllato, di frutti di pomodoro fossero efficaci nel rallentare il normale deperimento, promuovendo l’accumulo di composti antiossidanti benefici per la salute.
A questo scopo, i frutti di due diverse linee (la cv MM e il mutante fotomorfogenico hp-1) sono stati raccolti allo stadio mature green e turning e irradiati all’interno di celle climatiche in condizioni controllate, con radiazione UV-B per 1h/giorno sino al raggiungimento dello stadio red ripe.
La capacità della radiazione UV-B di stimolare l’accumulo dei principali composti nutraceutici è stata valutata quantificando spettrofotometricamente il contenuto in fenoli, flavonoidi e flavonoli totali.. Sono stati inoltre quantificati, mediate analisi
53 HPLC, i principali carotenoidi quali luteina, licopene e β-carotene. Infine è stato dosato il contenuto e lo stato redox dell’acido ascorbico ed è stato determinato il potere antiossidante totale della frazione fenolica.