COMPITO di ANALISI MATEMATICA 8/01/2020
I M 1) Sia D œ # # $ / 1% 3 # " $ / 1$ 3. Calcolare D. Essendo / œ cos sen " " e
# #
1% 3 1 1
% 3 % œ 3
/ œ " $
# #
1$ 3
cos1 sen1 sarà:
$ 3 $ œ 3
D œ # # $ " " # " $ " $ œ
# # # #
3 3
œ # $ " 3 " $" 3$ œ
œ # $ " $ 3 # $ $ $ œ " 3 .
Essendo " 3 œ # " " œ # † cos sen avremo:
# #
3 ( 3 (
% %
1 1
D œ" 3 œ % # † cos( 5 # sen( 5 # Ÿ Ÿ à )1 #1 3 )1 #1 ß ! 5 "
Per cui - œ" % # †cos ( sen ( e - œ# % # †cos "& sen"& .
)1 3 )1 )1 3 )1
I M 2) Data la funzione 0 Bß C œ , determinare l'opportuno B C
B C À Bß C Á !ß ! 5 À Bß C œ !ß !
% %
# #
valore di che rende la funzione continua nel punto 5 !ß ! , e determinare poi se in tale punto risulta anche differenziabile.
Avremo cos sen ed essendo la convergenza uni-
lim lim
BßC Ä !ß!
% %
# # Ä! #
% % %
B C
B C Ê œ !
4
4 * *
4
forme in quanto cos% sen% , sarà e quindi la funzione risulta
BßC Ä !ß!
% %
# #
* * # B C œ !
B C
lim
continua in se . Quindi .
!ß ! 5 œ ! 0 Bß C œ
B C
B C À Bß C Á !ß !
! À Bß C œ !ß !
% %
# #
Risulta poi:
`0 0 ! 2ß ! 0 !ß ! 2 "
`B !ß ! œ lim 2 œ lim 2 † 2 œlim2 œ ! à
2Ä! 2Ä! 2Ä!
%
#
`0 0 !ß ! 2 0 !ß ! 2 "
`C !ß ! œ lim 2 œ lim 2 † 2 œlim2 œ ! Þ
2Ä! 2Ä! 2Ä!
%
#
Per la differenziabilità dobbiamo infine verificare se:
BßC Ä !ß!lim # #
0 Bß C 0 !ß ! !ß ! † B !ß C ! B ! C !
œ !
f0 ovvero se
lim lim
BßC Ä !ß! BßC Ä !ß!
% % % %
# # # # # # # #
B C " B C
B C ! ! † œ œ !
B C B C B C .
Passando a coordinate polari si ha:
lim lim lim
BßC Ä !ß!
% %
# # # # Ä! Ä!
% % %
$
% %
B C
B C B C Ê œ œ !
4 4
4 * *
4 4 * *
cos sen
cos sen e
la convergenza è uniforme e quindi la funzione è differenziabile.
I M 3) Data l'equazione 0 Bß Cß D œ B C BC %BCD #D œ ! $ $ $ , soddisfatta in "ß "ß ", verificare che con essa si può definire una funzione implicita Bß C Ä D Bß C che presenta un punto stazionario. Determinare la natura di tale punto stazionario.
Da f0Bß Cß D œ $B C C %CDà B $BC %BDà 'D %BC# $ $ # # otteniamoÀ
f0"ß "ß " œ !ß !ß # e quindi si può definire una funzione implicita Bß C Ä D Bß C per la quale: `D `D ! . Il punto è quindi un punto stazionario.
`B "ß " œ `C "ß " œ # œ ! "ß "
Essendo ‡Bß Cß D
'BC
'BC
"#D œ
$B $C %D %C
$B $C %D %B
%C %B
# #
# # risulta:
‡
"ß "ß "
' '
"#
œ D œ
# %
# %
% %
0 Bß Cß D
. Essendo d# d# 0 avremo:
Dw
d# w .
D
D œ
0
0BBww dB # 0CCww dC # 0DDww dD # #0BCww d dB C #0BDww d dB D #0CDww d dC D Essendo però dD œ `D "ß " dB `D "ß " dC œ !, sostituendo, avremo:
`B `C
d#D œ .
#
"ß " ' dB # ' dC # "# ! # % B C ) B ! ) C !d d d d Quindi d#D "ß " œ $ dB # $ dC # # B Cd d .
Risulta quindi ‡ "à " , per cui, essendo $
"
œ $ " œ !
" $ œ * !
‡
‡
"
# , il punto sta-
zionario "ß " è per la funzione implicita Bß C Ä D Bß C un punto di massimo.
I M 4) Data 0 Bß C œ B C BC BC # # e @œcosαßsenα , si determinino almeno due va- lori di per i quali risulti α H 0 "@ ß " œ H 0 "@ß@# ß " .
0 Bß C œ B C BC BC # # è una funzione differenziabile due volte a Bß C − ‘#. Quindi H 0 "@ ß " œ f0 " ß " † @ e H 0 "#@ß@ ß " œ @ †‡ "à " † @X .
Risulta f0 B ß Cœ #BC C C#à B B #BC Ê f0 "# ß " œ #ß # .
Quindi avremo: H 0 "@ ß " œ f0 " ß " † @ œ #ß # † cosαßsenα œ #cosαsenα. Essendo poi ‡Bß Cœ #C #B " #C sarà ‡ "ß " œ # $ e quindi:
#B " #C #B $ #
H 0 " œ † # $ † œ #
$ #
@ß@# ß " cos sen cos # ' † # #
sen cos cos sen sen
α α α
α α α α α
.
Quindi H 0 "#@ß@ ß " œ # 'cosα†senαœ # " $cosα†senα. Dovendo allora risultare:
H 0 "@ ß " œ H 0 "@ß@# ß " dovrà essere cosαsenαœ" $cosα†sen e tale uguaglian-α za è sicuramente verificata almeno per α e per α 1.
œ ! œ
#
II M 1) Risolvere il problema . Max/min
s.v.:
0 Bß C œ B C C Ÿ " B
" B Ÿ C
# #
#
Riscriviamo il problema come .
Max/min s.v.:
0 Bß C œ B C B C " Ÿ !
" B C Ÿ !
# #
#
La funzione obiettivo del problema è una funzione continua, la regione ammissibile è unX insieme compatto e quindi sicuramente esistono valori massimi e minimi.
Come si vede dalla figura, risulta 0 Bß C ! a Bß C − , X .
Usando le condizioni di Kuhn-Tucker, formiamo la funzione Lagrangiana:
ABß Cß- -"ß #œB C # # -"B C " # -#" B C. 1) caso -" œ !ß-# œ ! À
A A
wB wC
œ #B œ ! œ #C œ !
Ê
B œ ! C œ ! B C " Ÿ !
" B C Ÿ !
! ! " Ÿ !
" ! ! Ÿ ! À
# !à !
falsa
infatti  X.
2) caso -" Á !ß-# œ ! À
A - -
A -
-
wB " "
wC "
"
œ #B # B œ #B " œ ! œ #C œ !
Ê
B œ ! C œ
C œ " B
" B Ÿ C
"
œ # !
" Ÿ "
# :
!ß " è un possibile punto di Massimo; oppure:
A - -
A -
- -
wB " "
wC "
# #
" "
œ #B # B œ #B " œ ! œ #C œ !
Ê Ê
B œ " B œ
C œ C œ
C œ " B
" B Ÿ C œ " œ "
" B Ÿ C " B Ÿ C
#
" " "
# # #
" "
# #
œ
da cui:
B œ C œ
Ê
"
#
"
#
" " " "
# # # #
-" œ " !
" Ÿ Ÿ À
" "
#ß
# vera
per cui è un possibile punto di Massimo,
mentre , infatti .
B œ C œ
"
#
"
#
" "
# #
-" œ "
" Ÿ À
" "
#ß
# falsa
 X
3) caso -" œ !ß-# Á! À
A -
A -
- -
wB #
wC #
#
#
œ #B œ ! œ #C œ !
C œ " B Ê Ê
B œ C œ
B œ C œ
œ
C Ÿ " B œ "
C Ÿ " B
" ! Ÿ " À
# #
- -
- -
#
#
# #
#
#
# #
"
"#
#
" "
# % vera
; da ! segue che
il punto " "
# #ß è un probabile punto di minimo.
4) caso -" Á!ß-# Á! À
A - -
A - -
- -
- - -
wB " #
wC " #
# "
" # #
œ #B # B œ !
œ #C œ !
C œ " B
Ê Ê
B œ ! B œ !
C œ " C œ "
œ ! œ #
# œ ! œ !
C œ " B# À !ß " già visto, e:
B œ " B œ "
C œ ! C œ !
# # œ ! œ # !
- - Ê -
- - -
" # "
" # œ ! # œ # !
per cui "ß ! è un possibile punto di Massimo.
Studiamo la funzione obiettivo 0 Bß C œ B C # # sui punti del primo vincolo C œ " B#. Essendo 0 Bß " B #œ B " B# ## œ B B "% # sarà 0 Bß " Bw # œ %B #B$ da cui 0 Bß " B œ #B #B " ! per " (in
#
w # #
B X risulta ! Ÿ B Ÿ ". Quindi:
e quindi il punto " "
#ß
# risulta, relativamente ai soli punti di frontiera, un punto di mini- mo, contraddicendo la precedente indicazione -" œ " ! che lo segnalava come un possi- bile punto di massimo. Quindi il punto " " non è nè di massimo nè di minimo.
#ß
#
Si poteva giungere alla stessa conclusione usando la matrice Hessiana orlata della funzione Lagrangiana ABß Cß-"œB C # # -"B C "# . Essendo per -" œ ":
‡ ‡
Bß C œ œ œ # † # # !
! #B " ! # "
#B !
" ! # # !
" ! #
# #-" Ê " " !
#ß
# ,
risultato che ci indica nuovamente " " come un punto di minimo.
#ß
#
Studiamo la funzione obiettivo 0 Bß C œ B C # # sui punti del secondo vincolo C œ " B. Essendo 0 Bß " B œ B " B # # œ #B #B "# sarà 0 Bß " B œ %B #w da cui
0 Bß " B œ # #B " ! "
#
w per B (in X risulta ! Ÿ B Ÿ ". Quindi:
per cui abbiamo la conferma che il punto " "
# #ß è un punto di minimo, conclusione già as- sicurata dal Teorema di Weierstrass, visto che il punto " " è stato l'unico candidato tro-
# #ß
vato a punto di minimo. Anche qui potevamo avere conferma usando la matrice Hessiana orlata della funzione Lagrangiana ABß Cß-#œB C # # -#" B C. Essendo:
‡ ‡
Bß C œ œ œ % !
! " " ! " "
" ! " !
" ! # " ! #
# Ê " " #
# #ß , risulta-
to che ci indica nuovamente " " come un punto di minimo.
# #ß
Quindi " " è il punto di minimo con " " "
# #ß 0 # #ß œ #; !ß " e "ß ! sono punti di massimo, con 0 !ß " œ 0 "ß ! œ " .
II M 2) Risolvere il sistema di equazioni differenziali: B C œ / . C B œ "
w >
w
B C œ /
C B œ " Ê H " B œ " Ê H " B œ " H Ê
" H " H
/ / "
w >
w
> >
Ê H " B œ H / " Ê B B œ / " # > ww > .
Da -# " œ ! otteniamo - œ „" e quindi la soluzione generale dell'equazione omogenea per B > sarà: B > œ - / - / " > # >.
Essendo il termine noto dell'equazione non omogenea uguale a / "> , ed essendo il fattore /> già presente nella soluzione generale dell'equazione omogenea, se usiamo il metodo degli annichilatori per trovare una soluzione particolare dell'equazione non omogenea, dovremo ipotizzare una soluzione del tipo B > œ + / ,> / 5! > > . Sarà quindi:
B > œ + / , / ,> /w! > > > e B > œ + / #, / ,> /ww! > > >. Sostituendo nell'equazione non omogenea otteniamo:
B > B > œ + / #, / ,> / + / ,> / 5 œ #, / 5 œww! ! > > > > > > / "> da cui si ha:
#, œ " 5 œ " Ê , œ
5 œ "
"
# e quindi avremo B > œ - / - / > / ""
" > # > # > .
Dalla prima equazione otteniamo C œ / B> w e quindi, sostituendoÀ C > œ / > - / - / "/ > /"
# #
" > # > > > per cui sarà:
C > œ " "
# -" / - /> # > > /# >.
II M 3) Risolvere il problema di Cauchy: log .
B C C œ B C " œ #
w
Da B segue, posto B !, e quindi:
C C œw B C C B œw C C œ B" B B 5
log d d log d
C C B
# # # 5 C œ B 7 7 œ #5
# # #
# #
œ log d logB B 5 Ê œ log Ê log Ê
,
ÊC œ „log#B 7. Dovendo essere C " œ # va scelta la C œlog#B 7 per la quale dovrà essere # œlog#" 7Ê# œ7Ê 7 œ %.
Quindi la soluzione del problema di Cauchy sarà la funzione C œlog#B %.
II M 4) Calcolare d d , dove : .
BC B C œ Bß C −‘2 " B Ÿ C à B C Ÿ "# #
Dato che risulta œBß C − ‘2: " B Ÿ C Ÿ" B#, la regione risulta normale rispetto all'asse e quindi avremo:B
d d d d d
BC B C œ BC C B œ " C B B œ
! "B ! #
" "B "
#
"B
"B
# #
œ " " B " B B B œ " " B " B #B B B œ
# #
! !
" "
# # d # # d
œ " #B #B B B œ B B B œ "B B" œ " " œ "
# $ % $ % "#
! !
" "
# # $ $ %
!
"
d d .