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INDICE DEL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE PAG. 1 DESCRIZIONE DEL CONTESTO GENERALE

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Academic year: 2022

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INDICE DEL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE PAG.

1 DESCRIZIONE DEL CONTESTO GENERALE 4

1.1 Breve descrizione del contesto 4

1.2 Presentazione Istituto 4

2 INFORMAZIONI SUL CURRICOLO 5

2.1 Profilo in uscita dell'indirizzo (dal PTOF) 5

2.2 Quadro orario settimanale 6

3 DESCRIZIONE SITUAZIONE CLASSE 8

3.1 Composizione consiglio di classe 8

3.2 Continuità docenti 8

3.3 Composizione e storia classe 10

4 INDICAZIONI SU STRATEGIE E METODI PER L’INCLUSIONE 12

5 INDICAZIONI GENERALI ATTIVITÀ DIDATTICA 13

5.1 Metodologie e strategie didattiche 13

5.2 CLIL : attività e modalità insegnamento 13

5.3 Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (ex ASL): attività

nel triennio 13

5.4 Ambienti di apprendimento: Strumenti – Mezzi – Spazi -Tempi del percorso Formativo

14

6 ATTIVITA’ E PROGETTI 16

6.1 Attività di recupero e potenziamento 16

6.2 Attività e progetti attinenti a “Cittadinanza e Costituzione” 16 6.3 Altre attività di arricchimento dell’offerta formativa 16

6.4 Percorsi interdisciplinari 17

6.5 Iniziative ed esperienze extracurricolari (in aggiunta ai percorsi in alternanza) 17 7 INDICAZIONI SU DISCIPLINE

7.1 Scheda informativa: Diritto e tecniche amministrative delle strutture

ricettive 18

7.1 Scheda informativa: Scienza e Cultura dell’ Alimentazione 22

7.1 Scheda informativa: Matematica 26

7.1 Scheda informativa: Inglese 28

7.1 Scheda informativa: Lab.. Serv. Enogastr. Settore Sala e Vendite 32

7.1 Scheda informativa: Italiano 35

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2

7.1 Scheda informativa: Storia 39

7.1 Scheda informativa:Scienze motorie e sportive 42

7.1 Scheda informativa:Lab. dei serv. di enogastronomia – settore cucina 43

7.1 Scheda informativa: IRC 45

7.1 Scheda informativa: Francese 47

8 VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI 50

8.1 Criteri di valutazione 50

8.2 Criteri attribuzione crediti 50

8.3 Griglie di valutazione prove scritte 53

8.4 Griglie di valutazione colloquio 57

8.5 Simulazioni delle prove scritte 60

8.6. Altre eventuali attività in preparazione dell’esame di stato 60 8.7. Indicazioni ed osservazioni sulla seconda parte della seconda prova 60 Documenti a disposizione della Commissione 61 Allegati:1- 1 bis – 2 – 2 bis

(Si omette la pubblicazione, ai sensi de D. Lgs. 30 giugno 2003,n. 196 come da ultimo modificato dal D.Lgs. 10 agosto 2018, n 101, di adeguamento della normativa nazionale al Regolamento U.E. del Parlamento Europeo n. 2016/79 e del Consiglio 27 aprile 2016)

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3 1 DESCRIZIONE DEL CONTESTO GENERALE 1.1 Breve descrizione del contesto

L’IPSSEOA “Cucuzza- Euclide” è sito a San Michele di Ganzaria, all’interno del contesto territoriale cosiddetto “comprensorio Calatino” che ne è diventato il suo naturale bacino d’utenza.

Il territorio presenta un’economia basata principalmente sull’agricoltura ma che negli ultimi anni ha avuto un incremento nel settore turistico e terziario.

1.2 Presentazione Istituto

Sorto nell’anno scolastico 1999-2000 come sede coordinata di Giarre, nel corso degli anni ha registrato un regolare incremento della popolazione scolastica e a partire dall’’anno scolastico 2000-2001 è diventata sede coordinata dall’’IPSSAR di Catania.

Nel 2004 si è aggregato all’’IPSIA “C.A. Dalla Chiesa” di Caltagirone come sede associata per il settore alberghiero con i corsi triennali di qualifica di:

Operatore dei servizi di cucina Operatore dei servizi di sala-bar

Operatore dei servizi di segreteria e ricevimento

E da un biennio post-qualifica per il conseguimento del Diploma di:

Tecnico dei servizi turistici

Tecnico dei servizi della ristorazione

Dal 01/09/2009 al 31 agosto è stato assegnato all’’I.S.I.S. “F. Cucuzza” di Caltagirone del quale fanno parte anche l’Istituto Tecnico per Geometri e l’Istituto Tecnico Agrario.

Con la Riforma degli Istituti Professionali (C.d.M. 4.2.10) il percorso degli Istituti alberghieri è diventato quinquennale, articolato in due bienni e in un quinto anno permettendo il conseguimento del Diploma di Maturità Professionale negli indirizzi di Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità

alberghiera nelle articolazioni di:

Enogastronomia Sala e vendita

Accoglienza turistica.

Si è così esaurita l’esperienza dell’istruzione professionale a due livelli (qualifica professionale triennale e diploma post-qualifica biennale).

Dall’anno scolastico 2012/13, l’Istituto a seguito del piano di dimensionamento operato dall’ Ufficio Scolastico Regionale della Sicilia, ha subito un ulteriore fusione con l’Istituto Tecnico Industriale

“Euclide” di Caltagirone, divenendo così un unico ente giuridico I.I.S. “Cucuzza-Euclide” con sede amministrativa in Via M. Scelba n.5.

L'Istituto occupa un complesso organizzato in due blocchi, quello centrale sito in Via Aldo Moro n.5 a San Michele di Ganzaria, e una succursale posta presso la sede di Caltagirone in via M. Scelba n.5.

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4 2. INFORMAZIONI SUL CURRICOLO 2.1 Profilo in uscita dell'indirizzo (dal PTOF)

L’Istituto Professionale Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera oltre alle normali attività didattiche previste dai quadri orari delle diverse aree di indirizzo, promuove, con la diretta partecipazione degli studenti alle pratiche professionali, la formazione complessiva e l’inserimento degli alunni nelle attività produttive offerte dal mondo del lavoro.

Il diplomato in “servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” ha specifiche competenze tecniche, economiche e normative nelle filiere dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera, nei cui ambiti interviene in tutto il ciclo di organizzazione e gestione dei servizi.

PERCORSI FORMATIVI

Il percorso di studi e articolato in:

-Area di istruzione Generale

-Area di indirizzo che presenta la seguente articolazione:

ENOGASTRONOMIA SERVIZI SALA E

VENDITA

ACCOGLIENZA TURISTICA Il diplomato è in grado di:

-Intervenire nella

valorizzazione, produzione, trasformazione conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici;

-Operare nel sistema produttivo promuovendo le tradizioni locali, nazionali e internazionali; -individuare le nuove tendenze

enogastronomiche.

Il diplomato è in grado di:

-Svolgere attività operative e gestionali in relazione all'amministrazione,

produzione, organizzazione, erogazione e vendita dei prodotti e servizi

enogastronomici;

-Adeguare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati valorizzando i prodotti tipici.

Il diplomato è in grado di:

-Intervenire nei diversi ambiti delle attività di ricevimento, di gestire e organizzare i servizi in relazione alle domande.

-di promuovere i servizi di accoglienza turistico

alberghiera anche attraverso la progettazione di prodotti turistici.

Sbocchi Post-Diploma:

• Accesso a tutte le facoltà universitarie

• Operatore professionale nelle strutture alberghiere ed enogastronomiche

• Insegnante tecnico/pratico negli istituti professionali specifici.

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5 2.2 Quadro orario settimanale

ATTIVITA’ E INSEGNAMENTI DELL’AREA GENERALI

DISCIPLINE

ORE SETTIMANALI

1. BIENNIO 2° BIENNIO QUINTO

ANNO

1^ 2^ 3^ 4^ 5^

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua Inglese 3 3 3 3 3

Storia 2 2 2 2 2

Matematica 4 4 3 3 3

Diritto ed economia 2 2

Scienze integrate (Scienze della Terra e

Biologia) 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

RC o attività alternative 1 1 1 1 1

Geografia 1

ATTIVITA’ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI

DISCIPLINE ORE SETTIMANALI

1^ 2^ 3^ 4^ 5^

Scienze integrate (Fisica) 2

Scienze integrate (Chimica) 2

Scienza degli alimenti 2 2

Laboratorio di servizi enogastronomici

-settore cucina 2 2

Laboratorio di servizi enogastronomici

-settore sala e vendita 2 2

Laboratorio di servizi di accoglienza

turistica 2 2

Seconda lingua straniera 2 2 3 3 3

ARTICOLAZIONE “ENOGASTRONOMIA”

Scienza e cultura dell’alimentazione 4 3 3

Diritto tecniche amministrative della

struttura ricettiva 4 5 5

Laboratorio di servizi enogastronomici

-settore cucina 6 4 4

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6 Laboratorio di servizi enogastronomici

-settore sala e vendita 2 2

ARTICOLAZIONE “SERVIZI DI SALA E DI VENDITA”

Scienza e cultura dell’alimentazione 4 3 3

Diritto e tecniche amministrative della

struttura ricettiva 4 5 5

Laboratorio di servizi enogastronomici

-settore cucina 2 2

Laboratorio di servizi enogastronomici

-settore sala e vendita 6 4 4

ARTICOLAZIONE “ACCOGLIENZA TURISTICA”

Scienza e cultura dell’ alimentazione 4 2 2

Diritto e tecniche amministrative della

struttura ricettiva 4 6 6

Tecniche di comunicazione 2 2

Laboratorio di servizi di accoglienza

turistica 6 4 4

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7 3 DESCRIZIONE SITUAZIONE CLASSE 3.1 Composizione consiglio di classe

COGNOME NOME RUOLO Disciplina/e

Aresu Giuseppa Si Diritto e tecniche amministrative delle strutture ricettive

Balbo Angelo Si Scienze motorie e sportive

Giuliano Concetta Si IRC o attività alternative

Leocata Sabina

NO

Si Matematica

Li Rosi Rosanna Si Inglese

Marchingiglio Rosalia Si Storia, Lingua e letteratura italiana

Rau Danilo Si Lab. Serv. Enogastr. Settore Sala e

Vendite

Russo Maria Si Francese

Terrana Giacomo Si Lab. Servizi Enogastr. - Sett. Cucina

D’Agata Maria Alfia No Scienza e Cultura dell’Alimentazione

3.2 Continuità docenti

disciplina 3^ CLASSE 4^ CLASSE 5^ CLASSE

Diritto e tecniche amministrative delle

strutture ricettive

Aresu Giuseppa SI

Aresu Giuseppa SI

Aresu Giuseppa SI

Scienze motorie e sportive

Balbo Angelo SI

Balbo Angelo SI

Balbo Angelo SI

IRC o attività alternative Giuliano Concetta SI

Di Vara Filippo No

Giuliano Concetta SI

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8 Matematica

Greco Sebastiana Maria Rosa

NO

Alberghina Daniele NO

Leocata Sabina NO

Inglese Biondi Concetta NO

Crescimone Elide NO

Li Rosi Rosanna NO

Storia, Lingua e letteratura italiana

Casanova Giuseppa NO

Pennisi Sebastiano NO

Marchingiglio Rosalia NO

Lab.Serv. Enogastr.

Settore Sala e Vendite

Rau Danilo SI

Rau Danilo SI

Francese

Crapanzano M.

Sebastiana NO

Russo Maria SI

Russo Maria SI

Lab.Servizi Enogastr. - Sett. Cucina

Macanufo Salvatore NO

Terrana Giacomo SI

Terrana Giacomo SI

Scienza e Cultura dell’Alimentazione

Marraffa Irene NO

De Pasquale Salvatore NO

Zuccaro Antonio (15/01/2019) D’agata Maria Alfia

NO

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9 3.3 Composizione della classe

Cognome Nome

1 ALBA AGOSTINO ANDREA

2 ALBA LUIGI

3 CAPPELLO FEDERICA

4 CAROBENE SHARA

5 COFFANO SALVATORE

6 DI GREGORIO GAETANO

7 DINCA CATALINA OANA

MARIANA

8 DOMENICA SILVIA

9 FRAGAPANE ALESSANDRA

10 GAZZANO ALEX

11 GIACOMAZZO ILARIA

12 LA FERLA GIOVANNI

13 MONTAROLO ALESSIA

14 NAPOLI DAVIDE

15 PETRALIA FRANCESCO

16 PISANO ANTONINO

17 SCOLLO STEFANO

18 SGARLATA GIOVANNI

19 TROVATO MATTEO

Profilo della classe

La classe V B IPSSEOA è composta di venti alunni (tredici maschi e sette femmine), soltanto un discente è ripetente e, di fatto, non frequenta dall’inizio dell’anno scolastico; tutti gli altri provengono dalla stessa classe quarta. Tutti i componenti della classe risiedono nei Comuni del comprensorio

calatino. La classe si presenta disomogenea per preparazione di base, ritmo di apprendimento, metodo di studio, conoscenze e competenze acquisite. Nella classe sono presenti due alunni DSAper i quali è stato predisposto e realizzato un Piano Didattico Personalizzato, pertanto le prove d’esame finale terranno conto di tale percorso e accerteranno una preparazione idonea al rilascio del diploma. I singoli docenti, nel loro insegnamento, hanno sempre cercato di operare nel pieno rispetto del ritmo di crescita dei singoli alunni per favorire la maturazione di valori umani, morali e sociali, motivare la loro condotta e renderli maggiormente responsabili nelle loro scelte.

Per promuovere la crescita umana e culturale degli alunni, sono stati sempre tenuti presenti,

nell’insegnamento delle varie discipline, gli obiettivi fissati dal Consiglio di Classe all’inizio dell’anno scolastico, finalizzati a far maturare nei singoli la capacità a sapersi orientare e integrare nell’ambiente,

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attraverso una conoscenza attiva dei contenuti studiati e giudizi personali criticamente fondati, e la conoscenza delle proprie attitudini, per sapere compiere scelti personali responsabili.

Tuttavia, nonostante l’impegno profuso, il ricorso a diverse strategie, le indicazioni e gli strumenti didattici offerti dagli insegnanti agli alunni per motivarli, gli obiettivi non sono stati raggiunti dalla totalità della classe in tutte le discipline.

Infatti, la partecipazione alle attività didattiche è stata assidua solo per un esiguo gruppo di studenti; un altro gruppo di allievi, pur dotato di buone capacità, ha mostrato tempi di attenzione piuttosto brevi, senza sfruttare, in maniera adeguata, le proprie potenzialità.

L’attenzione prestata in classe non sempre è stata supportata dallo studio individuale. Infatti, a una situazione didattica nel complesso accettabile non sempre ha corrisposto un consolidamento degli apprendimenti, poiché l’impegno a casa è stato discontinuo e, a volte, quasi inesistente. Un piccolo gruppo ha profuso maggior impegno nel cercare di superare le difficoltà incontrate;solo pochi alunni hanno acquisito un metodo di studio autonomo, altri, invece, hanno richiesto continue sollecitazioni e indicazioni operative, per svolgere con successo il lavoro assegnato.

Taluni, pur dotati di modeste capacità e risentendo di una carente preparazione di base, per l’impegno e la volontà profusi nel cercare di sopperire alle difficoltà incontrate e con l’aiuto costante dei docenti, sono riusciti a raggiungere gli obiettivi minimi necessari. Altri ancora, a oggi, nonostante gli stimoli degli insegnanti, non hanno raggiunto una preparazione sufficiente in alcune discipline per disinteresse, inadeguata applicazione allo studio e impegni lavorativi.

Un piccolissimo gruppo ha, invece, mostrato capacità di orientamento e consapevolezza, raggiungendo, invece, livelli soddisfacenti.

Infine, si rileva che parte degli allievi, per le carenze pregresse, mostra una mediocre conoscenza dell’uso scritto della lingua ed una diffusa povertà lessicale anche nell’esposizione orale, nonché difficoltà di approccio alle lingue straniere.

Il percorso didattico ha, pertanto, subito un leggero rallentamento e i contenuti sono stati ridotti perché conoscenze, competenze e capacità non erano state conseguite dalla maggior parte della classe. Quindi, tenendo in considerazione la situazione di partenza e le reali possibilità dei discenti, sono stati

rimodulati i percorsi formativi delle singole discipline.

Per quanto riguarda le competenze professionali, la maggior parte degli alunni ha evidenziato una più che sufficiente padronanza delle stesse e delle capacità di base, anche se non sempre opportunamente supportate da conoscenze teoriche, confermate ampiamente dalle esperienze di stage che sono state positive e proficue, per la maggior parte degli studenti, con esiti buoni e talvolta ottimi.

Bisogna evidenziare che gli alunni non hanno potuto contare, nell’arco del triennio, sulla continuità didattica di tutti i docenti, fatta eccezione solo per alcuni.

La collegialità ha contraddistinto la programmazione didattica delle attività d’Istituto e della classe.

Ogni docente, pur nella sua libertà d’insegnamento, ha svolto il proprio percorso in coerenza con la programmazione concordata dal C.d.C., non perdendo mai di vista la realtà della classe e gli stili cognitivi di ciascun allievo. Nelle attività curriculari e nell’organizzazione della didattica ci si è avvalsi delle procedure metodologiche tradizionali, di riferimenti trasversali e pluridisciplinari, di attività di gruppo e della conversazione indotta per meglio stimolare l’acquisizione di conoscenze, abilità e competenze, al fine di rendere gli allievi protagonisti delle loro scelte.

Pertanto, alla fine dell’anno scolastico, il profilo della classe è eterogeneo: soltanto alcuni alunni, per preparazione di base, applicazione, tempi di apprendimento, metodo di studio, interesse, conoscenze e abilità strumentali, hanno raggiunto un discreto livello di conoscenze e competenze, emergendo sia nel contesto classe che all’interno della stessa Istituzione. Altri, soprattutto nel corso del secondo periodo scolastico, per impegno e volontà nel cercare di sopperire alle difficoltà via via incontrate e per avere messo in atto i continui suggerimenti offerti loro dagli insegnanti, sono riusciti a raggiungere gli

obiettivi ad un livello sufficiente; alcuni alunni, a oggi, condizionati da prerequisiti non consolidati, per

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impegno discontinuo e inadeguato, per l’ interesse saltuario e le numerose assenze, non hanno raggiunto gli obiettivi minimi in alcune discipline.

4 INDICAZIONI SU STRATEGIE E METODI PER L’INCLUSIONE

Per i due alunni DSA sono state utilizzate metodologie didattiche attive, centrate sull’ ascolto, sul coinvolgimento, sulla partecipazione, sul lavoro di gruppo, sulle attività laboratoriali e tutto quanto previsto nei relativi PDP:

Utilizzo di misure dispensative e/o strumenti compensativi;

Scelte metodologiche inclusive: cooperative learning, problem solving, peer tutoring, didattiche plurali sugli stili di apprendimento;

Rispetto dei tempi di apprendimento;

Riconoscimento e valorizzazione delle differenze

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5 INDICAZIONI GENERALI ATTIVITÀ DIDATTICA

5.1 Metodologie e strategie didattiche

Il Consiglio di Classe ha operato in modo che le finalità comuni fossero raggiunte attraverso i contenuti, gli obiettivi e le competenze relativi alle varie discipline.

Per stimolare la motivazione all’apprendimento, la partecipazione attiva alle lezioni, l’interesse degli alunni sono stati utilizzati diversi approcci metodologici funzionali ai bisogni della classe, dosando le informazioni e variando gli itinerari di lavoro al fine di adattarli alle necessità dei singoli e consentire una maggiore individualizzazione dell’insegnamento. Tenendo conto delle reali possibilità e capacità degli alunni, dei loro interessi e bisogni formativi/didattici, sono state realizzate attività di recupero in itinere, rinforzo per alcuni e di potenziamento per valorizzare le eccellenze.

In relazione al tipo di attività sono state impiegate strategie di lavoro diverse: lezione frontale e guidata, esposizione di contenuti, lavoro individuale di produzione scritta, lavoro in piccoli gruppi di livello o in gruppi eterogenei con tutoring, esame di documenti, esecuzione di mappe cognitive e scalette, lettura individuale ed espressiva, analisi tecnica, osservazione, ricerca, esame di documenti, al fine di portare gli alunni all’acquisizione di un metodo di lavoro scientifico e di studio autonomo.

5.2 CLIL: attività e modalità insegnamento Non ci si è avvalsi della metodologia CLIL

5.3 Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (ex ASL): attività nel triennio In linea con le indicazioni nazionali il progetto elaborato dall’Istituto propone l’alternanza scuola lavoro, nei tempi e nei modi previsti dall’art.1, comma 33 della legge 13 luglio 2015,n.107, quale metodologia didattica per:

a) accrescere la motivazione allo studio e guidare gli studenti alla scoperta delle vocazioni personali;

b) sollecitare gli interessi e gli stili di apprendimento individuali;

c) diffondere il concetto di pluralità e complementarità dei diversi approcci nell’ apprendimento;

d) abituare i discenti ad ampliare e diversificare i luoghi, le modalità ed i tempi dell’apprendimento per uno sviluppo coerente e pieno della persona;

e) superamento della separazione tra momento formativo e momento applicativo operativo;

f) attuare modalità di apprendimento flessibili e equivalenti sotto il profilo culturale ed educativo, rispetto agli esiti dei percorsi del secondo ciclo, che colleghino sistematicamente la formazione in aula con l'esperienza pratica;

g) arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con l'acquisizione di competenze spendibili anche nel mercato del lavoro;

h) favorire l'orientamento dei giovani per valorizzarne le vocazioni personali, gli interessi e gli stili di apprendimento individuali;

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i) realizzare un organico collegamento delle istituzioni scolastiche e formative con il mondo del lavoro e la società civile, che consenta la partecipazione attiva delle istituzioni e delle realtà locali nei processi formativi;

j) correlare l’offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio;

k) favorire la conoscenza del sé e della società in cui dovrà operare, sperimentare come risolvere i problemi e sviluppare pensiero critico, autonomia, responsabilità, etica del lavoro.

Per il corrente anno scolastico, le classi quinte dell’IPSSEOA hanno effettuato l’alternanza scuola- lavoro, ai sensi della pregressa normativa recata dalla l. n. 53 del 2003 e dal D. Lgs. n. 77 del 2005 e ai sensi dell’O.M. 11 marzo 2019 art.19 nell’ambito del colloquio, il candidato esporrà mediante una breve relazione scritta e/o un elaborato multimediale le esperienze svolte nell’ambito dei percorsi per le

competenze trasversali e per l’orientamento.

L’alternanza tra studio e lavoro si traduce concretamente con la possibilità per gli studenti di alternare le ore di studio a ore di formazione in aula e ore trascorse all’ interno delle aziende, per garantire loro esperienza “sul campo” e superare il divario “formativo” tra mondo del lavoro e mondo accademico in termini di competenze e preparazione: uno scollamento che ha spesso caratterizzato il sistema italiano rispetto a quello prevalente negli altri paesi UE e che rende difficile l’ inserimento lavorativo, una volta terminato il ciclo di studi. L’alternanza intende integrare i sistemi dell’istruzione, della formazione e del lavoro attraverso una collaborazione produttiva tra i diversi ambiti, con la finalità di creare un luogo dedicato all’apprendimento in cui i ragazzi siano in grado di imparare concretamente gli strumenti del

“mestiere” in modo responsabile e autonomo.

La programmazione dell’I.I.S. “Cucuzza – Euclide” ha previsto percorsi di Alternanza scuola-lavoro presso strutture debitamente selezionate per tipologia e localizzazione, per rispondere al meglio alle aspettative e alle esigenze di ogni singolo alunno a partire dalla classe terza.

L’alternanza in aziende ha mirato a incrementare al massimo le potenzialità professionali degli studenti acquisite a scuola integrandole e arricchendole in strutture turistico/alberghiere del territorio.

L’alternanza è sviluppata in modo da consentire allo studente di esercitare nel concreto le conoscenze ristorative -alberghiere, linguistiche, culturali acquisite in ambito scolastico.

5.4 Ambienti di apprendimento: Strumenti – Mezzi – Spazi -Tempi del percorso Formativo Sono stati utilizzati in modo sistematico i libri di testo e gli eserciziari ad essi collegati, ma anche quotidiani, riviste, materiali audiovisivi e quanto altro necessario.

Costanti sono state le sollecitazioni, frequenti le discussioni guidate su argomenti di attualità, continui i collegamenti tra le varie discipline, al fine di stimolare nell’alunno una visione unitaria del sapere.

Sono state proposte attività riguardanti il comportamento sociale, il comportamento di lavoro e il

comportamento cognitivo supportate da alcune strategie didattiche: attività di gruppo per coinvolgere gli alunni meno motivati, osservazione guidata per meglio indirizzare l’allievo su procedimenti e metodi da seguire, schematizzazione degli argomenti per rendere più accessibili concetti, eventi, fenomeni e situazioni.

Di fondamentale importanza si è rivelata, infine, la partecipazione a visite guidate, stage aziendali, fiere, sagre e manifestazioni, conferenze.

L’anno scolastico ha previsto un trimestre e un pentamestre.

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Le lezioni si sono svolte principalmente nelle aule scolastiche, ma sono stati utilizzati frequentemente i laboratori in dotazione, l’aula audiovisivi e le altre strutture di cui è dotato l’Istituto

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6. ATTIVITA’ E PROGETTI (specificare i principali elementi didattici e organizzativi – tempi spazi- metodologie, partecipanti, obiettivi raggiunti)

Celebrazione della “Giornata della memoria” 28 gennaio 2019 Aula Magna.

“MI ILLUMINO DI MENO”1 marzo 2019 pranzo solidale per gli ospiti della Città dei Ragazzi “Don Luigi Sturzo”, all’insegna del recupero di prodotti prossimi alla scadenza e del pane invenduto della sera prima.

6.1 Attività di recupero e potenziamento

La pausa didattica per il recupero delle insufficienze riportate nel primo trimestre è stata effettuata in itinere.

6.2 Attività e progetti attinenti a “Cittadinanza e Costituzione”

Il Consiglio di classe ha realizzato, in coerenza con gli obiettivi del PTOF e della C.M. n. 86/2010, alcune attività per l’acquisizione delle competenze di Cittadinanza e Costituzione: sono stati sviluppati più percorsi finalizzati all’acquisizione di una cultura della legalità, di un’educazione alla civile

convivenza per mezzo di un approccio interdisciplinare. In particolare, per le classi quinte sono stati svolti percorsi di approfondimento sia su tematiche di attualità che inerenti alla legalità e alla giustizia, in preparazione all’Esame di Stato.

Attività organizzate:

1. “Il buco nero della rete”, in cui si sono discusse le problematiche relative al cyber bullismo e alle Challenge, al fine di creare un dibattito costruttivo e formativo delle tematiche in questione svolto in orario curricolare dalle prof.sse Giuliano e Marchingiglio e conclusosi il 09 maggio 2019 con l’incontro in Aula Magna con la dott.ssa Maria Pia Gallo

2. A partire dal mese di maggio, la classe ha partecipato al percorso“Costituzione e Cittadinanza”, della durata complessiva di 10 ore di lezione. Tale attività si è svolta in orario extracurricolare. Il percorso è stato condotto dalla Prof.ssa Aresu e ha perseguito le seguenti finalità:

1. Stimolare l’attitudine ad informarsi

2. Stimolare l’esercizio attivo della cittadinanza 3. Stimolare l’esercizio della legalità

4. Stimolare l’acquisizione della coscienza di due principi essenziali: quello del “diritto” e quello del

“dovere”

I percorsi hanno affrontato i seguenti argomenti:

1. L’importanza delle regole e delle norme giuridiche 2. La Costituzione nei suoi caratteri generali

3. Approfondimento dei principi e dei valori della Costituzione 6.3 Altre attività di arricchimento dell’offerta formativa Natale sportivo dello studente

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16 6.4 Percorsi interdisciplinari

Discipline coinvolte: Dir. tec. amm. Lab. di serv.Enog. -settore cucina Lab. di serv. Enog. -settore sala e vendita:

La valorizzazione del territorio e la promozione del Made in Italy I processi nella filiera e le indicazioni dell’eco-sostenibilità Il sistema della qualità: sicurezza, tracciabilità e certificazione Discipline coinvolte: Storia, IRC, DTA, Italiano

Il dolore e i luoghi della memoria Il viaggio come ricerca del nuovo I colori dell’inganno

6.5 Iniziative ed esperienze extracurricolari (in aggiunta ai percorsi in alternanza)

6.6 Eventuali attività specifiche di orientamento

• Partecipazione a “Orienta Scuola” a cura dell’Associazione Astra (5 dicembre 2018)

• Incontro con i rappresentanti dell’Aereonautica militare di Sigonella (13 febbraio 2019)

Incontro con il Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Caltagirone (22 febbraio 2019)

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17 7 INDICAZIONI SU DISCIPLINE

7.1 Schede informative su singole discipline (competenze – contenuti – obiettivi raggiunti) DISCIPLINA: Diritto e tecniche amministrative delle strutture ricettive

DOCENTE: Prof.ssa Aresu Giuseppa COMPETENZE RAGGIUNTE

alla fine dell’anno per la disciplina: Diritto e tecniche amministrative delle strutture ricettive

Modulo A – IL TURISMO E LE FONTI DEL DIRITTO

• Riconoscere, nell'evoluzione del fenomeno turistico, le componenti culturali, sociali, economiche e

tecnologiche che lo caratterizzano, in riferimento ai diversi contesti nazionali ed internazionali.

• Utilizzare la conoscenza della normativa nazionale ed europea in riferimento al funzionamento delle imprese turistiche

• Comprendere la realtà operativa, elaborando e interpretando dati,e individuare le variabili che determinano i processi produttivi.

Modulo B – LA LEGISLAZIONE TURISTICA

• Applicare le normative vigenti, nazionali e

comunitarie che disciplinano i processi dei servizi, con riferimento alla riservatezza, alla sicurezza sui luoghi di lavoro, alla trasparenza e tracciabilità dei prodotti

• Riconoscere le norme da applicare nelle varie situazioni operative e di responsabilità

Modulo C – LE POLITICHE DI VENDITA NELLA RISTORAZIONE varie situazioni operative e di responsabilità

• Organizzare la produzione e la vendita valorizzando le risorse del territorio e i prodotti tipici

• Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzando le tecniche di comunicazione per ottimizzare il servizio.

• Individuare le nuove tendenze di filiera, valorizzando e promuovendo i prodotti tipici e le tradizioni locali

• Adeguare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati

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18 CONOSCENZE

o CONTENUTI TRATTATI:

(anche attraverso UDA o moduli)

Modulo A – IL TURISMO E LE FONTI DEL DIRITTO

• Il turismo e la sua evoluzione.

• Perché il turismo è un importante fattore di crescita per ogni Paese.

• Le varie forme di turismo

• Il turismo responsabile e sostenibile

• Le fonti del diritto nazionale, comunitario e internazionale

Modulo B – LA LEGISLAZIONE TURISTICA

• I requisiti e gli obblighi dell’imprenditore.

• Cosa sono le procedure concorsuali.

• Le norme sulla sicurezza alimentare.

• Quali sono caratteristiche e le norme del contratto ristorativo.

• La responsabilità del ristoratore

• Che cos’è un sistema di qualità

• Cosa sono i marchi di settore.

Modulo C – LE POLITICHE DI VENDITA NELLA RISTORAZIONE

L’evoluzione del concetto di marketing.

• Che cos’è il marketing territoriale.

• La differenza tra marketing strategico e marketing operativo

• Le fasi di un piano di marketing

• Il ciclo di vita del prodotto e gli obiettivi di marketing

Le diverse strategie di marketing.

ABILITA’: Modulo A – IL TURISMO E LE FONTI DEL DIRITTO

Comprendere il fenomeno turistico nei suoi molteplici aspetti.

• Distinguere i diversi effetti del turismo sulla situazione economica di un Paese.

(20)

19

• Riconoscere l’importanza delle azioni volte a garantire la sostenibilità del turismo

• Distinguere le diverse fonti del diritto.

• Riconoscere ruoli e competenze delle diverse istituzioni comunitarie

• Esprimere i concetti appresi con linguaggio appropriato

Modulo B – LA LEGISLAZIONE TURISTICA

• Comprendere i requisiti e gli obblighi cui sono soggetti gli imprenditori commerciali.

• Comprendere l’importanza delle norme nella sicurezza alimentare.

• Saper applicare le norme riguardanti la tracciabilità e la conservazione dei prodotti

• Riconoscere le situazioni di rischio nelle attività di laboratorio

• Distinguere i contratti ristorativi e riconoscere le responsabilità del ristoratore

• Comprendere l’importanza e gli effetti dei sistemi di qualità

Modulo C – LE POLITICHE DÌ VENDITA NELLA RISTORAZIONE

• Riconoscere l’evoluzione nel tempo del concetto di Marketing

• Distinguere micro marketing e macromarketing

• Riconoscere l’importanza del Marketing territoriale integrato.

• Descrivere le diverse fasi di un piano di marketing

• Riconoscere gli obiettivi di marketing nelle diverse fasi del ciclo di vita del prodotto

• Distinguere le diverse strategie di marketing.

METODOLOGIE: Lezione frontale, lavori di gruppo, lettura ed

interpretazione del testo, relazioni orali, lezioni in assetto laboratoriale, lezioni interattive, problem solving, analisi di casi, ricerche individuali.

CRITERI DI VALUTAZIONE: La valutazione è stata effettuata tenendo conto dei seguenti obiettivi cognitivi:

(21)

20

• Informazioni sul percorso di apprendimento

• Conoscenza della disciplina

• Correttezza dello svolgimento e dell’esposizione

• Capacità logiche e argomentative Si è tenuto conto inoltre dei seguenti elementi:

• Attinenza alla trattazione proposta

• Utilizzo del linguaggio specifico della disciplina

• Capacità di elaborare in modo logicamente coerente, sulla base delle competenze acquisite , la risposta a un problema

TESTI e MATERIALI / STRUMENTI ADOTTATI:

Testo adottato: De Luca- Fantozzi Diritto e tecnica amministrativa Ed. Liviana, Costituzione, testi di

approfondimento, esempi tratti dall’esperienza dei ragazzi, mappe concettuali fornite dal docente, LIM.

(22)

21 DISCIPLINA: Scienza e Cultura dell’ Alimentazione DOCENTE: Prof.ssa Maria Alfia D’Agata

COMPETENZE RAGGIUNTE alla fine dell’anno per la

disciplina:

Nell’articolazione dell’“Enogastronomia”, gli alunni, alla fine del percorso di studi, devono essere in grado di:

• intervenire nella valorizzazione, produzione,

trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici;

• agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse.

• applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità dei prodotti.

• controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico.

• predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità dietologiche.

• riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel tempo.

In linea generale gli alunni della classe VB hanno raggiunto un livello di competenza essenziale. Per le competenze acquisite, gli alunni riescono a comprendere concetti e procedimenti in situazioni semplici e per grandi linee sono a conoscenza delle operazioni da eseguire nella predisposizione e nella cura degli spazi di lavoro e nel rispetto delle norme igienico-sanitarie vigenti, riuscendo ad individuare eventuali problemi in materia di sicurezza alimentare e a proporre metodi di risoluzione nel caso di problemi semplici.

Per contro, la classe ha manifestato carenze, anche importanti, in merito alla capacità di promozione delle tradizioni locali, nazionali e internazionali e della valorizzazione dei prodotti del territorio e della loro stagionalità e nella proposta delle offerte gastronomiche in relazione a richieste specifiche, ovvero scarsa capacità di

(23)

22

predisporre menu coerenti con il contesto e con le esigenze della clientela.

CONOSCENZE o

CONTENUTI TRATTATI:

(anche attraverso UDA o moduli)

Argomenti svolti nel primo periodo didattico dal Prof.

Zuccaro Antonio:

Modulo 1 INNOVAZIONI DI FILIERA E NUOVI ALIMENTI

Nuovi prodotti alimentari (arricchiti, alleggeriti, funzionali,integratori alimentari, OGM, di Gamma, integrali, biologici, ADAP). Novel foods. Sostenibilità alimentare.

Genetica e alimentazione. Gli additivi alimentari.

Modulo 2 SICUREZZA ALIMENTARE E MALATTIE TRASMESSE DAGLI ALIMENTI

Concetto di pericolo e rischio. Contaminazioni chimiche, fisiche e biologiche. Microrganismi e tipi di

contaminazioni. Fattori di crescita microbica ed MTA.

Tipologie di contaminazione e caratteristiche dei patogeni.

Classificazioni delle MTA. DIM e virulenza. Prioni e virus (epatite, rotavirus e norovirus). Le malattie alimentari trasmesse da batteri. Spore e tossine. Le principali

tossinfezioni alimentari. La salmonellosi. Tossinfezioni da Stafilococco, Clostridi, (botulinum e perfringens), Listeria, Campilobacter, E. Choli. Parassitosi da protozoi e

vermiformi (Anisakidosi e Teniasi).

Argomenti svolti nel secondo periodo didattico dalla Prof.ssa D’Agata:

Modulo 3-QUALITA’ DEGLI ALIMENTI, NORMATIVA DEL SETTORE ALIMENTARE E HACCP

Normativa comunitaria per la sicurezza alimentare (Reg.

UE 178/2002; Pacchetto Igiene; Reg UE 2073/2005 e 1169/2011). HACCP Acronimo; definizione di rischio e di pericolo; definizione dei “parametri” e sistema di

monitoraggio per le procedure a rischio;Igiene degli

alimenti; requisiti generali in materia di igiene; I manuali di Buona Prassi Igienica. Il sistema HACCP, fasi preliminari dell’HACCP; Principi dell’HACCP; l’albero delle

decisioni; il controllo ufficiale degli alimenti; Le frodi alimentari. Certificazioni di qualità volontarie e

regolamentate. Autocontrollo e sistema HACCP. Organismi di controllo per la sicurezza alimentare. Diagrammi di flusso e CCP

Modulo 4-DIETE IN CONDIZIONI FISIOLOGICHE E STILI ALIMENTARI

Sana e corretta alimentazione: generalità. Dieta nell’età evolutiva. Dieta del neonato e del lattante. Alimentazione

(24)

23

complementare. Dieta del bambino. Dieta dell’adolescente.

Dieta dell’adulto. Dieta in gravidanza. Dieta della nutrice.

Dieta della terza età.

Modulo 5-DIETE IN CONDIZIONI PATOLOGICHE Le malattie Cardiovascolari. Prevenzione del rischio cardiovascolare. Ipertensione arteriosa. Iperlipidemie e aterosclerosi. Ipercolesterolemia. Ipertrigliceridemia.

Malattie del metabolismo:classificazione. Sindrome metabolica. Il diabete mellito.

Gli argomenti che si prevede di trattare nel mese di Maggio sono:

Reazioni avverse agli alimenti: allergie, intolleranze alimentari, allergeni ed etichette alimentari.

Tipologie dietetiche

Linee guida per una sana e corretta alimentazione ABILITA’: • Individuare nuove tendenze del settore di riferimento

• Individuare le caratteristiche organolettiche,

merceologiche e nutrizionali dei nuovi prodotti alimentari

• Formulare menu funzionali alle esigenze fisiologiche o patologiche della clientela

• Redigere un piano di controllo HACCP

• Prevenire e gestire i rischi di tossinfezione connessi alla manipolazione degli alimenti

• Individuare gli alimenti in relazione alle consuetudini alimentari nelle grandi religioni

• Scegliere menu adatti al contesto territoriale e culturale METODOLOGIE: Le lezioni presentate agli alunni sono state sia di tipo

frontale che interattivo; si è cercato di favorire una partecipazione attiva della classe e il suo coinvolgimento per fatti di attualità inerenti agli aspetti del settore

alberghiero e della materia.

In seguito alle simulazioni della prova d’esame

somministrate agli alunni nei tempi stabiliti dal MIUR, sono state impiegate tre lezioni di approfondimento dei temi trattati nell’elaborato, illustrando la soluzione dei quesiti proposta da siti web specializzati

(www.mondadorieducation.it ).

CRITERI DI VALUTAZIONE: L’accertamento del grado di apprendimento avviene nei seguenti modi:

• INTERROGAZIONI ORALI: La valutazione tiene conto delle capacità argomentative, della precisione lessicale e

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24

della completezza dei contenuti.

• PROVE SCRITTE: prove strutturate e prove semistrutturate (V/F, scelte multiple, domande aperte).

TESTI e MATERIALI / STRUMENTI ADOTTATI:

Testo: Scienza e cultura dell’alimentazione Enogastronomia Sala e Vendita e opz. Dolciaria Autore: A. Machado

Casa editrice: Poseidonia Scuola

Sono state fatte delle presentazioni in Power Point appositamente preparate dai docenti; nel corso di alcune lezioni si è proceduto alla consultazione di siti istituzionali (MIPAFT; Ministero salute) e non (Blog a tema

alimentare, articoli online di settore) al fine di effettuare approfondimenti degli argomenti trattati.

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25 DISCIPLINA: Matematica

DOCENTE: Prof.ssa Leocata Sabina COMPETENZE RAGGIUNTE alla fine dell’anno per la

disciplina:Matematica

Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della

matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative

Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni

problematiche, elaborando opportune soluzioni CONOSCENZE o CONTENUTI

TRATTATI:

(anche attraverso UDA o moduli)

Equazioni di primo e secondo grado:

Risoluzione grafica tramite la parabola Disequazioni lineari

Studio del segno di un prodotto o di un rapporto Definizione di funzione:

Rappresentazione insiemistica

Funzioni iniettive, suriettive e biettive Studio di funzione:

Classificazione di funzioni.

Dominio delle funzioni algebriche razionali, irrazionali, intere o fratte.

Ricerca dell’intersezione con gli assi cartesiani.

Studio del segno di una funzione.

Lettura ed interpretazione di grafici nel piano cartesiano.

Limiti:

Definizione e concetto di intorno completo e circolare.

Definizione, significato e interpretazione grafica del concetto di limite in un intorno finito.

Definizione di funzione continua e di asintoto verticale.

ABILITA’: Riconoscere e classificare le funzioni analitiche.

Determinare l’insieme di definizione (o dominio) di una funzione.

Individuare gli zeri e stabilire gli intervalli di positività e negatività di una funzione.

Sapere tradurre e leggere su un grafico le caratteristiche di funzioni elementari.

METODOLOGIE: L’insegnamento è avvenuto con metodo induttivo e la lezione frontale è stata utilizzata come momento informativo e riepilogativo.

(27)

26

Si sono alternate, quindi, l’esposizione della teoria, gli esempi esemplificativi, le riflessioni e le domande che hanno contribuito a sviluppare negli alunni una fase di rielaborazione personale dei concetti.

CRITERI DI VALUTAZIONE: La valutazione ha tenuto conto del livello di partenza, dei risultati raggiunti, dell’impegno, dei progressi percepiti e della partecipazione dimostrata da ogni singolo alunno nei confronti dell’attività didattica.

TESTI e MATERIALI / STRUMENTI ADOTTATI:

Libro di testo: L. Tonolini - F.Tonolini - G.Tonolini - A.

Manenti Calvi – G. Zibetti “Matematica, modelli e competenze”, linea gialla, Minerva Scuola

Fotocopie integrative Dispense

LIM

(28)

27 DISCIPLINA: Inglese

DOCENTE: Prof.ssa Li Rosi Rosanna COMPETENZE

RAGGIUNTE alla fine dell’anno per la disciplina:

INGLESE

La maggior parte degli alunni ha raggiunto sufficienti competenze rispetto a: Saper usare la lingua inglese per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B1 + del quadro comune europeo di riferimento per le lingue(QCER).

Produrre testi scritti di carattere generale e/o specifico all'indirizzo con sufficiente coerenza e coesione.

Utilizzare appropriate strategie ai fini della ricerca di informazioni e della comprensione dei punti essenziali in messaggi chiari, scritti e orali, su argomenti noti di interesse personale, quotidiano e del settore d'indirizzo.

CONOSCENZE o

CONTENUTI TRATTATI:

(anche attraverso UDA o moduli)

Aspetti comunicativi, socio-linguistici e paralinguistici della interazione e della produzione orale (descrivere, narrare) in relazione al contesto e agli interlocutori.

Strategie compensative nell'interazione orale.

Strutture morfo-sintattiche, ritmo e intonazione della frase, adeguate al contesto comunicativo, anche di lavoro.

Strategie per la comprensione globale e selettiva di testi e messaggi semplici e chiari, scritti, orali e multimediali, su argomenti noti inerenti la sfera personale, sociale, l’attualità, il lavoro e il settore d'indirizzo.

Principali tipologie testuali, comprese quelle tecnico- professionali, loro caratteristiche e modalità per assicurare coerenza e coesione al discorso.

Aspetti socio-culturali della lingua e dei Paesi in cui è parlata.

Module 4: Ingredients

Animal-origin ingredients: Meat, fish, eggs and dairy products Module 5:Cooking Processes

Recipe language:Weights and misures – Food preparation techniques

Cooking methods: Wet, Dry, Mixed methods and fat-based cooking methods

Module 6: Menus and meals

Menus: Menu basics – Breakfast, lunch and dinner menus - Brunch, lunch, dinner &...afternoon tea!

Module 7: Food and Health

Healthy eating: The food pyramid and food groups – Healthy plates: The Eatwell Plate - My Plate

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28

Diets: The Mediterranean Diet – Special diets for food allergies and intolerances

Module 8: Food safety and Hygiene

Food hygiene: Food contamination – Main conditions for bacterial growth

Module 9: Think globally, eat locally

Responsible food consumption: Promoting a sustainable diet – Slow food and 0 km food

ABILITA’: Interagire in conversazioni brevi e chiare su argomenti di interesse personale, quotidiano, d’attualità o di lavoro, utilizzando anche strategie compensative.

Identificare e utilizzare le strutture linguistiche ricorrenti nelle principali tipologie testuali, anche a carattere professionale, scritte, orale e multimediali.

Utilizzare appropriate strategie ai fini della comprensione globale di testi di relativa lunghezza, scritti, orali o multimediali, in lingua standard, riguardanti argomenti familiari d'interesse personale, d'attualità o di lavoro.

Utilizzare i dizionari bilingue e monolingue.

Interagire in brevi conversazioni su argomenti familiari d'interesse personale, d'attualità o di lavoro su tematiche note con scelte lessicali e sintattiche appropriate.

Produrre testi brevi, semplici e coerenti su tematiche note con scelte lessicali e sintattiche appropriate.

Comprendere idee principali e specifici dettagli di testi relativamente complessi, inerenti la sfera personale, l'attualità, il lavoro o il settore d'indirizzo.

Utilizzare un repertorio lessicale ed espressioni di base per esprimere bisogni concreti della vita quotidiana, descrivere esperienze e narrare.

METODOLOGIE: Per il raggiungimento degli obiettivi enunciati, si è fatto ricorso ad attività di carattere comunicativo in cui, le abilità linguistiche di base sono state usate sia nel codice orale che scritto.

E' stato adottato il metodo esperienziale e la didattica laboratoriale: metodologia centrata sul fare, sull’operare concretamente (learning by doing); nonché i metodi induttivo e deduttivo.

Sono state adottate strategie comunicative non solo per la comprensione globale di semplici messaggi orali e scritti e multimediali, ma anche per l’acquisizione di informazioni specifiche e per l’individuazione dei ruoli degli interlocutori( take note, fill-in, match)

(30)

29

Sono state privilegiate attività interattive(spoken interaction, pair work, role play) per stimolare sicurezza, creatività, assunzione di responsabilità e favorire l’interazione e il confronto.

Le attività di scrittura(open dialogue, fill-in, questions, open answers ecc...) hanno contribuito ad organizzare i messaggi comunicativi presentati e a consolidare le strutture morfosintattiche. Abbastanza frequenti sono state le attività di consolidamento fonetico e lessicale, supportate dall’ascolto di CD-rom e DVD mediante l’uso della LIM o del laboratorio linguistico.

CRITERI DI

VALUTAZIONE: Le verifiche, 2 orali e 2 scritte nel primo trimestre, 3 orali e 3 scritte nel pentamestre, sono state sistematiche ed hanno accertato in quale misura gli studenti abbiano raggiunto gli obiettivi prefissati nella programmazione.

Le verifiche scritte sono state svolte attraverso attività di:

-True /false -Multiple choice -Note-taking -Fill-in

-Matching-sentences -Questionnaires -Open dialogues -Open answers

La verifica sommativa ha tenuto conto delle valutazioni periodiche ed ha accertato, mediante una serie di attività, la competenza e la padronanza comunicativa e morfo-sinttatica raggiunte.

Si è tenuto conto non solo delle capacità dell’alunno, ma anche dell’impegno, partecipazione , costanza nello studio e

progressione rispetto ai livelli di partenza.

TESTI e MATERIALI / STRUMENTI

ADOTTATI:

Libro di testo:”Light the Fire” di E.Assirelli,A.Vetri, B.Cappellini – Rizzoli Languages

CD audio DVD LIM Dizionari

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30 Mappe concettuali Fotocopie

(32)

31

DISCIPLINA:Lab.. Serv. Enogastr. Settore Sala e Vendite DOCENTE: Prof. Rau Danilo

COMPETENZE RAGGIUNTE alla fine dell’anno per la disciplina:

gli studenti acquisiscono competenze che li mettono in grado di

svolgere attività operative e gestionali in relazione all’amministrazione, produzione, organizzazione,

erogazione e vendita di prodotti e servizi enogastronomici;

di interpretare lo sviluppo delle filiereenogastronomiche per adeguare la produzione e la vendita in relazione alla richiesta dei mercati e dellaclientela; di valorizzare i prodotti tipici locali, interagendo con il cliente per trasformare il momento dellaristorazione e della degustazione in un evento culturale.

CONOSCENZE o CONTENUTI TRATTATI:

(anche attraverso UDA o moduli)

CONOSCENZE

 Classificazione aziende enogastronomiche

 Classificazione degli alimenti e delle bevande secondo criteri di qualità

 Principi di alimentazione e accostamenti enogastronomici

 Caratteristiche organolettiche del vino

 Tecniche di miscelazione e preparazione dei cocktail

 Tecniche di catering e di banqueting

 Software del settore CONTENUTI TRATTATI

UDA 1 – L’azienda enogastronomica

LEZIONE 1: Tipologia e organizzazione delle aziende enogastronomiche

 Tipologie di aziende ristorative

 Tipologie di bar

 Le nuove tendenze

 L’organizzazione aziendale LEZIONE 2: Il reparto sala

 Requisiti strutturali della sala ristorante

 Arredi e dotazioni professionali

L’operatore di sala

 I momenti di servizio LEZIONE 3: Il bar

 Requisiti strutturali del bar

 La dotazione professionale

 Il barman

 I momenti di servizio

 La bar list

UDA 2 – La qualità degli alimenti LEZIONE 1: Riconoscere la qualità

 La qualità percepita

(33)

32

 Sistemi di qualità

 I prodotti di qualità

 Le etichette alimentari

LEZIONE 2: I diversi aspetti della qualità alimentare

 Dalla quantità alla qualità

 Valutare la qualità

 La qualità nell’approvvigionamento

UDA 3 – Dalla gastronomia all’enogastronomia LEZIONE 1: Le abitudini alimentari

Cibo e cultura

Prodotti made in Italy

Le diete alimentari

LEZIONE 2: I fattori che influenzano le scelte enogastronomiche

 Le scelte gastronomiche

 Fattori dietetici

 Fattori culturali

UDA 4- La produzione del vino

LEZIONE 1: la produzione vitivinicola

 Il vino e l’enologia

 La viticultura

 Le fasi della produzione del vino e i sistemi di vinificazione LEZIONE 2: La normativa del settore vitivinicolo

 Normativa nazionale e comunitaria

 I disciplinari di produzione

 L’etichette

LEZIONE 3: I vini speciali

 I vini liquorosi

 I vini aromatizzati Champagne e spumanti

UDA 5 - IL VINO IN ITALIA E NEL MONDO LEZIONE 1: La produzione vitivinicola delle regioni italiane

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33

 Le caratteristiche della produzione italiana

 La produzione regionale

LEZIONE 2: La produzione vitivinicola europea e nel mondo

ABILITA’:  Riconoscere e distinguere le molteplici strutture enogastronomiche

 Riconoscere i criteri di certificazione di qualità degli alimenti

 Riconoscere i criteri di certificazione di qualità delle bevande

 Progettare menù rispettando le regole gastronomiche

 Progettare menù rispettando le esigenze del cliente

 Progettare menù rispettando le dinamiche del mercato

 Distinguere le differenti tecniche di vinificazione

 Caratteristiche organolettiche del vino

 Progettare menù e servizi funzionali all’organizzazione di catering e banqueting

 Utilizzare tecniche per la miscelazione di cocktail nazionali e internazionali

METODOLOGIE:

 Lezioni frontale in classe

 Didattica laboratoriale

 Cooperative learning

 Tecniche simulative role playing (gioco dei ruoli) CRITERI DI

VALUTAZIONE:

CRITERI

 La situazione linguistica di partenza e gli esiti raggiunti

 La motivazione e l’impegno e soprattutto, le potenzialità di apprendimento dimostrate

 La verifica dei progressi ottenuti in relazione alla situazione di partenza

 Il conseguimento degli obiettivi minimi previsti dalla programmazione individualizzata disciplinare.

STRUMENTI

 Verifiche orali, verifiche pratiche e/o somministrazione di test di verifiche semi-strutturate di fine modulo.

 Controllo del lavoro svolto a casa osservazione attiva delle esercitazioni svolte

TESTI e MATERIALI / STRUMENTI ADOTTATI:

 LIM (lavagna interattiva multimediale)

 Libro di testo

 Raccoglitore con ricette e mappe concettuali fornite dal docente

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34 DISCIPLINA: Italiano

DOCENTE: Prof.ssa Marchingiglio Rosalia

COMPETENZE RAGGIUNTE alla fine dell’anno per la

disciplina:Italiano

In termini di competenze, l’obiettivo è stato far acquisire agli allievi le capacità di:

-confrontare criticamente testi dello stesso autore, mettendoli in rapporto con altri di autori della stessa epoca e di epoche o movimenti letterari diversi;

-operare delle sintesi complete ed organiche relative ad un autore, illustrandone l’evoluzione del pensiero, della poetica e degli esiti artistici, con riferimento ai testi e in rapporto all’epoca storica;

-illustrare le caratteristiche salienti di un movimento letterario, facendo riferimento agli autori che meglio lo rappresentano e rapportandolo alla cultura e al periodo storico in cui si è sviluppato;

-elaborare testi scritti che siano organici nella struttura e corretti nella lingua.

La maggior parte degli aunni ha acquisito apprezzabili competenze nella produzione scritta, riuscendo ad operare all’interno delle diverse tipologie previste dal nuovo esame di Stato.

Sa leggere ed interpretare un testo, cogliendone non solo gli elementi tematici, ma anche gli aspetti linguistici e retorico-stilistici;sa fare collegamenti e confronti all’interno di testi letterari e non letterari, contestualizzandoli e fornendone un’interpretazione personale e critica.

Solo alcuni hanno raggiunto parzialmente le competenze prefissate.

CONOSCENZE o CONTENUTI TRATTATI:

(anche attraverso UDA o moduli)

Modulo1.La letteratura del secondo Ottocento in Europa

-L’età del Positivismo; Il Naturalismo

Modulo2.La letteratura del secondo Ottocento in Italia

-Il Verismo; i caratteri; i rappresentanti -Il Decadentismo

Modulo3.G.Verga

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35

La vita; le opere; La fase preverista; la fase verista;

l’ultima fase; Il pensiero e la poetica; le tecniche narrative

Analisi e commento dei seguenti testi:

Da I Malavoglia: La famiglia Malavoglia(cap.1);

L’arrivo e l’addio di ‘Ntoni(cap.15)

Da Mastro-Don Gesualdo: La morte di Gesualdo(parte IV,cap.5)

Modulo 4.G.Pascoli

-La vita; le opere; il pensiero e la poetica;l’innovazione stilistica

Analisi e commento dei seguenti testi:

Da Myricae: X Agosto

Dai Canti di Castelvecchio: Nebbia; Il gelsomino notturno

Dai Primi Poemetti: Italy

Modulo 5.La letteratura del primo Novecento in Italia -Il Futurismo

-F.T.Marinetti

Analisi e commento dei seguenti testi:

Da Zang Tumb Tumb: Il bombardamento di Adrianopoli

Modulo 6. I.Svevo

-La vita; le opere; il pensiero e la poetica Analisi e commento dei seguenti testi:

Da La coscienza di Zeno: Prefazione e Preambolo (cap.1-2); L’ultima sigaretta (cap.3)

Modulo 7. L.Pirandello

-La vita; le opere; Il pensiero e la poetica; lo stile Analisi e commento dei seguenti testi:

Da Il fu Mattia Pascal: Cambio treno (cap.VII) Da Novelle per un anno: La patente

Da Uno, nessuno e centomila:”Salute!”(libro I, cap.VII)

Modulo 8. G.Ungaretti

-La vita; le opere; il pensiero e la poetica Analisi e commento dei seguenti testi:

Da L’Allegria: Sono una creatura; San Martino del Carso; Soldati

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36

Modulo 9. E.Montale

_La vita; le opere; Il pensiero e la poetica; le figure femminili; i modelli e le scelte stilistiche

Analisi e commento dei seguenti testi:

Da Ossi di seppia: Meriggiare pallido e assorto;

Spesso il male di vivere ho incontrato

Modulo 10. La letteratura dal primo al secondo dopoguerra in Italia

-L’Ermetismo _S.Quasimodo -La vita e le opere

Analisi e commento dei seguenti testi:

Da Giorno dopo giorno: Alle fronde dei salici

Da La Divina Commedia Inferno, Canto I, vv.1-75 Inferno, Canto V, vv.88-142 Paradiso, Canto XXVII, vv.1-45

Attività progettuali svolte dalla classe in orario curricolare:

Progetto: “Il buco nero della rete”, in cui si sono discusse le problematiche relative al cyber bullismo e alle Challenge, al fine di creare un dibattito costruttivo e formativo delle tematiche in questione.

ABILITA’: La maggior parte degli alunni sono capaci di produrre , sia oralmente che per iscritto, testi coerenti, coesi e di tipo personale e di rielaborare criticamente i contenuti appresi.

METODOLOGIE: Le lezioni sono state frontali, ma si è stimolata sempre la partecipazione attiva degli alunni; sono state condotte anche in forma di dialogo ed è stato sollecitato l’intervento ordinato dei discenti. Ci si è avvalsi anche della Lim, per presentare argomenti o altro. Si è dato ampio spazio alla lettura di significative scelte antologiche delle opere degli autori presentati, promuovendo discussioni guidate per favorire l’acquisizione di nuove conoscenze. Si sono fornite precise indicazioni circa la corretta impostazione della produzione scritta e orale, relativamente alle diverse tipologie testuali previste dal nuovo Esame di stato. Si sono forniti agli studenti suggerimenti circa una buona organizzazione dello studio personale, della ricerca, dell’approfondimento

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37

attraverso tutti i mezzi forniti dai libri, dai media, da Internet.

CRITERI DI VALUTAZIONE:

La valutazione è stata effettuata tenendo conto dei seguenti obiettivi cognitivi:

Per lo scritto:

-pertinenza alla tipologia testuale richiesta e all’argomento

-correttezza formale

-coerenza e coesione del testo

-capacità di analisi, di sintesi e di collegamento Per l’orale:

-chiara e corretta acquisizione dei contenuti -sviluppo di capacità di analisi, di sintesi e di collegamento

-capacità di orientarsi, di argomentare e di affrontare situazioni problematiche.

Si è tenuto conto, inoltre, dei seguenti elementi:

-lavoro individuale (a casa e a scuola) -partecipazione, impegno, interesse -conoscenze acquisite nella disciplina

-competenze comunicative (uso di modelli, griglie, schemi, ecc.)

Progressi rispetto alla situazione di partenza TESTI e MATERIALI /

STRUMENTI ADOTTATI:

-libri di testo

-fotocopie integrative -dizionari

-libri della biblioteca

-linee guida proposte dal docente per la formulazione di mappe concettuali

-supporti audiovisivi e informatici

-partecipazione a significativi eventi culturali

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38 DISCIPLINA: Storia

DOCENTE: Prof.ssa Marchingiglio Rosalia COMPETENZE

RAGGIUNTE alla fine dell’anno per la

disciplina: Storia

Gli alunni hanno acquisito le seguenti competenze:

-Saper descrivere le linee generali di sviluppo dei processi storici

-Saper narrare episodi particolarmente rilevanti dei processi storici

-Saper descrivere modelli istituzionali e tendenze politiche

-Saper analizzare le condizioni storiche di processi ed episodi rilevanti

CONOSCENZE o CONTENUTI TRATTATI:

(anche attraverso UDA o moduli)

Modulo 1.L’Europa dei nazionalismi

UDA 1.L’Italia industrializzata e imperialista

1.Giolitti presidente del consiglio 2.Paese legale e Paese reale 3.I lavoratori come risorsa per lo sviluppo economico 4.Le riforme sociali 5.La spaccatura fra Nord e Sud 6.La conquista della Libia

UDA 2. L’Europa verso la guerra

1.Le ambizioni imperialistiche della Germania 2.Il revanscismo francese 3.L’Inghilterra in allarme 3.L’arretratezza dell’Impero russo 4.La rivoluzione russa del 1905 5. L’impero austro-ungarico 6.La Questione balcanica 7.L’irredentismo italiano 8.I due schieramenti europei: Triplice intesa e Triplice Alleanza

UDA 3.La Prima guerra mondiale

1.L’inizio della Prima guerra mondiale 2. Dalla guerra-lampo alla guerra di trincea 3.L’entrata in guerra dell’Italia 4.L’uscita della Russia dal conflitto 5. La fine della guerra

UDA 4.Una pace instabile

1.Milioni di morti 2.I “14 punti” di Wilson 3.Il Trattato di Versailles e l’umiliazione della Germania 4.La fine del’Impero austro-ungarico e la nascita della Iugoslavia 5. La beffa all’Italia 6.La nascita della Turchia e il genocidio degli Armeni 7. Il fallimento della Conferenza di Parigi

Modulo 2 L’Europa dei totalitarismi

UDA 5. La Rivoluzione russa e il totalit arismo di Stalin

(40)

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1.La doppia rivoluzione russa 2. La Guerra civile3.

La dittatura di Stalin 4. Prima le “purghe”, poi il Terrore 5. Lo Stato totalitario

UDA 6. Mussolini, “inventore” del fascismo

1.Il Biennio rosso 2. Fiume e i Fasci di combattimento 3, Dalla Marcia su Roma allo Stato autoritario 4.Dall’assassinio di Matteotti alle Leggi fascistissime 5.I Patti lateranensi 6.La politica economica 6. La nascita dell’Impero

UDA 7 1929: la prima crisi globale

1.La crescita economica degli Stati Uniti 2. Il crollo di Wall Street e la Grande depressione 3. Roosevelt e il New Deal

UDA 8 Il nazismo

1.La Germania dopo Versailles 2. L’ascesa di Hitler 3.La nomina di Hitler a cancelliere 4.Le Leggi eccezionali e il consenso 5 Le Leggi di Norimberga e l’inizio del Terrore 6. L ‘alleanza con Mussolini e la Guerra di Spagna 7.L’anno della svolta

Modulo 3 Il crollo dell’Europa UDA 9 La Seconda guerra mondiale

1.La “guerra-lampo” 2. La “Battaglia d’Inghilterra”

3. L’invasione della Russia e la Carta atlantica 4.

L’attacco del Giappone agli Stati Uniti 5.

L’Olocausto 6. 1943, l’anno della svolta 7. La fine della guerra

UDA 10 La “guerra parallela” dell’Italia

1.Le prime sconfitte 2. La caduta del fascismo e l’armistizio 3. La divisione dell’Italia e l’inizio della guerra partigiana 4. La Guerra civile e la Liberazione 5. Le foibe e la tragedia dei profughi

UDA 11 Il quadro internazionale del dopoguerra 1.Un bilancio terribile 2. Le due superpotenze 3.La

Conferenza di Jalta 4.La divisione dell’Europa in due Blocchi 5.La “crisi di Berlino” e l’atomica sovietica 6. La Cina comunista

CITTADINANZA E COSTITUZIONE -La legislazione sociale giolittiana -Le leggi razziali italiane

-L’Onu per lo sviluppo economico e la sicurezza internazionale

-La Dichiarazione universale dei diritti umani

ABILITA’: Gli alunni hanno acquisito una visione d’insieme dei lineamenti essenziali storici elencati alla voce

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“Conoscenze o contenuti trattati”.Occorre precisare che l’attività didattica non ha avuto come obiettivo la formazione di una conoscenza erudita di un vasto repertorio di dati storici; i discenti sono stati, pertanto, guidati ad apprendere a memoria soltanto un limitato numero di nozioni indispensabili per la comprensione dei fenomeni storici studiati.

METODOLOGIE: -Lezione frontale e partecipata -Uso in classe del libro di testo

-Lettura in classe con sollecitazione di interventi -Lettura di materiale storiografico e iconografico, sia proposto dal manuale di riferimento, sia di altra provenienza

-Question time, domande all’insegnante CRITERI DI

VALUTAZIONE:

La valutazione è stata effettuata tenendo conto dei seguenti obiettivi cognitivi:

-comprensione del testo -conoscenza dei contenuti

-capacità di collocazione spazio-temporale del fatto storico

-capacità di analisi, di sintesi e di collegamento -capacità di argomentazione e di rielaborazione personale

TESTI e MATERIALI / STRUMENTI

ADOTTATI:

-libri di testo

-fotocopie integrative -mappe concettuali -libri della biblioteca

-supporti audiovisivi e informatici

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