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Su uno spazio filtrato (Ω, A, (Fn)n∈N0, P) sia definita una martingala M = (Mn)n∈N0 tale che Mn≥ 0 per ogni n ∈ N0

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Testo completo

(1)

II Appello di Processi Stocastici 2013/14 Cognome:

Laurea Magistrale in Matematica Nome:

16 luglio 2014 Email:

Quando non `e espressamente indicato il contrario, per la soluzione degli esercizi `e possibile usare tutti i risultati visti a lezione (compresi quelli di cui non `e stata fornita la dimostrazione).

Esercizio 1. Su uno spazio filtrato (Ω, A, (Fn)n∈N0, P) sia definita una martingala M = (Mn)n∈N0 tale che Mn≥ 0 per ogni n ∈ N0. Definiamo la variabile aleatoria τ : Ω → N0∪ {+∞} ponendo

τ := min{n ∈ N0: Mn= 0} ,

con l’abituale convenzione min ∅ := +∞. Definiamo quindi il processo Z = (Zn)n∈N0 mediante Zn:= Mn1{τ ≤n}.

(a) Si mostri che Z `e una martingala.

[Sugg. Si osservi che {τ ≤ n + 1} = {τ ≤ n} ∪ {τ = n + 1}.]

(b) Si calcoli Z0, si mostri che E[Zn] = 0 e si deduca che q.c. Zn= 0, per ogni n ∈ N0. (c) Si spieghi perch´e `e vera la seguente affermazione:

Quando una martingala non-negativa assume il valore zero, essa resta nulla per tutti gli istanti successivi (q.c.).

Definiamo M(ω) := limn→∞Mn(ω) per ogni ω ∈ Ω per cui il limite esiste in R. D’ora in avanti supponiamo inoltre che M0= 1 e

|Mn+1− Mn| ≥ Mn, ∀n ∈ N0. (⊗)

(d) Si mostri che sull’evento {τ < ∞} si ha M= 0.

(e) Si mostri che sull’evento {τ = ∞} si ha M= +∞.

[Sugg. Si mostri che {τ = ∞} ⊆T

n∈N0{Mn≥ 2nM0}.]

(f) Si concluda che P(τ = ∞) = 0 e si determini M. Il processo (Mn)n∈N0 `e uniformemente integrabile?

Soluzione 1. (a) Si osservi che τ `e un tempo di arresto (tempo di ingresso di un processo adattato) e dunque {τ ≤ n} ∈ Fn per ogni n ∈ N. Di conseguenza Zn `e Fn-misurabile.

Inoltre |Zn| ≤ |Mn| ∈ L1 e pertanto Zn∈ L1. Essendo 1{τ ≤n+1}= 1{τ ≤n}+ 1{τ =n+1}, si ha E[Zn+1|Fn] = E[Mn+11{τ ≤n+1}|Fn] = E[Mn+11{τ ≤n}|Fn] + E[Mn+11{τ =n+1}|Fn]

= 1{τ ≤n} E[Mn+1|Fn] + E[Mn+11{τ =n+1}|Fn] = 1{τ ≤n}Mn+ E[Mn+11{τ =n+1}|Fn] , perch´e 1{τ ≤n}`e Fn-misurabile. Resta da osservare che Mn+11{τ =n+1}= 0, perch´e Mn+1= 0 sull’evento {τ = n + 1} per definizione di τ , e dunque E[Zn+1|Fn] = 1{τ ≤n}Mn= Zn. (b) Osserviamo che sull’evento {τ ≤ 0} = {τ = 0} si ha M0 = 0, pertanto Z0 = 0. Essendo

Z una martingala, segue che E[Zn] = E[Z0] = 0 per ogni n ∈ N0. Ma q.c. Zn ≥ 0 per ipotesi, perch´e Mn≥ 0. Segue dunque che q.c. Zn= 0 per ogni n ∈ N0, perch´e una variabile aleatoria non-negativa ha valor medio nullo se e solo se `e q.c. nulla.

(c) L’affermazione `e vera per quanto mostrato nel punto precedente: abbiamo mostrato che Zn = 0 q.c. per ogni n ∈ N0, ed essendo Zn = Mn1{τ ≤n} segue che sull’evento {n ≥ τ } si deve avere Mn= 0 q.c.; ci`o significa che, per q.o. ω ∈ Ω, se n ≥ τ (ω) si ha Mn(ω) = 0.

(d) Per il punto (c) si ha che Mn = 0 per ogni n ≥ τ , quindi sull’evento {τ < ∞} si ha M= limn→∞Mn= limn→∞, n≥τMn= 0.

(2)

2

(e) La relazione (⊗) mostra che −Mn≤ Mn+1− Mn≤ Mn ossia Mn+1∈ (−∞, 0] ∪ [2Mn, ∞), ma dato che Mn ≥ 0 per ipotesi segue che Mn+1 ∈ {0} ∪ [2Mn, ∞). Ora, per definizione, sull’evento {τ = ∞} si ha Mn> 0 per ogni n ∈ N0, dunque Mn+1≥ 2Mn, da cui segue per induzione che Mn≥ 2nM0= 2n e dunque M= limn→∞Mn≥ limn→∞2n= ∞.

(f) Essendo M una martingala positiva, M esiste finito q.c. dunque P(M= +∞) = 0. Per il punto (e) si ha P(τ = ∞) = 0 e dunque P(τ < ∞) = 1, da cui M= 0 q.c.. In particolare E[M] = 0 mentre E[Mn] = E[M0] = 1 per ogni n ∈ N0. Non essendoci convergenza dei valori medi E[Mn] 6→ E[M], la convergenza Mn → M ha luogo q.c. ma non in L1 e pertanto (Mn)n∈N0 non `e uniformemente integrabile.

(3)

3

Preambolo. Data una variabile aleatoria Z ∼ N (0, 1), vale la seguente relazione:

P(Z > x) ≥ x x2+ 1

e−x2/2

, ∀x ≥ 0 . (?)

Data una famiglia arbitraria (Dn)n∈N di eventi, vale la seguente disuguaglianza:

P lim sup

n∈N

Dn

≥ lim sup

n∈N

P(Dn) . (??)

(Non `e richiesto di dimostrare tali relazioni.) Si ricordi inoltre che 1 − x ≤ e−x.

Esercizio 2. Sia (Bt)t≥0 un moto browniano, definito su uno spazio di probabilit`a (Ω, A, P).

Definiamo per n, k ∈ N0 gli eventi A(n)k :=

 Bk+1

en

− Bk

en >r n en

 . (a) Per n ∈ N0 fissato, gli eventi (A(n)k )k∈N0 sono indipendenti?

(b) Sfruttando le propriet`a del moto browniano, si mostri che per ogni n, k ∈ N0 si ha P(A(n)k ) ≥ pn, dove poniamo pn:=

√n n + 1

e−n/2

√2π . (c) Definendo l’evento

Dn:=

benc−1

[

k=0

A(n)k , si mostri che P (Dn)c ≤ (1 − pn)benc.

(d) Si mostri che limn→∞P Dcn = 0 e si deduca che P



lim sup

n∈N

Dn



= 1 . ()

(e) Si ponga hn:= e−n e si consideri la seguente affermazione:

Q.c., per infiniti valori di n ∈ N0, esiste tn∈ [0, 1] tale che

|Btn+hn− Btn| >p hn

r log 1

hn

.

L’affermazione `e vera? `E in contraddizione con la legge del logaritmo iterato?

[Sugg. Si rifletta sulla relazione ().]

Soluzione 2. (a) Poniamo sk := k/en. Per ogni m ∈ N0 fissato, l’indipendenza degli eventi (A(n))k=0,...,msegue dall’indipendenza delle variabili aleatorie (Bsk+1−Bsk)k=0,...,m, che vale per definizione di moto browniano; ricordando che l’indipendenza di una famiglia infinita `e l’indipendenza di ogni sottofamiglia finita, segue che gli eventi (A(n)k )k∈N0 sono indipendenti.

(b) Ricordando che t−s1 (Bt− Bs) ∼ Z ∼ N (0, 1), possiamo scrivere

P(A(n)k ) = P

Bk+1 en

− Bk en

q 1 en

>√ n

!

= P(Z >√ n) ≥

√n n + 1

e−n/2

√ 2π .

(4)

4

(c) Ricordando che i complementari di eventi indipendenti sono indipendenti, si ha P((Dn)c) = P

benc−1

\

k=0

A(n)k c

!

=

benc−1

Y

k=0

P A(n)k c

=

benc−1

Y

k=0

1 − P A(n)k  ≤

benc−1

Y

k=0

(1 − pn) = (1 − pn)benc (d) Essendo 1 − x ≤ e−x, si ottiene

P((Dn)c) ≤ (1 − pn)benc≤ exp(−bencpn) = exp −

√n

2π(n + 1)bence−n/2

! .

Dato che bence−n/2≥ (en− 1)e−n/2∼ en/2 per n → ∞, segue facilmente che P((Dn)c) → 0.

Dato che P(Dn) = 1 − P((Dn)c), segue che limn→∞P(Dn) = 1 e dunque, grazie alla relazione (??), si ottiene la relazione ().

(e) L’affermazione `e vera: per la relazione (), q.c. si verificano infiniti degli eventi Dn, e quando si verifica Dn si verifica A(n)k per un opportuno k, e basta porre tn = k/en. Pi`u precisamente, per q.o. ω ∈ Ω si ha che ω ∈ Dn per una successione infinita di valori di n (dipendente da ω); in tal caso esiste k = kn,ω ∈ {0, . . . , benc − 1} tale che ω ∈ A(n)k : ponendo tn= tn(ω) := kn,ω/en e ricordando che hn= 1/en, per definizione di A(n)k si ha

|Btn(ω)+hn(ω) − Btn(ω)(ω)| = Bkn(ω)+1 en

(ω) − Bkn(ω) en

(ω) >

r 1 en

√n =p hn

r log 1

hn, come richiesto.

Ricordiamo che la legge del logaritmo iterato afferma che, per ogni t ≥ 0 fissato, q.c.

lim sup

h↓0

|Bt+h− Bt|

√ h

q

2 log log1h

= 1 .

Nonostante log log1h  logh1 per h ↓ 0, non c’`e contraddizione tra l’affermazione e la legge del logaritmo iterato, perch´e quest’ultima vale per t fissato.

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